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QUEST Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
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10-09-2015, 11:42 PM
Messaggio: #21
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Parlato parlato da altri pensato
La guerriera tettona guardò la sua comandante. Cazzo... si è incazzata... meglio stare attenta... Elenwen ascoltò Hans mentre parlava delle vie secondarie, delle piazze e delle fognature. Che palle... cazzo me ne frega, l'importante è scovare i yoma e ucciderli... non di studiare la città... Hans e Fritz portarono le tre guerriere alla casa di Borgomastro che li saltò a braccia aperte Ben arrivate signorine. Io sono il Borgomastro Gareth Murn. Vi chiedo la cortesia di voler attendere ancora un po' prima di discuttere dei nostri affari, in quanto vi sono altre persone che desiderano conferire con voi. Intanto se volete accomodarvi... Il salotto del Borgomastro ricordò ad Elenwen il salotto della Signora Semirhage. Accidenti... Elenwen estrasse la spada, si sedette su una poltrona con la spada appoggata alla poltrona. Il Borgomastro offrì alle guerriere qualcosa per saziarli. Si, mi piacerebbe assaggiare il the e dei pasticcini... Chiuse gli occhi e attese il the e pasticcini. Non vorrei perdere tempo... ritornaiamo agli affari... a noi è stato detto che dobbiamo cercare uno yoma... c'è stato qualche caso di gente scomparsa? Era curiosa della proposta di Rebecca ma non voleva sapere per cosa le serviva il sacco e ascoltò il discorso di Gareth. Citazione:Yoki usato : 0 % |
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12-09-2015, 04:20 PM
Messaggio: #22
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Il Borgomastro chiama una giovane cameriera, ordinandole di provvedere a quanto richiesto prima di rispondere a Rebecca:
Un sacco? Uhm… Beh… Non credo sarà un problema procurarne uno. Ve lo farò portare.
E poi rivolge un leggero inchino a Elenwen:
Capisco la vostra urgenza signorina, ma vi chiedo di pazientare ancora un po’: non ci vorrà molto.
Infatti, la vostra attesa non dura a lungo: giusto il tempo di sorbire il the che sentite un leggero bussare alla porta della stanza. Gareth Murn, dopo aver socchiuso l’uscio per vedere di chi si trattasse, apre la porta e fa entrare i nuovi arrivati, tre persone in tutto: due uomini e una donna:
Signorine, vi presento Hassan Jared, la vedova Hamyn e Gustàv Jocelin, i rappresentanti della Corporazione dei Mercanti. Signori, queste sono le claymore inviate dall’Organizzazione come da nostra richiesta.
I tre nuovi arrivati sono molto diversi tra di loro. Hassan Jared è il più alto dei tre: la sua pelle è color del bronzo e la sua corporatura robusta; indossa una camicia dl lino chiara, pantaloni e una giacca senza maniche di color sabbia e un piccolo turbante dello stesso colore gli avvolge la testa, incorniciata da una barbetta ben curata, appuntita sul mento; calza degli stivali di pelle con la punta ricurva verso l’alto. Un paio di orecchini d’oro, un rubino che orna il turbante e un grosso anello d’oro all’anulare della mando destra sono gli unici segni della sua ricchezza. I suoi occhi neri vi fissano con intensità e attenzione una a una e, prima di passarvi davanti per accomodarsi su di una poltrona libera, Hassan congiunge le mani all’altezza del petto e, chiudendo gli occhi, inclina leggermente la testa verso di voi, rivolgendovi uno strano saluto:
Possiate sempre trovare acqua e ombra lungo il vostro cammino, signorine!
La vedova Hamyn è completamente avvolta da un lungo e raffinato abito color blu notte, stretto in vita da una larga fascia dello stesso colore, semplice nella fattura ma ornato da sottili e delicati ricami in filo d’argento, che lo fanno risplendere quasi come fosse un cielo stellato. Dal cappuccio tirato sopra la testa della donna fa capolino un volto dalla pelle rosea con lineamenti dolci, anche se inizia a essere segnato da qualche ruga, con degli occhi grigi che vi guardano con gentilezza, ma nei quali potete intravvedere una traccia di malinconia; i capelli che sbucano fuori dal cappuccio sono d’un nero corvino, tuttavia non è difficile vedere più di qualche filo bianco in mezzo a essi. Non potete fare a meno di notare, sul dito anulare della sua mano sinistra, una semplice fede in oro.
Subito dopo il saluto di Hassan, un leggero sorriso si apre tra le sue labbra, scoprendo due file di piccoli denti bianchi come perle, mentre la sua voce gentile vi saluta a sua volta:
Ben arrivate mie care! Spero che il vostro viaggio fino alla nostra città sia stato piacevole!
Dopodiché anche lei si accomoda su una poltrona libera.
Dei tre mercanti, Gustàv Jocelin sembra il più giovane e quello più a disagio in vostra presenza: educatamente sembra fare di tutto per non farlo notare, tuttavia il linguaggio del suo corpo lo tradisce. Il mercante è vestito con una camicia ad ampie maniche con i polsi a sbuffo; porta pantaloni neri e stivali di pelle nera lucidissimi, a parte le suole impolverate per aver camminato in strada. Un panciotto in pelle nera completa il suo abbigliamento. Il suo viso affilato e col mento a punta è ornato da un paio di baffi impomatati le cui estremità, arricciate verso l’alto, sono spesso tormentate dalle mani dell’uomo. Gli stretti occhi castani sembrano guizzare nervosamente dall’uno all’altro dei vostri volti e i suoi capelli castani e lunghi sono raccolti dietro la nuca in una coda di cavallo che gli arriva a metà della schiena. Un grosso anello in oro all’anulare della mano destra è l’unica traccia ostentata della sua ricchezza.
Buongiorno a voi…
È l’unica cosa che si limita a dirvi Gustàv, mentre prende posto a sua volta sull’ultima poltrona rimasta libera.
A questo punto Gareth Murn richiama l’inserviente, ordinando altro the e altri pasticcini per i nuovi arrivati, dopodiché recupera una sedia da una stanza vicina e si siede a braccia conserte dietro i tre mercanti. I due uomini fissano a turno la vedova Hamyn e annuiscono. La donna si schiarisce la voce e prende la parola:
Mie care ragazze, credo sia inutile perdere tempo nell’attesa che arrivi il nostro the, perciò direi di iniziare subito. Immagino che i vostri superiori vi avranno informate che vi abbiamo assunte per sorvegliare la nostra grande fiera ed evitare che degli Yoma si mescolino alla folla per entrare indisturbati in città. Ora, sappiamo che la nostra città è molto grande e non sappiamo se le vostre… capacità siano tali da poterla tenere tutta sotto controllo. Quello che ci aspettiamo da voi è che se, disgraziatamente, uno o più Yoma iniziassero a mietere vittime, voi interveniate per stanarli e eliminarli il più in fretta possibile!
La donna si interrompe quando la giovane cameriera bussa alla porta ed entra portando un vassoio nel quale notate subito che vi sono due teiere e sei tazze, con altrettanti pasticcini. Prima di ritirarsi la ragazza prende il vassoio che aveva portato prima per voi tre ed esce dalla stanza. A quel punto Gareth Murn sposta la sua sedia e si accomoda con lo schienale appoggiato alla porta, la quale si apre verso l’interno, bloccandola. La vedova Hamyn si versa del the, imitata poco dopo dagli altri due mercanti; la donna attende educatamente un attimo per vedere se anche voi fate altrettanto, per poi continuare il suo discorso:
Tutto ciò in realtà è una storia di copertura, che abbiamo raccontato alla gente anche se, effettivamente, sarà comunque parte del vostro incarico. Di fatto però, sospettiamo che nei dintorni della città ci siano già uno o più Yoma, solo che non hanno ancora mietuto vittime tra gli abitanti di Cezanne!
Mentre la donna beve un sorso di the, Hassan Jared prende la parola:
E’ già da qualche mese che, sulle strade che conducono a Cezanne, sia quelle principali che quelle secondarie, vengono rinvenuti dei cadaveri privati delle budella, ma talmente straziati da risultare irriconoscibili. Si direbbe che qualcuno ne abbia volutamente devastato i volti per impedirne il riconoscimento. Sulle prime non ce ne preoccupammo, non essendoci state vittime tra i nostri concittadini, ma poi…
Gustàv Jocelin si inserisce nel discorso:
Un mese fa, grazie a un particolare tatuaggio che aveva su un braccio, riconobbi in uno dei morti un mio caro amico, nonché uno dei miei fornitori e, conoscendo il genere di merce che trattava, ci accorgemmo che uno dei mercanti della città, Lei Kung, aveva iniziato a trafficare con delle mercanzie… esotiche, diciamo così; comunque erano mercanzie che non è facile trovare da queste parti e questo gli portò dei grandi benefici: in poco tempo divenne uno dei più ricchi mercanti della città. “Buon per lui” si pensò in un primo momento: nel nostro mestiere può capitare benissimo che una improvvisa e buona intuizione faccia la tua fortuna, così come un investimento sbagliato ti mandi in disgrazia…
Hassan riprende la parola:
Il punto è che nessuno dei nostri informatori è riuscito a scoprire attraverso quali canali Lei Kung si procura queste mercanzie: due di loro sono improvvisamente scomparsi senza lasciare tracce e, facendo due più due, abbiamo scoperto che i suoi più grossi affari Lei Kung li ha fatti quando sono avvenute le morti misteriose!
