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QUEST A Caccia di Fantasmi [Nardo]
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13-08-2018, 05:30 PM
Messaggio: #41
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
Per quanta esperienza possa aver acquisito nel tempo, Caterina, e per quanto fosse in quel momento guidata da puro istinto... Non poté nulla per prevedere la mossa fulminea di Seayne.
La Guerriera, veloce come un lampo, saettò verso la sua avversaria e con il braccio rimasto tenta di amputare il braccio della ribelle. Tale è la velocità raggiunta da Seayne in quella mossa che non solo troncò il braccio della sua avversaria ma dato l'impeto si venne a trovare a tre metri di distanza da essa (ovviamente, ormai, alle sue spalle). Il primo indice che le suggerì la riuscita del piano, nel caso durante l'amputazione stessa lei avesse avuto dei dubbi in merito, fu il pesante tonfo del metallo per terra seguito da uno più leggero e "morbido" della carne. Caterina, sconvolta, resta in piedi senza capire esattamente cosa fosse successo per qualche secondo... ...Poi, data la perdita di sangue e la stanchezza dello scontro, cade a terra sulle ginocchia coprendosi e limitando l'emorragia tamponando con la mano. Ansima e inizia a singhiozzare, non per il dolore tuttavia. Il suo corpo è percorso da fremiti e tra sé e sé pronuncia parole oscure e confuse ma ha sicuramente recepito il messaggio: lei non sarà mai abbastanza agile e veloce da battere Seayne. Ora la sua avversaria è inerme, a terra, dolorante in uno stato mentale... Difficile da decifrare. La Guerriera avrebbe desiderato procedere con una epurazione veloce o aveva tempo per delle domande considerando le condizioni in cui era? |
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14-08-2018, 06:14 PM
Messaggio: #42
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Il guizzo improvviso di Seayne raggiunse il suo scopo e il braccio dominante di Caterina, assieme all’arma che brandiva, venne staccato di netto dal corpo della ribelle la quale, ferita e, forse, ulteriormente sconvolta da quanto successo, cadde in ginocchio, tenendosi la ferita con l’altra mano, ansimando e singhiozzando, col corpo è percorso da fremiti e pronunciando parole delle quali la guerriera albina non comprendeva il significato… -Ce l’ho fatta! Adesso anche lei è in difficoltà! Però… che faccio adesso? Non capisco in che condizioni mentali si trovi, ma è difficile che sia rinsavita di colpo. Se già prima era irrazionale e spinta dall’odio verso di me, dubito che adesso mi abbia perdonato, anzi. E quei tremiti… E dal momento che non sento il suo yoki, vista la sua rabbia verso di me, la sua mente sconvolta da qualunque cosa sia successa qui e lo shock della ferita non vorrei che tutto questo la spingesse verso un inatteso risveglio!- Seayne rinserrò la presa sulla sua arma, mentre prendeva la sua decisione: -Non ho tempo di fermarmi per provare a fare conversazione! La mia ferita è grave quanto la sua e non so quanto tempo potrò reggere ancora, soprattutto se i miei timori dovessero avverarsi! Stephan, Ashton: perdonatemi! Non ho tempo di chiederle dove siete… Cercherò le vostre tracce più tardi, tanto sono convinta che Caterina non sia in grado o voglia dirmi cos’è successo, perciò…- A quel punto, la Numero 22 avrebbe cercato di portarsi rapidamente al fianco di Caterina, dal lato del braccio amputato della ribelle, per poi cercare di decapitarla con la sua claymore il più velocemente e pietosamente possibile. Seayne si sarebbe comunque tenuta in guardia, pronta a balzare via per provare a sottrarsi ad eventuali ultimi trucchi dell’avversaria. Visto quanto accaduto, era meglio non sottovalutare Caterina finché tutto non fosse finito. Citazione:Yoki Utilizzato: 50% - Punti Limite: 11/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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19-08-2018, 04:31 PM
Messaggio: #43
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
In quel momento, Caterina, parve estremamente calma; come se avesse accettato la sua morte e tutto quello che poteva derivarne.
Tuttavia, Seayne, aveva deciso di prendere la questione di petto; lei, effettivamente, non aveva idea di cosa fosse in gradi di fare. Un animale ferito e sul punto di morte, se messo alle strette, reagiva nei modi più imprevedibili e dannosi per cui, essendo anche lei messa in una condizione di difficoltà, la Guerriera decide di epurare la minaccia. Scelse la via più semplice e più sicura. Scattò in avanti, arma in pugno, pronta alla decapitazione. Per quanto la sua velocità fosse eccezionalmente straordinaria, ogni suo movimento le parve estremamente lento - come se lei si trovasse all'interno di un mondo fatto di miele. Forse era perché non vedeva l'ora di trafiggere con la sua lama il collo di Caterina e più l'elsa della spada si avvicinava e più lentamente il momento tanto atteso si faceva attendere. Però ecco cosa accadde, proprio poco prima che Seayne le desse il colpo di grazia: come temeva lei, Caterina, si risvegliò. Così, di improvviso: la sua pelle si ricoprì di scaglie metalliche mentre il suo corpo deforme andava a plasmarsi rapidamente in qualcos'altro. La lama di Seayne non riuscì a penetrare quelle scaglie metalliche che per quanto sottili e fluide potessero sembrare erano invece estremamente resistenti. I capelli, improvvisamente, si fecero irsuti ed appuntiti come una specie di istrice mentre sulla schiena andarono a crearsi due sacche che esplosero poco dopo... Da esse ne uscirono un paio di ali, sottili e agili ma ugualmente resistenti come il resto del corpo; seguì poi a crearsi una coda dall'aspetto ossuto e delle zampe artigliate al posto dei piedi. YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA Ne seguì un urlo acuto ed assordante, che fosse di dolore o di rabbia poco cambiava ormai. Con un battito di ali scagliò a terra Seayne disarmandola e poi, con la sua mole la sovrastò. Era alta circa 3 o 4 metri, molto più di lei certo ma di dimensioni ridotte rispetto a certi risvegliati che era andata ad affrontare nella sua carriera... Basti pensare al drago marino che aveva affrontato nelle Terre del Sud. Comunque, la situazione si era messa... Molto male, era anche stata disarmata e non aveva un braccio. E quella continuava a strepitare. ....AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!! Però, forse a causa dell'improvvisa trasformazione, sembrava essere estremamente confusa. Si guardava intorno, affannosamente, come alla ricerca di qualcosa. Che cosa? Non lo sapeva nemmeno lei ma sembrava stesse ignorando Seayne. |
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20-08-2018, 09:37 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-08-2018 06:44 PM da Nardo.)
