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QUEST Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
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14-07-2015, 08:34 PM
Messaggio: #104
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RE: Il Bosco delle Lacrime [Victoria]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Situazione di stallo. Ancora. Si scrocchiò il collo prima a destra e poi a sinistra, lasciando affiorare un sorriso falsamente serafico sul bel volto. Non capiva perché, ma quello scontro la divertiva. Correre, attaccare, schivare... avrebbe voluto continuare ancora, ancora e ancora. Già, ma si sarebbe divertita di meno se fosse stata colpita e ciò le fece abbassare lo sguardo sul corpo per una veloce occhiata. I danni allo Yoma erano ingenti, ma non doveva dimenticare che le sue forze non erano infinite. Se fosse stata umana ora non sarebbe stata lì ancora in piedi. Se fosse stata umana non sarebbe stata in quel dannato labirinto a cacciare uno Yoma. Non avrebbe tenuto salda nella mano una spada grande quasi quanto lei. Tante cose sarebbero state diverse. Ad ogni modo, lo Yoma la osservava prontamente, lo scarto di prima non gli era piaciuto e, anche se aveva eluso il suo attacco per un soffio, per un attimo gli si era gelato il sangue nelle vene; lei invece era stata così sicura del suo colpo che aveva dato una possibilità di scampo al demone. Egli non era più chiuso tra lei e la polla, ma tra lei e il corridoio d'ingresso e Crystal era sicura che lui ne fosse consapevole, anzi quella mano protesa in sua direzione le faceva pensare che lo Yoma attendeva solo il momento giusto per attaccarla, solo per poi darsi alla fuga. D'altronde, non era fuggito per tutto il tempo? Se si fosse incanalato lì dentro, la cosa migliore sarebbe stata quello di colpirlo con un lancio di spada. Il corridoio era così stretto che non avrebbe potuto mancarlo, il tiro dipendeva solo da lei. Avrebbe dovuto lanciarla come se fosse stata una lancia e non troppo in alto per evitare i rovi. Un tiro preciso, mirato insomma. Ma ora aveva un altro piano in mente, un piano che avrebbe evitato la fuga del "giardiniere", se fosse riuscito senza intoppi. Sarebbe scattata in avanti, simulando un attacco. Dalla posizione del nemico, quasi sicuramente avrebbe sguainato i suoi artigli per ferirla, tutto dipendeva dalla loro angolazione. Se lo Yoma avesse mantenuto dritta la traiettoria delle dita, Crystal si sarebbe accovacciata, in modo che da evitarli e da lì avrebbe colto l'occasione per mozzarli immediatamente. Nel caso in cui invece la traiettoria fosse stata obliqua, mirata al basso o all'alto, la guerriera avrebbe scartato a sinistra e, come nell'altra azione, avrebbe tranciato le dita del mostro. Se avesse avuto successo, in una maniera o nell'altra, sarebbe corsa il più velocemente possibile verso lo Yoma e l'avrebbe decapitato. Sapeva di dover essere reattiva, di doversi aspettare un qualsiasi bastone tra le ruote, perfino una nuova stupida trappola come quella della corda. Lei aveva elaborato il proprio piano, ma dubitava che l'avversario non avesse fatto altrettanto e il suo più grande timore era che lui riuscisse nella fuga. Non doveva permetterlo, non doveva accadere. Digrignò i denti e i suoi occhi parvero accendersi come un fuoco ardente nella notte. Tu non scapperai Citazione:Yoki utilizzato: da 10 a 20% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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