Grosso Guaio a Bose! [Hotenshi, Clayfax, Victoria, Ophelia]

[Narratore]

Andrea inizia ad avviarsi nella direzione verso la quale dovrebbe trovarsi la casa del Sindaco Achilles quando, in rapida sequenza, Camillah suggerisce, prima di recarsi laggiù, di “riprendersi” tanto Crystal che la ragazza contaminata dallo yoki e poi Juliet la quale, invece, propone di attendere che Crystal abbia finito di interrogare la ragazza stessa, prima di procedere verso l’abitazione del primo cittadino.
La situazione di certo non contribuirà a migliorare l’umore di Andrea, ansiosa come non mai di menare le mani e di vedere se è vero che il Sindaco è un uomo “alla sua altezza”, almeno esteriormente.
La Numero 8 terrà conto delle opinioni delle sue compagne e, se sì di quale delle due? A meno che, ovviamente, la grossa guerriera non abbia un’altra idea.
 
Nel frattempo, nella locanda, Leyan china leggermente il capo in direzione di Crystal, rispondendo:
 
Piacere… Crystal e… Grazie!
 
La donna ammutolisce quando l’oste si approccia al tavolo e, dopo aver lasciato la sua commensale ordinare per prima, si rivolge al brutto ometto, con voce pacata ma squadrandolo con uno sguardo serio:
 
Portami la frittura del giorno, patate speziate e un bicchiere di vino bianco!
 
Poi, mentre il locandiere si allontana, forse sentendosi più a suo agio, Leyan strizza un occhio a Crystal e, abbozzando un lieve sorriso, si rivolge a lei:
 
Lo so, il posto è orribile ma, in realtà, si mangia bene. I portuali raderebbero al suolo la taverna, altrimenti.
 
La donna non dice altro fino a quando l’oste non porta da bere e una ciotola con una piccola pagnotta di pane nero ancora tiepida e già affettata. Affamata com’è Leyan ne afferra subito una fetta e, mentre la sbocconcella, inizia a rispondere a Crystal:
 
Mi dispiace ma del demone di cui parli non ne so assolutamente nulla, forse perché non ha aggredito nessuno degli abitanti e, di conseguenza, nessuno ha avuto voglia di interessarsi della faccenda. Si dice di non svegliare il cane che dorme, no?
 
Leyan finisce la prima fetta di pane e sorseggia un po’ di vino, prima di continuare:
 
Vediamo… No, negli ultimi mesi non ho visto facce nuove in giro, meno che meno tra quelle tre o quattro disgraziate come me che fanno questa vita per campare. Ti devo dire però che non ho molto tempo per gironzolare per tutto il villaggio: onestamente, se arrivasse qualcuno o qualcuna di nuovo in città non è detto che io lo venga a sapere. E non ho molto tempo da dedicare ai pettegolezzi quando sono con un… beh, con un cliente.
 
La faccia di Leyan, a questo punto, è quella di una donna che odia ciò che fa per vivere ma che, nel contempo, non può fare nulla per cambiare quella vita. Quasi a voler mascherare quell’atteggiamento, Leyan prende un’altra fetta di pane e, mentre mangia, prosegue:
 
Il Sindaco Achilles? Beh, nonostante sia un uomo imponente è una persona abbastanza riservata. E’ giunto a Bose circa un anno fa, esibendo un atto di proprietà della salina fuori paese e dell’abitazione che sorge lì vicino. Credo che l’atto fosse regolare perché nessuno ebbe da obiettare. Visto il suo carattere sembrò strano che, alcuni mesi dopo, Achilles si propose come Sindaco quando il suo predecessore morì in un incidente di lavoro ma visto che, in quel periodo, chi poteva ricoprire quell’incarico non voleva farlo e chi voleva farlo sembrava non averne le capacità, venne eletto Achilles e, almeno per ora, nessuno ha avuto a che ridire su come amministra il villaggio, anche se va detto che questo posto tira avanti da solo. 
 
Ricompare l’oste con in mano un piatto che contiene una generosa dose di pesce fritto e una altrettanto abbondante di patate arrostite con delle spezie. In pieno contrasto con l’aria che si respira nella taverna, il profumo che si alza da quelle due pietanze sembra appetitoso e stuzzica un istinto sopito nello stomaco di Crystal, che reagisce con un sommesso brontolio.
Dopo aver attaccato con decisione il piatto, Leyan conclude il suo racconto:
 
Achilles non sembra aver mai legato con nessuno: a parte le due o tre persone che lo aiutano nell’incarico di Sindaco e i braccianti della sua salina, non mantiene rapporti stabili con chicchessia.
Persino io… credo che mi cerchi quando ha bisogno di… sfogarsi, se capisci cosa intendo e credo voglia me perché, forse, sono la… meno peggio tra tutte quelle che facciamo questa… vita.
 
Forse ritenendo di aver risposto alle domande di Crystal, Leyan tace dedicando tutta la sua attenzione al cibo: ha fame e si vede.
Quelle che non si vedono, per ora, sono le compagne della Numero 16. La guerriera ne approfitterà per fare ancora delle domande a Leyan oppure si riterrà soddisfatta di quanto ha appreso?
 
 
Turnazione
Andrea
Camillah
Juliet
Crystal