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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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15-10-2014, 07:45 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-10-2014 07:49 PM da Lachesi.)
Messaggio: #59
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Dua era seduta in terra, in seguito alla sua rotolata in avanti, sul pavimento polveroso che da chissà quanti anni non accoglieva e non ospitava alcuna forma di vita, comunque quel che era certo era che quel pavimento non era stato certo progettato per persone vive. Vuoi per la posizione in cui giaceva la Guerriera, vuoi perché le ombre e le lame di luce delle torce creavano giochi macabri sulle pareti, Dua non vide e non ebbe assolutamente il tempo di vedere come gli artigli dello yoma procedettero lungo la loro traiettoria. Sentì come dei sospiri, spiragli di vento, quasi di un topo che fugge e fu solo in quel momento che fu certa di non essere stata colpita; per quanto riguardava le sue compagne, non ne aveva idea: non le vedeva. Aveva udito, prima di allora, il suono vischioso e macabro degli artigli che penetrano nella carne ma non era certa di averlo udito come non era certa di aver udito solo i singulti del vuoto, forse erano solo i suoi capelli che si strofinavano sul pavimento o forse no. Ad ogni modo i peggiori timori di Dua si avverarono nel giro di pochi istanti, tant'è che non ebbe nemmeno il tempo di pensare a quanto fosse messa in una situazione a lei svantaggiosa per rendersene conto a pieno. Aveva evitato quel primo assalto dello Yoma tuffandosi, non aveva avuto alcun tipo di lesione grazie alle Dee Gemelle ma ora era isolata rispetto alle sue compagne; lei non vedeva loro, alle sue spalle probabilmente, e loro potevano anche non vedere lei. Sicuramente, lei vedeva lo Yoma ma le sue compagne no. Iniziò tutto con una sua imprecazione, Dua capì dunque le sue intenzioni specialmente quando lo vide correre minaccioso nella sua direzione: uno scenario molto spiacevole, invero. Aveva pochi istanti per decidere cosa fare, quel che era certo era che le tre Streghe dagli Occhi d'Argento si stavano inoltrando nell'Oltretomba, luogo dei morti e lei -Dua- di certo non voleva farne parte in modo così prematuro ergo doveva pensare a qualcosa. Afferrò la spada, o meglio la strinse più forte, pensando di essere in una posizione in cui schivare l'attacco sarebbe risultato alquanto difficile, quindi doveva reagire; la lunghezza complessiva del suo braccio più quella della spada avrebbe dovuto ricoprire abbastanza le distanze per impedire allora Yoma di avvicinarsi troppo... ...Incontrando la punta famelica ed affilata della spada. Di forza fisica non ce ne sarebbe servita, perché era lo stesso Yoma a lanciarsi furiosamente contro di lei con la sua sola forza. Tutto ciò che poteva sperare Dua, era che nel caso lo Yoma avesse avuto la prontezza di riflessi di reagire, lei potesse quantomeno coprirsi i punti vitali con le ginocchia vicino al petto... ...O no? Citazione:Yoki: 0% |
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