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[Nuova] Scheda di Zireael (GingerAle)
22-04-2022, 10:15 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-04-2022 10:18 PM da GingerAle.)
Messaggio: #4
RE: [Nuova] Scheda di Zireael (GingerAle)
CAPITOLO II

Demoni nell'armadio
Ce li ha chiunque, no?



Aveva scoperto di esser la Guardiana delle Terre dell'Ovest quando fu convocata per una nuova impresa. Pochi convenevoli e la neo promossa Guerriera fu indirizzata verso Doga. La curiosità della fanciulla era stata sapientemente stuzzicata dagli uomini in nero: doveva giunger in incognito e assumere pillole che avrebbero soppresso la sua aura demoniaca. I loschi e neri figuri di Staph facevan virtù delle capacità della nuova Guerriera, emerse durante la prova d'iniziazione. Doveva passare per le lande dell'Ovest travestita e al come procurarsi le vesti adeguate avrebbe provveduto lei sola col proprio ingegno. Il committente che aveva chiamato loro per questo incarico aveva parlato chiaro.
Così la Guerriera prese congedo e partì. Una inaspettata nobiltà d'animo si affacciava nel suo spirito mentre era combattuta sul come raccattar il travestimento necessario per raggiungere la città senza esser additata come Strega. Ma, viste le circostanze, doveva adeguarsi al commetter un furtarello senza particolari danni per l'incauta sconosciuta che aveva dimenticato i vestiti ad asciugar al sole. O come quando trovandosi in necessità di far un magro pasto aveva sgraffignato del cibo dal davanzale d'una casetta. Ancor non sapeva ella che giunta a Doga l'aspettavano dilemmi ben più gravi!
Prima c'era da assumere la pillola, e così fece quando la città si avvicinò all'orizzonte. Poi da trovare l'uomo che aveva richiesto i suoi servigi. Per una fanciulla silenziosa e discreta come la nostra prode non doveva essere difficile. Infatti andò tutto liscio come l'olio. Sfruttando le sue doti da bugiarda benché ancora acerbe riuscì ad assistere ad un interessante siparietto in una Taverna, poiché quale posto migliore dove raccattar pettegolezzi?
Si profilava una situazione assai incresciosa. Una donzella in difficoltà, scomparsa anzi! E quel che colpì maggiormente la Guerriera è che si trattava della figlia di un ricco signore locale. Qualcuno aveva cercato di compiere una missione per abbatter uno Yoma, intimorito s'era tirato indietro. E come dargli torto! Poteva esser che lo Yoma avesse rapito la fanciulla per divorarla? Tanto valeva provare a cercare il nome scucito agli avventori della Taverna: Paval. Con tanto d'indirizzo, tra le case più lussuose di Doga.
Di nuovo la Guerriera non esitò e si mise in cammino. Più rimuginava sulla vicenda e più si facevano strada nella sua mente strani presagi, inquietanti anzi è la parola giusta. L'anonimato, le pillole, il riserbo del cliente che non osava farsi veder in giro. La fanciulla scomparsa ch'era sua figlia. Una questione delicata. Il timore che il male si fosse insediato in seno a quella bella casa cominciava a metter radici in lei. Ma tutto fu interrotto dallo zelo d'una guardia che per poco non mandò a monte la copertura della Guerriera!
Riuscì con qualche difficoltà a fingersi una servetta giunta per un colloquio alle porte di Messere Paval, l'uomo che l'aveva però assunta per ben altri scopi in realtà. Ma si sa che le bugie migliori sono quelle in cui si mescola un pizzico di verità. La determinazione della fanciulla fu premiata, alla porta giunse Paval che una volta aiutatala a sbarazzarsi del vigilante diede conferma d'esser chi l'aveva ingaggiata. Da qui in poi iniziarono le tribolazioni per la Guerriera.