La vedova Hamyn poggia la sua tazza sul vassoio:
In pratica, ragazze mie, noi sospettiamo che Lei Kung sia in combutta con gli Yoma o comunque con chi sia il responsabile di quelle morti. Temiamo che le vittime fossero mercanti stranieri che venivano in città per vendere le loro mercanzie o per aprire nuove linee di scambi commerciali! Certo, non possiamo negare che togliere di mezzo Lei Kung ci farebbe un immenso piacere ma, se i nostri sospetti sono fondati, non possiamo nemmeno lasciarlo fare, non trovate? E visto che chiunque abbia provato a indagare più a fondo è sparito, ecco che abbiamo pensato di rivolgerci a voi!
Per la prima volta prende la parola Gareth Murn:
Tutto ciò era già stato concordato con i vostri capi ma, se dovesse costarci qualcosa di più, ditecelo pure: non ci saranno problemi a pagare quanto dovuto! Se avete delle domande da fare, chiedete pure liberamente!
Turnazione:
Angelica
Rebecca
Elenwen
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13-09-2015, 12:58 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-09-2015 01:07 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #23
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Un sacco? Chissà a cosa le serve. Angelica trovò la richiesta di Rebecca alquanto singolare; invece sorrise dentro di sé nel sentire le parole di Elenwen. “Non vorrei perdere tempo”… Mh, pare che ora voglia mostrarsi attenta. Sorseggiò il tè e scelse un pasticcino alla crema: adorò farlo esplodere sul palato e gustarne la crema fuoriuscita. Si udirono dei colpi alla porta e il borgomastro fece entrare tre nuove persone. Angelica si raddrizzò sulla poltrona, stirando le labbra in un sorriso. Signorine, vi presento Hassan Jared, la vedova Hamyn e Gustàv Jocelin, i rappresentanti della Corporazione dei Mercanti. Signori, queste sono le claymore inviate dall’Organizzazione come da nostra richiesta. I rappresentanti della Corporazione, dunque. Indubbiamente persone molto influenti e ricche.
Tutti e tre indossavano abiti di buona fattura e gioielli preziosi: ciò che colpì la ragazza fu l'abito scuro trapuntato d'argento che metteva in risalto il chiaro incarnato della vedova Hamyn. È splendido… e lei indossa ancora la fede: dev'essere stata molto legata a suo marito. Il modo in cui i tre porsero i loro saluti le fece intuire qualcosa delle loro personalità: il primo doveva aver viaggiato molto, nonché sofferto, in mezzo al deserto, se come prima cosa augurava loro di trovare sempre “acqua e ombra”. La vedova le salutò affettuosa, per nulla intimorita, mentre il terzo borbottò poche parole, guardandole nervoso. Si accomodarono e la vedova Hamyn cominciò a parlare: a turno intervennero anche gli altri due e Angelica ascoltò il lungo discorso senza battere ciglio. Quando il borgomastro infine invitò loro a fare delle domande, la caposquadra annuì. Be', si tratta di una storia molto complessa, a quanto vedo… permettetemi quindi di ricapitolare i punti salienti. Da quanto ho capito, noi dovremo svolgere un duplice incarico: sorvegliare la città durante la festa e indagare su questo mercante sospetto. Riguardo alle vittime: tra loro non vi era nessun cittadino di Cézanne, probabilmente dei mercanti che volevano aprire nuovi commerci, mi dite, e tutti sono stati rinvenuti sfigurati e senza intestini; un mese fa è stato ritrovato un caro amico del qui presente signor Gustàv Jocelin nelle medesime condizioni, riconosciuto tramite un tatuaggio. Senza contare la scomparsa di due vostri informatori, da voi incaricati di indagare su questo Lei Kung, il quale nel frattempo ha portato a termine affari fruttuosi. Volevate indagare su di lui per scoprire come si fosse procurato quella… merce esotica… grazie alla quale è divenuto in poco tempo uno dei mercanti più ricchi della città, tuttavia i vostri informatori non hanno scoperto nulla di utile, voi sospettate che quest'uomo sia in combutta con gli assassini delle persone rinvenute, probabilmente degli Yoma…, e quindi eccoci qui, a discutere in questa stanza. Trasse qualche respiro, in attesa di cogliere qualche reazione nei suoi interlocutori. Se mi permettete, avrei diverse domande a riguardo, ma per prima cosa vorrei ricordarvi qual è l'unico compito di una guerriera dell'Organizzazione: uccidere gli Yoma. Servirsi di noi per altri scopi è impossibile, noi non entriamo nelle dispute tra umani, e da ciò che mi avete raccontato non sembra abbiate alcuna prova certa che quelle persone siano state uccise da degli Yoma. Vi pregherei di tenerlo a mente e se siete consci di mentirci a riguardo vi invito a chiudere qui la questione: non potremo esservi di nessun aiuto. Chiarito questo punto, passerei alle domande: se ci avreste parlato di cadaveri privi solamente delle budella, avrei avuto pochi dubbi nel ritenere che fosse stata opera di qualche Yoma. Tuttavia, ogni cadavere è stato sfigurato. A gli Yoma non interessa infierire sulle vittime, salvo resistenze; eppure tutte i cadaveri sono stati resi irriconoscibili. Non pensate che probabilmente questa sia opera di qualche umano che mira a seminare il panico, sbudellando le vittime e facendo quindi credere che in giro ci siano degli Yoma? Il perché non saprei dirlo con certezza, forse vuole sviare l'attenzione da sé invocando lo spettro di quei mostri. Mi sembra inverosimile invece che qualche Yoma sia sceso a patti con un umano: quelle sono bestie interessate solo a divorare, non certo a stringere patti, con un uomo poi. Di seguito, il fatto che le vittime siano state rese irriconoscibili mi incuriosisce: evidentemente le loro identità destavano problemi e chi le ha uccise voleva che restassero celate. Non c'è proprio altra possibilità di sapere qualcosa su di loro, salvo che fossero stranieri? Non avevano con sé abiti, oggetti particolari? Viaggiavano su un mezzo? Sono stati ritrovati tutti isolati o in gruppo? Che genere di ferite avevano: nette o frastagliate? Quanti corpi sono stati ritrovati in tutto e a distanza di quanto tempo? Conoscere l'obiettivo degli assassini ci potrebbe aiutare a capire qualcosa in più su questi ultimi… . Parlando invece di questo Lei Kung: che genere di merce ha cominciato ha scambiare, per essere divenuto tanto ricco in così poco tempo e per avervi spinto ad ingaggiare degli informatori che scoprissero dove se la procurava? Sapreste dirci di cosa si tratta? Certo, è sospetto che le morti siano avvenute proprio mentre Lei Kung portava a termine importanti affari, potrebbe ben esserci una relazione tra questo mercante e gli assassini, ma questo non aiuta lo stesso a fare chiarezza sul primo punto: questi assassini, o quest'assassino – che dir si voglia- , potrebbero essere semplicemente umani, e se così fosse voi vi servireste di noi solo per saldare i conti con dei vostri simili, cosa che non possiamo accettare. Lanciò un'occhiata al borgomastro, poi tornò sui tre rappresentanti. Per renderci le cose più chiare, mi piacerebbe quindi che ci riferiate esattamente cosa avete comunicato ai nostri superiori. Nel momento in cui ci è stato riferito l'incarico non è stato fatto nessun accenno a questo “commerciante di merce esotica” e al suo possibile collegamento con le morti avvenute fuori dalle mura. Sinceramente non riesco a capire perché i nostri superiori avrebbero dovuto tacere uno degli obiettivi della nostra missione: non avrebbero fatto altro che danneggiarci. Tuttavia, se potete dimostrarci di aver comunicato ciò nella vostra richiesta all'Organizzazione e di aver ricevuto il suo benestare, be' in questo caso ogni dubbio sparisce. Ma se avete fatto richiesta semplicemente per assicurare la festa, omettendo sotto questo motivo il vostro reale scopo, allora le cose cambiano. Solo, un'ultima osservazione: avete detto bene, signora, quando ci avete fatto notare che per noi sarà molto difficile sorvegliare al meglio l'intera città. Ma se nel contempo ci incaricate anche di indagare su questo mercante, il compito risulterà ancora più difficile: perciò vi chiedo di attribuirci solo compiti necessari, e che ci è permesso svolgere. Ciò detto, se sapete dell'altro o potete farci chiarezza sui dubbi che vi ho esposto, sarebbe un'ottima cosa. Citazione:Yoki: 0% |
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13-09-2015, 06:01 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-09-2015 07:55 PM da Nemas.)
Messaggio: #24
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato-
Pensato Parlato da altri Rebecca sorrise, annuendo compiaciuta. Il sacco glielo portato presto. Prendendo una tazza di tè lo sorseggiò leggermente, prese un biscotto dai vassoi e lo mangiò tranquillamente. Che goduria.. non era mai stata servita così. Ci avrebbe potuto fare anche l'abitudine. Data la situazione era meglio prendersi tutta la comodità possibili. Vorrei cercare ora qualche ragazzino sui diciassette che sta da solo...mi divertirei...forse Il trio delle guerriere non attese molto che tre persone entrarono nella stanza. Rebecca sorseggiando il tè osservò attentamente gli individui. Erano vestiti in un modo che non aveva mai visto e questo la incuriosì molto. Possiate sempre trovare acqua e ombra lungo il vostro cammino, signorine! Hassan Jared così si chiamava, e il suo modo di salutare era alquanto strano e insolito. La vedova Hamyn, la cosa più particolare era la sua semplice fede al dito, che si riscontrava con il suo abito sfarzoso. Doveva amarla davvero. Non mi sono mai sentita così io! Ma si poteva notare bene una traccia di malinconia nel suo volto. Ma quando vide Rebecca e le altre sorrise. Ben arrivate mie care! Spero che il vostro viaggio fino alla nostra città sia stato piacevole! Rebecca fece un piccolo gesto con la mano. -La nostra comandante Angelica sa come farci marciare bene- rispose semplicemente. Gustàv Jocelin fu l'ultimo a presentarsi. Era il più giovane del trio e anche quello che si trovava meno in presenza di Rebecca e delle altre. Non tutti possono stare davanti ad una mezza demone e rimanere calmi no? Dopo che tutti e tre si furono accomodati, La vedova Hamyn presa la parola: Mie care ragazze, credo sia inutile perdere tempo nell’attesa che arrivi il nostro the, perciò direi di iniziare subito. Immagino che i vostri superiori vi avranno informate che vi abbiamo assunte per sorvegliare la nostra grande fiera ed evitare che degli Yoma si mescolino alla folla per entrare indisturbati in città. Ora, sappiamo che la nostra città è molto grande e non sappiamo se le vostre… capacità siano tali da poterla tenere tutta sotto controllo. Quello che ci aspettiamo da voi è che se, disgraziatamente, uno o più Yoma iniziassero a mietere vittime, voi interveniate per stanarli e eliminarli il più in fretta possibile! Rebecca alzò la mano in segno di calma. -Signora Hamyn- disse nel modo più gentile possibile. -Evitiamo per favore di dire già che ci saranno delle vittime, noi siamo qui proprio per evitarlo- La porta della stanza bussò e una cameriera entrò portando altri tè e pasticcini per gli ospiti. Tutto ciò in realtà è una storia di copertura, che abbiamo raccontato alla gente anche se, effettivamente, sarà comunque parte del vostro incarico. Di fatto però, sospettiamo che nei dintorni della città ci siano già uno o più Yoma, solo che non hanno ancora mietuto vittime tra gli abitanti di Cezanne! Lo sguardo di Rebecca si fece serio. -Spiegatevi- In quel momento Hassan Jared prese la parola: Rebecca rimase sovrappensiero: Rendere irriconoscibili i corpi per non capire di chi si tratti? -Un'azione di depistaggio sembrerebbe- disse rivolta alle altre. Gustàv Jocelin si inserì nel discorso: Un mese fa, grazie a un particolare tatuaggio che aveva su un braccio, riconobbi in uno dei morti un mio caro amico, nonché uno dei miei fornitori e, conoscendo il genere di merce che trattava, ci accorgemmo che uno dei mercanti della città, Lei Kung, aveva iniziato a trafficare con delle mercanzie… esotiche, diciamo così; comunque erano mercanzie che non è facile trovare da queste parti e questo gli portò dei grandi benefici: in poco tempo divenne uno dei più ricchi mercanti della città. “Buon per lui” si pensò in un primo momento: nel nostro mestiere può capitare benissimo che una improvvisa e buona intuizione faccia la tua fortuna, così come un investimento sbagliato ti mandi in disgrazia… -Lei Kung? Mercanzie esotiche? Cioè è un erborista? Lavora nella zona dove vengono coltivate e vendute le piante?- Hassan riprende la parola:
Il punto è che nessuno dei nostri informatori è riuscito a scoprire attraverso quali canali Lei Kung si procura queste mercanzie: due di loro sono improvvisamente scomparsi senza lasciare tracce e, facendo due più due, abbiamo scoperto che i suoi più grossi affari Lei Kung li ha fatti quando sono avvenute le morti misteriose!
-Sembra che abbiamo già un punto di partenza comandante Angelica- disse rivolta alla capo squadra.
Per la prima volta prende la parola Gareth Murn:
Tutto ciò era già stato concordato con i vostri capi ma, se dovesse costarci qualcosa di più, ditecelo pure: non ci saranno problemi a pagare quanto dovuto! Se avete delle domande da fare, chiedete pure liberamente!
-Questo dipenderà dai nostri superiori se dovrete pagare di più oh meno-
Rebecca rimase spiazzata poi per il grande discorso di Angelica su tutto quel che aveva compreso dai loro discorsi.
Forse non era la più alta in grado al momento, ma aveva tutte le qualità per essere una leader. Tutta via c'era solo una cosa su cui non era d'accordo con Angelica e preferì dirglielo subito: -Comandante Angelica? mi duole dirlo, ma in un punto ti stai sbagliando. Lo so per esperienza personale- Rebecca prese fiato e infine raccontò: -Gli yoma ho scoperto che non sono tutti dei mostri senza cervello. La maggior parte sicuramente si! Ma alcuni sono dei veri bastardi di volpi! Al Nord nella mia ultima missione, il nemico che affrontai era uno yoma che era entrato in accordi con un capo umano che gestiva una banda di briganti. Il capo gli permetteva di uccidere gli avversari in un'arena, così il demone uccideva e mangiava, mentre il capo dei banditi si riempiva le tasche nelle scommesse. Non sto mettendo in dubbio il tuo parere sia chiaro! Volevo solo dirti questo!- Rebecca si rivolse poi hai tre presenti. -La mia domanda è: avete detto di avere messo qualcuno che pedinasse Lei Kung giusto? Che poi è morto! A chi avevate affidato l'incarico? Soldati scelti e addestrati? Oppure semplici cittadini?- Yoki: 0% Fisico: ottimo Psiche: il suo cervello lavora ininterrottamente cercando di assimilare le informazioni dei presenti e della comandante. Abilità: Percezione yoki passiva. |
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18-09-2015, 09:30 PM
Messaggio: #25
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Citazione:Nonna_Tsunade ha segnalato che starà via per alcuni giorni perciò andiamo avanti! Elenwen non aggiunge altro, probabilmente soddisfatta delle domande rivolte dalle sue compagne, mentre Hassan Jared sorride apertamente alle parole di Angelica, replicando:
Ha ha! Una ragazza attenta e sveglia a quanto vedo! Saresti stata un’ottima mercante, ragazza mia!
Mentre Gustàv Jocelyn sembra infastidito dalle vostre obiezioni, un sorriso gentile si dischiude tra le labbra della vedova Hamyn, la quale, con voce serena, replica:
Sta tranquilla, mia cara! I vostri superiori sono perfettamente al corrente delle nostre richieste: se non mi credi posso mostrarti l’accordo che abbiamo firmato! Se i vostri capi non vi hanno detto tutto è perché noi stavamo ancora raccogliendo informazioni in attesa del vostro arrivo. Immagino che vi sarà stato detto di parlare con Gareth o con qualcuno di noi per avere informazioni, è giusto?
La donna sorbisce un sorso di the, prima di continuare.
E, comunque, non c’è nessuna incompatibilità tra l’incarico che vogliamo affidarvi e le vostre regole: vi chiediamo di scoprire se ci sono degli Yoma che ronzano attorno a Lei-Kung e, in questo caso, di eliminarli. Altrimenti, come dici giustamente tu, vorrà dire che ha assunto degli assassini particolarmente bravi e, in questo caso, ce la vedremo noi.
A quel punto interviene Hassan
Le vittime finora sono state una ventina, nessuna della città e non sono mai state riconosciute, a parte l’amico di Gustàv: le loro ferite all’addome erano lacere, come se fossero state morse e sbranate da un grosso predatore; su alcuni di essi abbiamo trovato delle ferite che sembravano esser state prodotte da dei grossi dardi o da delle lance piuttosto sottili, ma non abbiamo trovato nessuna arma sul terreno, a parte quelle appartenute alle povere vittime o a quelle che sembravano essere le loro guardie del corpo.
Come vi dicevamo, i loro volti erano sfigurati: ad alcuni avevano frantumato il volto con una pietra o una mazza, ad altri avevano addirittura strappato via la faccia dal cranio! Alcuni viaggiavano da soli con la loro scorta, altri in gruppi di due o tre. Le loro vesti erano lacere, ma comunque sembravano essere di buona fattura: come minimo erano benestanti, non certo dei poveracci, con rispetto parlando.
E poi… molte di essi viaggiavano su carri o carretti che abbiamo trovato rovesciati e/o danneggiati in modo tale da non potersi muovere senza essere riparati.
