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Il figlio di Jack [Hankegami, Claire83, Wolfsoul, Hotenshi]
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05-10-2015, 04:23 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-10-2015 04:27 PM da Claire83.)
Messaggio: #44
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RE: Il figlio di Jack [Hankegami, Claire83, Wolfsoul, Hotenshi]
Sussurrato-Parlato Per tutto il tempo che aveva seguitato la colazione, il piccolo aveva tenuto stretta la mano di Morgana. La numero trenta non era per nulla seccata dal comportamento del bambino, anzi quella le era apparsa come una conseguenza naturale e necessaria. La solitudine conduceva ad aggrapparsi all'unica persona che appare a noi più simile. E Morgana ne era ben conscia. Nonostante fosse una guerriera alta e ben cresciuta, era più simile a quel bambino di quanto le altre guerriere potessero rendersene conto. Divina desiderava sbarazzarsi al più presto di quel fardello indesiderato: non era utile né per loro né per la riuscita della missione. Era indubbiamente la guerriera fedele e perfetta: la punta di diamante dell'Organizzazione. Morgana invece era uno degli ultimi anelli in quel gruppo così strampalato. Seguendo le indicazioni dei passanti, raggiunsero un basso edificio contornato da un giardino. Cammin facendo, giunsero poi nel luogo in cui il sindaco le attendeva. Dopo essere state accolte da un servo, furono fatte entrare in un salottino nel quale il sindaco diede loro il benvenuto. All'apparenza sembrava un uomo affabile. Strinse la mano a tutte le guerriere, dando inizio ai soliti convenevoli di sorta a cui Morgana era già avvezza. Illustrò loro la situazione dicendo che un mostro stava terrorizzando il villaggio, e che le sparizioni di umani erano incrementate con il trascorrere del tempo. Era richiesto un loro pronto ed immediato intervento. Divina, cercò di approfondire la questione ponendo delle domande appropriate riguardo gli elementi comuni di ogni singolo attacco e tutti i dettagli che avrebbero potuto essere loro utili, richiedendo anche una mappa. Sino a qui, la numero trenta non ebbe nulla da obiettare. Divina era stata una caposquadra impeccabile nelle richieste fatte. Poi, aveva aggiunto dell'altro ancora. Chiese di riaffidare loro il bambino così come aveva anticipato durante la colazione. Indubbiamente quella era la scelta più giusta da compiere. Non c'era molto da obiettare. Intanto il bambino continuava a stringerle la mano come se Morgana fosse un tesoro prezioso. Pensò a tutto il tragitto che avevano compiuto insieme senza pronunciare nemmeno una parola, ma comunque uniti. Non ti azzardare a farlo, non è tuo compito. Le suggerì la solita voce. Lo affideranno a qualcuno che si occuperà di lui, tu hai altro di cui occuparti. Lo capisci, vero? Si morse le labbra per cercare di soffocare la voce che così prepotentemente voleva uscire dalla sua gola. Io...io non voglio lasciarlo qui... Alla fine, la voce uscì fuori con decisione. Per l'ennesima volta aveva disobbedito agli ordini, non era stata la guerriera che tutti si aspettavano che sarebbe stata. Ma cosa potevano pretendere da una numero Trenta che aveva visto una sua compagna risvegliarsi? Non desiderava abbandonare quel bambino a se stesso, così come era rimasta sola anche lei in passato. Citazione:Yoki: 0% |
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