Messaggio: #44
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Nonostante tutto, Seayne non fu sufficientemente rapida e i peggiori timori della guerriera albina si rivelarono fondati… Caterina, alla fine, si era risvegliata! A nulla era valso il suo tentativo di epurarla: la sua trasformazione era già in corso quando la sua claymore cozzò contro le scaglie che ora ricoprivano il corpo della creatura e, forse a causa del contraccolpo e dello sbilanciamento dovuto al furioso muoversi delle ali di Caterina, Seayne perse la presa sulla sua arma e cadde a terra, con la cosa che la ribelle era diventata che torreggiava, urlando, su di lei. Sulle labbra della Numero 11 comparve un sorriso amaro, deformato dalle zanne: -E dire che ho creato la mia Gùrthang proprio per occasioni come questa! Quale ironia! Che grande beffa non poterla usare in battaglia nemmeno una volta! E così, dio di Rabona, hai deciso di punirmi ancora una volta per aver osato io, una mezza demone, ad amare un tuo devoto servitore.- Aspettandosi il peggio ma avendolo messo in conto da molto tempo, Seayne si sentì invadere da una grande tristezza, mentre sentiva delle lacrime salirle agli occhi. -Oh, Stephan… dove sei? Cosa ti ha fatto questa pazza furiosa? Avrei… voluto vederti ancora una volta, baciare le tue labbra ancora una volta prima della fine ma adesso… Non so cosa sia successo qui, spero solo che tu sia riuscito o riesca a fuggire prima che questo mostro ti divori.- Gradualmente, lo yoki di Seayne si abbassò fino ad azzerarsi del tutto, il suo fisico ritornò normale e i suoi occhi ripresero la normale tonalità argento. Ciò che rimaneva del suo braccio sinistro le faceva un male cane ma Seayne non emise un lamento tanto supponeva che, con ogni probabilità, le sue sofferenze non sarebbero durate ancora a lungo. Anzi, la Numero 11 voleva quasi gridare alla sua nemica, per sollecitarla a darle il colpo di grazia, quando la guerriera albina si accorse che qualcosa non quadrava… -Ombre! Ma cosa sta facendo?- Caterina infatti sembrava essere estremamente confusa e si guardava intorno, affannosamente, come se fosse… -Sembra… spaesata. Come se… stesse cercando di capire cosa le è successo e… non sta infierendo su di me anzi, mi sta ignorando, almeno per ora. Chissà, forse… posso ancora fare qualcosa!-. Seayne non era sicura di quanto stesse accadendo e, di certo, non si aspettava un atto di clemenza da parte di Caterina, non dopo tutto quanto era successo. Tuttavia, finché c’è vita c’è speranza e il fatto che la nuova risvegliata la stesse ignorando aveva riacceso una piccola fiammella di orgoglio e dignità nel cuore della guerriera albina. Quindi Seayne avrebbe provato ad attendere un momento nel quale Caterina potesse apparire distratta e/o confusa per poi tentare di rialzarsi velocemente per dirigersi nel punto nel quale giaceva la sua claymore, con l’ovvia intenzione di riprenderla, sperando che il suo yoki azzerato e la sua naturale velocità le dessero quei pochi istanti che le servivano per tentare di recuperare la sua arma. Se ci fosse riuscita, a quel punto Seayne avrebbe cercato, arretrando, di rimettersi in guardia ma senza attaccare Caterina per non farla infuriare o, nel caso la sua fortuna continuasse, per non attirare l’attenzione della Risvegliata su di lei, pensando solamente, per quanto possibile, di deviare o schivare i colpi avversari, qualora fossero arrivati, dal momento che -Già prima era fisicamente più forte di me… Figuriamoci ora! Ma se devo morire, almeno voglio farlo in piedi!- Se il compito di riprendere la sua arma o di resistere agli eventuali attacchi nemici si fosse rivelato improbo, allora Seayne avrebbe cercato semplicemente di allontanarsi il più possibile dal raggio d’azione dell’avversaria, rinunciando a ogni forma di attacco diretto contro Caterina. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 11/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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24-08-2018, 11:26 PM
Messaggio: #45
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
Citazione:Nota: Seayne si accorse subito che, in effetti, l'idea di alzarsi e correre, fuggire e recuperare la spada pareva qualcosa di impossibile. Specialmente ora che aveva azzerato del tutto il suo Yoki si accorse di stare a stento sulle gambe, le quali erano pesanti come pezzi di granito. E la perdita di sangue, no, quella non accennava a volersi fermare; ovviamente la stanchezza si era accumulata fin da quando aveva speso molte energie nella rigenerazione, seppur parziale, delle gambe. Nonostante tutto, la Guerriera si alzò con forza e determinazione incredibile ma non avendo alcuna energia in corpo si accorse subito che la sua corsa fosse troppo fiacca e i suoi movimenti avevano attirato le attenzioni di Caterina. Forse la neo Risvegliata l'aveva già data per morta ma Seayne si era dimostrata ancora viva e ora non c'era nessun motivo per cui Caterina non potesse prenderla di mira. Data la lentezza della Guerriera, fu per lei molto facile raggiungerla con un balzo rapido ed aggraziato. Con la coda fredda e metallica avvolse il corpo della guerriera e, scoprendo di poter sbattere le ali anche per volare, Caterina spicca il volo portandosi appresso la sua nemica. Dall'alto Seayne ammirò le piccoli luci del villaggio, chissà quante persone ora stavano osservando la scena con il naso all'insù. Io... So... Amare. Caterina volò in cerchio un paio di volte, come un avvoltoio, prima