Nuovamente Gustàv si inserisce nel discorso:
Per quel che riguarda le mercanzie… Beh, forse “esotiche” non è proprio il termine adatto per definirle. Diciamo che erano dei beni che non sono facilmente reperibili qui in città, ad esempio: un carico d’ambra grezza, o delle spezie rare, dei tessuti raffinati e così via.
Ora, ogni mercante normalmente ha il suo ramo d’affari e solitamente opera in quel campo: certo, può capitare che tratti qualche cosa di diverso dal suo ambito, ma accade di rado. Invece Lei-Kung se ne esce ogni tanto con una mercanzia sempre diversa e, essendo perlopiù dei beni graditi ai cittadini facoltosi, riesce a guadagnare tanto da permettersi di attendere il “carico” successivo, mantenendo la sua attività consueta e un profilo basso.
Non vi ci vuole molto per capire che, a parte i sospetti, Lei-Kung dev’essere una spina nel fianco dei mercanti della città. A quel punto la vedova Hamyn si rivolge direttamente a Rebecca:
Spero anch’io che non vi siano vittime, ragazza mia, specialmente in città, ma il rischio c’è, inutile fare finta di niente. E gli uomini che avevamo inviato a indagare sui traffici di Lei-Kung non erano degli sprovveduti.
La donna poggia la tazza di the sul vassoio e poi riprende, sempre con voce gentile ma ferma.
Concludendo, vi chiediamo di verificare se il mercante Lei-Kung sia in qualche modo colluso con qualche Yoma e, se dovreste scoprirne qualcuno, di eliminarlo. Nel mentre vi chiediamo anche di agire se dovreste individuare qualche Yoma che si dovesse infiltrare in città durante la fiera.
Nessuno pretende da voi che pattugliate costantemente l’intera città per trovarli prima, così come nessuno pretende che una guardia scopra un ladro prima che esso commetta un furto. Tuttavia, come da una pattuglia di guardie, ci aspettiamo che interveniate nella disgraziata ipotesi che uno Yoma si faccia vivo!
La donna a questo punto tace, cedendo la parola ad Hassan:
Se non avete altre domande, andate pure con Gareth: abbiamo provveduto a prepararvi un alloggio discreto per il vostro periodo di permanenza in città. Per qualsiasi necessità o se dovete comunicare qualcosa, rivolgetevi pure a lui.
Turnazione: Angelica Rebecca Elenwen |
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20-09-2015, 01:14 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-09-2015 09:13 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #26
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Questo è interessante, pensò, ascoltando Rebecca.
Sapere che uno Yoma fosse capace di allearsi con un umano le faceva un effetto simile a un lupo che si allea con una pecora. Ma un umano, a differenza della pecora, poteva contare sulla furbizia, mentre uno Yoma poteva ben avere quel minimo d'intelligenza per capire che “molti” era meglio di “uno”. Forse queste erano anche le premesse su cui avrebbe potuto basarsi il rapporto tra il famigerato mercante di merce esotica e un possibile Yoma.
Be', mi piacerebbe dare un'occhiata a questo contratto firmato, rispose, sorridendo in direzione della vedova Hamyn.
Non erano semplici informazioni quelle che erano state omesse da Semirhage, ma in pratica il reale obiettivo della loro missione. Prima di giungere in quella stanza, Angelica si era fatta tutt'altra idea del loro incarico e aveva elaborato un piano in funzione di ciò che le era stato riferito alla partenza. Ma ora si vedeva cambiare le carte in tavola: non accettava la cosa alla leggera, specie perché ai tre davanti a lei avrebbe fatto molto piacere vedere il loro concorrente fuori dai giochi.
Non poteva fare a meno di sospettare che in realtà fossero ricorsi a loro principalmente per ottenere informazioni su quel mercante, come estremo rimedio dopo i numerosi fallimenti dei loro uomini.
Ascoltò anche le parole di Hassan, e il modo in cui descrisse le ferite riscontrate sui cadaveri iniziò un po' a convincerla.
Ferite lacere come causate da morsi, altre simili a grossi dardi o lance sottili… o artigli immagino. Mh, sembra che questa sia una prova abbastanza valida. In più pare che i morti fossero tutti benestanti, sono stati uccisi così crudelmente da non poter essere riconosciuti, i loro carri rovesciati…
Gustàv aggiunse altre informazioni.
… che siano proprio queste vittime i misteriosi fornitori di Lei Kung? Cézanne è uno snodo commerciale molto importante, immagino che durante l'anno sia tutto un affluire di mercanti da ogni parte del continente, carichi delle merci più disparate. Lei Kung li sorprende nei pressi della città, li uccide e si appropria della loro mercanzia. A costo zero. È probabile che scelga le sue vittime tra coloro che vengono da molto lontano: porteranno con sé merce più rara, saranno meno familiari ai cittadini di Cézanne, che li vedranno più raramente di altri e che si accorgeranno meno della loro mancanza, e in più i loro cari, non vedendoli tornare, non potranno far altro che dare la colpa al viaggio lungo e pieno di pericoli. Dubito infatti che si metterebbero a cercarli rifacendo l'intero percorso che porta sin qui. Ma pare che il nostro mercante di merce esotica abbia pensato anche a questo: li sfigura e nessuno saprà chi sono.
Allearsi con uno Yoma avrebbe potuto essere la sua fortuna: quello mangia e lui diventa ricco. E mandando lo Yoma a fare il lavoro sporco, può anche sviare i sospetti da sé.
Era un'ipotesi che funzionava, specie dopo che Rebecca le aveva riferito i fatti della sua ultima missione: non sarebbe rimasta per nulla sorpresa se questo Lei Kung fosse stato un tipo scaltro come quel capo di briganti.
Tuttavia preferiva fare un passo alla volta: prima si sarebbe sincerata dei reali accordi presi dai tre mercanti con l'Organizzazione, e se dopo di ciò i suoi dubbi fossero stati fugati, allora non avrebbe avuto problemi a compiere quanto richiesto.
Prima di salutarvi avrei altre due domande da porvi: la merce che le vittime trasportavano sui carri è stata rinvenuta assieme ai loro cadaveri?
Se ciò che c'era su quei carri fosse stato ritrovato, allora la sua ipotesi di un istante fa non aveva più alcun valore. E siccome volete che indaghiamo su questo Lei Kung, sareste in grado di indirizzarci meglio sul suo conto? Potreste dirci dove alloggia di solito, se lo sapete, dove e come vende la sua merce, da chi è accompagnato, i nomi dei suoi clienti più stretti… cose del genere. Vi ringrazio. Una volta esaudite le sue richieste, non avrebbe avuto altre ragioni per trattenersi.
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20-09-2015, 03:49 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-09-2015 03:49 PM da Nemas.)
Messaggio: #27
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato-
Angelica sembrava soppesare quello che Rebecca le aveva detto. Nemmeno lei era a conoscenza di questo particolare sugli yoma. E forse questo avrebbe cambiato le carte in tavola. Ascoltando il discorso dei tre commercianti, le vittime accertate era una ventina. Tutte completamente sfigurate. La cosa particolare era che i loro carri erano stati rovesciati e saccheggiati. Questo preoccupò Rebecca. -Comandante? Uno yoma non si interessa ad oggetti materiali! Questo potrebbe accertare che sia vero che Lei-kung sia in combutta con gli yoma! I demoni gli portano le mercanzie rubate, e lui in cambio gli lascia da mangiare! E dato che attacca mercanti esterni eviterebbe così di dare nell'occhio, forse i demoni sono nascosti qui in città. Ma riescono a rimanere nascosti perché il cibo che si procurano proviene da fuori- Ascoltando poi la risposta della vedova Hamyn, la lasciò sospettosa. -"Gli uomini che avevamo inviato a indagare sui traffici di Lei-Kung non erano degli sprovveduti"- Ripete Rebecca. -Che significa? Non ha risposto direttamente alla mia domanda Hamyn! Non ha chiarito se erano comuni cittadini o soldati scelti? I suoi occhi scrutarono indagatori i tre commercianti. -Come abbiamo detto prima, noi non centriamo sulle questioni umane, ma voglio avere la situazione chiara. Avete per caso ingaggiato di ladri oppure banditi per spiare Lei-kung??- Infine domandò un'ultima cosa. -Ogni quanto venivano ritrovate le vittime?- Yoki:0% Fisico: ottimo Psiche: riflessiva. Abilità: percezione yoki passiva. |
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24-09-2015, 09:18 PM
Messaggio: #28
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
NONNA TSUNADE PERDE IL TURNO (1/3) ALLA TERZA ASSENZA CONSECUTIVA LA GUERRIERA SARA' ESCLUSA DALLA QUEST! Nonna_Tsunade, contattami al più presto via MP. Grazie! |
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24-09-2015, 09:49 PM
Messaggio: #29
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
La faccia di Gustàv espresse disappunto quando Angelica insisté per poter esaminare il contratto, mentre quella di Hassan si fece un po’ perplessa: la vedova Hamyn è l’unica a non mutare espressione e, dopo aver riflettuto per alcuni istanti, risponde:
Va bene, ragazza mia, se ci tieni tanto ti farò vedere il contratto firmato con i vostri capi anche se, onestamente, non comprendo questo tuo accanimento: non vi è stato forse detto che, se trovate degli yoma, il dovete eliminare? Vi abbiamo assunte per uccidere degli yoma che potrebbero essersi intrufolati nella festa dell’estate, vi stiamo dando anche una possibile traccia che, se risultasse vera, vi risparmierebbe tempo e fatica, e voi ancora esitate. Va bene, vorrà dire che discuteremo di questo in altra sede con chi di dovere. Datemi solo il tempo di mandare qualcuno a recuperare il documento, ve lo farò portare al vostro alloggio al più presto.
