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TEST La Novizia Scomparsa [Ophelia]
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25-02-2015, 11:56 PM
Messaggio: #54
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Citazione:Narrato Questa volta l'attacco di Juliet andò a segno, riuscendo a tranciare tutte e cinque le dita del mostro. Verificò la riuscita del suo colpo e tornò in piedi, respirando affannosamente. Cosa le succedeva? Non era stato uno sforzo... almeno, non uno sforzo tale da farla ansimare. Effetto dello Yoki? Abbassò lievemente la testa e aprì il palmo della mano destra, scrutandolo. No... Non era lo Yoki. Anzi, doveva dire che l'utilizzo di quella forza demoniaca l'aveva aiutata. Si sentiva più forte, più eccitata, non aveva più paura. E allora cosa la turbava? I ricordi, o meglio: i frammenti di ricordi. La consapevolezza della propria natura, e della natura di quegli esseri chiamati Yoma. Era così piccola quando aveva preso la decisione di diventare una guerriera e acquisire una nuova ragion d'essere... aveva fatto della vendetta il suo scopo, e il suo corpo era il mezzo per raggiungerlo; quindi doveva allenarsi, e allenarsi, fino allo stremo e all'infinito, nel tentativo di "essere" e di "riuscire". Ma nel frattempo la vita continuava a scorrere... Le persone morivano. Morivano bambini, morivano genitori di bambini (che chissà, magari avrebbero intrapreso la sua stessa strada): ogni singola perdita era importante. Un mondo di atrocità a cui sarebbe seguito il dolore e la vendetta. Un ciclo perpetuo, una catena a cui ella stessa apparteneva. Un'altra pedina nella scacchiera. E l'altra novizia, Eliza, era solo un'altra di quelle vittime - sì, ormai la dava per morta. Era tutto così... stupido, e triste. "Io… Io… Io… non ho ucciso l’altra, non ci sono riuscita! E’ vero, ho sfruttato quell’idiota e i suoi compari per attirarla in una trappola ma quando l’ho attaccata ci siamo ferite a vicenda! Io non avevo la forza di ucciderla e lei non è riuscita a uccidere me…" Lo Yoma sembrava aver perso molta della sua spavalderia; anzi, sembrava insicuro. E sincero. "Non ha senso..." pensò Juliet, con la fronte corrugata e la preoccupazione che le si leggeva in volto. "Allora cosa ne è stato..." Sussultò quando captò lo spostamento del demone, il quale aveva fatto dei passi avanti nella sua direzione. "Ti prego! Non uccidermi! Me ne andrò per sempre da questo paese e tu non sentirai mai più parlare di me! Te lo giuro! Lasciami andare, ti supplico!" implorò, chinando il capo. "Cosa...?" Cosa stava facendo quello Yoma? La stava davvero supplicando? Credeva davvero che Juliet potesse lasciarla andare? L'espressione nel viso della giovane guerriera adesso era di puro sconcerto. Percepì addirittura un leggero tremolio al labbro inferiore, per cui richiuse la bocca di scatto. Gli Yoma provano emozioni? Una delle domande che si era posta in principio le tornò in mente. Scura in viso si schiarì la voce per parlare nuovamente, la voce ferma e autorevole di sempre. "Cosa..." L'impulso di brandire nuovamente la spada per recidergli il capo era fortissimo, ma aveva un'ultima domanda. "...Anzi, dove si trova lei ora?" Le parole del demone l'avevano leggermente destabilizzata per qualche momento, ma non di certo ammaliata: sapeva di non poter credere ad una parola di quelle bestie; e poi doveva svolgere il suo compito ed evitare la morte di altre vite umane. Per questo motivo non abbassò mai la guardia, anzi, tenne d'occhio le mani dello Yoma perchè percepiva la possibilità di un altro attacco ora più che mai, ed era pronta ad un'eventuale schivata. Citazione:Yoki utilizzato: 10% |
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