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QUEST Serpenti nella Jungla [Nemas]
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19-07-2017, 11:21 PM
Messaggio: #15
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RE: Serpenti nella Jungla [Nemas]
Le tue parole e le tue azioni contribuiscono a rasserenare l’ambiente, prova ne sia che l’espressione di Chanelle appare molto più rilassata e la Cercavento ti rivolge un appena percettibile segno d’assenso con la testa.
Hai appena il tempo di accorgerti di questo gesto e del fatto che Deimos ha riempito a metà anche il tuo bicchiere, quando Harine solleva il suo in alto esclamando: Alla nostra ospite! Che i venti della vita ti siano sempre propizi, Rebecca occhi d’Argento! Al che gli altri commensali alzano i loro bicchieri, rispondendo al suo saluto. Passate un po’ di tempo a mangiare e scopri che i cibi che hai scelto di assaggiare, le rondelle di cereali e il riso con i gamberetti e le verdure sono i piatti più speziati e piccanti di tutta la cena: tuttavia il vino, fresco, leggero e leggermente frizzante contribuisce non poco ad abbassare la temperatura all’interno della tua bocca e nel tuo stomaco. Chissà, forse prima Deimos voleva solo vedere come avresti reagito all’assaggio di quei cibi che, per quanto forti, risultano essere comunque squisiti. Trascorrete il resto della cena chiacchierando tra voi di argomenti frivoli e leggeri finché, finito il pasto, i ragazzi di prima rientrano per sparecchiare il tavolo e portare una teiera fumante con quattro tazze, tutte fatte di fine porcellana e un vassoio di pasticcini. Quando siete nuovamente soli, Harine prende la teiera riempiendo la tazza sua, quella di Chanelle e quella di Deimos con un the dal colore verde brillante, attendendo poi un cenno da parte tua per riempire la tua tazza. Che tu accetti o meno, la Maestra delle Vele appoggia la teiera sul tavolo per poi rivolgersi a te: Rebecca, ricordate il messaggio che Chanelle vi aveva consegnato a Cezanne? Era la richiesta per un vostro intervento nella terra di Mucha, in quanto la gente che ci vive teme che degli yoma si siano infiltrati nella setta degli Shara per… procurarsi più facilmente il loro orrendo pasto… Gli Shara erano… anzi, sono dei fanatici adoratori della dea Yxuonei, ma la loro attività principale era la depredazione di carovane di pellegrini o di mercanti. La loro tecnica consisteva nell'unirsi al gruppo e prestare servizio per conto di essi, vincere la loro diffidenza e conquistarsi la loro fiducia per poi ucciderli nel sonno e derubarli di tutti i loro beni. Gli appartenenti alla setta uccidevano le loro vittime per strangolamento: alcuni dicono tramite un laccio, ma pare si trattasse invece di una sorta di sciarpino a fazzoletto, appesantito a un’estremità da una piccola palla di piombo, chiamato Rumal nell’idioma dei locali, e poi nascondevano i loro corpi. A volte le vittime venivano catturate e tenute prigioniere, trasportate in un tempio dedicato alla dea e sacrificate. I riti avvenivano in un clima di festa caratterizzato da musica e danze e da uso di sostanze stupefacenti: secondo il loro credo infatti ogni morte dedicata alla dea avvicinava la venuta di quest'ultima sulla terra. Harine prende fiato e riordina le idee, prima di proseguire: A causa del loro grande talento di assassini strangolatori, spesso gli Shara prestavano servizio come sicari per conto dei potenti: i consistenti compensi per gli omicidi consentivano ai membri della confederazione di finanziare il loro culto, inoltre potevano avvalersi di amicizie e conoscenze altolocate che significavano protezione e garanzia. La situazione peggiorò quando anche alcune importanti personalità cominciarono ad abbracciare il culto della dea sanguinaria Yxuonei. Ancora un’esitazione da parte della maestra delle Vele, la quale china il capo con un’espressione triste sul volto. Vedendo questo, Chanelle allunga la sua mano destra prendendo quella sinistra della sua Maestra delle Vele, in un gesto che sembra di conforto, Mentre Deimos la osserva con la preoccupazione nello sguardo. A quel punto, con voce triste, Harine continua: Tuttavia, le autorità non potevano ovviamente accettare un simile stato di cose e, grazie ai finanziamenti da parte di un gruppo di facoltosi mercanti, le cui attività erano messe a rischio dall’esistenza della setta, sette anni fa lanciarono un'intensa campagna che comprendeva una caccia di fatto agli appartenenti al culto e che prevedeva pesanti interrogatori ai prigionieri ai quali, in alcuni casi, veniva promessa anche la libertà in cambio di informazioni. In pochi mesi di tempo il culto si ridusse notevolmente e si estinse completamente nel giro di circa tre anni. Era impossibile sapere quando la setta smise di esistere, tuttavia si dava per certo che il culto fosse completamente estinto. In realtà la maggior parte delle storie sulla distruzione del culto degli Shara provenivano da racconti riportati dalle milizie e dai mercenari, le quali non trovano fondamenti certi e che si sono rivelate, come abbiamo visto, false o errate. Harine trae un profondo respiro, recuperando un po’ di serenità e, guardandoti dritta negli occhi, conclude: La temuta presenza di yoma nei ranghi degli Shara sta trattenendo le autorità dall’agire contro i settari. Se effettivamente questi si sono uniti agli strangolatori, mandare dei semplici uomini contro di loro sarebbe un massacro. Alcuni creduloni si sono convinti che alcuni Shara sopravvissuti abbiano pregato per tutti questi anni la loro dea e che questa, alla fine, abbia evocato dei demoni per proteggere i suoi fedeli. Io spero, Rebecca Occhi d’Argento, che voi possiate aiutarci a capire almeno se questi yoma effettivamente ci sono o se si tratta solo di un trucco escogitato dagli Shara per instillare il terrore nella gente e, se effettivamente questi yoma ci dovessero essere, che possiate capire se sono pochi o tanti, in modo tale che i vostri capi sappiano quante guerriere mandare ad aiutarci a estirpare la piaga che affligge quelle terre. Quando arriveremo, vi sbarcheremo al porto di Stand, lì ci sarà ad attendervi un emissario di Ram Narayan, uno dei mercanti che aveva finanziato la prima spedizione contro gli Shara sette anni fa e colui che, in accordo con i vostri capi, ha organizzato la spedizione della quale farete parte. Osservando il linguaggio del corpo di Harine e ascoltando il tono della sua voce, che si è spezzato alcune volte verso la fine del racconto, ti appare evidente che la Maestra delle Vele deve avere un doloroso ricordo riguardo ai settari. A parte questo, il racconto di Harine ti ha fornito molte informazioni ma, se hai delle domande da fare, questo potrebbe essere il momento buono per farle. |
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