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QUEST Serpenti nella Jungla [Nemas]
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02-08-2017, 11:06 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-08-2017 11:10 AM da Nemas.)
Messaggio: #20
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RE: Serpenti nella Jungla [Nemas]
-Parlato-
Pensato Harine, Chanelle e Deimos acolsero infine la sua richiesta. E così i giorni passarono rapidamente senza che qualcuno se ne accorgesse. Chanelle diede alcuni consigli a Rebecca mentre alla fine Renaile le stette accanto istruendola. A quanto pare anche lei era dotata di quel talento particolare che faceva di lei una “Cercavento” una capace di capire da che parte il vento avrebbe soffiato. Stranamente solo poche donne del popolo del mare avevano questo dono, e le cercavendo erano tenute quindi in grande considerazione dalla loro gente e molto ricercate dalle Maestre delle Vele di tutti i clan. Renaile era molto meno abile di Chanelle e, per qualche strano motivo, quel particolare talento raramente veniva sviluppato o, forse, insegnato, ai maschi. -Sembra avere delle somiglianze con i guerrieri maschi di una volta- constatò Rebecca a quella affermazione. Quattro giorni tutta via erano pochi per apprendere segreti, tecniche e abilità che richiedevano anni di studio. Tuttavia, Rebecca aveva appreso come leggere le mappe più complesse e dei piccoli trucchi che migliorarono la sua capacità di orientamento anche per le situazioni più complesse. Non era stato questa gran perdita di tempo. Giunti alla sera dell’ultimo giorno di navigazione, la vedetta in coffa annunciò l’avvistamento del porto di Stand. Rebecca raggiunse Renaile salendo sulla prua della manta Azzurra scorgendo in lontananza la cittadina che sembrava sorgere su entrambe le rive della foce di un grande fiume. Sulla riva sinistra, oltre a quello che sembra essere il faro del porto, c'erano alcuni edifici dal tetto particolare: la loro forma ricorda quella dei pini o degli abeti. Questi edifici sono sovrastati da una struttura che ricorda molto un forte o una fortezza di qualche tipo. Sulla riva destra invece, dei bungalow e altre palazzine dall’architettura strana ma graziosa cominciavano ad apparire in gran numero, allineate dietro a graziosi giardinetti, ombreggiati da gruppi di palme. Rebecca constatò che la città aveva una forma al quanto insolita. Ma questo non fece che aumentare la sua curiosità. La nace puntà proprio in quella direzione, avvicinandosi alla zona dei moli ma, non atraccò, a un ordine secco di Harine, le vele vennero tutte abbassate e viene gettata l’ancora, arrestando in breve la corsa della nave. -Perchè ci siamo fermati a metà strada?- Ma Rebecca ebbe solo il tempo di domandarlo che nello stesso tempo, una barca a remi con un rematore si stacca dai moli puntando verso la Manta Azzurra. Harine, Chanelle e Deimos, si erano intanto rivestiti assieme al resto dell’equipaggio raggiungendo infine Rebecca e La Maestra delle Vele che si rivolse infine alla guerriera: Il nostro viaggio assieme finisce qui, Rebecca occhi d’Argento. Noi dobbiamo proseguire oltre. Che le dee gemelle che tu riverisci possano vegliare sui tuoi passi e proteggerti! Chanelle si inserì nel discorso. Bada a te guerriera! Quando torniamo voglio riportarti indietro… Tutta intera! Rebcca rimase sorpresa per quella affermazione. -Ammira quanto mi consideriate- disse felice. -Maestra delle vele- La guerriera si rivolse direttamente a lei. -Mi hai accolto e mi hai trattato come una ragazza comune, quando di solito dovreste avere paura di quelle come e di evitarmi come se fosse naturale. Non lo dimenticherò- Lo sguardo di Rebecca si fece infine duro e serio. -Cercherò di fermare il massacro che sta attenagliando qui nelle tue terre. Spero di rivederti un giorno- Infine Rebecca si rivolse a Chanelle con un tono più leggero. -Non preocuparti! Non intendo rischiare la vita se sò di non potere vincere- Una scaletta viene infine calata fino alla barca che, nel frattempo si era affiancata alla Manta Azzurra e, su di essa, il barcaiolo si adopera per tenere ferma la scala ed aiutarti a salire sulla barca. Rebecca afferrò saldamente la scala fatta di corda assicurandosi che fosse ben salda. Scesa infine sulla piccola barca, dalla nave giunsero le ultime grida di saluto. Rebecca agitò la mano rispondendo. La guerriera osservando l'uomo nella barca, constatò che l'uomo della barca era un'umano piuttosto carino. Doveva essere su una trentina d’anni, piuttosto alto di statura, dai lineamenti belli, fini ad un tempo energici e dal corpo vigoroso. Il suo viso abbronzato aveva dei riflessi d’ottone e spiccava vivamente sul vestito bianco, mentre i pendenti che portava agli orecchi gli davano un non so che di grazioso e di strano. Che siano così gli uomini qui? Benvenuta mia signora! Il mio nome è Arjun, ed è mio compito portarvi dal mio padrone, il signor Ram Narayan ma intanto, se avete delle domande, chiedetemi pure. Se posso, vi risponderò! Rebecca fece mente locale. -Padrone? Saresti quindi un suo schiavo?- Poi fece la seconda domanda. -Ram Narayan? Il superstite di quell'ultima spedizione che è finita in un bagno di sangue? Yoki: 0% Punti limite: 0/31 Fisico: ottimo Psiche: curiosa da quello che la circonda. Prova una fitta al cuore alla separazione dai membri di quella nave che aveva imparato a conoscere. Rebecca si agura di rivederli un giorno. Sorpresa dalla bellezza umana di Arjun. Abilità: Percezione Yoki passiva. |
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