Il figlio di Jack [Hankegami, Claire83, Wolfsoul, Hotenshi]

[Hankegami]

Narrato
"Parlato"
Pensato
______________


Doveva ammetterlo: era comodo avere con se' gente capace di parlare fluentemente quel prosaismo che le era ormai difficile riprodurre. Niente problemi, niente incomprensioni per una volta quando, uscite dalla locanda, dovettero mettersi a cercare la casa del capovillaggio.
Ah, sì: e meno male che avevano obbedito senza fiatare al suo programma, pure. La giornata prometteva bene.
Quando infine raggiunsero il luogo, Divina dovette constatare che l'uomo - il Sindaco, più appropriato - doveva essere la persona più facoltosa del posto, che a sua volta doveva essere un centro ricco abbastanza da poter generare gente del genere.
Introdotte da un servo - giusto per sottolineare che l'uomo fosse ricco abbastanza da avere dipendenti domestici -, le Guerriere attraversarono il giardino antistante per venire poi guidate in un salottino. Lì dovettero attendere che Sua Eccellenza si degnasse di riceverle -- attesa che non fu eccessiva, ma nemmeno volatile.
Il Sindaco si rivelò essere un ometto smilzo e assai scattante, dato che si mise a stringere mani, sorridere e parlare come se non ci fosse fine.
Divina fu lieta di constatare che Andrea ebbe modo di interrompere un attimo tanta baldanza: continuava a starle simpatica, quell'enorme tipa.
In quella malamente interrotta valanga di sproloqui, il Sindaco non disse in realtà molto: l'unico dato che la numero Otto trovò interessante fu che sembrava gli attacchi fossero aumentati col tempo.

Tanta irregolarità è rara: me verrebbe da pensar che man mano se sia atta compagnia non avara...

Ovvero, che per qualche motivo il gruppo di Yoma fosse aumentato nel tempo. In tal caso, il numero di Guerriere sarebbe più che altro servito a non lasciarsi sfuggire nessuno di questa supposta banda, anziché per fronteggiare chissà quali difficili avversari.
Un po' una delusione.
Caccia di poco valore o no, comunque, visto che erano lì tanto valeva che facessero il lavoro. Fu così che, non appena l'ometto la piantò di berciare, Teresa la Divina fece le più essenziali ed utili domande da fare:

"Se grande è lo numero d'eventi,
futil sarebbe parlar d'un per uno.
Ma su, riassumi con parol stringenti

quan v'è di comun in onn' attacco,
l'ora, lo modo d'agir, se ave' mai
superstiti o retrovati corpi.

D'util fatta sarebbe pure pe' noi
aver mappa co' segni sovra sorti
de' l'attacchi de' crono numerati
acciò saver da dove son 'rivati."

La mappa sarebbe stata utile in particolare: Divina dubitava che un grande numero di Yoma potesse abitare in città, quindi era vitale sapere da che parte venissero. Verosimilmente attaccavano le zone più vicine per ridurre al minimo i rischi -- o forse no: se davvero erano in tanti, forse si comportavano come dei briganti, e facevano scorrerie apertamente. Certo, le pareva strano che il Sindaco non avesse menzionato la cosa, ma per essere sicuri - dato che certa gente davvero non pareva capire cosa fosse importante dire e cosa no - era bene chiedere.

"... Ah, e ancor due ultime istanze:
una, s'alcuno isti mostri vide.
L'altra, se d'isto puero le vacanze

presso noi finiate, che condivide
nostri letti da ier notte, ch'infatti
ce disser n'avea parenti intatti."

Così dicendo, indicò il moccioso alla mano della sua cara balia. In realtà finora era stato più obbediente lui di Morgana, ma purtroppo era la seconda a servirle per il lavoro. Altrimenti, avrebbe volentieri detto al Sindaco di tenersi piuttosto la numero Trenta e di lasciar con loro il bimbetto.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Presa dal delineare i dettagli del caso
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna