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QUEST Serpenti nella Jungla [Nemas]
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13-03-2018, 03:05 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-03-2018 11:59 AM da Nemas.)
Messaggio: #106
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RE: Serpenti nella Jungla [Nemas]
Parlato altri
-Parlato- Il colpo fù veloce, rapido e preciso. Lo yoma non ebbe nemmeno io tempo di gridare quando la lama di Rebecca lo trancio. Il sangue viola schizzò come un getto colpendo Rebecca, ma lei non vi fece caso. Aveva comunque bisogno di un bel bagno. Osservando per alcuni istante la sua opera, la guerriera potè tirare infine un sospiro di sollievo. Lo yoki scemò dal suo corpo, sentendo i suoi muscoli rilassarsi. Un'altro yoma era sistemato. Ne aveva eliminati tre in tutto da quello che ricordava? E forse sarebbero diventati quattro tra poco. C'era ancora lo yoma che si era fermato alla torre di appostamento. Rebecca si preparò ad affrontarlo, ma in quel momento Shaka uscì fuori dal suo nascondiglio. Producendo un fischio, Darma rientrò nella folta boscaglia, slegando la corda della barca spingendola in acqua. Subito dopo, Arjun e gli altri uscirono dal nascondiglio salendo a bordo. Tutti sulla barca! Andiamocene da qui! Rebecca girò la testa nella direzione da dove proveniva lo yoki. A quanto pare non sarebbe stato necessario in fondo? Una volta saliti tutti a bordo, Darma spari nella folta vegetazione. Arjun spiegò che li avrebbe seguiti percorrendo la riva del fiume. Rebecca cerco si raggomitolarsi in un punto abbastanza buona e cercando di rubare mino spazio possibile. Non fate movimenti improvvisi, altrimenti ci ribalteremo! Arjun, seguito da Shaka, Aghur e Banhu, iniziarono a remare portandosi al centro del fiume, lasciando poi che l’imbarcazione venisse trasportata dalla corrente, allontanandosi dal tempio sempre più rapidamente. Molto meglio di quando bisognava andare a piedi. -Così è molto meglio! Andiamocene da qui! Ne ho abbastanza!- Dopo circa mezz’ora dalla partenza si udi un rumore di corni. Rebecca provò un senso si vuoti nello stomaco. I corni settari. Alla fine gli Shara avevano dato l'allarme. Rebecca sentì tutte le tracce di yoki ad eccezzione di quella del tempio convergere nel punto in cui poco prima aveva ucciso il secondo yoma alato. Ma in tal modo Rebecca e il suo gruppo si stavano allontanando sempre di più. Poco alla volta gli yoki si indebolirono fino a scomparire completamente. Anche la presenza del tempio inizò a scemare fino a scomparire dalla percezione di Rebecca il quale provò un profondo sollievo. Non voleva più percepire una simile cosa. Eppure, dentro sapeva di non poterlo fare. Almeno non ancora. Doveva fare rapporto di quanto aveva visto. Giunto il crepuscolo, Arjun decise infine di fermarsi. Si appostarono in un'altra torre di naufraghi, e questa si trovava vicino a dove Rebecca fù costretta ad abbattere quel rinoceronte. Nonostante i cambi di guardia, nessuno venne a disturbare Rebecca e gli altri. Giunto il mattino il gruppo si rifocillò a dovere. Perfino Rebecca cercò di mangiare qualcosa in più di quanto era in grado di contenere. Finalmante una tranquilla notte di relax. Non capitava molto alle mezze demoni come lei, avere momenti come questo. Giunto il mattino il gruppo si rinfocillò con le provviste della torre. Ripresa la barca si proseguì a scendere il fiume. La giornata passò placida e tranquilla. Rebecca non menzionò nulla di quello che avevano passato. Ritenne fosse il caso che Arjun e gli altri potessero finalmente riposare dopo una simile esperienza. Quando