La donna prende una respiro profondo, poi riprende:
Non abbiamo trovato traccia delle merci sui carri delle vittime, altrimenti disporremmo già delle prove per incastrare Lei-Kung o chiunque possa essere stato e, per quanto riguarda quest’ultimo, la sua casa si affaccia sulla strada che divide il quartiere dei mercanti da quello degli artigiani, a circa cento metri dall’inizio della strada partendo dalla piazza principale, sulla sinistra. Nella sua casa è ricavato anche il suo negozio dov’è solito trattare le sue merci anche se, quando ha per le mani qualcosa di importante manda dei suoi uomini a declamare la cosa in giro per la città: cosa che facciamo anche noi, del resto…
I due uomini annuiscono alle parole della vedova Hamyn
Vista la particolarità delle merci che tratta, la sua clientela appartiene alla fascia della borghesia medio-alta della città o, comunque, parliamo di persone che possono spendere più denaro rispetto ai comuni cittadini. Io stessa ho acquistato alcuni beni da lui, tempo fa. Farvi un elenco dettagliato dei suoi clienti è un po’ difficile. Comunque Lei-Kung è un uomo alto circa un metro e settanta, piuttosto grasso, calvo, con gli occhi a mandorla e con un paio di baffetti sottili e molto lunghi che gli ricadono ai lati della bocca e oltre il mento. Ama vestirsi di tessuti preziosi e portare dei gioielli, ha molti servitori e, di solito, quando esce di casa, si fa accompagnare da quattro guardie del corpo.
Dopo la puntualizzazione di Rebecca riguardo i possibili legami tra Lei-Kung e gli Yoma, la vedova Hamyn, richiamata in causa dalla Numero 35, le si rivolge direttamente, usando un tono di voce che vi fa pensare a quello di una madre stanca che risponde per l’ennesima volta a delle bambine che le chiedono continuamente: perché?
Gli uomini che abbiamo mandato a indagare su Lei-Kung non erano né soldati né comuni cittadini. Erano delle persone di nostra fiducia, abili a intrufolarsi e a ficcare il naso nel nostro ambiente: se vogliamo dar loro un titolo, direi che possiamo definirli delle “spie”. Ne abbiamo mandati tre, sono tutti scomparsi prima di poterci riferire qualcosa.
Hassan e Gustàv annuiscono nuovamente alle parole della donna, la quale conclude:
Non c’è un intervallo preciso tra i ritrovamenti delle vittime, alcune volte sono passati pochi giorni, una volta quasi un mese. Le ultime vittime sono state rinvenute una settimana fa però… Lei-Kung non ha ancora messo nulla sul mercato. Posso solo supporre che o non ha trovato nulla che gli interessasse, oppure che intende vendere quello che ha trovato durante la fiera… Sempre che sia coinvolto in questa faccenda, ovviamente!
Citazione:A guadagno di tempo, passiamo all’arrivo al vostro alloggio. Se avete ancora delle domande fatemele pure via MP, nel qual caso risponderò mettendo in conoscenza tutti. A quel punto, dopo essere uscite dal municipio, guidate dal Borgomastro Gareth Murn, girate a sinistra dell’edificio e imboccate lo stradone che, secondo la descrizione che vi ha dato Hans, divide il quartiere delle milizie da quello dell’amministrazione cittadina poi, dopo aver percorso circa un quarto della distanza, Gareth imbocca una stradina secondaria a sinistra la quale, dopo una cinquantina di metri, sbuca su una piccola piazzetta circolare con al centro un pozzo: il diametro della piazza è di circa un centinaio di metri e, su di essa, si affacciano quattro piccole casette a due piani, tutte abbastanza simili, fatte in pietra dipinta di bianco con porte, infissi e tetto in legno scuro. Gareth Murn si dirige alla prima costruzione sulla vostra destra, estraendo una chiave da una tasca che infila nella toppa della porta, aprendola e poi facendosi indietro per permettervi di entrare.
La casa all’interno ha una struttura molto semplice: tutto il pianterreno è largo quanto l’edificio ed è realizzato attorno a un grosso caminetto situato sulla parete a sinistra rispetto all’ingresso (la porta si apre verso l’interno e verso sinistra). Guardando verso il caminetto, sulla parete a sinistra c’è una cassapanca con schienale appoggiata al muro, davanti alla quale è piazzato un tavolo a pianta rettangolare, lungo quanto la panca stessa, con tre sedie sistemate sugli altri lati. Sulla parete destra è invece sistemato un mobile da cucina il quale però è completamente vuoto.
Dalla parte opposta del camino vi è un altro tavolo piazzato vicino all’angolo destro della parete, in modo tale da non ostruire un’evidente botola sul pavimento. Appesi alle pareti vi sono alcuni attrezzi e utensili da lavoro i quali non sembrano esser stati utilizzati da un bel po’ di tempo e un paio di lumi a olio che risultano essere pieni e pronti all’uso. Due finestre sulla parete ai lati della porta e due sulla parete opposta permettono alla luce del giorno di entrare.
Sopra le vostre teste, alcune grosse travi con le estremità incastonate nelle mura sostengono il pavimento in legno del piano superiore, al quale si accede tramite una scala collocata sulla parete esattamente di fronte alla porta d’ingresso. Una volta salite, scoprite che in questa stanza, un vero e proprio sottotetto, sono sistemati quattro letti e quattro cassepanche vuote. Quattro piccole finestre apribili, collocate sopra quelle principali al piano di sotto garantiscono un po’ di illuminazione durante il giorno e sono ampie a sufficienza per permettervi di vedere bene fuori.
Terminata l’ispezione, il Borgomastro porge la chiave della casetta ad Angelica e si congeda da voi dicendo:
Siccome voi siete reduci da un lungo viaggio, posso farvi portare qualcosa, se lo desiderate. Per il resto, se avete bisogno di me, oggi sarò tutto il pomeriggio al municipio per sovraintendere agli ultimi preparativi prima della fiera. Da domattina sarò in giro ma lascerò una persona a vostra disposizione al municipio che saprà sempre dirvi dove mi troverò.
Detto questo, se non avete altre cose da chiedere, oltre eventualmente al pranzo, l’uomo accenna a un inchino e si allontanerà subito dopo di buon passo…
Cosa farete adesso? Turnazione: Angelica Rebecca Elenwen |
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28-09-2015, 07:52 PM
Messaggio: #30
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Davanti a quelle manifestazioni di contrarietà così esplicite, Angelica rimase interdetta. Non penso ci voglia poi così tanto per mostrare un misero foglio. Senza contare che proprio la vedova si era resa disponibile a mostrarcelo, poco prima. I suoi dubbi erano sorti dal fatto che spingendole ora a indagare su un dato mercante, quei tre volessero avvantaggiarsi su di lui mandandogli tre guerriere a disturbare i suoi affari. Non le piaceva l'idea di essere usata in quel modo, e siccome questa svolta non era stata minimamente accennata alla partenza, le era sorto qualche scrupolo. Certo, questo non toglie che non ci sia uno Yoma di mezzo, e dai loro racconti molti indizi paiono confermarlo. Risolse di concentrarsi su questi indizi e di verificare il prima possibile quanto detto dai tre. Anche perché dal modo in cui la vedova stava riferendo loro le ultime informazioni, non le parve più molto propensa al dialogo: il clima si stava facendo un po' teso e Angelica non amava queste situazioni. Perciò attese che la vedova finisse di parlare, per poi congedarsi con un breve cenno del capo.
Si fece guidare dal borgomastro verso l'uscita, seguita dalle sue compagne. L'uomo le condusse fino ad una di quelle piazze secondarie che si aprivano al centro di ogni quartiere, verso una delle case che si affacciavano su di essa. Angelica trovò l'interno accogliente e le piacque il fatto che fosse un alloggio riservato per loro: non sarebbero state disturbate da altre persone, come avrebbe potuto succedere in una locanda. Restò stupita dalla presenza di un letto in più al piano superiore, ma si disse che probabilmente era perché la casa era stata concepita per quattro persone. Tornando al piano inferiore, il suo sguardo si posò sulla botola che aveva scorto all'inizio e si domandò cosa potesse mai contenere. Il borgomastro si avviò verso la porta e spese poche parole di congedo, così Angelica ne approfittò per domandargli quanto sarebbe durata la festa e in quali parti del giorno si sarebbe svolta. Una settimana, rispose l'uomo, e continuativamente da mattina a sera*.
