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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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27-11-2014, 12:46 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-11-2014 01:00 AM da Claire83.)
Messaggio: #78
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Pensato-Parlato Il pericolo era ormai passato ed entrambe le compagne avevano portato a termine il processo di rigenerazione. Le parole pronunciate da Morgana erano state forse inutili, ma era stato forte il desiderio in lei di far capire ad entrambe le guerriere, che lei sarebbe stata una colonna portante per loro. La numero trentacinque sembrava molto determinata in questo. A volte, pareva che la sua missione consistesse nell'infondere sicurezze negli altri, sebbene lei, di certezze ne avesse ben poche. Era buffo che si facesse carico di una missione che non le era stata affidata. Quelle due guerriere non erano le sue sorelle, non le legava alcun rapporto di parentela o di sangue, non erano niente per lei e lei, non era niente per loro, eppure cercava costantemente, per quanto poteva, di farle sentire al sicuro. Proprio lei che aveva bisogno di sicurezza. Morgana non aveva mai avuto sorelle, ma c'era qualcuno con lei a renderle meno pesante il suo stato di solitudine, a parte la sua spada. Se ne stava nascosta nell'oscurità, a volte silenziosa, altre più impertinente, la osservava da lontano invisibile come un fantasma, quella ragazza così simile a lei. C'erano dei momenti in cui l'aveva abbandonata al suo destino, l'aveva lasciata libera di scegliere e di sbagliare, l'aveva finanche sbeffeggiata per le sue scelte sbagliate ma, com'era bella e dolce, quando la accoglieva tra le lacrime nel suo caldo abbraccio, circondandola con i suoi lunghi capelli setati. Era strano come fossero così simili, ma erano altrettanto diverse. Le sussurrava parole, ma spesso Morgana le faceva cadere nel vuoto. Le urlava di fuggire e di andare via, in cerca della sua libertà, ma lei le ripeteva che ancora non era giunto il momento. Era forte e determinata lei, era cinica e sicura: era la linfa vitale di cui non poteva fare a meno. Era strano sentire nascere in lei un'altra persona. Gli occhi di lei che la scrutavano indagatori e curiosi, ad un tratto scomparvero. Dopo che la trappola era stata innescata, sembrava che il clima fosse un po' mutato, sia Dua che Angelica erano diventate ancora più silenziose. Fu sopratutto l'atteggiamento della nuova graduata a dar da pensare a Morgana. Angelica, era stata sempre quella che avanzava proposte per prima, ma adesso, se ne stava seduta in un angolo ad occhi bassi, senza proferire parola. Era stata lei a calpestare la mattonella che aveva fatto innescare la trappola, ma non era indubbiamente colpa sua. Nessuna delle tre poteva essere ritenuta responsabile di ciò che era accaduto. Accade tutto ciò che può accadere. Ora che entrambe avevano risanato le proprie ferite, restava decidere il da farsi. Morgana spezzò quindi il silenzio, continuando comunque a guardarsi intorno. Mi dispiace per ciò che è accaduto e sono felice che voi stiate bene adesso. Direi di proseguire per la strada che stavamo percorrendo. Potrebbero esserci altre trappole qui intorno, teniamo gli occhi bene aperti. In ogni caso, ciò che è successo prima non è colpa di nessuno, intesi? Andiamo! Prima usciamo da qui e meglio sarà per noi! Lanciò una fugace occhiata ad entrambe e riprese il cammino, tenendo sempre la mano ben stretta all'elsa. Citazione:Yoki:0% |
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