di decidere di scagliare la sua preda a terra. Seayne fu, quindi, lanciata per terra e l'impatto non fu doloroso quanto si sarebbe aspettata che fosse: infatti Caterina aveva scelto un terreno molto morbido nel quale farla atterrare, ovvero nel mezzo di una risaia. Certamente, tale cortesia non era stata volontaria ma alla fine cosa cambiava? Tanto Seayne era in condizioni pietose. Come una poiana quindi la Risvegliata procedette a lanciarsi sulla preda inerme a terra, sente gli artigli delle zampe conficcarsi nella carne del braccio che le era rimasto [MEDIA] e gli schizzi d'acqua della risaia bagnarle la faccia. Poi tutto si fermò. Forse perché l'ultima cosa che aveva visto erano due grandi occhi gialli e demoniaci venirle addosso o forse... ...Forse solo perché si rivide nel riflesso dell'acqua, illuminato dal cielo notturno, ma Caterina non portò il colpo finale. Piuttosto osservò sé stessa. A lungo. Non capiva. Il respiro di Seayne era quasi assente e il sangue di lei finì con il coprire anche l'immagine riflessa delal Risvegliata. Ah. Il sangue. Molto sangue. Caterina vide molto sangue. ...Fame? Tacque qualche secondo. Forse non aveva ancora compreso cosa lei fosse diventata ma era... Confusa ed affamata. Io so amare? Io so ODIARE! Il cuore nel petto della Risvegliata iniziò a battere forte, la sua coda si muoveva come un serpente minaccioso, infine cacciò un urlo terrificante e spiccò nuovamente il volo. Inutile perdere tempo sul cadavere di una sua vecchia nemica, chiunque lei fosse. In effetti, Caterina, si ricordava ben poco. A parte di aver fame. Si ricordò anche che a pochi passi da lei c'era... Un po' di cibo. Nelle case e nelle chiese. Affamata e devastata dal combattimento precedente si fiondò su qualunque cosa si stesse muovendo e che potesse venir ingoiata. In lontananza, Seayne, udì le urla della gente che veniva fatta a pezzi da una vorace Risvegliata che lei tanto disprezzava. Però non poteva salvare nessuno, sicuramente non in quelle condizioni. Prima di tutto, doveva rendersi conto di quanto fosse fortunata ad essere stata confusa per un cadavere e poi doveva anche occuparsi delle sue ferite ma se si fosse mossa ancora rischiava di attirare nuovamente le attenzioni di Caterina. Per cui dovette aspettare, non seppe quanto: 10 minuti? 30? E alla fine l'Arpia volò via, verso il Castello di Thierry. Forse ora poteva tentare di recuperare il braccio perduto e la spada, rigenerare le ferite e sperare di non aver atteso troppo a lungo. Il dissanguamento era stato molto pesante e anche solo quei 20 m di distanza dal proprio braccio perduto parevano... ...L'altro capo del mondo. |
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27-08-2018, 06:51 PM
Messaggio: #46
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Era ancora viva… Caterina, forse perché confusa dal suo risveglio, forse perché l’aveva data per morta, forse perché affamata o forse per tutti questi fatti messi assieme, dopo averla sbattuta a terra e aver infierito anche sul suo braccio destro, l’aveva lasciata in vita. Però… c’era la sofferenza… la sofferenza che Seayne provava nel suo corpo martoriato e quella che sentiva nella sua anima nell’udire le urla disperate degli abitanti di Thierry, attaccati dalla Risvegliata… -Oh, Grande Stella del Nord! Perdonami! Io… non ho la forza di aiutarli!- Seayne stava quasi per lasciarsi andare, morire come una sorta di compenso, di espiazione per quelle morti innocenti i cui echi disperati giungevano alle sue orecchie. Nelle sue condizioni non sarebbe stato difficile: sarebbe bastato attendere senza far nulla… -E’ il mio orgoglio che ha portato la sventura su quelle persone… merito forse io di vivere più di loro?- Ma, mentre la sua anima si dibatteva per trovare una risposta a quella angosciosa domanda, l’attacco di Caterina a Thierry cessò e gli occhi d’argento della guerriera albina videro la sua nemesi volare via, dirigendosi verso un castello non molto distante… NO! Quel monosillabo, urlato dalla sua stessa bocca, colse quasi di sorpresa la Numero 11, mentre sentiva nel suo cuore riaccendersi il fuoco della sua determinazione che, letteralmente, bruciò quei pensieri di rassegnazione, sostituendoli con altri, molto più risoluti… -No! La colpa non è mia! La colpa è di quella pazza furiosa, incapace di gestire tanto il suo yoki quanto la sua testa! Per non parlare delle sue azioni sconsiderate che ci hanno condotte entrambe qui- Lo yoki della guerriera albina risalì al 30% -Io… non posso morire! Non ancora! Vivi oggi Seayne, per combattere domani!-. Seayne si rendeva conto che raggiungere quel che rimaneva del suo braccio sinistro sarebbe stato uno sforzo doloroso ma, per quanto il compito sembrasse penoso, doveva provarci. Se mai avesse in futuro incontrato di nuovo Caterina, doveva cercare di essere al massimo delle sue forze e della sua condizione fisica. La Numero 11 avrebbe quindi provato, anche a costo di strisciare, a raggiungere i resti del suo braccio sinistro e di ricomporli quanto più possibile sul terreno. Se ci fosse riuscita, a quel punto si sarebbe stesa a terra, provando a far combaciare il moncherino rimastole con i resti del suo arto sinistro, elevando il suo yoki al 50% e cercando di incanalarlo verso il suo braccio martoriato per provare a rimetterlo insieme -Mamma, papà, amici miei! Datemi la forza!