Scacco al Matto [Hotenshi - Nardo - Victoria - Ophelia]

[Narratore]

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So che ormai sarete stufi di sentirlo, ma di nuovo mi scuso per l'immenso ritardo. Q_Q

Su indicazione di Andrea, Sasha scaglia il suo scudo improvvisato nell'area oltre la grata. La pesante anta percorre diversi metri a mezz'aria prima di schiantarsi sul pavimento con un tonfo solenne che riecheggia nell'ampio stanzone per alcuni momenti, ma a parte questo non succede nulla. Nessun dardo attraversa l'aria diretto contro l'esca, e non si percepiscono movimenti da parte dei nemici che le guerriere presumono essere in agguato. 

Al che, tocca a Seayne fare irruzione ed illuminare a giorno lo stanzone con la sua abilità speciale. Una mossa, questa, volta chiaramente a disorientare eventuali nemici e che tuttavia però non sortisce l'effetto sperato. Non perché Polaris abbia perso la sua efficacia ma perché, semplicemente, non c'è nessuno da abbagliare. La guerriera albina riesce solamente a confermare, grazie all'illuminazione, l'assenza di nemici umani (le emanazioni di yoki sono sempre lì) nelle vicinanze. Un'altra cosa che Seayne vede, è che oltre alla porta da lei intravista in precedenza sul muro opposto all'ingresso da cui è entrata ce ne sono altre due che non aveva notato a causa della penombra. Una sul muro di sinistra oltre la grande gabbia di metallo, e un'altra appena oltre la piattaforma rialzata (sulla quale peraltro sembra essere presente un meccanismo simile a quello del montacarichi sulla destra. Forse si tratta del comando che controlla l'apertura della "scatola" di metallo). Per la precisione, quello oltre la piattaforma rialzata è l'accesso ad un corridoio, più che una porta. 

Appena la luce abbagliante si attenua, il resto del gruppo fa parimenti irruzione nello stanzone. Crystal, in particolare, si dirige verso il montacarichi come da istruzioni della Caposquadra e danneggia con la sua spada il meccanismo che aziona le carrucole che lo controllano. Non è distrutto, ma bisognerà ripararlo prima che lo si possa riutilizzare. Già che c'è, la guerriera getta uno sguardo giù nella fossa sottostante, lungo i bordi della quale può vedere l'ingresso di tutta una serie di gabbie che ospitano le Chimere rimaste e, sul muro opposto, un lo sbocco di un corridoio protetto da una pesante grata sollevata. Facendo appello al suo senso dell'orientamento, Crystal realizza che si tratta dell'altra estremità del corridoio che lei e le altre guerriere si apprestavano a percorrere quando si trovavano sul livello inferiore, prima di decidere di prendere invece la porta di sinistra per andare alla ricerca di Sasha. Se avessero seguito il piano originale, sarebbero dunque effettivamente finite in una trappola: chiuse in una fossa senza vie di uscita, circondate da chimere, e bersagliate dai mercenari del livello superiore. Meno male che alla fine hanno cambiato idea!

Che cosa faranno ora le guerriere?