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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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11-01-2015, 04:31 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-01-2015 04:32 PM da Claire83.)
Messaggio: #93
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Pensato Sentiva ancora il dito che le pulsava, Morgana. Eppure, nonostante quella sensazione di leggero fastidio che avvertiva, non si era mai sentita così viva come in quel momento. Il merito, era di quella misteriosa ragazza che aveva fatto capolino nella sua vita. Era indubbiamente molto bellla e dai lineamenti delicati quella ragazza. Aveva i capelli dello stesso ed identico colore di quello di cui un tempo erano stati i capelli di Morgana, prima che diventasse una strega dagli occhi d'argento. Ripensò anchea quanto fossero simili taglio e colore degli occhi, quasi come se la numero trentacinque, guardandola, stesse osservando se stessa in uno specchio d'acqua. Se dapprima quella "straordinaria" somiglianza, l'aveva sconcertata e lasciata perplessa, ora non le dispiaceva affatto. Era come se entrambe, si appartenessero e come se il loro corpo e la loro anima, fosse legata da un sottilissimo ed invisibile filo, impossibile da recidere, senza che l'una perisse lasciando in vita l'altra. Erano un tutt'uno indivisibile, il principio e la fine di un semplice essere vivente: una straordinaria magia o un buffo scherzo del destino? Erano molto simili, eppure quella misteriosa ragazza aveva qualcosa che la numero trentacinque non aveva. Aveva un carisma ed una sicurezza tali, da lasciare Morgana disarmata. Quell'alleanza le instillò maggiore sicurezza, le fece nascere dentro una forza che era, talmente celata dentro di lei, che spesso, non riusciva nemmeno a scorgere. La numero trentacinque, soleva con frequenza, mettersi in discussione. Una delle poche qualità che la spingeva a proseguire ed andare avanti: era la testardaggine. Testarda si era dimostrata, quando aveva fortemente sperato di riuscire a convincere Semiramide a non andare via, a non mollare ed a cercare di indurla a pensare che non fosse un'inetta, una guerriera di poco conto, ma che dentro di lei, albergasse una luce più grande, una forza d'animo a cui la guerriera avrebbe dovuto aggrapparsi. Allo stesso modo, testarda era stata quando aveva voluto vendicare i propri cari, cercando di uccidere lo yoma che li aveva aggrediti. Anche in quel preciso istante, quella fiammella che alimentava il suo animo, stava crescendo dentro di lei, in attesa di accendersi e prendere maggior forma. Proseguì con questi sentimenti nel cuore e con quelle nuove consapevolezze. Ora che sei qui con me, il mondo ha un colore diverso. Dimenticò per un istante quel puzzo di morte, la polvere, le polemiche ed il resto. Sentì Angelica sussurrare un piano. Il suo intento era quello di tendere una sorta di trappola alle fonti demoniache che aveva percepito nel corridoio. Data la scarsità di spazio disponibile, Angelica avrebbe cercato quindi di attirare l'attenzione dei nemici, in modo tale da costringerli ad attaccarli in un punto più favorevole alle guerriere, mentre Morgana e Dua, avrebbero atteso ai lati del corridoio per poi procedere ad attaccarli. Quel piano poteva funzionare ma poteva risultare anche rischioso. Se non fosse andata come aveva previsto Angelica, la guerriera avrebbe potuto versare in una situazione alquanto pericolosa; si augurava comunque che sarebbe andato tutto per il verso giusto. Morgana non amava inscenare polemiche inutili, nè tantomeno quello sarebbe stato il momento per farlo: era una guerriera, non una semplice popolana in vena di pettegolezzi. Le battaglie si vincono con le azioni, non a parole. Le avevano addestrate per uccidere e per tornare alla base e le loro lunghe ed affilate spade che gli uomini in Nero, avevano loro distribuito, ne erano un'altra testimonianza. Ma c'era un'altra arma ancora più affilata e nobile di una spada: il silenzio. Rispettò quindi la strategia elaborata da Angelica. Notò il cenno di Dua che le indicava di portarsi dall'altro lato dell'entrata rispetto a quello in cui lei si sarebbe disposta. Morgana, facendo leva sull'agilità di cui era dotata, cercò quindi con passi felpati e veloci, di disporsi dall'altro lato, pronta comunque a sollevare la spada nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno. Se qualcosa fosse andato storto, avrebbe comunque dovuto dimostrarsi pronta a passare all'azione. Auspicò quindi che strategia e fortuna, le avrebbero invitate al banchetto della vittoria. Citazione: Yoki: 0% |
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