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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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04-12-2014, 03:16 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-12-2014 10:49 PM da Claire83.)
Messaggio: #82
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Pensato-Parlato Per un istante, un misero attimo, rimpianse la solitudine della sua celletta di Staph. Era un luogo decisamente tutto fuorchè accogliente e caloroso quello in cui le streghe dagli occhi d'argento solevano riposare dalle fatiche delle missioni. Eppure, dopo aver ascoltato le brevi e smorzate parole di Dua e quelle più sicure ed accese di Angelica, Morgana, desiderò ardentemente il silenzio. Quando le avevano affidato la missione, non le avevano detto che oltre al ruolo di caposquadra, avrebbe dovuto prendersi in carico altri compiti. Era stata una povera sciocca a pensare che avrebbe avuto ciò che voleva dalle sue compagne. Desiderava collaborazione, dialogo e sopratutto una qualche piccola forma di complicità. Tutte queste cose, erano semplicemente degli sciocchi ed inutili desideri. Aveva cercato, in maniera un po' troppo acerba di proteggerle e di metterle al sicuro, di fare capire loro che, nonostante i timori e le insicurezze che anche lei doveva affrontare, sarebbe stata un punto di riferimento per entrambe. Purtroppo però il suo tentativo si stava rivelando ogni singolo attimo come un misero fallimento. Cosa poteva fare adesso? Non poteva arrogarsi il diritto di plasmare due ragazze così diverse da lei e costringerle con la forza a cambiare, a snaturarsi di punto in bianco. Non era nemmeno un suo compito. Non poteva pretendere questo da loro, nè loro potevano pretendere che Morgana stessa riuscisse a spazzare via tutte le loro problematiche od a rivestire il ruolo di taumaturga. Indipendentemente dal grado e dalla posizione che rivestiva in quel momento, era una semplice guerriera anche lei, una ragazza che era stata strappata alla sua vita per essere condotta a percorrere una strada ignota ed oscura. Tutto sommato, pur essendo differenti, stavano abbracciando lo stesso fato. Il destino, poteva togliere e dare, essere spietato un giorno, ma essere caritatevole e premuroso il giorno successivo. Morgana, ne era pienamente cosciente. Era venuta al mondo a causa di un errore, di un tremendo stupro a cui era stata sottoposta la madre, ma era stata proprio quest'ultima a darle un grande gesto di amore, decidendo in ogni caso, di farla venire alla luce. Viveva di quell'amore che le era stato concesso tempo addietro da cari che ormai non esistevano più. Si aggrappava a questo sentimento, cercando come poteva di farlo rivivere, cosciente che, bastava solo che si girasse intorno per vedere quanto fosse sola. Per tutto il tempo, aveva cercato di infondere sicurezza in quelle due guerriere, ma aveva notato che non c'era stata alcuna parola di incoraggiamento per lei. Lei era presente, ma era come se non esistesse. Ignorava il motivo di ciò, ma anche se avesse voluto immaginarlo, le risposte che le sarebbero balenate in mente, non avrebbero potuto esaurire le sue curiosità. Sapeva solo che poteva cercare di prendere in mano la situazione, in modo tale che quelle parole non potessero sfociare in un'accesa ed inutile discussione. Basta così. La corda troppo tesa sta per spezzarsi. Quella ragazza ritornò ad osservarla, si sentiva il fiato di lei sul collo. Le sussurrava parole che Morgana non voleva ascoltare e le suggeriva azioni che non voleva compiere. Sapeva però che tutto ciò che la sua parte interiore le suggeriva non era poi così sbagliato, ma era dettato dalla sua umanità. Si era fatta una vaga idea di Dua e di Angelica. La prima era molto chiusa in se stessa e decisamente timorosa; la seconda era più sicura ed aveva delle reazioni molto spontanee. La ragazza continuò a bisbigliarle all'orecchio, ma per il momento la scacciò via, evitando di compiere scelte azzardate. Non poteva imporsi come Morgana, ma poteva farlo in qualità di caposquadra. Osservò prima Dua e si rivolse a lei Dua, tu esponi chiaramente le tue proposte senza alcun timore. So che non è facile aprirsi con gente estranea, non è semplice nemmeno per me, credimi, ma la tua incertezza non ci aiuterà. Sentiti libera di parlare. Subito dopo si rivolse ad Angelica Angelica, stai tranquilla. Ho notato che sei infastidita e che sei molto silenziosa. Non c'è nessuno qui che vuole giudicarti, e so che puoi dare il meglio anche tu. Vorrei vedere la stessa guerriera che ho visto all'inizio della missione. Poi, sospirò ed aggiunse: Volete uscire vive da qui, vero? Pretendo ciò che una caposquadra pretenderebbe da ogni guerriera: collaborazione. Voglio il meglio da entrambe. Stava tessendo una piccola ed umile trama, con la pazienza di un ragno. Eppure, nonostante ci provasse, si sentiva ancora lontana dalla realizzazione della tela. Citazione:Yoki: 0% |
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