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[In Missione] Scheda di Bianca (The Evil One)
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08-02-2018, 06:34 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-01-2019 10:44 PM da Semirhage.)
Messaggio: #1
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[In Missione] Scheda di Bianca (The Evil One)
Nome: Bianca
Anni: 16 Altezza: 1.60m Peso: 55Kg Arto Dominante: Destro Tipologia: Difesa Avatar: Simbolo: Uniforme: gli abiti e le protezioni indossate dalla guerriera. Citazione:Veste: Indossa i una veste bianca aderente formata da pantaloni e giacca, col colletto rosso su cui è ricamato il suo simbolo personale. Questo completo, salvo l'ultimo particolare, è condiviso anche dalle Novizie. Profilo Fisico: Dalla corporatura minuta e graziosa, Bianca è una ragazza con un fisico snello ed allenato: i muscoli sono in tono ma non tanto da pregiudicare la formosità delle sue curve, che sebbene non pronunciate, sono al posto giusto. La pelle è candida e sul volto presenta alcune lentiggini fra gli occhi ed il naso. I capelli sono di un biondo talmente chiaro da sembrare bianco; spesso li porta raccolti all'indietro, ma a tutta lunghezza non superano di molto le spalle. Mentre il suo aspetto potrebbe esprimere dolcezza, il suo volto il più delle volte ha un'espressione aggressiva e spigolosa, come se fosse stato scolpito nel marmo. Ma si tratta solo di una maschera. In realtà, i suoi grandi occhi sono capaci di sguardi gentili e sognanti. Profilo Psicologico: Così come il suo aspetto minuto non lascerebbe presuppore la sua forza fisica, il suo atteggiamento duro ed aggressivo con la maggior parte delle persone è solo un'armatura indossata da Bianca. O meglio, costituisce la parte visibile della sua personalità. Curiosa e competitiva, l'essere cresciuta lontano da qualcuno che le mostrasse affetto ne ha plasmato il carattere. E' piuttosto chiusa e mantiene un atteggiamento duro e tagliente. E' molto orgogliosa e con il passare del tempo ha assunto più sicurezza in sé stessa. Di solito è composta ed educata ma i suoi modi spesso sono bruschi nel modo di porsi, senza che se ne accorga. Quando si innervosisce tuttavia, tende a non fare troppi complimenti. E' molto riflessiva ed è sempre sull'attenti, poiché odia trovarsi impreparata di fronte alle circostanze che le si presentano. Ha difficoltà a mostrare i suoi sentimenti dunque preferisce evitare i contatti con altre persone. Paradossalmente però, non è mai stata una solitaria: da bambina amava stare in compagnia delle amiche perché la facevano sentire meno sola. Anche dopo la trasformazione in mezzo-demone la situazione non è cambiata, ma fa molta fatica a concedere la sua fiducia e quindi tende ad starsene per fatti suoi. Dopo il Test, ha migliorato questo aspetto del suo carattere. Dopo le difficoltà incontrate non ha più problemi a conversare, specialmente con le compagne guerriere. Mantiene tuttavia la sua riservatezza per quanto riguarda le faccende personali. In realtà, Bianca è una persona gentile e buona con chi ha la fortuna di essere considerato degno della sua amicizia. Il suo comportamento è dunque un modo per mantenersi a "distanza di sicurezza", per evitare che fuoriescano le sue debolezze caratteriali. Ha capito, tuttavia, che nella realtà in cui vive non c'è molto spazio per la bontà e l'ingenuità. Esse sono qualità onorevoli, ma da conservare e proteggere con cura contro l'oscurità del mondo. Ha sviluppato una certa tendenza ad applicare la logica del "contrappasso" o "occhio per occhio, dente per dente". Nei confronti dell'Organizzazione nutre sentimenti contrastanti: è grata agli Uomini in Nero per averle fornito uno scopo e la forza per raggiungerlo; ma non ne apprezza particolarmente i modi bruschi. A causa del comportamento degli accoliti durante il suo Test, è diventata più sospettosa nei loro confronti. Ha capito che le guerriere sono trattate come dei semplici strumenti e che, sotto ai loro ordini, ci sono altri scopi. Non è ostile agli Uomini in Nero - perché ha compreso il significato della lezione impartitogli e perché è diventata più forte - ma pone molta attenzione per evitare brutte sorprese. Le piace stare all'aria aperta e da piccola amava giocare con gli animali e mangiare dolci; dopo essere entrata a far parte delle guerriere dell'Organizzazione, tende a nascondere queste sue preferenze perché le considera come troppo personali per essere rivelate. Odia la sporcizia, la maleducazione e chiunque faccia del male a persone innocenti. Per questo motivo, non prova alcuna pietà nei confronti degli Yoma. Storia Personale: Bianca è nata in un piccolo villaggio ai piedi del Monte Shire, da una famiglia di