- Implorò Seayne, mentre con la mano destra stringeva i grani della mala che teneva al collo, rivolgendosi col pensiero a tutte le persone a lei care, rappresentate dai singoli semi del suo rosario, mentre la sua mente si ritraeva dal mondo circostante, focalizzandosi solo e unicamente sulla guarigione del braccio sinistro, del quale la guerriera albina aveva provato a imprimersi bene in mente l’immagine dei danni subiti dallo stesso e che ora avrebbe provato a sfruttare come fosse una sorta di mappa per “guidare” letteralmente il processo di risanamento, lentamente, con calma, tentando di iniziare dalle ossa, per poi passare, se le cose fossero andate come previsto, alla carne, ai tessuti, alla candida epidermide e al sangue. Se, alla fine del tentativo di riattaccarsi il braccio, a Seayne fossero rimaste ancora delle energie, avrebbe provato a sfruttarle con lo scopo di provare a guarire prima il braccio destro per poi cercare di finire con la coscia sinistra. Citazione:Yoki Utilizzato: 30% => 50% - Punti Limite: 13,5/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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11-09-2018, 06:32 PM
Messaggio: #47
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
Seayne avverte lo Yoki di Caterina allontanarsi per poi, improvvisamente, sparire nel nulla e a quel punto senza ripensamenti inizia la rigenerazione di tutte le ferite che il suo corpo già martoriato aveva subito.
Un processo lento e doloroso ma alla fine la Guerriera albina riesce a portare a termine la rigenerazione di tutte le parti lese. La giovane combattente ha deciso di sopravvivere oggi per combattere (appunto) domani, molto probabilmente anche per vendicare Ashton e Stephan di cui non aveva notizia! Ora cosa aveva tra le mani? Una missione fallita e innumerevoli feriti? La situazione era confusa e lasciava ovviamente un'infinità di opzioni differenti sul comportamento che la Guerriera avrebbe dovuto adottare, poteva andarsene silenziosamente o aiutare i civili o studiare il luogo, poteva mettersi persino ad inseguire Caterina ma che senso aveva a quel punto? Se nella testa non c'era altro che confusione, all'esterno non restava altro che desolazione |
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13-09-2018, 09:33 PM
Messaggio: #48
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] I minuti passarono lenti e dolorosi, mentre Seayne impegnava tutta se stessa, dosando lo yoki il meglio che poteva per non perderne il controllo finché, dopo quella che le parve un’eternità, tutte le sue ferite vennero sanate e il suo braccio sinistro fu nuovamente al suo posto. Seayne tirò un sospiro di sollievo mentre azzerava lo yoki e il suo corpo ritornava al suo aspetto normale -Sia lodata la Grande Stella del Nord! Ho veramente temuto di rimanere mutilata!- Il ricordo di quanto accaduto a Camillah era ancora ben vivo nella sua mente. Seayne a quel punto si concesse qualche istante per esaminare la situazione: -Caterina è… andata! Quando si è risvegliata ho percepito il suo yoki per la prima volta, ma adesso è scomparso di nuovo. Quindi o si è allontanata oltre le mie capacità di sentirla oppure ha trovato nuovamente il modo di nascondere la sua aura da demone. Per di più…- Gli occhi di Seayne si volsero nuovamente in direzione del castello che aveva visto prima, verso il quale la sua nemesi era volata via… -Quella pazza si è diretta proprio verso il castello e l’ordine di Hughes in proposito è stato molto chiaro: non devo avvicinarmi ad esso! Ci sarà una ragione se mi è stato dato quell’ordine e non intendo disubbidire. Quindi questo pone fine alla questione e… alla mia caccia.- La guerriera albina sentiva di avere ancora delle forze residue, però non era in grado attualmente di stimare la forza di Caterina nella sua forma risvegliata e, visto l’ordine impartitole dal superiore, la Numero 11 temeva brutte sorprese in agguato nel maniero…Insomma, meglio evitare! Tuttavia, c’era ancora una questione da dirimere: cercare tracce di Stephan e Ashton o correre in soccorso degli abitanti di Thierry? Il cuore di Seayne era in subbuglio: seguire i propri sentimenti o il proprio altruismo e il senso del dovere? STEPHAN! ASHTON! Gridò all’improvviso, a gran voce e per alcune volte la Numero 11 nella speranza, forse vana, di farsi udire dai due uomini e di ricevere da loro una risposta. Se quella risposta non fosse arrivata, dopo aver raccolto la spada di Caterina e averla infilata assieme alla sua nel supporto sulla schiena… -Forse ai capi potrà essere utile, non si sa mai.- Seayne, col cuore in subbuglio, si sarebbe diretta a Thierry con l’intenzione di dare una mano a soccorrere la gente, ovviamente se gli abitanti del paese glielo avrebbero permesso. In caso contrario e, comunque, quando avrebbe finito al villaggio, la guerriera albina aveva intenzione di ritornare al capanno di Caterina per cercare eventuali tracce di Stephan e di Ashton sperando che, dal momento che la piccola costruzione era isolata dal resto dell’abitato, se vi fossero stati degli indizi rimasti dopo la battaglia con Caterina, essi non venissero compromessi durante la sua assenza. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 19,5/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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18-09-2018, 01:03 PM
Messaggio: #49
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
Le urla di Seayne risuonarono nell'aria e rimasero sospese nel vuoto, l'unica risposta che la Guerriera albina ebbe fu l'eco della sua stessa voce che si propagava in quel luogo devastato.
