Il Ritorno di Samara [La X di Miria - Nemas]

[La X di Miria]

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Pensato, Parlato

Rebecca parve approvare senza troppe reticenze, ma Mara sollevò dei leciti dubbi e questo costrinse Angelica a meditare per qualche istante. Doveva stare attenta a non sbilanciarsi troppo e a non perdere di vista nessun lato di Samara: era una guerriera, ma anche un'omicida, era sia questo che quello. 

Già, chi mi assicura che non appena mi mostrerò, quella non si precipiterà a trafiggere il mio cuore colmo di buone intenzioni?
Forse si stava rivelando fin troppo morbida nel giudicarla... . 

La questione era molto delicata e Angelica non se la sentì di procedere a illustrare il suo piano con la stessa disinvoltura con la quale aveva introdotto il discorso. Per quanto giudicasse positive e ricche di spunti le proposte di Rebecca, Mara l'aveva costretta a considerare la situazione con la dovuta gravità e questo non era che un bene. Proprio in quel momento le tornò alla mente il discorso che le fece Morgana all'entrata delle catacombe: lì aveva capito che la sua vita aveva un peso e che non poteva deciderne tanto alla leggera, non solo perché questa aveva un valore o era più o meno sacra, ma proprio per il fatto concreto che davanti alla morte quella stessa vita avrebbe cercato di fuggire con tutte le sue forze. Poteva ben parlare lei di sacrificio e poteva farsi carico di tutte le responsabilità che voleva, ma di fronte a quell'impulso vitale non aveva alternative: era quello che prendeva il sopravvento e non c'era modo di piegarlo con ragioni, l'epilogo dello scontro che aveva avuto con uno degli Yoma, alla fine della stessa missione, era lì a conferma di tutto ciò. 
Per cui doveva tener conto anche di questo fattore ed elaborare dei piani che la esponessero il meno possibile a questo rischio: altrimenti sarebbe saltato tutto quanto. Senza contare che ora era una caposquadra e che premendo per arrivare all'obiettivo senza tener conto di gravi implicazioni, non avrebbe messo in pericolo solo se stessa, ma anche le sue due compagne. Davvero Samara valeva tanto?
 
Data questa prospettiva, Angelica divenne più cauta ma non abbandonò i suoi propositi. Decise invece di affrontare la questione da un altro punto di vista: se non c'era la certezza di poter instaurare un dialogo con Samara voleva per lo meno tentare di aumentare le sue probabilità e di non farsi cogliere di sorpresa laddove possibile. 
Per cui, dopo attimi di riflessione, si rivolse a Mara: Sì, quello che dici è vero. Meglio quindi premurarci di studiare bene il contesto: so che non hai avuto modo di avvicinarti molto a Samara, però sapresti dirmi se il monastero in cui l'hai individuata può considerarsi il suo rifugio? In altre parole, ti ha dato l'idea che fosse stabile in quel luogo? Se la risposta è sì, questo è un grande punto a nostro favore, perché sapremo dove trovarla con certezza. Ma se invece non ha un rifugio fisso sarà innanzitutto molto difficile individuarla senza farci cogliere di sorpresa e pretendere di andarle incontro per mettersi a parlare diviene qui per lo meno ingenuo, per non dire sconsiderato. Questo dunque è il primo punto. Secondo: sarebbe molto utile una descrizione il più possibile precisa del monastero e dell'ambiente che lo circonda. Se puoi dirci qualcosa riguardo alla forma della struttura per esempio, alla sua grandezza, alla vegetazione che sta attorno, se ci sono parti danneggiate e tutto ciò che trovi rilevante. Così ci potremo fare un'idea più precisa di come avvicinarci a Samara, se si troverà là. E infine, anche se ti trovavi a grande distanza sapresti dire che cosa stava facendo esattamente Samara nel momento in cui l'hai vista?


Mi rendo conto che il problema più grande restano le ragioni con cui poter convincere Samara e, di più, se mai mi permetterà di esporgliele. Tuttavia questo viene in un secondo momento, prima ho bisogno di sapere se possiamo dirci certe di trovarla al monastero.


Detto ciò lasciò la parola a Mara in attesa di una risposta.

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Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Diviene più cauta dopo aver ascoltato i dubbi di Mara e ricordandosi dell'esperienza vissuta nelle catacombe. Decide di affrontare la questione da un altro lato, non procedendo ad esporre con disinvoltura quello che intende fare ma cercando dei punti saldi che rendano ragionevole il tentativo di instaurare un dialogo.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva).