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I'm not a slave [Victoria - Quest Veloce]
22-08-2018, 12:35 PM
Messaggio: #2
RE: I'm not a slave [Victoria - Quest Veloce]
Legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato da altri



Molto velocemente gli arbusti divennero sempre più bassi e meno rigogliosi, col terreno dapprima fertile ora sterile e sabbioso.
Si lasciò alle spalle l'area fluviale di Guernica, luogo della sua prima missione. Quanto tempo era passato da allora, da quando non era che una semplice Numero 42 e aveva avuto a che fare con la sua prima missione e il suo primo nemico, per così dire, naturale: uno Yoma. Il Giardiniere. Quanto l'aveva fatta penare! Tanta precauzione all'inizio per poi cadere in una trappola dopo l'altra. Temendo un qualche trabocchetto, si era mostrata a lui senza attacchi a sorpresa e così aveva fatto il suo gioco, anzi gliel'aveva solo resa più semplice.
Era cambiata da allora, eppure certe cose erano rimaste le stesse.
Il suo essere schiva verso il prossimo, cauta nelle azioni, e in fondo con un cuore d'oro. Dietro quella scorza dura, nascondeva una profonda dolcezza e premura, che guai e dolori le avevano procurato. Ma diversamente non sarebbe stata lei, sarebbe stata feccia, come Minerva, checché ella così non la pensasse.
Chissà come se la stavano cavando a Guernica... Cogburn, Doc, Jack, Jimmy e la piccola Kathy. Le avrebbe fatto piacere un giorno potervi tornare, solo per un saluto.
Il vento caldo spirò tra i capelli e ululò nelle orecchie appuntite la calma del deserto. Ne osservò la vasta desolazione ritrovandosi annoiata. A parte scoprirne le nuove dune, non c'era molto altro con cui distrarsi. All'improvviso l'idea di mettersi a correre non le sembrò malaccio e avrebbe potuto spezzare la monotonia con qualche slancio.
Un urlo squarciò il silenzio. Ad esso ne seguì un altro e urla di battaglia.
Incuriosita, la guerriera seguì il rumore del trambusto oltre la duna, inerpicandosi su essa e assistendo così allo spettacolo di sangue più in basso: una carovana attaccata da ben 5 Yoma, e dei 6 uomini a difenderla e a difendersi, 2 erano già stesi a terra, presumibilmente privi di vita.
Si focalizzò sui demoni, scoprendo che tutti erano di basso livello, equiparabili a una novizia, all'incirca.
Che avrebbe dovuto fare? Intervenire oppure no? Con le giuste capacità, avrebbero anche potuto sopravvivere, probabilmente non tutti, ma comunque... e l'Organizzazione che avrebbe avuto da dire? Intervenendo avrebbe potuto privarla di entrare, ma al contrario avrebbero potuto incolparla della morte di quegli uomini.
Ancora una volta, furono altri a decidere per lei.

-Una Claymore!- gridò un uomo indicandola :-Aiutaci ti prego!-

E addio all'effetto sorpresa, pensò annoiata mentre 3 Yoma si giravano nella sua direzione schioccando le fauci.
Non ho molta scelta a questo punto.
Corse giù dal pendio sguainando la spada, conscia di trovarsi in una posizione favorevole, ancor più dal momento che quegli stupidi Yoma le stavano correndo incontro.
Lasciandosi scivolare sulla sabbia, spiccò un salto all'ultimo, una frazione di secondo prima che gli artigli scagliati la colpissero.
Si avventò su quello a sinistra che l'aveva attaccata con entrambe le mani, atterrandogli col piede destro sul muso, spaccandoglielo, e col sinistro sullo sterno, incrinandogli delle costole.
Il mostro centrale fu troppo lento e Crystal troppo veloce per lui, con un piano già prestabilito: gli mozzò la testa di netto con un fendente orizzontale. Un attimo prima che il corpo esanime si accasciasse al suolo, la guerriera conficcò la Claymore nel petto, riparandosi dagli artigli del terzo Yoma che rimasero conficcati nella carne del compagno.
Istantaneamente i suoi occhi divennero di un oro vivo; usando il corpo morto come un ariete, penetrò le difese del bersaglio e gli afferrò il polso libero, ruotandolo e rompendolo.
Lo Yoma urlò di dolore imprecando con qualche insulto alla sua persona, che venne ignorato.
Avvertì gli ultimi due nemici finalmente degnarla d'attenzione, probabilmente certi che i tre compagni sarebbero bastati.
Sciocchi.
Non sarà stata una guerriera formidabile, ma la lettura dello yoki era il suo cavallo di battaglia e uccidere Yoma non era che un piacevole antipasto.
Sfilò la spada ancora incastrata e mollò un calcione al demone col polso rotto, facendolo cadere a terra. Per un po' non si sarebbe dovuta preoccupare di lui.
I restanti la caricarono ciechi, infuriati ma senza alcun piano, e ancora una volta Crystal assecondò i loro movimenti, non sarebbe stata in difesa a parare i soliti artigli.
Corse loro incontro prendendo di mira quello a destra. Schivò le dita, allungate senza strategia, e si abbassò scivolando sulla sabbia, mozzando di netto le gambe del suo bersaglio che finì a mangiare polvere.
L'ultimo fu agile a voltarsi, ma sarebbe stato più intelligente scappare a quel punto, a quanto pareva però l'intelligenza non era una virtù di alcuno di loro.
Questi spiccò un balzo nel tentativo di sorprenderla o che altro, una mossa inutile, poiché a Crystal bastò scartare di lato e aggirarlo, decapitandolo non appena fu a portata di spada.