Intuendo che nessuno avrebbe risposto alle sue urla, dunque, si accinse a raccogliere ciò che restava di Caterina. Raccolta la spada della propria arcinemica Seayne poté finalmente osservarne il simbolo: un 8 infilzato, peculiare come simbolo ma... Purtroppo non era qualcosa che avesse mai visto prima. Forse ai suoi superiori invece avrebbe detto qualcosa. Seayne decide di aiutare i civili in difficoltà e, a dire il vero, anche qui il lavoro che può fare è ben poco: pochi i feriti e molti i morti, chi poteva piangeva i propri cari deceduti e allontanava la Guerriera e lei dovette capire che più che per una motivazione di superstizione la allontanavano per restare soli nel proprio dolore. Seayne aiutò come meglio poteva ma non c'era molto da fare, il massimo fu liberare dalle macerie una bambina restata orfana e la scortò alla cappella dove aveva conosciuto le due suore. In quel breve pezzo di strada le disse molte cose, senza mai fermarsi, si chiamava Myra, aveva quasi dieci anni e 'faceva tutto quello che le dicevano mamma e papà'. Poi si rattristò un poco perché i due genitori... Non c'erano più. Non voleva lasciar andar via Seayne e fu molto difficile separarsi dalla giovane. Un giorno sarò forte e brava come te? Chiese, innocentemente, prima di salutarla per sempre. Ma ancora Seayne non aveva intenzione di abbandonare la cittadina di Thierry, no: doveva trovare qualcosa, qualche indizio che potesse indicare che forse Ashton e Stephan fossero ancora vivi da qualche parte. Di corsa, dunque, la Guerriera raggiunge nuovamente la casa nella quale aveva alloggiato Caterina e con le prime luci del mattino comincia a riordinare le idee. Le stanze erano, come se le ricordava, vuote e spartane ma sicuramente un paio di persone erano vissute lì per qualche tempo... Forse anche più di un paio di settimane. Il che era, ovviamente, strano ma cosa le avevano detto le suore su quell'abitazione?.. Nel salone del soggiorno Seayne scoprì un'entrata per un piano inferiore, interrato, una specie di cantina. L'idea che, forse, Caterina li avesse incarcerati laggiù assalì la Guerriera albina e con mani fredde alzò lentamente la porticina. L'interno era buio, molto buio, perciò Seayne dovette procurarsi una torcia prima di avventurarsi al suo interno. La stanza si rivelò essere... Più accogliente di quanto la Guerriera si aspettasse, tappeti sul pavimento, un letto comodo, libri. Appeso da qualche parte il mantello nero di Ashton ma sembrava lì per caso. Nessun tipo di sporcizia, niente polvere nemmeno sulle scale per cui si poteva presupporre che chiunque vivesse al suo interno avesse libero accesso ai piani superiori. Forse, l'unica cosa, erano i petali secchi di una rosa rossa. Però, ancora una volta, non c'era nessuno... Se non l'idea che Stephan fosse stato lì. Sì! La camera rispecchiava a pieno i suoi gusti ed i suoi interessi, lei lo sapeva bene. Cosa voleva dire tutto questo? E, a dire il vero, restava ben poco che lei potesse fare a Thierry; non c'erano indizi che lasciassero presupporre che Stephan o Ashton fossero ancora vivi, sembravano essersi volatilizzati nel nulla. |
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19-09-2018, 09:39 PM
Messaggio: #50
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] A parte l’eco di quei due nomi chiamati a gran voce, non vi fu risposta alle suppliche di Seayne -Sarebbe stato bello se almeno uno dei due avesse risposto, non è vero?- Amara conferma degli insegnamenti lasciatigli in eredità dal maestro Tahzay -La felicità è… impermanente… è destinata a esaurirsi, a spegnersi col tempo. Ma allora perché, perché non riesco a liberarmi dal desiderio di avere Stephan ancora qui con me e ne soffro, anziché semplicemente accettare con gioia la sua presenza quando c’è e lasciare libero il suo ricordo quando non è con me? Oh, maestro, ditemi perché!- Qualcosa che luccicava a terra attirò lo sguardo della guerriera albina: una claymore con ancora un braccio attaccato ad essa. Era la spada di Caterina, così la Numero 11 liberò l’arma dall’arto amputato e la esaminò; essa portava inciso uno strano simbolo, pareva un 8 infilzato, uno strano simbolo che non aveva mai visto prima e che, come stile, non le suggeriva nulla. -La porterò ai capi. Forse a loro dirà qualcosa anche se, visto quanto è successo, dubito possa essere di qualche utilità- Infilata quindi la claymore nel gancio secondario che aveva alle spalle, come da intenzioni Seayne si diresse verso Thierry con l’intenzione di dare una mano, anche se temeva che ci fosse poco da fare dopo l’attacco di Caterina. E fu così: scene di dolore e morte si presentarono davanti ai suoi occhi d’argento. Poco avrebbe potuto fare e poco fece, salvo tirare fuori dalle macerie una bambina, rimasta orfana dopo l’attacco della Risvegliata, per poi portarla alla cappella dove aveva conosciuto le due suore. La bambina, forse reagendo allo spavento, chiacchierò molto senza mai fermarsi, si chiamava Myra, aveva quasi dieci anni ed era una bambina molto ubbidiente, almeno stando a quello che diceva lei -Chissà… forse è troppo grande per essere condannata al mio stesso destino- Quando però si rese conto che i suoi genitori non c'erano più, la bimba si rattristò e non voleva separarsi da Seayne, la sua salvatrice. Staccarsi da lei fu molto difficile e doloroso: Un giorno sarò forte e brava come te? Chiese innocentemente la bimba, prima di salutarla per sempre: Meglio se sarai brava come la tua mamma, Myra. Le rispose la guerriera albina mentre se ne andava, pregando in cuor suo che l’Organizzazione non mettesse le mani su di lei. Non rimaneva altro da fare se non tornare alla casetta e cercare tracce di Stephan e Ashton. Seayne ci tornò di corsa e, prima di mettersi a frugare in giro, approfittando delle prime luci del mattino, comincia a riordinare le idee e a respirare in modo cadenzato in quell’esercizio che riusciva sempre a calmarla. -Con calma, devo cercare con calma, altrimenti potrebbe sfuggirmi qualcosa.