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TEST L’Innocente [DarkGreen]
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16-04-2022, 09:49 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-04-2022 09:50 PM da DarkGreen.)
Messaggio: #26
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RE: L’Innocente [DarkGreen]
《Parlato》 | "Pensato" | 《Parlato da altri》
Ned sembrava esterrefatto. “Ora grida o quasi…” 《Beh, signorina, per quanto riguarda la cena posso accettare ma riguardo a lasciar uscire Daryn dopo… No, non sono d’accordo. E per un semplice motivo: se è lei lo yoma non posso correre il rischio di lasciarla libera in città e, se non lo fosse, non posso esporre mia figlia alle ire dei miei concittadini, col buio poi, finché non avrete ucciso il vero yoma, dimostrando così la sua innocenza!》 “Ecco, finalmente! Un po’ di voce alta, un po’ di risentimento, un po’ di sfogo all’ingiustizia esistenziale che ti giace pesante sul fegato! Musica per le mie orecchie.” 《Sto cercando di avere fiducia nelle vostre capacità ma so che se altri umani dovessero attaccare la mia piccola voi non potreste intervenire, perciò su questo punto la mia risposta è e rimarrà no!》 L’uomo si avvicinò alla porta. A quanto pare, voleva invitarla ad andarsene dalla cameretta. 《Ora, se qui abbiamo finito…》 Eudoxa lo osservava fermamente con un’espressione impenetrabile, dalla quale non traspariva alcun moto d’animo, neanche il benché minimo turbamento. Svanito il sorriso, prese il suo posto un’aura glaciale. Salutò la figlia e poi parlò ancora: 《Ora devo tornare alla bottega, signorina. Noi ceniamo al tramonto. Ci sono ancora alcune ore di luce perciò penso che potreste approfittarne. A più tardi.》 Squadrò la sua schiena allontanarsi, i glutei agitarsi alternamente mentre scendeva per i gradini, accelerando quella ‘musica’ percossa che prima aveva scaturito in lei una strofa di cantilena. “Però… te ne vai in bottega? Ma sì, torna ad amoreggiare coi tuoi marmi, sempre che tu non ti dia alla lavorazione della creta, visto che sei un cretino.” Era rimasta sola con la ragazzina. Di certo, non avrebbe mica pensato di andarsene. A far che? La dama di compagnia di Marianne? Sì, poteva essere un’idea, ma non per quello era venuta. Ned poi rischiava di tenerle il broncio fino oltre il tramonto. Per cosa poi? Per essersi… preoccupata di far del suo meglio, di proporre qualcosa di utile? “Mi ha chiamato per passar sotto il fil di spada la colpevolezza del boia e si rifiuta di eseguire le mie richieste. Affida sua figlia ad una persona di cui non si fida, di cui mette in dubbio le capacità, nelle cui mani non lascerebbe mai sua figlia in fondo. Per paura dei genitori di quel grullo che fu divorato? Nah, non direi.” Mise la mano sinistra sul fianco. “Ha crisi di impotenza il nostro Ned. Non è stato in grado di evitare l’inevitabile. Più che aver perso un pezzo della sua famiglia, bimba compresa, ha perso la faccia.” Daryn era ancora là impalata in mezzo alla camera. “Se facessi finalmente saltare la testa a questa bambolina, sono certa che il suo cuore si alleggerirebbe. Ormai è rassegnato. Sua figlia porta in serbo il germe di una colpa forse non sua. Sono le voci che plasmano la tua immagine. La sua è inficiata a tal punto da essere odiata a morte. Quindi è colpevole a prescindere da qualsiasi dubbio contrario. E lui sente su di sé la vergogna di aver concepito un nido di infamie.” Però, non poteva scialarsi a stuzzicare il committente. Sarebbe stato poco cauto, poco charmant. “Che figura farei tornando a Staph come una reietta sfasciafamiglie? Ohu ohu, che grande vergogna! Come mi ripresenterei davanti a Semirhage, la mia bavosa custode…” Volse lo sguardo sulla piccola, scongelando la tempra indifferente che aveva avuto in quel lasso di tempo con un’espressione serena. “Mmmh, vediamo se è il caso di trasformare la piccola in carne da macello. Mi sa che vale la pena fare il gioco del serpente, se farà la brava con me…” 《Beh, papi si è innervosito così perché la spada no, no, quella non va bene tra le rocce. Potrebbe incastrarsi e sarebbero guai. Ho insistito, poi ho chiesto di passeggiare e allora lì KA-BOOOOM!》affianco al viso chiuse velocemente un pugno e lo riaprì con altrettanta velocità, allargando le dita e guardandola con contagiosa meraviglia. 《Papà ti vuole bene, somiglia molto al mio. Ha paura che tu ti possa fare male uscendo di qui. Qualcuno gironzola a fare dispetti con giochi di prestigio davvero incredibili… Tutti ci cascano, pensa tu!》 Poggiò la spada a terra. 《Sai…》si mise a sedere sul pavimento, senza avvicinarsi. 《Io non sono solo una aspirante cavatrice.》 attese di vedere una sua reazione《Sono anche una guardia. Le guardie guardano e vedono tutto, tutto quello che gli altri non riescono a vedere. Sono una sentinella, posso avvertire cose nascoste, lontane lontane. Anche quel mascalzone che gira per le case a spaventare i bambini e a fare i suoi trucchi, io posso trovarlo.》 Abbassò il tono e stese il collo verso Daryn, come per rivelarle un segreto. 《Qualsiasi cosa io la sento. E sai che ti dico? Scommetto che il tuo piatto preferito sono le polpette in brodo!》 Un’affermazione non proprio consona alla situazione, oltre che in parvenza sconnessa dal resto del discorso, ma la claymore sembrava sapere quali ingredienti aggiungere nella sua testa e quale sequenza rispettare affinché un sapore non sovrastasse l’altro, affinché ne fuoriuscisse una pietanza. Sembrava. “È sempre bello sperimentare. Su questo si fondano i più inattesi tripudi.” Nel frattempo, apparve cosa buona e saggia concentrarsi un altro poco su di lei, misurare i suoi sbalzi d'umore, le oscillazioni di energia diabolica... Citazione:Yoki utilizzato: 0% But a desperate fear flows through my blood
That our dead love's buried beneath the mud. |
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