RE: La Mezzademone Misteriosa [Victoria-Wolfsoul-Bethesda_Fan]
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Raaka
Mentre Rael studiava Abigail, l'uomo all'interno della baita cominciò a raccontare la storia sua e di Rael
Il mio nome è Jon. Anni fa ero un accolito dell’Organizzazione e, siccome volevo sposarmi chiesi il permesso di potermi congedare. Non nutrivo molte speranze ma, con mia grande sorpresa, il maestro Araldus mi diede il suo benestare se, in cambio, avessi svolto un ultimo incarico per suo conto.
In poche parole, io e Myra, la mia futura sposa, avremmo dovuto allevare come figlia una bambina mezza demone che aveva subito il processo di trasformazione quand’era ancora molto piccola: come potete facilmente intuire, quella bambina era Rael. L’idea del maestro era vedere cosa sarebbe successo se la piccola fosse cresciuta in un ambiente diverso da quello di Staph. Per perseguire questo scopo, la nostra piccola famiglia venne fatta insediare qui nelle terre dell’Ovest e, regolarmente, inviavo i miei rapporti al Quartier Generale tramite un corriere che, di tanto in tanto, mi recapitava degli ordini, compreso quando somministrare alla piccola il farmaco inibitore dello yoki, in modo tale da renderla non rilevabile dalle altre guerriere che si trovavano in zona per svolgere i loro compiti.
Tuttavia, a mio modesto parere, credo che senza le strutture di Staph, l’esperimento si sia rivelato un sostanziale insuccesso, a causa soprattutto dell’inadeguatezza mia e di Myra a gestire la piccola, alla quale però entrambi volevamo bene. Rael divenne una ragazza selvatica e per lo più incontrollabile a causa del fatto che nonostante il farmaco inibitore il quale, con l’andare degli anni, perse progressivamente efficacia, il mondo degli umani era troppo debole per Rael. E lei l’aveva capito molto bene!
Come se non bastasse, forse a causa della sua natura mezza demone, mano a mano che cresceva Rael mostrava di avere tendenze sempre più aggressive. Solo Myra riusciva a farsi ubbidire, forse perché in qualche modo a Rael ricordava la sua vera madre, ma non sempre ci riusciva. A peggiorare la situazione, un paio d’anni fa, i contatti col maestro Araldus e il suo messaggero si sono interrotti e Myra si ammalò e morì poco tempo dopo. Io rimasi solo con Rael, oramai dodicenne.
Costretti poco per volta a nasconderci dalla gente comune e a tenerci lontani dai villaggi a causa della sua indole impulsiva e violenta, io e Rael ci nascondemmo qui, in questa casetta abbandonata costruita nella foresta più fitta, vivendo di caccia, pesca e frutta selvatica… Ma un giorno, quando Rael aveva oramai quattordici anni, ebbi un brutto incidente di caccia e ne rimasi azzoppato. Fu allora che Rael decise di “prendersi cura” di me a suo modo: iniziando a rubare al villaggio di Egon, approfittando del fatto che nessuno poteva competere con lei in quanto a forza e velocità, senza preoccuparsi di mantenere la sua presenza segreta. L’esasperazione della gente portò il villici a progettare una trappola nella quale Rael cadde, perdendo i sensi.
Quando si risvegliò, Rael si ritrovò in una cella, con delle lunghe catene fissate ai polsi e alle caviglie che la tenevano vincolata a una parete... in preda alla rabbia e preoccupata per me, liberò per la prima volta il suo yoki e questo le fu sufficiente per staccare le catene dal muro, abbattere la porta della sua cella e fuggire, lasciando nella sua scia alcune guardie e paesani feriti più o meno gravemente a causa delle catene che Rael impiegò come armi nonostante le stesse fossero ancora agganciate ai suoi polsi e alle sue caviglie, laddove sono tutt’ora. La ragazza in preda al panico e disperata ritornò da me, confidandomi non senza un certo sforzo quanto le era accaduto.
Rael non è cattiva sapete? E dopo la morte di Myra è diventata molto più affettuosa nei miei riguardi. Mi ubbidisce molto più di prima ma è molto testarda: se si fissa su un’idea è molto difficile, almeno per me, fargliela cambiare. Mi si spezza il cuore all’idea di separarmi da lei, in fondo è stata mia figlia per tanti anni, ma credo che il problema per voi sarà portarla via da me e penso che avrà grossi problemi ad adattarsi alla vita delle novizie di Staph. Forse il maestro Araldus avrebbe dovuto mandarvi prima a prenderla... è cresciuta libera per troppo tempo, secondo me…
Povera piccola mia…
Dopo aver finito il suo racconto l'uomo cade in un pianto con la voce spezzata mentre le sue parole riecheggiavano nella testa di Luna
"E' cresciuta libera per troppo tempo, secondo me…
Povera piccola mia…"
Libera, per troppo tempo, libera...
Libera per troppo tempo per tornare in gabbia.
Anche noi eravamo libere un tempo, forse per troppo poco, troppo poco per apprezzarlo.
Come possiamo pretendere di far tornare quella ragazza in quell'inferno, ora che comincia ad assaporare la vita, ora che è libera, che ha corso per boschi e colline.
Si è libera, ma credi sia pronta per affrontare le difficoltà che la sua natura le causerà? Reietta e discriminata, è solo una ragazza, se si risvegliasse in preda alla collera? Perderebbe comunque la sua libertà e umanità.
Già... Eppure l'idea di privare questa ragazza della sua vita, seppur turbolenta e della sua libertà mi uccide, vorrei che lei sapesse tutto ciò che le serve per poter scegliere, sarei disposta ad affrontare le responsabilità di un fallimento se necessario, non ho scelto di diventare una guerriera per questo, non per distruggere una vita già travagliata, dopotutto lei ne ha passate come noi.
Fai ciò che ritieni giusto.
Luna si incantò su Rael vedendo in lei forse quella che lei sarebbe voluta essere, non felice e con una bella vita di certo, ma libera, la guardava con uno sguardo un po' invidioso ma anche con compassione, vedeva un po' di lei in quella ragazza, improvvisamente si sentì addosso anche lei delle catene, per quell'istante ne sentì addirittura il peso.
Ad interrompere i pensieri di Luna però, nuovamente quel latrato di un cane, questa volta però sembravano due, si chiedeva se fosse di nuovo uno scherzo del vento o se vi fossero davvero.
Guardandosi intorno con aria incuriosita si accorse però che anche Rael era girata nella direzione del suono.
Quindi non me lo sono immaginato...
Dalle sue spalle una voce familiare.
Luna, che cosa succede? Chiedeva la caposquadra.
Chissà... Rispose Luna tra se e se a voce non troppo alta.
Strani pensieri riempirono la testa di Luna, dal semplice aver udito due cani randagi al peggiore, nemmeno tanto improbabile, pensiero che fossero state seguite dai cittadini per potersi vendicare su Rael.
Non lo so Crystal, non vedo nulla di strano ma ho un brutto presentimento...
In cerca di risposte Luna si riavvicinò abbastanza spedita all'inizio della vegetazione da dove erano venute cercando di odorare qualcosa in cerca di risposte al suo cattivo presentimento.
Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Un po' turbata.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva], olfatto straordinario [Attivo]
Yoki in uso: 0%
Resterò un lupo solitario finchè non troverò il branco giusto.
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