The Destroyers

[Narratore]

- Maledizione! - Impreca Syhlvia, quando anche Alicia cade sotto i colpi di Teodora. La Caposquadra è preda di un'enorme frustrazione perché, a dispetto di tutti i suoi sforzi per evitarlo, le cose sono andate esattamente come lei aveva temuto. Syhlvia infatti si era resa conto immediatamente di quanto l'avversaria fosse pericolosa, le era bastato percepire il suo yoki mentre si avvicinava, ma aveva comunque sperato di riuscire a trovare un modo per batterla. Teodora era da sola, e loro invece erano quattro. Facendo gioco di squadra e attaccando tutte insieme... forse... avrebbero potuto... E invece niente, non c'era stato nulla da fare. Prima Riven, poi Elenwen, e ora Alicia, erano state uccise senza riuscire nemmeno a sfiorare l'avversaria. E ora toccava a lei. La Caposquadra non può fare a meno di interrogarsi riguardo al suo operato. Aveva forse preso la decisione sbagliata, dopotutto? Sarebbe stato forse meglio ordinare alle sue compagne di darsi subito alla fuga, invece di farle restare lì a combattere una battaglia persa in partenza? Se fossero fuggite immediatamente, magari ognuna in una direzione diversa, allora chissà, forse una di loro avrebbe anche potuto salvarsi...

Mentre Syhlvia si tormenta con queste domande le giunge alle orecchie la voce di Teodora. La guerriera dell'Organizzazione è spiazzata: non si sarebbe mai aspettata simili parole da parte dell'avversaria. Teodora sta dicendo la verità, o si sta solo beffando di lei? - Riven, Elenwen, ed Alicia. - Risponde comunque la Caposquadra. Che Teodora sia seria o meno, Syhlvia ritiene doveroso che ella sappia almeno i nomi delle guerriere che ha appena ucciso.

- Tuttavia... Non sono sicura che riuscirai a mantenere la tua promessa, perché ho tutta l'intenzione di portarti all'altro mondo con me! - Esclama a quel punto Syhlvia, prima di aumentare ulteriormente il livello del suo yoki, portandolo a sfiorare il limite. I suoi muscoli si gonfiano così tanto che la sua uniforme non riesce più a contenerli ed "esplode" lacerandosi in più punti. La Caposquadra è consapevole di essere ad un passo dal risveglio, ma non le importa, perché tanto è sicura di stare per morire. Tuttavia, anche se la sua fine appare scontata, forse può ancora riuscire ad infliggere all'avversaria un colpo mortale, così da poter vendicare se stessa e le sue compagne cadute. Con quest'unico pensiero in mente, Syhlvia si lancia all'attacco di Teodora.

La guerriera dell'Organizzazione carica l'avversaria frontalmente, prendendo la rincorsa per spiccare un balzo verso l'alto e calare addosso all'avversaria con un fendente verticale alla testa. O almeno questa è l'impressione che Syhlvia spera di dare all'avversaria. In realtà, il balzo sarà intenzionalmente troppo corto in modo che la guerriera possa atterrare davanti a Teodora, abbassarsi sulle ginocchia e poi, dopo essersi piegata in avanti, darsi la spinta con le gambe per lanciarsi in un affondo dal basso mirato a colpire l'avversaria alla gola con una angolazione tale per cui, in caso di successo, la lama avrebbe attraversato tutto il cranio distruggendo completamente il cervello. Syhlvia è sicura che l'avversaria reagirà al suo attacco ma non si preoccupa minimamente di difendersi dai colpi delle sue due spade. Che Teodora la faccia pure a pezzi, non ha importanza. La sola cosa che le interessa è che il suo attacco vada a segno...