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CACCIA Punizione Divina [Hankegami - Hotenshi - OMEGA_BAHAMUT]
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26-01-2017, 11:16 PM
Messaggio: #37
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RE: Punizione Divina [Hankegami - Hotenshi - OMEGA_BAHAMUT]
Citazione:Narrato Fortunatamente non ci furono discussioni, almeno quella volta. Massaggiandosi la gola per lo sforzo che aveva dovuto patire, Divina guidò allora le compagne verso il bosco. Non ci misero molto a trovare un luogo adatto, con rami robusti adatti ad accoglierle. Lasciando che le altre scegliessero dove posizionarsi - a parte Kaira che sembrava più che altro impegnata a diffondere il panico coi suoi aggiornamenti continui sul Risvegliato -, Teresa la Divina scelse un alto e robusto albero dai rami alti quanto bastava ma non così tanto da essere fuscelli. Si appostò in piedi su uno dei rami più bassi dopo alcuni balzi, ed estrasse la claymore in attesa del combattimento. Nel frattempo Kaira aveva assunto toni allarmati da destare tedio tanto erano patetici, ma dopo l'ultimo acuto effettivamente Divina notò una figura che la sua Percezione confermava essere il famoso Risvegliato. Una figura umana. E isto sarìa lo mostro sì grande? Nòve mi mancaron, atto io prende. Clade aveva parlato di una trasformazione del Risvegliato, ovvio, ma lei non aveva creduto che potesse partire da una figura realmente... umana. Poteva davvero diventare simile al mostro di Borgo Nord? La donna laggiù prese a berciare su cose assurde - compagne, bah! -, ma lei non ci dette peso al pari di qualsiasi altra idiozia. Il problema era piuttosto il suo aspetto: potevano ancora cercare di attirarla nel bosco, nonostante si fosse palesemente fermata prima apposta, ma con quel corpo minuto gli alberi non sarebbero stati un problema. Dovevano prima farla trasformare, quella lì. "Ognor a lo piano primo se torna." Così parlò in modo abbastanza alto da farsi sentire dalle altre, ma non - confidava - dalla creatura: se si era fermata prima del bosco, affari suoi. Sperò solo che la testa bacata delle altre tre si ricordasse del piano originario: lei, Divina, avrebbe dovuto attrarre il Risvegliato nella piazza. Ora, semplicemente, bisognava farlo col bosco. Fu sul punto di spiegare i dettagli alle altre, ma fece quasi subito una smorfia: doveva parlare in prosa, ovvio. Palle al piede. "Ella clare tien mente fredda tal da non farse menare - er, portare - in trappola. Ma credo de' poterle far venir mano tale fola: ha detto che vol parlare, vero?" Rimarcò il termine: parlare. Con lei, ad esempio. Sorrise con evidente soddisfazione e autocompiacimento per la propria sagacia. "Allora io vado: attendete fide che ve menerò - mmh, porterò! - un bel regalo." Detto ciò, Teresa la Divina passò subito all'azione. Saltò allora da un ramo all'altro, da un albero all'altro, intesa a raggiungere di balzo in balzo il limitare del bosco: non intendeva avvicinarsi al Risvegliato in bella vista: e se avesse avuto artigli come uno Yoma? Ne sapeva troppo poco. Se tutto fosse andato come sperato, Divina sarebbe poi atterrata alla fine del bosco, per poi avvicinarsi spada in mano a distanza di voce: se aveva sperato che si sarebbe avvicinata di più ancora, beh, ne sarebbe stata delusa. Bene: a quel punto, sarebbe stato ora e tempo di tornare a parlare come Dio comandava. "Parmi che iunta a me voce fosse
ch'alcuni de' parlar avea gran fola. Ecco me, dunque. L'altre, ahimè, son da melanconia trista sì mosse e l'ho comandate de' non ir fora. Ma su, mai che m'oblìa de' presentar me: Teresa io son, tuo 'l piacere 'n toto. Spedita io fui - diresti? - acciò fu saputo che là, al villaggio, pianti ve furon e strider de' denti al che apparve, quasi miraggio, un sì tristo evento in forma de' mostro sì grande." Bene, aveva fatto quello che doveva fare. Come avrebbe reagito la Risvegliata? Si sarebbe arrabbiata, o divertita? Avrebbe capito o no? Lo avrebbe visto presto. Sperava soltanto di non venire sorpresa da qualche attacco: sarebbe stato un problema, dato che stava trattenendo apposta lo Yoki per farsi sottovalutare dall'essere - donna o altro che fosse. Citazione:Yoki utilizzato: 0% ___________ Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato |
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