La ringrazio, non c'è altro. Una volta rimaste sole, Angelica appoggiò la spada contro il muro, accomodandosi sulla cassapanca e facendo cenno alle sue compagne di prendere posto davanti a lei. Trovò che le impressioni che aveva avuto su di loro durante il viaggio fossero state confermate: Rebecca era molto vitale, era intervenuta spesso durante la conversazione di poco prima. Forse le sue domande avevano toccato argomenti po' marginali, ma Angelica ne apprezzava l'entusiasmo. Elenwen al contrario era rimasta in silenzio tutto il tempo: non doveva essere una tipa timida, ripensando al modo franco con cui si era rivolta al borgomastro una volta accomodata, eppure, oltre a quell'episodio, non si era più esposta.
Penso proprio che si senta inferiore: c'è un bello scarto tra il suo rango e il mio e quello di Rebecca, probabilmente sarà fresca di graduazione e avrà poca esperienza. Alla fine dei conti, Rebecca era una ragazza energica, forse anche troppo, e questo portò Angelica a pensare che questa fosse un'arma a doppio taglio: con l'impegno che ci metteva avrebbe potuto fare molto bene, ma anche creare qualche problema a causa dell'eccessivo zelo . La soluzione stava nel darle le giuste direttive: le sembrava una persona obbediente, per cui non ci sarebbero stati molti problemi. Al contrario problema di Elenwen era, da quello che aveva visto, l'autostima: Angelica avrebbe cercato di farla sentire a suo agio, anche perché, chiusa com'era in se stessa, non riusciva a farsi un'idea precisa del suo carattere. Oltre a “chiusa” e “inesperta” non aveva altri aggettivi con cui descriverla, anche se era certa che quella ragazza avesse molto di più da offrire.
Tuttavia, non posso fare a meno di chiedermi come mai l'Organizzazione abbia scelto queste guerriere per la missione: Rebecca a tratti mi sembra impulsiva, Elenwen è tra le ultime in graduatoria, e anche io non ho molta più esperienza di loro. Mi sembra che sia stato un po' un azzardo per un incarico così delicato, ma tant'è, ora siamo qui, vediamo come procedere. Guardò le sue compagne, protendendo il viso verso di loro. Be', è stata una lunga discussione quella di prima: che impressione avete avuto? Attese le risposte delle sue compagne: le interessava sapere come avessero vissuto quella discussione, magari avevano colto particolari che a lei erano sfuggiti. Poi proseguì. A quanto pare abbiamo ancora mezza giornata da sfruttare e i tre mercanti ci hanno raccomandato di indagare sul loro losco collega. Direi di iniziare a farci un'idea su di lui. La sua casa si affaccia sulla strada che divide il quartiere dei mercanti e quello degli artigiani: la strada da cui siamo venute insomma. Tuttavia, se davvero quest'uomo è legato a degli Yoma, e se ci presenteremo tutte insieme alla sua porta, si insospettirà fortemente. Restò in silenzio, pensando a come si sarebbero mosse. Picchiettò l'indice sul tavolo, guardando a sinistra, poi riprese: Siccome ci sono sei quartieri, ognuna di noi si occuperà di due di questi. Elenwen, a te affido i quartieri del caravanserraglio e delle milizie, a te Rebecca i quartieri dell'amministrazione cittadina e quello delle locande, mentre io mi farò carico di quelli degli artigiani e dei mercanti. Faremo una rapida ispezione. Io andrò a controllare la casa di questo mercante, così da farmi un'idea più precisa sul suo conto. Nel contempo voi due passerete per gli altri quartieri: è probabile che Lei Kung non si trovi a casa e magari potrete incrociarlo lungo la strada. La vedova ce l'ha descritto piuttosto bene, quindi non sarà difficile riconoscerlo. Se ciò dovesse capitarvi, cercate di cogliere dettagli utili senza dare troppo nell'occhio.
Questo per quanto riguarda il mercante.
Per il resto vi chiedo di farvi notare il più possibile: se può essere utile in tal senso ripassate più volte nelle piazze e nella strade principali. E tenete la percezione all'erta. Appena cala il sole troviamoci di nuovo qui.
Sperò che in questo modo avrebbero ottenuto qualche risultato, specie sul conto di Lei Kung. Indagare su di lui non sarebbe stata una cosa semplice, perché non potevano esporsi troppo direttamente: se fosse stato in combutta con uno Yoma, al solo sentore che loro tre stessero indagando sul suo conto, avrebbe subito capito di essere stato preso di mira e da lì non si poteva immaginare come avrebbe reagito. Così Angelica ritenne opportuno che si tenessero defilate, per ora. Se non avete domande, possiamo andare. E non abbiate paura di niente: camminate dritte e sicure, per quanto ne sanno gli Yoma nascosti là fuori potreste essere le guerriere più forti dell'Organizzazione! Citazione: *Risposte concordate col Master via MP. |
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29-09-2015, 03:17 PM
Messaggio: #31
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato-
Parlato altri Rebecca rimase in silenzio ascoltando gli ultimi resoconti degli uomini. Aveva il presentimento che stavano nascondendo qualcosa, quando fecero fatica a mostrare quel documento ad Angelica. Ma più di questo lei non si interessò. Che fossero dei ladri oh bugiardi, non le interessava. L'importante era solo uccidere il demone. -Desidererei avere al più presto il mio sacco d'accordo?- quello fu tutto. Uscita infine dalla stanza, venne condotta insieme alle altre al loro alloggio temporaneo. Non lo trovò affatto male. Un piccolo posto riservato a loro senza problemi di alcun tipo. -Non ho eseguito molto missioni, lo ammetto. Ma questa è la prima volta che vengo trattata con tanto riguardo- disse le altre, intenta ad osservare compiaciuta la stanza. Angelica si sedette al tavolo e con gesti della mano, invitò le altre a fare lo stesso. Rebecca si accomodò ed attese: Be', è stata una lunga discussione quella di prima: che impressione avete avuto? Rebecca si massaggiò le testa, se ci pensava gli veniva male. -Estremamente esauriente comandante Angelica. Molte informazioni da apprendere in una volta! Troppe!- rispose con voce stanca- -Ma comunque- Rebecca alzò lo sguardo parlando con tono dubbioso. -Ho come il presentimento che quelli lì, ci nascondano qualcosa- Rebecca agitò la mano in un gesto di non curanza. -Ma non credo ce ne dovremo preoccupare vero comandante? Gli intrighi tra umani non ci riguardano. Trovato i demoni, se ce ne saranno ce ne sbarazziamo- A quanto pare abbiamo ancora mezza giornata da sfruttare e i tre mercanti ci hanno raccomandato di indagare sul loro losco collega. Direi di iniziare a farci un'idea su di lui. La sua casa si affaccia sulla strada che divide il quartiere dei mercanti e quello degli artigiani: la strada da cui siamo venute insomma. Tuttavia, se davvero quest'uomo è legato a degli Yoma, e se ci presenteremo tutte insieme alla sua porta, si insospettirà fortemente. Rebecca abbassò gli occhi sul tavolo pensierosa. -Sospetterà già qualcosa non appena ci vedrà credo?- alzò gli occhi guardando le sue compagne preoccupata. -Se davvero ha degli yoma dalla sua, se sono intelligenti come quello che ho conosciuto io, potrebbe essere un problema. Non so Angelica. Come vorresti muoverti? Intendi mandare una sola di noi, oppure incarichiamo qualcuno di sorvegliare da lontano la casa?- Siccome ci sono sei quartieri, ognuna di noi si occuperà di due di questi. Elenwen, a te affido i quartieri del caravanserraglio e delle milizie, a te Rebecca i quartieri dell'amministrazione cittadina e quello delle locande, mentre io mi farò carico di quelli degli artigiani e dei mercanti. Faremo una rapida ispezione. Io andrò a controllare la casa di questo mercante, così da farmi un'idea più precisa sul suo conto. Nel contempo voi due passerete per gli altri quartieri: è probabile che Lei Kung non si trovi a casa e magari potrete incrociarlo lungo la strada. La vedova ce l'ha descritto piuttosto bene, quindi non sarà difficile riconoscerlo. Se ciò dovesse capitarvi, cercate di cogliere dettagli utili senza dare troppo nell'occhio.
Questo per quanto riguarda il mercante.
Per il resto vi chiedo di farvi notare il più possibile: se può essere utile in tal senso ripassate più volte nelle piazze e nella strade principali. E tenete la percezione all'erta. Appena cala il sole troviamoci di nuovo qui.Rebecca si soffermò a pensare. Ma si! Così poteva andare. Angelica non pareva una sprovveduta. -D'accordo comandante! ma non sarebbe il caso di riposarci un po'?- Yoki: 0% Fisico: Ottimo Psiche: riflette sugli ordini di Angelica. Abilità: percezione yoki passiva. |
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02-10-2015, 09:15 PM
Messaggio: #32
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
NONNA TSUNADE PERDE IL TURNO (2/3) Nonna! Fatti viva al più presto!!!