- Accadde quindi che, nel salone del soggiorno Seayne scoprì un'entrata per un piano inferiore, interrato, una specie di cantina. -Forse che Caterina li abbia incarcerati qui sotto?- Seayne non ebbe problemi ad alzare la porticina ma l’interno era molto buio, perciò la Numero 11 dovette procurarsi una torcia prima di procedere oltre. La stanza si rivelò essere molto accogliente e sembrava rispecchiare… i gusti di Stephan! Seayne ne fu meravigliata -Ma che significa tutto questo?- Seppur confusa da quanto vedeva attorno a lei, la guerriera albina non rinunciò a portare a termine l’ispezione di quella stanza nascosta, la quale oltretutto sembrava anche pulita. Due cose attirarono l’attenzione di Seayne: un mantello nero appeso in un angolo, un mantello che Seayne era convinta di aver già visto -Ashton?- E dei petali secchi di una rosa. Null’altro c’era in quel luogo, niente che potesse far capire alla guerriera albina se Stephan fosse ancora vivo… o no! -Non c’è più nulla per me, qui…- Confusa e infelice, Seayne si sedette sulla scaletta che conduceva fuori dall’anfratto, con la testa stretta tra le mani, cercando di dare un senso al rompicapo che aveva davanti ai suoi occhi -Stephan e Ashton non sono qui, però non vedo neanche segni di lotta. Sono semplicemente… scomparsi! Ma perché tenerli in un luogo così accogliente?- Lo sguardo d’argento della guerriera albina cadde nuovamente sui petali di rosa rinsecchiti e, all’improvviso, i suoi occhi si sbarrarono quando una bizzarra idea prese forma nella sua mente. -E se… Caterina si fosse innamorata di Stephan?- Seayne scoppiò a ridere, ma era una risata amara la sua. Poteva avere senso. Dopo averlo rapito, vista la bellezza del giovane attore e i suoi modi educati e cortesi, Caterina si sarebbe potuta innamorare a sua volta del giovane e aveva costruito quel nido d’amore per tenerlo con se. Però l’arrivo di Ashton doveva aver destabilizzato la cosa. Di certo qualcosa era successo, visto lo stato mentale di Caterina al suo arrivo. Cosa quest’ultima che aveva con ogni probabilità contribuito a peggiorare la situazione, trovandosi la ribelle davanti alla sua rivale in amore. I pensieri di Seayne erano come un fiume in piena -Probabilmente Caterina avrà avuto buon gioco a tenere con se Stephan ma… e se, con l’aiuto di Ashton, fosse riuscito a scappare? Il fatto che Ashton abbia abbandonato qui il suo mantello, potrebbe far pensare a una fuga improvvisa- La guerriera albina lentamente si calmò, mentre la sua parte razionale ricominciava a prendere il sopravvento su quella emotiva. Si alzò e, dopo aver preso quello che credeva fosse il mantello di Ashton, iniziò a dirigersi fuori dalla casetta -La realtà è che mi ritrovo nella stessa situazione di quando sono fuggita da Rabona. Non ho modo di sapere se Stephan sia vivo o morto. Posso solo pregare per lui e sperare di rivederlo un giorno e, se Ashton è con lui, sono sicura che farà di tutto per aiutarlo.- Una volta fuori dalla casetta, Seayne si soffermò a osservare il castello dove Caterina si era diretta dopo il risveglio e la devastazione a Thierry -Ma tu, Caterina… sei stata una folle! Davvero la mia morte ti premeva così tanto da risvegliarti pur di riuscirci? E cosa hai ottenuto? Io sono viva e sana, mentre tu hai buttato alle ortiche quel che rimaneva della tua umanità! E adesso non sarai più un problema solo mio, ma dell’intera Organizzazione. Non importa se sarò io o una mia compagna a darti il colpo di grazia. Io avrei forse potuto avere pietà di te, in fondo non mi piace l’idea di uccidere una compagna ma adesso, considerando quel che sei diventata, non ho più di questi scrupoli! Seayne si avvolse nel mantello e iniziò a incamminarsi lungo la via che l’avrebbe riportata al suo villaggio fantasma. Voleva mettere un po’ di strada tra se e Thierry prima di concedersi un po’ di riposo ma, prima di allontanarsi, si rivolse un’ultima volta alla sua rivale, come se questa avesse potuto sentirla: Alla prossima volta, Caterina! Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 19,5/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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24-09-2018, 10:21 AM
Messaggio: #51
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
Ormai non c'era più nulla per Seayne, non a Thierry quantomeno; cosa le restava da fare? Pregare affinché Stephan e Ashton stessero bene! La Guerriera aveva associato quella situazione a quella avvenuta tempo addietro a Rabona, tuttavia questa volta le vite in gioco erano ben due.
