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***Nardo***

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

SEAYNE – TURNO 5

C’era un motivo se Seayne occupava il Numero 15 nella graduatoria e Gaia il Numero 5 e quest’ultima lo mise perfettamente in chiaro una volta recuperata la vista. Troppo tardi la guerriera albina si rese conto dell’errore di ritirarsi nella zona ingombra di rocce le quali, invece di ostacolare la Numero 5 sembrarono invece averla agevolata in quel che avvenne dopo…

-Ombre! E’… Eccezionale!-

Agli occhi ammirati di Seayne, Gaia divenne una specie di fantasma elusivo il quale, quando compariva, colpiva duro il corpo della guerriera albina: in breve, il suo braccio sinistro si spezzò, un sinistro scricchiolio provenne dalla sua schiena e un violento pugno allo stomaco le fece sputare sangue e tutta l’aria che aveva nei polmoni, oltre a sollevarla di peso da terra e scaraventarla di schiena contro un masso. Il contraccolpo che ne seguì fece nuovamente scricchiolare la schiena della Numero 15 e la fece afflosciare alla base della stessa.
Per un attimo, tutto divenne nero.

-Ma perché… ha agito così? Avrei potuto capire che mi avesse inflitto un colpo duro per ripagarmi del colpo alla gamba ma… perché accanirsi con così tanta violenza contro una compagna? Perché?-

Improvvisamente Seayne si rese conto che il dolore, pur notevole, non aumentava e il possibile colpo di grazia non arrivava, così azzardò ad aprire gli occhi…
Gaia era lì, immobile e anch’essa sembrava sofferente. Seayne un tempo si sarebbe scagliata come una belva rabbiosa sull’avversaria: aveva imparato a controllare quella rabbia irrazionale, ma questo non aveva inciso sulla sua determinazione. La guerriera albina non si chiese perché Gaia fosse ancora lì o perché non le avesse dato il colpo di grazia; quel che sapeva era che aveva combattuto provando sofferenze peggiori… e aveva vinto!

-Fino alla fine, Numero 5!-

Seayne stringendo i denti e aiutandosi con la claymore, prontamente riafferrata dalla mano destra si raddrizzò in piedi, allontanandosi di un passo dalla roccia:

Hey Gaia!

Gridò all’avversaria, tentando subito dopo di scagliarle contro la claymore d’allenamento con tutta la forza di cui era ancora capace col braccio destro (così com’era la sua prima idea), per poi cercare di sfruttare le sue gambe, rimaste miracolosamente illese per chinarsi e tentare di raccogliere col braccio dominante l’altra claymore che aveva portato con sé. Se ci fosse riuscita, avrebbe tentato di avvicinarsi il più velocemente possibile a Gaia, per poi cercare di colpirla quante più volte possibile, sfruttando l’allungo superiore garantito dall’arma, con tutta la forza di cui era ancora capace e ovunque le fosse possibile evitando però la testa della guerriera piumata, prima che il suo fisico dolorante e provato cedesse e la guerriera albina fosse costretta a fermarsi.

E, quando e se Gaia si fosse voltata verso di lei, vuoi per cercare di schivare la claymore in volo, vuoi per vedere cosa combinava la Numero 15, avrebbe rilasciato nuovamente la sua Polaris: un conto era riuscire a percepire la guerriera albina, un altro era vederla arrivare… e colpire

Citazione:Yoki Utilizzato: 30 => 40 => 30% – Punti Limite: 9/35
Stato Fisico: Braccio sinistro rotto [Ferita MEDIA]. Tre vertebre incrinate [Ferita MEDIA]. Danni da botta allo stomaco [Ferita MEDIA]. Danni da urto alla spalla destra [Ferita LEGGERA]. Occhi felini e dorati, vene sul volto ingrossate, denti trasformati in zanne.
Stato Psicologico: Delusa dalla violenza gratuita dell’attacco di Gaia, ammirata comunque dalla potenza della sua abilità speciale. Determinata a continuare lo scontro finché il fisico non le cederà.
Abilità utilizzate: Percezione dello yoki (Attiva su Gaia) – Polaris (Attiva al 10% di yoki).