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QUEST Klavierstück [Lachesi]
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16-08-2016, 10:49 PM
Messaggio: #47
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Ludwig annuì alla proposta di Dua, pallido ma risoluto.
Per strada. Va bene. Devo continuare il viaggio, dopotutto. Le fece allora cenno di fargli strada. Una volta che furono in cammino, il musicista prese a parlare con voce mesta e bassa. Avevo detto che intendevo separarmi da te... Vero. Ma era prima che ti mi avessi detto di essere la sorella di Elise. Ed è proprio di questo che volevo parlarti. Sembrò esitare, o forse la sofferenza nel volto era dovuta alla ferita. Di fatto però aspettò un po' prima di continuare. Io... ti ho mentito su molti punti. Elise mi aveva chiesto di farlo, ma... No, non saprei come raccontartelo. Ti parlerò dell'ultima volta che la vidi, alle pendici del Monte Zakol. Ludwig sospirò, e chiuse gli occhi come a rievocare un pensiero recondito. Poi li riaprì, e seguitando a stare dietro al passo di Dua cominciò a parlare col tono vissuto dei racconti. Era stata Elise a contattarmi. Era stata la prima volta: in genere ero io a trovarla. Un mattino, quello stesso Hayez che mi ha mandato te si presentò alla mia porta e mi disse dove andare. La trovai in una radura, seduta su una roccia solitaria. Tacque un attimo, poi riprese. Il suo volto era... sfigurato. Aveva vene pulsanti ovunque, uno spettacolo orribile. Non riusciva più a controllare il suo Yoki, mi disse. Cose che capitavano alle Guerriere veterane. Aveva già chiamato un'amica per quello, mi assicurò, ma prima voleva farmi sapere una cosa. Fece ancora una pausa, il volto rattristato dal ricordo. Però dopo un po' riprese, di nuovo: Aveva una sorella minore, mi fece sapere. Non me ne aveva mai parlato prima. Aveva scoperto che gli Uomini in Nero avevano preso anche lei, ma per fortuna ancora non l'avevano... trattata. Anche allora mi suonò minaccioso. Quando aveva saputo della cosa, aveva fatto un patto con gli Uomini in Nero. Un patto importante. Qualcosa che aveva a che fare con la carne e il sangue, ma non fu più chiara. Ludwig fece allora un'altra pausa, e prese a rimuginare come se stesse cercando le parole adatte. Alla fine però tornò nuovamente a parlare. Io... Beh, naturalmente avevo capito che c'era qualcosa che non andava. Le proposi di fuggire con me: avevo molti soldi, l'Organizzazione non sarebbe stata un problema. Credo che arrivai a dire che non mi importava che problemi avrebbe avuto: stupido, vero? Tutti sanno cosa succede a una Guerriera malata. Eppure lo avrei fatto, davvero. Lui ridacchiò allora senza gioia, prendendosi un'altra pausa. Infine riprese a raccontare. Lei naturalmente rifiutò. Mi disse che aveva i suoi peccati da espiare, gli stessi per cui non aveva voluto nemmeno avvicinarsi a sua sorella. Non mi specificò quali. Le chiesi allora che volesse da me. Mi disse che avrei dovuto darle un ultimo messaggio al suo posto. Questa volta la pausa fu più lunga e significativa. Ludwig allungò il passo, in modo da stare spalla a spalla con Dua. La guardò negli occhi. Il messaggio era questo. Disse in tono grave. Mi dispiace. Volevo solo che almeno tu avessi la madre viva. Vivi anche per me. Detto ciò, il musicista distolse lo sguardo, e le sue parole tornarono monotone. Non ebbi tempo per chiederle altro. Giunse proprio allora un'altra Guerriera, che teneva in mano una carta nera col simbolo di Elise impresso in bianco. Lei la chiamò Evey, e le disse che la stava aspettando. A quel punto mi salutò, e si alzò dirigendosi verso di lei. Io naturalmente le dissi di aspettare, le chiesi come avrei potuto riconoscere sua sorella. Mi diede ancora una volta una risposta criptica: riconoscerai me in lei. Se ne andò con l'altra nella foresta. Sospirò a lungo. Era chiaro che avesse capito benissimo cosa avesse fatto. Elise l'Onniscente, numero 3 dell'Organizzazione. Questo lo scoprii solo dopo, facendo ricerche. Le altre Guerriere erano restie a parlarne. Era nota per essere una manipolatrice, tanto rispettata quanto temuta. Molto diversa dalla donna che avevo conosciuto. Rimettendo insieme i pezzi, credo avesse imposto alle sue compagne di non parlare più di lei per qualche motivo. Avrebbe potuto farlo davvero: sono stato anche al suo villaggio natale, lì molta gente è convinta che lei avesse manipolato l'intera faccenda dello Yoma per qualche motivo. Se era stata capace di farlo da ragazzina, era possibile che da adulta fosse davvero capace d'imporre la sua volontà. Voleva essere dimenticata, credo. Troppi rimorsi. Sospirò ancora. Sembrava non smettere mai di sospirare. Ti ricordi che un anno dopo i Territori erano scomparsi? Ebbene, ho saputo che sembra fosse avvenuta una specie di guerra tra Guerriere. Questo deve aver aiutato i suoi propositi: le veterane morirono quasi tutte, e le nuove leve non seppero nulla di lui. Solo io ricordavo. Io, e gli Uomini in Nero. Ludwig prese allora a contorcersi le mani. Sembrava essere preso dal nervosismo. Cercai a lungo questa sorella, ma dopo un po' mi arresi. Credetti potesse essere morta con le altre. Quando però tu mi hai detto di essere sua sorella, beh... Ho dovuto verificare. Si tastò la ferita, il prezzo della sua verifica, quindi continuò. Onniscenza. O Preveggenza, ho sentito talvolta chiamarla. Vidi Elise usarla molte volte. In realtà ti avevo seguita subito e me ne stavo nascosto senza fare rumore. Ma vederlo... non potei trattenermi. Un errore. Si guardò per un attimo i piedi, quindi in un moto di coraggio alzò la testa e guardò Dua. Potrei riconoscerla tra mille movimenti, la Preveggenza. A te non è riuscita bene, ma... era quella, lo so. Non ho mai visto altre Guerriere usarla. Eri tu, e io ti ho vista. Era facile sentire il peso nelle ultime parole. Ludwig distolse ancora il suo sguardo, e guardò in alto verso il cielo. E' bello avere soddisfatto il suo ultimo desiderio. Non so cosa significhi, ma... sono contento. E triste, anche. E' come se Elise avesse preferito te a me. In quella raggiunsero la strada, il cavallo superstite lì a brucare l'erba. Lui si guardò allora intorno, e fece un ultimo sospiro. Questa è tutta la storia. E' come se mi fossi liberato un peso. Da anni suono apposta Per Elise quando incontro delle Guerriere, per vedere se reagiscono. Avrei dovuto capirlo subito, allora, ma non volevo illudermi. L'ultimo messaggio di Elise doveva essere una cosa importante, giusto? Non mi andava di dirlo per sbaglio alla persona sbagliata. Spero... spero solo di avere fatto bene. |
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