arrivò il crepuscolo si intravide in lontananza Stand. Finalmente c'è l'avevano fatta. Arjun e gli altri si mostrarono sodisfatti, Romi in vece era sollevata. Rebecca c'era riuscita. Tutti quanti erano salvi infine. Lasciando la barca su una piccola ansa del fiume, Rebecca e gli altri insieme a Darma, percorsero la strada che li portò al mercante Ram Narayan. Il mercante appena li vide li accolse calorosamente invitando tutti ad entrare. Sulla soglia ad attenderli c'era qualcun'altro: era una donna dalla pelle chiara dai lunghi capelli neri. Era avvolta in un sari finemente elaborato di colore nero e ricami in argento, la quale indossava anche una collana di piccoli diamanti neri e un bracciale a forma di serpente sul polso e mano sinistri. Non appena Rebecca vide il suo sguardo, il suo corpo si irrigidi. Comprese subito di chi si trattava. Semirhage era infine arrivata in paese. Il mercante, notando le pietose condizioni di Romi, richiama a sé Suri, la ragazza che si era presa cura di Rebecca quand’era arrivata. Alla fine siete tornati tutti, ne sono lieto. Andate a rifocillarvi e riposarvi un po’, nel frattempo vi farò preparare la cena. Poi parleremo di quello che avete scoperto. Mentre gli uomini si dirigevano nell'altra stanza, Semirhage fece segno a Rebecca di aspettare. Tu vieni con me, Rebecca. Rebecca seguì la sua superiore all’interno dell'abitazione. In breve, raggiunsero quella che doveva essere la stanza riservata a Semirhage dal padrone di casa: una stanza molto più lussuosa di quella che era stata messa a disposizione di Rebecca. Questo fece presumere che i capi alti che gestivano Staph dovevano essere molto influenti in quelle terre. Semirhage si accomodò su un’ampia poltrona di vimini intrecciati. Squadrò da capo a piedi con i suoi occhi neri dall’espressione indecifrabile. Rebecca non disse nulla, meglio essere cauti e che prendessa la parola il capo. Non voglio sottrarti alla cena con i tuoi compagni ma dal tuo aspetto direi che hai combattuto almeno contro uno yoma, se non di più. Ho bisogno di sapere cosa hai scoperto, in modo tale da stimare che rinforzi mandare quando Ram Narayan deciderà di iniziare la sua battaglia contro gli Shara ma anche, ora come ora, di decidere assieme a te cosa rivelare di quanto hai scoperto a lui e agli altri. Forza! Raccontami tutto. Semirhage indicò un vassoio sul quale vi sono ancora alcuni dolcetti, simili a quelli offerti prima che iniziasse la missione. Rebecca drizzò la schiena: -Capo Semirhage. Rebecca a rapporto- Avvicinandosi al vassoio Rebecca ne prese uno, portandoselo tutto in bocca cominciò a masticarlo. Forse così alleviava un pò la tensione che provavà. Doveva fare uno riassunto completo di ogni cosa. pulendosi la bocca dopo avere masticato il favoloso dolcetto, prese fiato per iniziare:. -Come pianificato, dal mercante Ram Narayan insieme all'uomo Arjun, io e un gruppo di uomini scelti: Shaka, Aghur e Banhu, siamo andati ad investigare nella jugnla. Come da rapporto siamo andati alla ricerca del famoso tempio degli Shara. Abbiamo percorso per un pò di tempo la riva del fiume. Sentieri difficili e nascosti ci sono in quella Jungla. Persino una Claymore non saprebbe come muoversi li in mezzo. Infine siamo entrati [b]alle terre base e fangose che segnano l’inizio della foce del grande fiume. Lì come aveva accennato Arjun, in mezzo a quella vegetazione ci doveva essere ancora un tempio degli Shara. Abbiamo trovato una "torre dei naufraghi" lì da quelle parti: una torre di sicurezza, usata per riposarsi ed evitrare le bestie feroci. Più si avanza più la vegetazione ti diviene nemica. Piante