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CACCIA I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
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28-06-2020, 01:43 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-06-2020 10:45 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #156
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Spoiler (Click to View) Pare non siano molto preoccupate della nostra situazione... alla faccia della squadra. Quello che l'aveva sorpresa in modo spiacevole non era un loro mancato intervento attivo al loro fianco, ma la loro ritirata così... indifferente alla loro sorte. Eliminare gli Yoma era il loro dovere principale e lei lo prendeva molto seriamente, quindi ce l'aveva messa tutta per raggiungere e uccidere quei due Yoma. Ma la situazione si stava facendo sempre più pericolosa, lei e Triela rischiavano di rimanere isolate dal resto della spedizione e persino di perdersi di vista l'un l'altra. In più ora avevano la certezza che, in caso di bisogno, le loro due compagne non sarebbero state lì, sul limitare della jungla, a supportarle... . Così non può che peggiorare. A malincuore, Angelica decise di desistere e di non inoltrarsi più di così. Sicuramente lei e Camillah avevano un'idea di leadership molto differente: quello non era il momento per mettersi a fare considerazioni tra sé e sé (né le avrebbe fatte di persona alla caposquadra, dopotutto ne rispettava l'autorità), ma se lo sarebbe ricordato bene. Comprendeva meglio che genere di guida aspettarsi dalla caposquadra in futuro e avrebbe così evitato malintesi. Cancellò quindi il pensiero di Luna e Camillah dalla sua mente e ritornò a concentrarsi sulla situazione presente. Guardò Triela e dovette constatare che finora aveva svolto bene il suo compito, aveva sempre seguito le sue decisioni e gli ordini che le aveva dato. In quel momento, si sentiva responsabile anche per la sua incolumità. Gli Yoma si dividono, non mi piace. Di questo passo finiremo male. Pronta a indietreggiare, ritorniamo all'accampamento. Stammi dietro e proteggiti con la spada, così... Angelica portò la spada in verticale con la punta rivolta verso terra vicino al proprio lato sinistro, impugnando l'elsa con la sinistra all'altezza del viso e appoggiando le dita della mano destra sul piatto della lama, così che la lama larga della spada fungesse da scudo di fortuna per parte del suo corpo*. Se Tirela fosse rimasta dietro di lei e avesse utilizzato la spada allo stesso modo per il suo lato destro, sarebbe stata protetta da entrambi i lati, a destra dalla sua stessa spada e a sinistra dalla sua presenza. Infatti, siccome era più alta di lei, Angelica confidava di poterla coprire al meglio. Occhi aperti, gli Yoma potrebbero aver deciso di dividersi e ritornare indietro per attaccarci ai lati. Quella formazione improvvisata era infatti frutto del timore di un simile attacco, ma, in ogni caso, anche se attaccate frontalmente, avrebbero potuto muovere agilmente la spada a mo' di scudo per difendersi anche da davanti. Se fossero arrivati altri pugnali avvelenati, Angelica aveva ragione di credere che sarebbero arrivati o da davanti o dai lati, non da dietro, in quanto erano appena giunte da quella direzione. In ogni caso, avrebbe fatto il possibile per ricevere i pugnali tutti su di sé, qualora non fosse stato possibile schivarli. Dentro di sé sperava di raggiungere l'accampamento senza che loro subissero troppi danni, ci sarebbe stato tempo in seguito per rammaricarsi dei due Yoma sfuggiti. Citazione:Yoki: 0%* Naturalmente Angelica ha lasciato cadere a terra tutti i sassi raccolti. |
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