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TEST La Novizia Scomparsa [Ophelia]
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14-02-2015, 06:17 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-02-2015 01:51 AM da Ophelia.)
Messaggio: #40
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Citazione:Narrato Jamilah si rialzò con uno scatto. La guerriera la osservò, con un mezzo sorriso compiaciuto... Era agile, per essere un'umana. "Non c’è un posto particolare! Come ti ho detto io sono un topo: quand’è sera mi intrufolo nel caravanserraglio e tra magazzini e stalle un posticino dove dormire indisturbata lo trovo! Certo che se vuoi riposare anche tu dovremo cercare qualcosina di un po’ più… grande!" Juliet scoppiò a ridere. "Non preoccuparti per questo... Io veglierò sul posto. Non posso dormire, devo svolgere il mio compito. E non ne ho neanche bisogno, sono a posto" Dovevano risultare incredibili i ritmi delle guerriere, rispetto a quelli umani. Nei suoi anni da umana aveva mangiato più volte al giorno, e dormito ogni notte... Ora le cose erano totalmente diverse. In più, ella stessa cercava di spingersi ai limiti in modo da diventare più forte. Ci teneva, ad essere più forte. Magari, anche la più forte. Era troppo ambiziosa per essere un numero a due cifre; ma troppo furiosa per farcela in tempi brevi. Era ancora materia grezza, una novizia sul quale lavorare, limitare l'emotività, limitare la bestia che c'era in lei. Era timorosa all'idea di liberare il proprio Yoki: il terrore di superare il proprio limite era come un'ombra densa e scura che incombeva su di lei. Si chiedeva, per questo, come avrebbe affrontato la battaglia. E le battaglie successive, volendo essere ottimiste. Venne distolta dai propri pensieri dalla giovane acrobata, la quale la invitò a seguirla. Juliet obbedì, quasi esitante. Quanti pensieri, per una tipa d'azione come lei! Il sole stava volgendo al tramonto: camminava a testa alta, intenta a guardare il cielo. La gente aveva ripreso a scansarle, ma immersa com'era nei suoi pensieri non ci stava badando già più. Che strana, la natura. Era così bella, ma lei, una guerriera, non aveva molti modi per apprezzarla. Poteva solo guardare il cielo durante una missione, o accarezzare un animale incontrato durante il cammino. Non aveva modo di restarne ispirata come facevano gli umani, produrre arte. Sorrise tra sè e sè: un sorriso amaro, divertito dalla bestialità del suo destino, che lei stessa aveva scelto per sè. Riconobbe le strutture del caravanserraglio in lontananza, erano arrivate a destinazione... Si sarebbe seduta a terra, la schiena appoggiata alla sua spada, e avrebbe atteso. Ricordava vagamente il piacere nel dormire senza preoccupazioni, in un letto piccolo adatto alle sue vecchie forme di bambina umana. Gettò un'occhiata verso Jamilah: che invidia... chissà se... ... "Cos'è stato?" Fu come un lampo, un po' come quelli che appaiono in cielo in prossimità di un temporale. Una saetta che le offuscò la vista per un attimo brevissimo. Era la percezione, che si era attivata rilevando la presenza di uno Yoki. E stavolta era proprio lui, lo Yoma. Juliet sussultò, tentando di gettare a terra Jamilah con una spinta vigorosa. Tutti gli umani lì presenti... erano in pericolo! Brandì la spada con entrambe le mani, stringendola forte mentre si guardava intorno allarmata. Era la sua prima battaglia. Quale sarebbe stato l'esito? Sarebbe riuscita a proteggere Kodara? Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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