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Seayne [Nardo] Gùrthang -“Ferro di Morte”
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14-12-2016, 12:17 AM
Messaggio: #13
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RE: Seayne [Nardo] Gùrthang -“Ferro di Morte”
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Seayne non ebbe il tempo di gioire o di rendersi conto del successo del suo tentativo: lo yoki non ne volle sapere di ridursi dopo che la guerriera albina ne aveva attinto fino all’estremo limite e l’energia demoniaca iniziò a scuotere e deformare il suo braccio dominante. -Oh No! Ombre! NO!- Seayne lasciò cadere la claymore e si inginocchiò a terra stringendo con la mano sinistra il suo polso destro mentre, a causa del suo capo chinato in avanti, la sua grande massa disordinata di capelli bianchi le ricadde tutt’attorno, ricoprendo la sua figura come un candido sudario. Però, dopo alcuni istanti di dolore ed estasi, la guerriera albina si rese conto di aver già provato quel caos di emozioni contrastanti, la prima volta che si era avvicinata alla sua metà oscura… e questo smorzò in buona parte le sue paure e le diede la forza di pensare: -Il controllo! Devo riprendere il controllo su di lei e… su di me!- Come fare? Per prima cosa, realizzò Seayne, doveva impedire al panico di prendere il sopravvento su di lei, perciò costrinse se stessa a riprendere a respirare regolarmente, riportando la calma nella sua mente, anche se non ancora nel suo corpo. Fu allora che, emergendo dal caos che la stava sconvolgendo nell’intimità, la voce calma ma ferma del maestro Tahzay si fece sentire, citando uno dei più comuni aforismi che le aveva lasciato da studiare: Seayne! Devi aggiogare te stessa finché sarai come un cavallo disposto ad obbedire! Quella voce proveniente dal suo passato e dai suoi studi la sorprese: come fare a mettere il giogo a se stessa, in quelle condizioni? Un altro ricordo del suo passato le venne in aiuto: da piccola aveva incontrato un uomo di una tribù del nord molto bravo a domare i cavalli selvaggi. Quando la piccola Seayne gli chiese come facesse, l’uomo le rispose: Il segreto è la fermezza! Per quanto il cavallo scalci, sgroppi, nitrisca e cerchi di buttarti a terra, non bisogna cedere mai, non mollare la presa su di lui per nessun motivo! Bisogna essere risoluti finché non capirà di non avere altra scelta se non quella di arrendersi e sottomettersi a te. Quando lo farà, sarà un tuo fedele compagno per sempre. Ma se cederai anche solo una volta, tutti gli sforzi saranno stati inutili! Ma come fare per adattare quell’insegnamento alla sua situazione? Al suo yoki selvaggio? Il tempo stringeva e la sua metà oscura non dava segno di voler allentare la presa su di lei… Seayne si costrinse a riflettere: -Questa volta un approccio pacifico non funzionerà! Carezzarla, blandirla non avrà nessun effetto su di lei, devo oppormi con tutto quello che ho… ne va della mia vita!- Sforzandosi di rimanere calma e concentrata, prima di iniziare a concentrare i suoi sforzi Seayne richiamò per un attimo alla mente l’immagine di Stephan, il suo perduto amore e, avvertendo in lei la forza di quel sentimento che ancora la legava all’uomo, iniziò il suo tentativo per placare il flusso di energia demoniaca fuori controllo. -Per lui… Per me… Per noi!- Per prima cosa, cercò di svuotare del tutto la sua mente, in modo tale da tentare di ridurre al minimo, se non cancellando del tutto, pensieri, istinti ed emozioni che la sua parte bestiale avrebbe potuto volgere a suo vantaggio, sfruttando la sua personale pratica meditativa, cosa che che oramai, dopo tanti mesi di meditazioni prolungate, avrebbe dovuto riuscirle facilmente. Poi, ben sapendo che se la sua metà oscura, alimentata dai suoi più bassi istinti ma anche e soprattutto dal suo yoki non avesse trovato appigli per aggrapparsi a lei, avrebbe potuto comunque riuscire a sbarazzarsi della sua coscienza, Seayne cercò di dissolvere l’immagine mentale di se stessa alla quale la sua metà oscura si era legata grazie al braccio che le aveva concesso e condiviso, cercando in tal modo di toglierle anche quell’appiglio e, nel contempo, nella mente di Seayne avrebbero iniziato a prendere forma alcune parole: -Io sono Seayne…- La guerriera albina avrebbe iniziato a ripetere nel suo intimo quelle parole, scandite con calma ma con fermezza, cercando di far loro assumere il ritmo e la cadenza ossessiva di un mantra… -Io sono Seayne… Io sono Seayne… Io sono Seayne…- Focalizzandosi su quella litania, la guerriera albina avrebbe quindi tentato con tutta se stessa di ritorcere quel mantra contro la parte di lei che cercava di risvegliarsi, tempestandola con quelle parole, cercando di non cedere neanche per un istante, come se fosse uno scoglio di pietra dura sulle rive di un mare in tempesta, mentre la sua parte razionale tentava di richiamare a sé tutta la forza del suo spirito e, grazie ad esso, provare a riportare il flusso del suo yoki sotto controllo abbassandone lentamente l’intensità, pilotando quest’ultimo sforzo ricorrendo ancora una volta all’immagine mentale residua della sua parte risvegliata. Avrebbe immaginato di farla regredire dalla sua forma di risvegliata alla sua forma normale, ovvero Seayne stessa, però partendo non dal braccio oggetto del contendere tra le due volontà, ma dalle sue gambe, cercando subdolamente di toglierle forza e quindi indebolirla prima che la sua intima avversaria se ne rendesse conto, per poi continuare risalendo verso la parte superiore del suo corpo nel caso in cui fosse riuscita a riprendere il controllo della sua energia demoniaca… Citazione:Yoki Utilizzato: da 100% a giudizio del Master - Punti Limite: 20,5/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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