ALLA TERZA ASSENZA CONSECUTIVA LA GUERRIERA SARA' ESCLUSA DALLA QUEST! |
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04-10-2015, 04:10 PM
Messaggio: #33
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Le risposte di Elenwen non sono di alcun aiuto ad Angelica la quale, dopo aver soppesato la richiesta di riposo di Rebecca, preferisce procedere col suo piano di iniziare il pattugliamento della città e di farsi notare per far capire agli Yoma che le cose stavano per cambiare.
Così, con l’impegno di ritrovarsi alla casa al tramonto, le tre guerriere ritornarono alla piazza principale e poi si separarono, dirigendosi ciascuna verso le strade principali che intersecavano le loro zone di pattuglia.
Angelica
Non è difficile ripercorrere al contrario lo stradone che vi ha condotte al municipio e, rispetto all’andata, noti che molte delle strutture che avevi visto in costruzione ora sembrano essere completate mentre, per altre, hai l’impressione che le persone che ci lavorano attorno siano aumentate: probabilmente devono recuperare un ritardo.
La casa di Lei-Kung sorge esattamente dove ti era stato detto: circondata da un muro alto circa tre metri, è una grande casa in pietra a tre piani col tetto spiovente in legno massiccio. Il muro che la circonda presenta un cancello in ferro battuto largo circa due metri il quale chiude un passaggio ad arco che si apre nel muro di cinta a livello della strada. Un paio di guardie vestite con camicie e pantaloni neri, le quali indossano robusti corpetti di cuoio e piccoli elmi di cuoio borchiati, neri anch’essi, stanno di guardia ai lati del cancello, ora aperto, il quale sembra dare su di un giardino interno. Entrambe sono armate con delle picche e alla cintura portano infoderate delle daghe.
Che fare a questo punto?
Rebecca
Mentre percorri lo stradone, in direzione del muro di cinta, c’è molto movimento: alla tua destra vedi persone correre di qua e di là portando in mano dei libri, alcuni piccoli, altri molto più voluminosi; spesso queste persone sono scortate da una o più guardie. Alla tua sinistra, se possibile, vi è una confusione ancora maggiore: una grande folla si snoda attraverso strade e stradine, per finire ad ammassarsi davanti agli ingressi delle locande. Molto spesso alcune guardie intervengono per impedire che scoppino dei disordini o per aiutare a districare la calca quando, assieme alla gente, tendono ad ammassarsi carri o carrozze. La confusione è tale che poche persone ti degnano di uno sguardo e anche quelli che lo fanno, subito dopo tornano a farsi gli affari propri.
Che fare? Da quale parte iniziare? La tua Percezione per adesso non ti ha segnalato nulla, tuttavia la tua attenzione viene attirata da un basso ometto con un grosso turbante in testa il quale è fermo sul ciglio della strada e sta dando da bere da un secchio al suo asino vicino al quale, a terra, sono poggiate quattro grosse sacche.
L’omino sembra indifferente a quanto gli sta accadendo attorno…
Elenwen
Ti inoltri quindi nell’ampia strada che divide i due quartieri, con i sensi all’erta: anche in questa zona vedi che molte persone sono intente a erigere palchi, gazebi e bancarelle: noti immediatamente che il colore della pelle di molte persone sono diversi dal tuo e da quelli degli umani che hai conosciuto finora: alcuni sono giallognoli, altri talmente scuri da ricordare il carbone, altri sembrerebbero fatti di bronzo ma i più curiosi di tutti sono alcuni uomini con i corpi avvolti in pesanti lunghe tuniche i cui colori variano dal marrone al blu, mentre le loro teste sono avvolte da dei piccoli turbanti bianchi le cui estremità avvolgono le loro teste, lasciando scoperti solo gli occhi nerissimi e un lembo di pelle la quale, forse a causa di un gioco di luce sembra… Blu!
Guarda dove vai! Pezzente!
Una voce aspra e tagliente richiama la tua attenzione: da una via laterale che sbuca sullo stradone principale, una donna esile, avvolta da una semplice lunga veste color sabbia e con un velo dello stesso colore che le ricopre i capelli. La donna sembra reggersi a un lungo, semplice bastone e sembra aver involontariamente urtato un uomo molto alto, avvolto in quella che potrebbe essere un saio sacerdotale: l’uomo ha una pelle molto chiara, i capelli biondi tagliati molto corti e un paio d’occhi azzurri i quali hanno un’espressione la quale, se potesse, incenerirebbe la donna davanti a lui.
L’uomo sembra accompagnato da altri due uomini, di tutta una testa più bassa di lui, vestiti allo stesso modo ma dei quali non si riesce a capirne i particolari perché hanno dei cappucci tirati sulla testa e le mani infilate nelle maniche delle tuniche.
Pe… perdonate eminenza! Non sto molto bene e ho perso per un attimo l’equilibrio…
Risponde esitante la donna, girando poi di scatto la testa di lato e soffocando con la mano sinistra alcuni colpi di tosse. Per ora, la tua Percezione non rileva nulla.
Turnazione:
Angelica
Rebecca
Elenwen
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07-10-2015, 09:15 PM
Messaggio: #34
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Dopo che Angelica ebbe illustrato il suo piano, le tre si divisero, dirigendosi verso i quartieri assegnati. Anche questa volta Elenwen non ha detto una parola, mentre Rebecca non si è risparmiata. Sembrano avere caratteri opposti. Speriamo vada tutto per il meglio. Era leggermente in tensione per la numero trentacinque: il quartiere delle locande, che le aveva affidato, era di certo quello più affollato, ed era anche il luogo in cui si raccoglievano i mercanti che provenivano dall'esterno, alla cui categoria appartenevano tutte le vittime ritrovate. Se accadrà qualcosa, è molto probabile che accada in quel quartiere. Tuttavia aveva fiducia nella sua compagna: erano distanziate da un paio di numeri in graduatoria, bene o male la loro abilità nel combattimento doveva essere simile; e quando Angelica aveva fatto le sue raccomandazioni, sembrava che Rebecca le avesse recepite ed accolte. Sia lei che Elenwen sono guerriere, non bambine, come io sono una caposquadra e non una balia. È giusto dar loro fiducia. Per ora, indagare sul mercante sospetto era la difficoltà principale e di quella aveva deciso di farsi carico. Se sarebbero emerse difficoltà ancora più gravi, avrebbe agito di conseguenza. Ora non era fruttuoso spaziare con la mente e perdersi nello sforzo di prevedere ogni cosa. Individuò la casa del mercante senza difficoltà: una casa sviluppata su tre piani, circondata da un muro di pietra ben più alto di lei. Il cancello era aperto, ma vi erano due uomini a guardia. Dall'esterno non le parve ci fosse nulla di sospetto, per cui risolse che per ottenere qualche indizio in più, avrebbe dovuto entrare. Scartò subito l'ipotesi di introdursi nella casa scavalcando il muro: probabilmente con un salto ci sarebbe anche riuscita, ma tutt'attorno era pieno di gente, e con tutto quell'armamentario che aveva indosso sarebbe stato ridicolo pretendere di passare inosservata. Una volta dentro poi, avrebbe dovuto procedere nascosta – il che costituiva un ulteriore impedimento alle sue indagini - e se fosse stata scoperta l'intera Organizzazione ci avrebbe rimesso. Per cui optò per la soluzione più semplice. Si diresse verso le guardie con passo tranquillo, fissandole negli occhi, e fermandosi a due metri da loro. Il mio nome è Angelica. Sono qui a causa degli omicidi di numerosi mercanti avvenuti in questo periodo, e c'è ragione di credere che il mercante che abita qui sia un possibile bersaglio. Desidero parlare con lui. Attese la risposta delle guardie e nel contempo concentrò la percezione verso la casa, in modo da scovare delle tracce di Yoki. Citazione:Yoki: 0% |
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08-10-2015, 02:03 PM
Messaggio: #35
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato-
"Pensato" Rebecca batte un piede per terra, indispettita. Niente riposo alla fine per il gruppo. "Volevo dormire un po' accidenti" -Ricevuto Angelica- disse con uno sbadiglio annoiato. Percorso lo stradone, in direzione del muro di cinta, Rebecca notò parecchio movimento per la strada. Parecchia gente alla sua destra correvano avanti e indietro portando svariati libri di ogni genere. Alla sua sinistra la confusione era ancora più grande: La gente sfrecciava da tutte le strade percorribili per poi infine ammassarsi davanti agli ingressi delle locande Tutti impegnati com'erano non degnarono molto che una mezzo demone fosse li in mezzo a loro. -Da dove comincio ora?- Rebecca non percepiva nulla. Nel suo ultimo scontro percepì che le sue prestazione erano migliorate un po'. soprattutto la sua percezione, non era granché ma al momento si accontentava. Purtroppo nulla. Tutta via l'attenzione di Rebecca venne attirata da un basso ometto con un grosso turbante in testa. Era fermo sul ciglio della strada impegnato ad abbeverare al suo asino, il quale vi erano appoggiate vicino, quattro grosse sacche. Rebecca si avvicinò allo sconosciuto. -Scusi?- domandò gentilmente Rebecca. Aspettò che l'uomo la notò per prestargli attenzione. -Sono Rebecca!- il suo tono divenne autoritario. -Sono qui per investigare sugli uomini ritrovati morti vicino alla città. Dicono che potrebbe trattarsi di un mercante in particolare- Gli occhi argentati delle guerriera, fissarono quelli del mercante come lame d'argento. -Tu sai qualcosa?- Yoki: 0% Fisico: ottimo Psiche: riflessiva, indagatrice. Abilità: percezione yoki passiva. |
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12-10-2015, 09:17 PM
Messaggio: #36
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
NONNA TSUNADE E' ESCLUSA DALLA QUEST! (3 ASSENZE INGIUSTIFICATE CONSECUTIVE)
ELENWEN VERRA' GESTITA DAL NARRATORE COME PNG FINO ALLA CONCLUSIONE DELLA QUEST! |
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12-10-2015, 09:32 PM
Messaggio: #37
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Angelica
Attraversi quindi la strada e punti direttamente all’ingresso della villa di Lei-Kung. Come sospettavi non passi inosservata e le due guardie ti notano immediatamente, incrociando le picche a X verticale davanti all’ingresso, in modo tale da sbarrarti il passo. Precauzione forse eccessiva, dal momento che ti sei fermata a un paio di metri da loro…
Il padrone non è in casa al momento! E’ in giro per affari e probabilmente rientrerà a ora di cena. Riferirò comunque il vostro messaggio e se volete lasciar detto dove è possibile trovarvi, vi farò recapitare la sua risposta!
