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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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29-06-2015, 09:36 PM
Messaggio: #150
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Il corpo dello yoma, o meglio, la faccia iniziò a spaccarsi sotto gli stivaletti di metallo di Dua; il cranio parve spezzettarsi come un vaso di creta e di certo le ossa cigolanti, emettevano lo stesso rumore di pietra rotta e calpestata. La poltiglia di carne e sangue che componeva la testa iniziò a schizzare sul pavimento insozzando di cervella e facendo ammuffire tutto ciò che sporcava; gli odori, il tanfo e i effluvi mefitici della polpa marcia eppure ancora viva del mostro erano insopportabili. Il bulbo oculare ai primi colpi saltellò su quella faccia deformata dello Yoma, ancora attaccato da qualche filamento collegato al cervello, e rimbalzò un poco come una biglia sulle scale, poi si spaccarono i lati della testa ed alla fine sopraggiunse la morte. A quel punto, Dua, priva di fiato iniziò a sentire una sensazione di viscidume colarle sulla gamba destra; dapprima, ingenuamente, pensò si trattasse di qualche pezzo del nemico che era andato a sporcarle la veste ma quando abbassò lo sguardo riconobbe invece i colori delle sue interiora. -..Uh?- Avendo quasi la vista sdoppiata agitò un poco il capo come a voler chiarire quei pochi pensieri che le giravano per la testa, inibiti in gran parte dalla massiva quantità di yoki in circolo nel suo piccolo corpicino. Quell'inarrestabile energia demoniaca era come un getto d'acqua estremamente forte che andava a raschiare il fondo del barile, unto e sudicio, riportando a galla quelle macchioline scure e sporche alla vista di chiunque. Sentendo mancare la forza alle proprie gambe, la ragazza le cui sembianze parevano tutte meno che umane, cadde in ginocchio sul cadavere dello Yoma come in contemplazione; si coprì con la mano l'occhio sinistro, confusa, riconoscendo in quel volto spappolato sé stessa. Sentì dei passi dietro di lei e voltandosi di fretta vide lo Yoma correre, pareva veloce mentre i suoi sensi erano estremamente lenti ed assopiti; si voltò in direzione della sua compagna, temendo fosse stata atterrata, ed invece la vide sana e salva... ...Ma aveva rinunciato alla sua caccia. La cosa la fece arrabbiare, non solo sembrava passato un secolo da quando tutto quello aveva avuto inizio ma lei ci aveva addirittura rinunciato! Si volse quindi verso Morgana e la vide in una situazione leggermente complicata, quel mostro ben più grande di Dua stava come disteso sopra la caposquadra; avrebbe potuto strapparle il volto in un morso! Doveva fare qualcosa, provò ad alzare la spada ma era troppo pesante e lenta, l'elsa le scivolò dalle mani; cercò quindi di rialzarsi, goffamente, cercando di non far girare troppo la sua testa delicata. Sentì una fitta alla coscia e si ricordò della ferita; mugugnando qualcosa decise di lanciarsi, evitando una corsa che sarebbe potuta risultare difficoltosa, facendo più forza sulla gamba sinistra verso il Divoratore. Voleva placcarlo, spostarlo, dare qualunque piccolo vantaggio e spazio di manovra che potesse fornire a Morgana per finire il bersaglio. Sapeva che, forse, era troppo debole per gettare un colosso simile a terra con il suo fisico gracile ma era pur sempre qualcosa. Citazione:Yoki: 50% |
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