Mangia che ti passa! [DarkGreen]

[DarkGreen]

Parlato | Pensato | Onomatopea

Tra i KABOOM dei suoi pesantissimi passi, il giorno si dissolse sotto i fitti rami delle foreste.
Sopraggiunse il crepuscolo, poi la notte, ma Semiramide, contenta e possente com’era, neanche si rendeva conto della fatica. L’unica cosa che le arrecava fastidio, era quell’enorme sensazione di fame che, da un momento all’altro, pareva demolirle lo stomaco con potenti brontolii.
Intanto, quell’altro poveraccio rimaneva quieto quieto dove l’aveva adagiato.
La “ragazza”, improvvisamente, si accorse di non avergli chiesto nulla riguardo se stesso : GRAVE! Da lì a poco sarebbero diventati grandi amici (sempre e solo secondo lei), era dunque fondamentale scambiarsi qualche chiacchiera di presentazione (…).
Rallentò l’andamento infuriato che fin’ora aveva mantenuto, afferrò l’uomo come un cucciolo e se lo portò davanti al faccione raggiante.
“COME TI CHIAMI?!”
Mentre l’ormai solito sentimento di sociopatia penetrava nel profondo dei suoi desideri, in quel caotico baccano interiore si faceva spazio una vocina pungente e tormentante più che mai.
“Rispondimi in fretta! Devo… inghiottire le tue… C-carni!”
Un tale e macabro pensiero le sorse del tutto spontaneo. Ciò la scosse un po’, visto l’evidente doppio fine al quale ogni sua amorevole azione sembrava rivolta. L’alquanto breve parentesi d’insicurezza si chiuse d’un tratto, soppiantata dal naturale bisogno che l’addolorava così tanto.
Che questo avesse avuto o meno il tempo di rispondere, poco importava. Col pollice della sinistra gli perforò il basso ventre, con l’altra mano lo sollevò in alto, poggiando la zona lesa sulle labbra, che si tinsero di rosso intenso.
Tanto inebriante era quella sensazione, più ella avvertiva la necessità di godersela come meglio poteva.
A cosa serve un amico, se non a rendere il prossimo felice?
Dopo aver, per così dire, giocherellato con quella gloriosa sensazione di calore che straripava da ogni goccia di sangue, dopo aver deglutito i visceri dell’individuo e dopo aver fatto delle sue urla melodia di profondo amore, Semiramide si ritrovò di nuovo sola.
Non le rimaneva altro che proseguire la sua strada, badando in quantità minima al sorgere e svanire della luce, del buio, di qualsiasi giorno che fosse, alla ricerca di chiunque.

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Yoki utilizzato : 65%
Stato fisico : Abbastanza buono
Stato psicologico : Inizialmente felice/ Confusa dalle sue azioni/ Determinata a proseguire, seguendo le sue nuove e caotiche passioni
Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)