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Divina [Hankegami] Doppelgänger
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25-09-2014, 09:18 PM
Messaggio: #3
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RE: Divina [Hankegami] Doppelgänger
Citazione:Narrato Non sei capace di amarti se non in maniera distorta, non è così, Teresa? Quella frase le riecheggiò nella testa mentre percorreva i corridoi, e mentre lo faceva le associava l'immagine di un mostro scuro ed enorme, corna e ali e arti inferiori come gonna di seta. Rifaceva il medesimo sogno quasi ogni notte da mesi ormai, lo stesso che l'aveva tormentata quando le era tornato il lume della ragione ormai molto tempo prima. Il suo incubo. Il suo sogno prezioso. Serena... Era stata la morte della numero Uno a farle riaffiorare quei pensieri, quello e la consapevolezza che il patto con Cort era sfumato: non aveva ucciso la Splendente, e non avrebbe più saputo la verità su sua sorella. Divina infatti dubitava di poter ripiegare su colei che l'aveva sostituita, e comunque non aveva più visto Cort da allora. Ma non aveva trovato la forza di arrendersi così. Claire era stata tutto per lei, la sua gioia, la sua forza, la sua stessa voglia di vivere. Non sei capace di amarti se non in maniera distorta, non è così, Teresa? Di nuovo quelle parole. Nel sogno, Claire gliele ripeteva di continuo, le rinfacciava di essere diventata una Guerriera d'Attacco solo per proteggerla, incurante della propria vita. E sapere che era vero faceva tanto, tanto male. Sarebbe stato facile impazzire di nuovo, rifugiarsi nel proprio mondo e crearsi una realtà fittizia... Ma no: aveva già percorso quella strada, e sapeva benissimo quanta falsa felicità le avesse dato. No: doveva trovare la sua risposta vivendo nella realtà. Per quello era qui. ... Ma in summa, ov'è codesta rena? Era da... un po', che girovagava per quei corridoi: pareva che l'Arena Sotterranea - il luogo che stava cercando - si trovasse da quelle parti. Certo, presa dai suoi pensieri si era presto estraniata dal percorso, ma... si sarebbe accorta di averla trovata. Credeva. Disorientata, Divina cercò di essere più sul chi vive, guardandosi intorno. Una svolta, due svolte, tre svolte... niente. Quattro svolte, cinque svolte, sei svolte... nulla. Sette svolte, ot- ... Oh, che nervi! Comunque nul-- Si fermò poco prima di andare a sbattere contro una specie di palo nero. Stupita, Divina analizzò meglio l'ostacolo, e presto notò le protuberanze rosate: era un uomo in nero. Giusto. ... Uno de' quelli che col vegliardo cantore sta. Giusto, ecco dove l'aveva visto. Come diamine si chiamava? L'uomo in nero ruppe il flusso di ragionamenti della piccola Guerriera attirando la sua attenzione con una domanda. Un po' presa di sorpresa, Divina sbatté le palpebre e lo guardò meglio - ehi, ma non erano i Racconti Celestiali, quelli?!? Non li avrà mica... No, la copertina era di colore diverso dalla sua -. Quindi si rese conto d'una cosa. ... Si tengo besogno de' qualche cosa! Certe che sì! Per questo, gli concesse un piccolo sorriso. "Salve, salve, salve, de' tomi belli
bòn navigante! Avresti lo tempo per dar la rotta pur ai me' vascelli? Longe vo' per isto litico campo nel cercare la sotterranea rena! Dopo lento pensar dentro la cella, saputo de la morte di Serena, trovai la mia settentrionale stella... Ma mutar dèo l'idea in realtà bella!" Citazione:Yoki utilizzato: 0% ___________ Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato |
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