Ebbene sì, la figlia di Paval, la giovane Marika, era proprio lei lo Yoma! E quel padre disperato chiedeva alla Guerriera di riportare le cose com'eran prima. A lei, una Guerriera, che aveva con sé una grande spada ed umore sempre più cupo. Non ci fu verso di far ragionare il padre che la condusse alla cantina dove aveva rinchiuso la belva. La Guerriera assecondò il suo dolore e gli intimò di chiudere la porta onde evitare che l'umano corresse più rischi di quanto non ne avesse corsi già, nel tener con sé per una settimana la figlia mostruosa.
Aveva ancora l'aspetto della fanciulla di cui aveva preso il posto. Questo agitava ancora di più il tormento nell'animo della Guerriera, che però fece il cuore duro e non ascoltò le suppliche della falsa fanciulla. A tratti però quasi dimenticava di aver a che fare con una bestia assetata di sangue e budella. Le propose di morir con onore e alla svelta, senza sentir dolore. Ma a nulla valse la proposta della Guerriera, che ad esser sinceri voleva sottrarsi a quell'infelice e ingrato compito.
La bestia affiorava dal corpo della fanciulla mostrandosi nella sua vera natura e non restava che sollevar la spada e brandirla come meglio poteva.
Una frase però colpì la Guerriera, pronunciata dal mostro prima di darsi alle danze mortali. La bestia si pentiva di aver preso l'identità di quella fanciulla, perché la sua indole pacifica era molto forte, ma non abbastanza da impedirle di ucciderla. V'era dunque ancora un residuo di Marika sotto le orribili fattezze dello Yoma. Eppure non esisteva altro modo di risolver la questione se non uccidendo la creatura, o morendo nel tentativo.
Ah, non vi ho detto che quella pillola che le avevan dato i signori in nero di Staph non solo oscurava la sua natura demoniaca ma la privava anche della possibilità di sfruttarne i vantaggi in combattimento. Aggiungiamoci che l'arena dello scontro consisteva in una buia e angusta cantina e nessuno di noi dubiterà che alla Guerriera non mancavan coraggio e determinazione!
Fu una lotta serratissima in cui riuscì a metter alla prova la sua capacità di balzare per aria come una molla e ad affettare il mostro come un prosciutto prima di coglierlo alla sprovvista e decapitarlo. Ops, per poco. Ormai stremata non le riuscì per bene e la bestia morì soffrendo assai, con l'orribile testa staccata più o meno a metà. Non sappiamo quali furono le ultime parole dello Yoma, però sappiamo che la Guerriera si rammaricava di non aver potuto uccider la bestia che prima era Marika con un colpo pulito, evitando tutto quel trambusto.
Non vi fu euforia se non nell'attimo in cui la vita spirò dalle membra affettate della bestia. Una grave consapevolezza opprimeva la Guerriera che addirittura ricompose la vile salma prima di avvertir Messere Paval che tutto era finito e le aprisse la porta di quella dannata cantina.
Non vi fu trionfo. Solo dolore e cordoglio d'un padre che aveva perso il suo tesoro più prezioso. La fanciulla provò a togliersi la colpa di quel dolore dalle mani sporche di sangue, eppure non ci credeva davvero. Era stato lo Yoma a decretare la morte della giovane Marika, non lei. Lei era solo una conseguenza.
Mentre ripercorreva le sale di quella ricca dimora pensava a come tutto fosse in ordine, intonso, come se nulla fosse accaduto. Doga era ignara di tutto. Un lavoro pulito, davvero soddisfacente. Ma con tanto sporco sotto i tappeti, sotto i pavimenti, in quella maledetta cantina, sulle mani della Guerriera.
"Posso assorbire tutte le sozzure di questo mondo se dovesse servire a salvare le vite umane. Io vengo da quello sporco, ne condivido la natura. Ho imparato qualcos'altro sul perché brandisco la mia spada."
Pensava la fanciulla sulla via di ritorno, senza trionfi e senza un graffio.

Nolite te bastardes carborundorum
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RE: [Nuova] Scheda di Zireael (GingerAle) - GingerAle - 22-04-2022 10:15 PM

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