Almeno, forse, avrebbe potuto consegnare a Hughes o chi per esso un tassello importante di quella misteriosa storia: la spada, e il simbolo, di Caterina. ***
Si può dire che tu abbia fatto un buon lavoro fino ad ora ma, sicuramente, non abbiamo ancora finito. La sottile voce della bambina a malapena creò un leggero riverbero all'interno di quella sala ormai da tempo abbandonata, con un sorriso quasi innocente accarezzava le pareti del Castello. Sì, mia Signora. Rispose Sofia, con le mani giunte in segno di preghiera. A quel punto la ragazzina rispose scocciata. Puoi risparmiare queste messe in scene con noi, vero? Disse lei, appoggiando lo sguardo sul suo fido compagno che annuì in risposta. ...La prossima mossa che ho pianificato dovrebbe--- Un tonfo, qualcosa piombò su di loro rompendo e distruggendo parte del colonnato; Caterina, ancora confusa dal suo nuovo stato, si dibatté in quello spazio angusto come una falena intrappolata. La ragazzina scansò all'ultimo secondo la coda tagliente della Risvegliata, con un balzo elegante saltellò a qualche metro di distanza. Nel frattempo, la guardia del corpo della bambina, trovò il modo di tenere ferma quella fastidiosa creatura: le forme dell'uomo mutarono improvvisamente, le dimensioni quadruplicarono e con una sola mano fu in grado di schiacciare a terra la neo Risvegliata. Dauf, tienila ferma! ...N-non la uccido? Non è forte, il suo Yoki è... No! Mia Signora -Disse Sofia, con tono sottomesso- Se mi posso permettere, una Risvegliata priva di senno in zona potrebbe... Taci! A quel punto, Riful, si sedette come di consueto su un punto in rilievo ad osservare la situazione con un ghigno dipinto tra le sue labbra. Qualcuno di voi ha percepito il suo arrivo? No?... Beh, ho avvertito il suo Risveglio e poi è sparita; pensavo fosse morta ma a quanto pare ha un altro asso nella manica: il suo Yoki va e viene. Lo trovo davvero interessante, un fenomeno da studiare direi. Potremmo usarla in qualche modo. Mia Signora... Questa Risvegliata è priva di controllo. Disse Sofia, spostando il suo sguardo sul corpo minuto di Caterina mentre si dibatteva cercando di liberarsi dalla presa di Dauf. Forse ha bisogno di una guida! ...Potrebbe cambiare le carte in tavola. Citazione:Hai diritto ad un ultimo post conclusivo. |
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25-09-2018, 10:11 PM
Messaggio: #52
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Più la distanza tra Thierry e Seayne aumentava, più lo spirito della guerriera albina si quietava. Ora che l’eccitazione e l’adrenalina della battaglia andavano via via scemando, la Numero 11 analizzò a mente fredda gli esiti di quella spedizione -Non ho trovato Stephan né alcun indizio utile per capire se sia vivo o morto e, nel primo auspicabile caso, dove si sia diretto. Non ho catturato né ucciso Caterina… L’unica cosa che sono stata in grado di fare è stata tagliarle un braccio e recuperare la sua claymore. Proprio un fallimento, non c’è che dire!- Fu l’amara conclusione alla quale la guerriera albina giunse. -Certo, potrei dire che nel momento a me più favorevole, quella sciocca ha preferito il risveglio alla sconfitta ma non sono il tipo da cercare scuse: avrei dovuto prevedere un esito simile, data l’instabilità mentale di Caterina e invece ho lasciato ancora una volta che i miei sentimenti e desideri guidassero le mie azioni! Posso solo sperare che i capi non mi puniscano per la mia incompetenza!- Per buona parte del percorso, Seayne rivisse con la mente ogni singolo istante dello scontro con Caterina, focalizzandosi su quello che sentiva, sulle emozioni, sulle paure provate prima, durante e dopo quello scontro infruttuoso e sforzandosi di analizzare le cause che avevano portato a quello scontro e gli effetti provocati dallo stesso. Giungendo una volta di più alla conclusione che la sua situazione rientrava perfettamente in quella che gli antichi maestri della sua filosofia di vita chiamavano: la Prima Nobile Verità… -L’assenza di ciò che si ama, è sofferenza. La presenza di ciò che si odia, è sofferenza. Il desiderio è sofferenza. L’avversione è sofferenza. Questa è la Prima Nobile Verità.- Una sera lungo la strada, oramai in vista delle sue amate montagne, dopo aver mangiato qualcosa e mentre meditava prima di concedersi un po’ di riposo, sgranando i semi della sua mala a Seayne parve di udire, provenire dal profondo di sé stessa, la voce gentile del maestro Tahzay che le rammentava: La Seconda Nobile Verità è: la causa della sofferenza. La causa della sofferenza è l’attaccamento. L’attaccamento, a sua volta, è causato dall’ignoranza. L’ignoranza che causa l’attaccamento è l’ignoranza della realtà, è l’ignoranza che la realtà è impermanente . L’ignoranza della realtà produce l’attaccamento perché si crede permanente ciò che è impermanente . L’attaccamento produce la tristezza, l’ira, l’invidia, il timore, l’ansia, la paura e la disperazione. Un lieve sorriso si disegnò sulle labbra di Seayne, mentre il suo volto turbato lentamente si scioglieva in un’espressione più serena. -Che sciocca sono stata! Come ho potuto dimenticarmi di tutti questi mesi di studio e meditazione? Sono stata un’allieva pessima, ho abbandonato il sentiero indicatomi dal mio maestro per la brama, per l’attaccamento che provo per Stephan e… sono stata punita per questo!- Poco dopo, mentre la guerriera albina si stendeva per riposare, cercando con lo sguardo d’argento la Stella Polare sulla volta celeste, Seayne concluse che -Impegno! Devo metterci maggiore impegno! Non basta raggiungere la pace mentre sono in meditazione profonda. Coloro che raggiungono la piena consapevolezza o illuminazione che dir si voglia sono in pace anche in condizioni di veglia! Niente e nessuno è in grado di scalfire la loro pace. Io non ho un maestro che possa guidare i miei passi lungo questa via perciò dovrò percorrere il mio sentiero un passo alla volta. Sono inciampata tante volte e probabilmente inciamperò e cadrò ancora: l’importante però è rialzarsi sempre e andare avanti!- Poi, i pensieri della Numero 11 andarono all’uomo amato -Stephan… Spero con tutta me stessa che tu sia da qualche parte sano e salvo! Se così fosse, solo il tuo dio di Rabona e la mia Grande Stella del Nord sanno cosa ci riserverà il destino e se saremo destinati a incontrarci di nuovo a questo mondo. Fino ad allora… Arrivederci Stephan! E grazie di tutto a te, Ashton: per la tua amicizia e per il coraggio con il quale hai protetto e, credo, hai tentato anche questa volta di proteggere Stephan. Mi auguro che anche tu stia bene…- E Seayne scivolò nel sonno, con la sua mala ancora saldamente stretta nella mano sinistra. Il mattino seguente, destatasi di buon’ ora e sentendosi rinfrancata anche nello spirito, la guerriera albina si preparò a inerpicarsi sul sentiero che conduceva a Edoras, il suo villaggio fantasma, al quale contava di giungere verso il tramonto o subito dopo. Se lungo la strada o a destinazione avesse incontrato Hughes o qualche accolito da lui incaricato, avrebbe consegnato a lui la claymore di Cristina e presentato un rapporto il più dettagliato possibile, cercando di non tralasciare nessun particolare, per quanto insignificante potesse sembrarle. -Inoltre, sono probabilmente l’unica a conoscere il vero volto di Caterina. Se quella stolta ha mantenuto la sua capacità di non far percepire il suo yoki, vederla in faccia se è in forma umana potrebbe essere l’unico modo per scovarla.- Se fino a Edoras non avesse trovato nessuno dell’Organizzazione la Numero 11, una volta raggiunto il suo villaggio, si sarebbe concessa un po’ di riposo, per poi ripartire alla volta del Quartier Generale per cercare là il suo superiore: Seayne non sapeva se e quanto quella sua missione fosse stata “ufficiale” perciò adottare un atteggiamento prudente e rivolgersi direttamente a Hughes avrebbe forse risparmiato all’uomo in nero e a lei possibili problemi. In ogni caso la guerriera albina non aveva più intenzione, almeno per il momento, di chiedere la possibilità di intraprendere imprese personali: Seayne era convinta di aver tirato troppo la corda e, visto anche l’esito di quella sua impresa, era forse meglio mollare la presa prima che la fune si spezzasse, con tutto ciò che avrebbe potuto comportare. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 19,5/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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30-09-2018, 08:22 PM
Messaggio: #53
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
Per fortuna di Seayne, o per fortuna di entrambi, Hughes riuscì ad incontrarla privatamente; ascoltò attentamente il rapporto ma non disse nulla, non era deluso dalla Guerriera ma era evidentemente insoddisfatto del risultato.
In un certo senso, si sentì quasi responsabile: se avesse avuto maggiori informazioni, allora... Ormai era andata e, con la spada della disertrice, forse avrebbe potuto scoprire qualcosa in più. Non commentò la missione, si limitò ad una frase asciutta: Molto bene, abbiamo qualcosa da cui partire. E poi, così come si era presentato, se ne andò portando con sé la spada del fantasma. QUEST CONCLUSA, A BREVE RICEVERAI LA TUA VALUTAZIONE. |
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