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QUEST The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
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13-07-2015, 08:41 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-07-2015 07:48 PM da Lachesi.)
Messaggio: #154
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RE: The Secret Path [claire83 - Lachesi - La X di Miria]
Non riusciva quasi a crederci, finalmente era uscita da quelle catacombe e da quell'inferno; finalmente era riuscita ad ammirare le stelle e la volta celeste dopo il lungo e tortuoso cammino percorso nelle viscere di una terra troppo stretta per contenere anche il suo corpicino fragile. Fu come essere venute al mondo una seconda volta, tre se Dua avesse voluto contare anche il risveglio in seguito alla sua trasformazione; il punto rimaneva che si sentiva come se fosse stata mondata da qualcosa ma forse non era esattamente qualcosa di positivo. Più che altro, aveva perso qualcosa. Le stelle, belle e luminose, loro care erano lì rimaste: fisse nel velluto nero della notte, abbellite da tenero pizzo di neve; non erano cambiate, loro, erano restate le stesse. Forse imperturbabili dalle gracili esistenze mortali di quelle terre pesanti ed inutili. Ciò che era cambiato erano gli occhi che le osservavano, stanchi e delusi, feriti da una lunga battaglia che le aveva scorticato l'anima. Dua era stata pulita, ma non nell'acqua cristallina che rifletteva quegli oggetti inamovibili e luminosi che illuminavano anche la più oscura delle notti bensì nel fango dell'onta. Per poco Morgana non le aveva troncato la vita ed Angelica aveva semplicemente fatto fuggire uno degli Yoma, il quale ovviamente avrebbe continuato a mietere vittime; non aveva mai davvero lavorato con delle compagne ma era questo ciò che si sarebbe sempre dovuta aspettare? E da Elise cosa si sarebbe dovuta attendere, dunque? Forse era stato meglio perderla, il suo ritrovamento poteva aspettare l'eternità. Non erano riuscite ad adempiere al loro compito. A Dua non restava che alzare lo sguardo interrogativo al cielo e lasciare che le stelle riempissero i suoi due occhi luminosi con delle risposte che, ovviamente, non avrebbe mai trovato in quegli astri silenziosi. Le ultime parole di Morgana furono di congedo, un grazie e nemmeno un saluto; forse non si sarebbero mai più riviste, una di loro tre sarebbe potuta morire molto in fretta ma non poteva dire di avere la certezza che loro si sarebbero mancate, che guardando quel cielo scuro rivolgessero il loro pensiero alle altre due. Il legame che tra le tre si era instaurato era alquanto labile; non di quelli che non ti lasciano dentro nulla ma quelli che sono sottili fili di lana che si torcono con poco. Molto poco. E ciò che più la disturbava era che, forse, a nessuna importava davvero di stringere e saldare quel filo rosso che le legava. Sorrise a Morgana salutandola con la propria mano, poco a poco però quel sorriso si spense; forse la caposquadra non avrebbe nemmeno notato quel cambio, forse si sarebbe voltata e non l'avrebbe notato ma infondo Dua a cosa doveva quel sorriso? Alla donna che l'aveva quasi uccisa senza chiederle come stava, o chiederle scusa, cosa avrebbe dovuto fare? Dua aveva preteso così a lungo di essere perfetta e di piacere ad ogni costo alle altre che ora non sapeva più chi lei fosse, e se quelle persone avessero meritato davvero quei gesti. -Forse ci rivedremo...- Disse in un sussurro, rivolgendosi dunque anche ad Angelica, mentre anche lei prendeva le distanze da quella missione che per lei era stata tutto meno che soddisfacente: avevano lasciato vivere uno Yoma, e lei ne aveva risparmiati fin troppi a questo punto della sua vita, aveva scoperto un lato delle persone egoista ed egocentrico che non le era piaciuto affatto -il suo compreso- e da cui non si sarebbe più liberata. Era questo l'aspetto realmente demoniaco, non il suo Yoki, questo lo sapeva bene ora. Non era certa che avrebbe mai rimesso gli altri davanti a sé stessa, forse avrebbe continuato a farlo ma non riusciva più a credere che le persone fossero delle buone persone; era stato più facile non riesumare i problemi passati, lasciando che l'ingiustizia fosse impunita. Kelsier? Forse non lo avrebbe nemmeno più rivisto e tutto l'affetto che aveva finto nei confronti della Guerriera era pertanto vano e superfluo. Le alte sfere, così avevano deciso, e lei non poteva farci nulla ma solo assaporare un retrogusto estremamente amaro di delusione per ciò che avrebbero potuto fare ma che avevano scelto deliberatamente di non fare, per evitare problemi. "O forse no, e questo sarebbe un addio." Citazione:Yoki: 0% |
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