minatori. Essendo la quarta figlia, i suoi genitori, che vivevano in condizioni di estrema povertà, si resero conto di non poter più provvedere ai suoi bisogni. I soldi non bastavano per mantenere il resto della famiglia e furono costretti a darla in adozione ad un pastore di Gonar, che veniva spesso nel villaggio per vendere grano ed uva. Bianca aveva solo 2 anni. Il pastore, di nome Giovanni, era un uomo burbero ma dall'animo gentile ed accettò di buon grado Bianca, crescendola come fosse sua figlia. L'uomo infatti, era rimasto vedovo anni prima in seguito alla morte di sua moglie e non aveva avuto figli naturali. Mancando una figura femminile in casa, Bianca crebbe come un maschiaccio: aiutava il padre adottivo nel mandare avanti la fattoria, compiendo lavori duri per una bambina. Giovanni le voleva bene ma non faceva molto per dimostrarglielo: era un uomo semplice e pragmatico, non abituato a mostrare affetto; inoltre, portava il fardello di non essere il vero padre di Bianca. Così, la bambina crebbe forte ed il suo carattere si plasmò a somiglianza del padre adottivo. Quando Bianca ebbe 10 anni, giocando con altri bambini delle fattorie circostanti venne a sapere della moglie del pastore: lui non gliene aveva mai parlato prima e lei non si era mai spinta a fare domande "scomode". Di ritorno a casa, presa dalla curiosità, chiese della moglie a Giovanni e lui le raccontò tutto. Il pastore colse il momento anche per rivelare alla ragazzina le sue vere origini. Bianca non la prese per niente bene: si sentì tradita, sia da Giovanni - per non avergliene mai parlato - sia dai suoi genitori per averla abbandonata. In lacrime, salì in sella ad uno dei cavalli della fattoria e scappò via, quando il sole era ormai calato. Cavalcò per ore prima di fermarsi: aveva pianto per tutto il tempo. Un pianto nervoso, colmo di rabbia. Aveva stretto le redini così forte da farle sanguinare le mani e la mandibola le doleva per quanto avesse digrignato i denti. Nella disperazione, viaggiò senza meta e dunque perse la via di casa: ma non aveva intenzione di ritornarci. Bianca infatti era una ragazza forte e sapeva cavarsela, anche senza un riparo. Si accampò per tre notti, mentre di giorno cavalcava verso le Terre dell'Ovest; lì sperava di ritrovare la sua vera famiglia. In realtà, non si allontanò di molto dalle campagne di Gonar. Era pur sempre una bambina e sia lei che il cavallo erano allo stremo delle forze. Si fermarono in un bosco, per cercare da mangiare. Quello che Bianca non poteva immaginare però era che lei stessa, in quel momento, costituiva un potenziale pasto: uno Yoma l'aveva seguita di soppiatto, fiutando un facile boccone. Per il demone fu un gioco da ragazzi attaccarla. Bianca provò a difendersi, ma non ne aveva la forza; provò a scappare, afferrando la terra con le unghie, ma il mostro non le lasciava scampo. Sentì la paura impadronirsi del suo cuore, impedendole perfino di respirare. I muscoli si rifiutavano di muoversi ed il fiato era strozzato in gola. Ma prima che lo Yoma potesse completare l'opera, una "Claymore" sbucò dal nulla e mozzò la testa al mostro, sfruttando la sua distrazione. Bianca non aveva mai visto una guerriera come quella che aveva di fronte. Era terrorizzata, ma fu rapita dalla forza e dall'indipendenza di quella donna. La guerriera era accompagnata da un losco individuo vestito di nero, il quale le raccontò che erano sulle tracce di quello Yoma da giorni e che quel mostro aveva già attaccato diverse campagne nei dintorni, dalla quale era sopraggiunta una richiesta di aiuto... Il trio ritornò verso Gonar ma Bianca ignorava ciò che l'attendeva. Passando dalla vetta di una collina, la ragazzina poté vedere la fattoria di Giovanni e quelle vicine andare a fuoco. Lo Yoma aveva attaccato quella zona, prima di fuggire nei boschi ed incontrarla. L'uomo in nero percepì un'occasione per rinfoltire le fila delle guerriere e propose a Bianca di portarla "in un nuovo posto da poter chiamare casa". Non avendo più nessuno da cui andare, Bianca non oppose resistenza. Durante la trasformazione in mezzo-demone, provò di nuovo la stessa sensazione di terrore che aveva avuto quando lo Yoma stava per divorarla. Ma grazie all'Organizzazione ora possedeva i mezzi per essere davvero forte e per non dover mai più provare una simile paura. Abilità apprese: Genio del Duello [Abilità Innata]: La Guerriera ha un eccezionale talento nella nobile arte dei duelli di spade, ragion per cui si rivela assai più abile delle altre occasioni nei casi in cui deve affrontare una o più avversari armati di claymore. Ciò si traduce in un bonus di +2 ad Agilità e Forza Fisica quando tali presupposti si avverano. |
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