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TEST Darren Unchained [Golaroid]
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19-10-2015, 08:52 AM
Messaggio: #30
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RE: Darren Unchained [Golaroid]
Spoiler (Click to View) Per quanto abbia avuto modo di cercare, non ha avuto modo di trovare alcuna ulteriore fonte di Yoki nelle vicinanze, riuscendo infine a convincersi che siano effettivamente solo lei e Desirée le uniche due presenze nelle vicinanze. La percezione dello yoki non era più necessaria. Il dialogo con la novizia pelosa è difficile, molto difficile, iniziando dal semplice problema comunicativo, proseguendo alla difficoltà di Diana di mantenere quella facciata calma, tranquilla e quasi smielosa per cercare di convincere Desirée che i due umani non sono una minaccia e che debba allontanarsi da loro. Si morde l’interno della guancia, quel dolore che andrà a percepire l’aiuterà a contrastare l’espressione dura che naturalmente sfoggerebbe, in favore di un’espressione maggiormente rassicurante con tanto di un leggero e forzato sorriso stampato sulle labbra: il tutto sempre rivolto alla compagna per persuaderla. Sentì quelle poche parole in risposta, inspirò a fondo per poi lasciarsi andare in un lento e lungo sospiro in modo da non fare rumore, ma carico di nervosismo quanto fiducia. Almeno era riuscita ad attirare la sua attenzione e ricevere un riscontro pratico. - “Che cavolo le dico ora?!” Pensò fra se e se Diana, rimanendo in silenzio qualche secondo prima di rispondere alla novizia, secondi in cui pensò varie frasi da poterle dire in differenti modi per riscuotere il massimo successo. Pochi secondi che nella mente di Diana serbarono infiniti per la quantità di cose che le fluirono nella mente. Deglutì visibilmente per evitare che il tono di voce potesse risultare intaccato da incertezza o insicurezza, in modo da continuare di farsi vedere decisa. - No Yoma loro. (breve pausa) No Yoma. Ripeté due volte allungando appena la mano destra vanti a se per muovere la mano sul polso per compiere un gesto di negazione che ne accompagni le parole appena dette. Quando le proprie orecchie sentirono il sospiro di sollievo prodotto dalla ragazza, solamente lo sguardo si posò su di lei. Il capo rimase immobile puntato in direzione di Desirée, gli occhi rotearono per andare a fissare la donna e l’espressione mutò radicalmente per quell’attimo in cui l’osservò, sperando proprio d’essere vista dalla donna: il volto s’indurì estremamente serio, le sopracciglia si piegarono e la fronte si corrugò permettendo agli occhi di assumere un taglio minaccioso. Non servivano parole per lasciare intendere alla donna (se l’avesse guardata) quanto avrebbe voluto dirle e sarebbe stato molto sime ad un: “se solo ti muovi o ti fai sentire un’altra volta mentre cerco di salvarti il culo, ti ammazzo io stessa”. Deglutì una seconda volta per sforzarsi con tutta se stessa di racquistare la calma necessaria e quell’espressione tranquilla durante la negoziazione con la compagna pelosa. - “Devo calmarmi.. devo calmarmi.. lasciala perdere, è solo un’idiota che vuole farsi ammazzare.” Pensò fra se e se, riprendendo parola subito dopo. - Diana casa. Si indicò con la stessa mano destra prima protratta in avanti quando pronunciò il proprio nome, battendo leggermente le dita un paio di volte contro il costato, lasciando passare altri secondi prima di parlare ancora. Voleva essere sicura che Desirée metabolizzasse bene le parole ed i movimenti compiuti. - Desirée casa. La mano destra e tutto il braccio si allungarono ora verso Desirée quando pronunciò il nome della compagna, con la mano aperta ed il palmo rivolto verso l’alto. La mano iniziò a ritirarsi molto lentamente, in un gesto che appariva chiaramente in un invito a voler essere seguita. - No Yoma. Desirée finito. Desirée brava. Duran felice. Insistette per l’ennesima volta dopo aver lasciato trascorrere altro tempo nell’ennesima pausa, utilizzando il vocabolario più semplice possibile, come effettivamente farebbe proprio con un animale selvatico a malapena addomesticato. - “Muoviti maledizione, vieni via.” Quanto confluiva nella propria mente ed animo erano emozioni e pensieri diametralmente opposti a quelli che effettivamente cercava di assumere e dar a vedere: cercare di mostrarsi calma, rilassata, così come gentile e premurosa nei confronti della compagna. Era difficile. Il cuore le batteva forte in petto, lo stallo della situazione le permetteva di sentire bene il martellare e lo scorrere rapido del sangue lungo le vene, tanto che quelle del capo quasi iniziarono a dolerle. Una goccia di sudore freddo scivolò dalla tempia destra lungo tutto il lato del viso, sfiorandone lo zigomo e proseguendo lungo la linea della mascella. La mano sinistra non accennava a diminuire la propria stretta sull’impugnatura della claymore, confluendovi in quel gesto tutto il nervoso. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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