velenose, arrampicanti che bloccano il passaggio. Terra fangosa che blocca i piedi. Ingaggiare lì un combattimento è follia. Nemmeno una guerriera esperta c'è la farebbe. Superato, poco più avanti c'è una radura. Siamo riusciti a raggiungerla talgiando metà del percorso perchè un rinoceronte ci aveva spianato la strada. Sulla riva opposta c'erano delle vecchie arcate. Forse qualcosa era stato costruito lì molto tempo fà? Ma ormai la vegetazione se ne è impossessata. In quelle rovine abbiamo trovato una bambina: Romi. Era una vittima sacrificale degli Shara. Proveniva dal loro tempio, ma era per fortuna riuscita a scappare. Pensai inizialmente che fosse una loro spia. Ma esaminando il suo corpo non ho trovato il tatuaggio. Diceva il vero. Sopratutto perchè in lei c'era una forte traccia di yoki. Romi ha perso i genitori e forse anche i fratelli resi prigionieri e rinchiusi nel tempio. Grazie a lei abbiamo potuto trovare la strada per giungere al tempio degli Shara. Abbiamo passato lì la notte, e a farci visita sono arrivati poco dopo, circondati dall'oscurità, uno yoma con alla guida un gruppo di Shara. Ho abattuto lo yoma, Arjun e gli altri hanno fatto il resto. Abbiamo nascosto i cadaveri e cancellato le tracce. Si! Confermo che c'è la presenza di yoma fra gli Shara-[/b] Rebecca fece una piccola pausa. Quello che doveva dire ora era la parte più difficile. Perchè sopratutto lei non ci aveva capito niente. -Romi non appena vide lo yoma ucciso è andata nel panico! Sembrava fosse sul punto di impazzire. Sosteneva che era uno degli eletti dalla oscura dea [b]Yxuonei. E Romi ha anche affermato di averla vista di persona una volta. Ha detto che è stato durante una cerimonia quando era ancora prigioniera. C'erano quattro sacerdoti nella sala dove lei era stata messa in gabbia. Gli Shara cominciarono a cantare e fare i loro inni e in quel momento i sacerdoti si sono trasformati in yoma. Disse che improvvisamente una donna comparve dal nulla davanti all'altare. Una donna molto bella. Questa era la dea Yxuonei[/b]. Indossava un sari rosso ricamato con fili dorati. I suoi occhi disse: brillavano di una innaturale luce dorata. Tutti quanti si inchinarono davanti a lei. Si tolse il vestito e poi...e poi... Rebecca trae un profondo respiro cercando di continuare. -Romi raccontò che: si trasformò anche lei. Ma non era nello stesso modo degli yoma: Il suo corpo diventò enorme, di colore bronzo, delle grandezze di un elefante. La parte inferiore mutò in quella di un serpente. La parte superiore invece, le spuntarono quattro braccia. Insieme ai quattro sacerdoti si vece una scorpacciata di umani. Questo è il racconto di Romi prima che scappasse- La guerriera fece una breve pausa per riorganizzare le idee e proseguire. - Tornando a me: dopo che ascoltai il racconti di Romi e mi occupai di quello yoma, ho percepito in lontananza una fonte di yoki. Non ero sicura della sua intensità. Era dovuta forse che era al quanto lontana? Ma ormai avevamo conferma che essa proveniva dal tempio degli Shara. Arjun confermò che la direzione da cui proveniva era dove ci doveva essere il tempio. A metà strada, non mi vergogno a dire che mi volevo ritirare! Più mi avvicinavo, più quell'aura diabolica aumentava di inensità. Aveva già superato la mia da molto prima- La voce di Rebecca era tesa e quasi strozzata. Sembrava gli mancasse il fiato per respirare. La paura di quel che sentì in quel momento riemerse. -Non avevo mai percepito niente di simile. Con uno sforzo, ho continuato il tragitto. Giungemmo in un posto chiamato: [b]paludi delle Sunderbunds. Ho percepito in quel momento due fonti di yoki staccarsi da quella più forte, e sono andate in direzioni diverse. Forse ci stavano cercando? Ma ecco che una terza era comparsa. Da come la percepivo capì che si trattava di uno yoma alato. Ci siamo nascosti nelle acque fangose e abbiamo atteso. Alla fine ha fatto ritorno al tempio. Scampato il pericolo abbiamo proseguito. Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a destinazione: un laghetto con al centro un'isolotto. Su di esso un tempio oh meglio: una pagoda.- [/b]Gli occhi di Rebecca si fissarono su Semirhage.[b] -Lo yoki che sentivo provenire da lì, era qualcosa di inverosimile. Non avevo mai percepito uno forza diabolica così potente. Era come se dentro alla pagoda ci fosse stata una montagna. Comunque, percepivo distintamente altri cinque yoki più piccoli all'interno. Contando gli altri due che si erano allontanati: sette yoki deboli più uno esponenziale. Prima erano otto deboli, ma dato che mi sono occupata di quello yoma prima. In quel momento percepì l'enorme yoki muoversi. Lo avvertì mentre saliva in superficie... Oh visto una donna affaciarsi all'entrata della pagoda. La stessa che aveva descritto romi: Pelle bianca, occhi scuri, capelli lunghi e neri. Da lei ho percepito quella enorme forza diabolica. Stento a credere che uno yoma possa emanare una simile forza? Nessuno del gruppo obiettò quando si decise di battere il ritirata. Il nostro compito lo avevamo fatto. Trovare il tempio Shara e tornare a fare rapporto. Abbiamo percorso una parte del tragitto fatta prima. E poi abbiamo cambiato strada guidati da Arjun. Abbiamo risalito il corso del fiume per un pò, quando abbiamo trovato un'altra torre. Ci siamo fermati per riposare, ma quella notte ho percepito di nuovo lo yoki dello yoma alato. Ci stava cercando. Sul punto di scoprirci dentro alla torre, sono riuscita a coglierlo di sorpresa. Ho ingaggiato uno scontro con lui e alla fine sono riuscita a ucciderlo. Arjun con l'aiuto degli altri, ha nascosto il cadavere buttandolo nel fiume. Abbiamo poi proseguito per evitare che gli Shara potessero scoprirci. Proseguendo per la riva del fiume, ho percepito un'altro yoki in avvicinamento. Un'altro yoma munito di ali. Gli altri invece erano tutti partiti dal tempio formando un ventaglio intorno alla zona. Lo yoma che si stava avvicinando a noi si era fermato alla torre dei naufraghi dove uccisi il suo compagno. Trovammo in quel momento vicino a dove eravamo una barca. Poteva permetterci guadagnare tempo. Era protetta da alcuni Shara quindi Arjun e gli altri hanno proveduto a sbarazzarsene. Ci siamo nascosti aspettando che lo yoma arrivasse. Però atratto dal sangue fresco appena versato, il mostro decise di farsi uno spuntino. Questo mi permise di coglierlo di sorpresa finendolo con un solo colpo. Sucessivamente ci imbarcammo e proseguimmo con il favore delle correnti del fiume. Sentimmo un rumore di corni in lontananza. Percepì gli yoma ragrupparsi nel punto dove ho ucciso l'ultimo yoma alato. Ma ormai era fatta! Li avevamo distanziati. Lo yoki mostruoso non si mosse dal tempio. Abbiamo fatto gli ultimi due giorno con più calma, non c'era più nessuno ad inseguirci- [/b]Rebecca tirando su la schiena infine disse[b]. -Questo è tutto il resoconto capo Semirhage- Yoki:0 Punti limite: 14.5/30 Fisico: ottimo ferite risanate. Psiche: prova un'enorme sollievo uscendo finalmente dalla jungla e di essere scampata al pericolo. La paura provata per quello yoki anormale ritorna in superficie quando lo deve spiegare al capo Semirhage che richiedeva un rapporto completo. Abilità: Percezione yoki passiva. [/b] |
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