-Tu... schifosa bastarda- mormorò lo Yoma dal polso rotto che si era rimesso in piedi.
Crystal sospirò.

-Quanta inutile resistenza. Tuttavia degna di lode, seppur mossa dalla stupidità-

-AAAAAAAAAH!- ruggì furibondo scagliandole contro gli artigli della mano buona intanto che ella le dava ancora le spalle.
Crystal non aveva bisogno di vedere.
Ancora forte dello yoki in circolo, spiccò un salto compiendo una capriola e atterrandogli alle spalle. Alzò il braccio e, con un singolo fendente orizzontale, decapitò anch'egli.
A quel punto ne erano rimasti due da finire. Con un saltello aggraziato superò l'ultima vittima e si diresse dal nemico dalle gambe mozzate, ancora a piangere i suoi arti persi.
Nemmeno si accorse dell'avvicinarsi della guerriera, tanto il dolore lancinante lo stava attanagliando, i sensi ormai affievoliti per l'ingente perdita di sangue. Mise fine alla sua insulsa esistenza velocemente, come aveva fatto con gli altri, e infine raggiunse il primo che aveva colpito, spaccandogli la faccia.
Anch'egli era ancora riverso a terra, pancia in su e agonizzante. Non era nemmeno stato in grado di rialzarsi.
Appoggiò la punta della Claymore sulla sabbia, ne afferrò l'elsa anche con la mancina e la mosse da sinistra a destra, impregnando il deserto anche di quel sangue e di un'ultima testa.
Alla fine era stato divertente. Non una sfida entusiasmante ma un piacevole passatempo.
Frustò l'aria con la lama, liberandola del sangue e riponendola nell'alloggio.

-Grazie Claymore, grazie! Ci hai salvato la vita!- si fece avanti un uomo con le mani giunte, il volto sudaticcio e affannato, felice di aver scampato la morte tuttavia in ansia nel rivolgersi a una come lei.

Crystal lo osservò con la sua tipica espressione distaccata, annuendo semplicemente. Alzò poi lo sguardo sulla carovana e i tre sopravvissuti, uno intento a raccogliere ciò che era caduto a terra, mentre i due rimanenti a tirare su i morti, trasportandoli verso la carovana.
Non aveva più nulla da fare lì, ognuno poteva riprendere il proprio viaggio, e stava per farlo, quando un grido provenne proprio dal convoglio, seguito da vari esclami di terrore.

-Oh Dio mio!-

-Ma è morto!-

-Siamo salvi? Che è successo?! Liberateci!-

-Tacete idioti!- intimò uno dei mercanti.

La guerriera si volse immediatamente, all'erta. Quanti altri esseri umani c'erano?
-Tu- richiamò l'uomo che si stava allontanando, facendolo irrigidire.

-S... si, mia signora?-

-Cosa nascondete là dentro?- la mano già sull'impugnatura.

Di fronte all'evidenza, uno dei mercanti che stava caricando i compagni caduti l'attaccò verbalmente :-Non sono affari che ti riguardano, Strega!-

-E va bene- scrollò le spalle con nonchalance, un gesto che distese alcuni ma allarmò altri :-Se non volete dirmelo con le maniere buone, mi farò strada con quelle cattive-

Lo yoki cominciò a scorrere nel suo corpo mutandole gli occhi e il volto, lentamente, gradualmente, voleva che gli umani assistettero a quella trasformazione, per ricordar loro che c'era qualcosa di più pericoloso degli Yoma.
Gambe, braccia e torace si gonfiarono definendosi in possenti muscoli.
Come si aspettò, gli uomini rimasero atterriti dal suo corpo :-Chi sarà il primo ad essere sbriciolato?- domandò, retorica, con voce mostruosa.
Ciò che non si aspettò fu la loro reazione. Nessuna supplica, si voltarono dall'altra parte e, gridando aiuto a squarcia gola, se la diedero a gambe.
La guerriera alzò un sopracciglio attonita, mentre riprendeva il suo aspetto, a quella ridicola reazione, ma ad ogni modo il bluff aveva funzionato e tanto bastava.

Bene, ora andiamo a vedere chi nascondono là dentro.




Citazione:Yoki utilizzato: 0% --> 20% - 0% --> 50% - Punti Limite: 4/30
Stato fisico: ottimo
Stato psicologico: annoiata e divertita al contempo
Abilità utilizzate: Percezione (attiva nello studio degli Yoma) e Lettura dello yoki (attiva durante il combattimento)

«ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»

[Immagine: claymore_priscilla_who_surpasses_the_aby...6b5fzm.jpg]
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RE: I'm not a slave [Victoria - Quest Veloce] - Victoria - 22-08-2018 12:35 PM

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