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QUEST Klavierstück [Lachesi]
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21-12-2015, 11:59 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-12-2015 12:00 AM da Lachesi.)
Messaggio: #20
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Erano come passati mesi, come se fosse stata messa lì e congelata ad attendere qualche sorta di destino o avvenimento che la risvegliasse dal suo torpore spirituale più che mentale; era lì, vigile e conscia ad ascoltare una storia che già si era immaginata. Nessuna novità, solo la conferma di molti vecchi sospetti. Poi, fu lui a domandarle e a rivolgere la stessa domanda; allora, con calma, Dua si versò del vino nel calice di cristallo, la vista godette nell'osservare quel fluido porpora addensarsi contro le pareti trasparenti del alice, ed il palato godette nell'assaggiare il gusto agrodolce dell'alcolico. Preparato a quel sapore, assaggiò la carne dolce e morbida che le era stata offerta ed il nuovo aroma in contrasto ma al tempo stesso in sinergia con il vino, creò sapori nuovi e deliziosi. A quel punto Dua poté parlare: -Chiedi troppo, sai. La vita di ognuna di noi è uguale e monotona nel loro modo di essere, per quanto tentiamo di diversificarci perché ci piace pensare di non essere albine e di avere ancora qualcosa di umano o qualche ricordo proveniente dal passato in più, più importante di quello delle altre. Non è così: credimi, se mai incontrerai un'altra di noi la storia sarà sempre e comunque una cosa come la perdita dei genitori, l'allontanamento dalle persone che amavamo, dai luoghi in cui vivevamo e alla fine la perdita di ciò che avevamo di umano. Magari non si succederanno in questo stesso ordine o avverranno nell'arco di diversi anni e sicuramente ci saranno delle variazioni seppur minime ma non credere a qualcuno che pensa "sì mi hanno trasmesso grandi valori le mie unità genitoriali" o "mi hanno insegnato il vero valore della vita, che non va sprecato!" perché sono delle illuse che credono di sapere cosa stanno dicendo.- Fece una breve pausa, mangiando un'altra fetta di carne. -...Ipocrite, a dir poco. Quelle persone sono le stesse che dovrebbero o fanno finta di prendersi cura di te e poi di come tu stia, in missione con loro fianco a fianco, non glie ne fotte un emerito cazzo. Ma quando sopravvivono, quando TU sopravvivi per merito tuo nella loro testolina piena di merda penseranno di aver avuto un qualche merito nel loro dolce far niente.- Forse il ricordo delle ultime missioni era ancora troppo vivo in Dua, di certo Morgana non si era dimostrata una caposquadra eccellente ma la cosa strana fu che in un modo o nell'altro lei non aveva fatto in modo di denunciare la compagna a qualcuno degli uomini in nero. Per ora. Ammesso che poi si riferisse solo a lei. Il tono di Dua fu comunque molto pacato, la sua fu una rabbia molto calma se così si poteva dire. -Tsk, ad ogni modo, se ci tieni saperlo: avevo una famiglia, patrigno madre e sorella; la famiglia è stata distrutta da uno Yoma e ora sono qui con i ricordi che la vita mi ha potuto offrire. Eheh, semplice a dir poco.- Sorrise. Citazione:Stato Fisico: Stabile |
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