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QUEST Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
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05-09-2015, 04:03 PM
Messaggio: #18
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Dopo aver udito la raffica di domande espresse da Angelica, senza smettere di camminare, Hans si picchiettò l’indice della mano destra sul mento, riflettendo prima di rispondere:
Sì, mia signora! Oltre la porta che avete visto, ce n’è un’altra uguale esattamente dalla parte opposta della città, che immagino ora sia ingombra come quella dalla quale siete arrivate. Del resto, la città sorge su una delle principali vie di comunicazione tra l’Est l’Ovest. Accade molto spesso che carovane provenienti dagli insediamenti orientali o diretti laggiù passino di qui o si fermino addirittura. Corre voce che, oltre alla porticina dalla quale siamo entrati, esistano almeno un altro paio di passaggi per uscire dalla città, ma personalmente se queste voci abbiano un fondamento, io lo ignoro.
Prima di continuare, Hans lancia uno sguardo interrogativo a Fritz, il quale scuote la testa, in segno di diniego.
E poi… certo, vi sono altre piazze, le più grandi si trovano al centro dei sei quartieri nei quali la città è divisa, i cui confini sono delimitati dalle strade principali come questa. In ordine, partendo dalla nostra destra abbiamo: il quartiere dei mercanti, la zona del caravanserraglio, il quartiere delle milizie, il settore dell’amministrazione cittadina, il quartiere delle locande e infine, alla nostra sinistra, il quartiere degli artigiani. Ogni settore, fatta eccezione per i limiti imposti dai viali laterali, dalle mura e dalla piazza principale ha le sue strade e case, che si sono delineate negli anni, con le abitazioni più ricche e belle che si trovano più vicino alla piazza principale…
Effettivamente, avete l’impressione che, andando verso la grande piazza, le abitazioni si fanno via via più lussuose.
E quindi se cercate dei bei giardini li troverete sicuramente da quelle parti, soprattutto nei quartieri dei mercanti e degli artigiani.
Per quel che riguarda gli edifici più alti… Beh, se escludiamo le torri sulle mura, senz’altro il punto più alto della città è, nella piazza grande, il campanile della chiesa del culto di Rabona, retta da padre Gregor e, se escludiamo quello, c’è la torretta della meridiana del municipio, la quale però arriva a poco oltre metà del campanile. A eccezione di questi vi sono altre tre case di mercanti facoltosi che arrivano all’altezza della torretta del municipio.
Mentre camminate, guardando avanti, vi sembra effettivamente di vedere una sorta di guglia che inizia a spuntare sopra i tetti, mentre Hans conclude la sua descrizione
Per il resto, più che delle fognature, abbiamo dei canali di scolo che corrono interrati e inclinati ai lati delle strade principali. Le acque di scarico della fontana che si trova al centro della piazza grande si diramano in essi tenendoli sgomberi e ci sono dei tombini dei quali la gente elimina quello che deve, mentre le case più ricche hanno degli scarichi collegati direttamente ai canali di scolo. Di edifici abbandonati ce ne sono un po’ in tutti i quartieri, soprattutto nelle aree più vicine alle mura, mentre ci siano dei vicoli ciechi, ma a memoria e da qui non saprei dire dove si trovino.
Spero di esservi stato d’aiuto, mie signore!
Hans a quel punto rifiata, accennando un leggero inchino nei vostri confronti senza fermarsi, mentre Fritz risponde alla domanda di Rebecca
Certamente, mia signora! Vi stiamo portando direttamente da lui!
Alcuni passi dopo, sbucate nella piazza grande, con al centro un’elaborata fontana sulla quale si affacciano sei grandi edifici, uno per ogni vertice degli “spicchi” nei quali la città è suddivisa, conferendo anche alla piazza stessa una pianta esagonale. Notate immediatamente che, il secondo edificio alla vostra sinistra è la chiesa col suo campanile, mentre Hans e Fritz attraversano la piazza dirigendosi esattamente dalla parte opposta, verso un massiccio edificio a due piani in pietra stuccata di bianco, con infissi e tetto in legno scuro, sul quale spicca una torretta in pietra, alta quanto un piano dell’edificio, con una guglia fatta in legno e sulla facciata della quale vi è effettivamente incastonata una meridiana: evidentemente è il municipio.
Davanti alla porta, un uomo alto più di voi e dalla corporatura massiccia, calvo ma con una barba brizzolata ma ben curata, vestito con abiti semplici però di buona fattura sembra accorgersi di voi e si toglie di bocca la pipa che stava fumando, svuotando il fornelletto e mettendosela in tasca, mentre Hans e Fritz, che hanno assunto una postura più marziale vi scortano verso di lui e, quando arrivate, il primo si rivolge all’uomo:
Signore! Ecco le Claymore che ci sono state inviate!
L’omome fa un cenno affermativo col capo e poi replica alle guardie:
Molto bene! Potete andare! Adesso me ne occupo io!
Le due guardie salutano militarmente sia l’uomo che voi, poi si girano e se ne vanno, al che l’uomo si rivolge a voi.
Ben arrivate signorine! Io sono il Borgomastro, Gareth Murn. Vi chiedo la cortesia di voler attendere ancora un po’ prima di discutere dei nostri affari, in quanto vi sono altre persone che desiderano conferire con voi. Intanto, se volete accomodarvi…
Il Borgomastro il quale, apparentemente, non mostra particolari timori nel trattare con voi, vi apre la porta del municipio e, galantemente, vi cede il passo. Vi conduce quindi in una saletta al primo piano arredata come un salottino con un basso tavolino al centro e sei poltroncine tutt’attorno ad esso. Le pareti sono addobbate con qualche basso mobile e un paio di cassapanche e alcuni quadri che riproducono paesaggi di campagna.
Le due finestre della sono aperte per far entrare la luce del sole, ma il borgomastro si affretta a tirare delle tende di tessuto bianco e leggero che non ostacolano più di tanto la luce che entra, ma impedisce a chiunque di guardare dentro. Fatto questo, Gareth Murn si gira verso di voi e con un sorriso un po’ tirato sul suo faccione, vi dice:
Accomodatevi pure, signorine! Posso farvi portare qualcosa mentre attendete? Ho dell’ottimo the da accompagnare con dei pasticcini sfornati da poco, se gradite.
A quel punto, l’uomo attende le vostre eventuali richieste.
Turnazione:
Angelica
Rebecca
Elenwen
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