Dichiara la guardia alla tua sinistra (la destra dell’ingresso), senza riuscire a mascherare un certo nervosismo alla tua presenza, sentimento riflesso anche dall’altra sentinella. Ciò che ti mette in allarme però non è tanto il loro atteggiamento, quanto la tua percezione che rileva prima delle tracce di yoki sulle due guardie quando ti sei avvicinata, poi una traccia di yoki provenire dalla casa stessa quando concentri su di essa la tua percezione.
A questa distanza sei sicura che le due guardie non sono Yoma, ma indubbiamente sono state a lungo in contatto almeno con uno di loro!
Rebecca
AAAAAAH!
L’omino, evidentemente colto di sorpresa, ha un sobbalzo lasciandosi sfuggire di mano il secchio che cade a terra, per poi girarsi verso di te con gli occhi sbarrati e il respiro ansante a causa dello spavento di poco prima. Anche se un’incolta barbetta nera gli incornicia il volto, sembra piuttosto bruttino, i suoi abiti non sono pulitissimi, ma forse è a causa del viaggio… Quel che è certo è che emana un odore non proprio gradevole, una sorta di miscela di spezie e sudore.
Quando ti presenti, il piccoletto cerca di ricomporsi alla bell’e meglio: cogli il suo sguardo saettare a destra e a sinistra, quasi cercasse una via di fuga; poi il suo sguardo si fissa sulle tue forme generose e a quel punto ti sorride, si porta la mano destra sul cuore e si esibisce in un lieve inchino. Quindi, con una voce che gronda miele ti dice:
Oh dolce rosa del deserto! Piacere di conoscerti! Il mio nome è Karim, al tuo servizio…
Karim ascolta le tue successive affermazioni.
Uomini trovati morti? Un mercante? No, no… Io non so niente! Sono venuto da Kodara per vendere il mio pepe durante la fiera! Non so niente di mercanti o uomini morti vicino alla città io…
Il suo tono di voce si fa concitato e l’omino si getta in ginocchio davanti a te: è evidentemente spaventato.
Ti prego di credermi, mia signora!
Ti implora con una voce che, a quel punto, sembra rasentare il pianto…
Turnazione:
Angelica
Rebecca
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17-10-2015, 10:05 PM
Messaggio: #38
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Non appena Angelica si manifestò dinnanzi a loro, le due guardie scattarono, incrociando le lance davanti all'ingresso. Sono nervosi. Uno di loro le parlò concitato, riferendole che il mercante non era in casa al momento. Angelica stirò l'angolo della bocca. Fece per ribattere, ma subito le si rizzarono i peli sulla schiena: dai due uomini provenivano tracce di Yoki e lo stesso valeva per la casa. Da queste parti è di certo passato uno Yoma, e molto probabilmente questi due ne sono al corrente, a giudicare dal loro atteggiamento. Lanciò un'occhiata alla casa: era possibile che qualcuno stesse osservando, magari lo stesso mercante. Angelica non giudicò saggio insistere: ormai era confermato che ci fosse un legame con gli Yoma e continuando a far domande avrebbe facilmente messo ancora più in allarme le due guardie. Capisco. Riferitegli che può inviarmi la sua risposta questa sera stessa nel nostro alloggio. Per raggiungerlo basta passare per la piazza principale e percorrere un breve tratto della via che divide il quartiere delle milizie da quello dell'amministrazione. Di seguito bisogna svoltare a sinistra, su una strada secondaria che sbuca in una piazza con al centro un pozzo. Immagino conosciate il luogo di cui parlo, dato che questa è la vostra città. Una volta arrivati, dirigetevi verso la casa che avrà la porta socchiusa. Vi prego di fare presente ciò al più presto al vostro padrone: data la sua posizione, è facile che possa subire degli agguati durante la festa. Vi ringrazio. La guerriera chinò il capo e si allontanò lungo la via principale, come se nulla fosse. Dunque i sospetti dei tre mercanti parevano confermati. Pare che per sapere dell'altro dovremo attendere fino a stasera. Non so che aspettarmi: potrebbe venire un suo messaggero, o il mercante in persona… insieme, magari, a qualche ospite a sorpresa… In effetti potrebbe decidere di tenderci un'imboscata con l'aiuto dei suoi: ora sa dove ci troviamo e, dalle tracce di Yoki che ho percepito, sembra proprio che abbia stretto un patto con uno o più Yoma. Non penso molti, comunque: può essere un individuo molto abile, ma anche la persona più avveduta avrebbe le sue belle difficoltà a guidare e nascondere degli Yoma in una città affollata come questa. Penso non siano più di tre, quattro a essere davvero generosi. Quello che mi preoccupa sono le sue guardie: potrebbero darci dei problemi, se decidessero di attaccarci in uno spazio ristretto come il nostro alloggio. È anche vero però che dar loro appuntamento nel bel mezzo della piazza sarebbe stato indiscreto, senza contare che in quel caso avremmo dovuto guardarci da più lati. Be', questo per quanto riguarda lo scenario peggiore che mi viene in mente: magari alla fine si tratterà solo di ricevere una lettera. Il fatto di dover indagare così allo scoperto, le dava l'impressione di essere in bilico su di uno stretto cornicione. Proseguì il suo giro, guardandosi attorno in cerca di qualcosa di utile o interessante e memorizzando qualche punto di riferimento. Mantenne la percezione sempre attiva attorno a sé: una spiacevole sorpresa era l'ultima cosa che desiderava. Citazione:Yoki: 0% |
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18-10-2015, 04:35 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-10-2015 10:47 AM da Nemas.)
Messaggio: #39
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato
Pensato Parlato da altri E cosi l'ometto si chiamava Karim. Rebecca rimase a dir poco sorpresa quando lo chiamò, scattando come una molla di un materasso. Aveva i nervi tesi il tipo, e questo rese perplessa Rebecca. L'ometto sembrava essere sul punto di cercare una via di fuga per scappare. Karim parve poi ricomporsi, osservando le forme prosperose di Rebecca. Lei tutta via non piacque tanto. Se doveva fare colpe per la sua bellezza che almeno fosse un ragazzo giovane. L'uomo infine si inchina leggermente difronte alla guerriera parlandole con voce suadente. Se sta cercando di farmi la corte ha capito male! Karim soprattutto emanava un odore sgradevole di spezie di pesante sudore. Ascoltando le domande di Rebecca l'uomo cadde infine a terra esclamando di non sapere nulla. Ti prego di credermi, mia signora. Il tono della sua voce rasentava di poco il pianto. Era certo che lui sapesse qualcosa. Come si sarebbe dovuta comportare Rebecca? La guerriera si inginocchio posandogli una mano sulla spalla. -Va tutto bene. Disse con tono calmo e gentile. -Non devi avere paura Karim. Non ti succederà niente. Io sono qui per proteggervi. Dalla reazione che fece Rebecca non poté nascondere un po' di dispiacere per quell'uomo -Ma devo insistere Karim. Che cosa è successo? Che cosa hai visto? Cosa sai? Yoki: 0% Fisico: ottimo Psiche: Karim sembra sapere qualcosa, Rebecca cerca di scoprire di cosa si tratti. Abilità: percezione yoki passiva. |
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19-10-2015, 09:28 PM
Messaggio: #40
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Angelica
Hai l’impressione che le due guardie siano sollevate dal fatto che non hai tentato di forzare il passaggio.
Subito dopo la guardia ti risponde:
Le vostre parole saranno riferite, signora, avete la mia parola! Per la risposta non posso promettervi nulla, di solito il padrone è una persona corretta ma, come potete capire, in queste ore che precedono la fiera è molto impegnato! Vedrò quel che si può fare! Grazie a voi per l’avviso: veglieremo maggiormente su di lui! Buona giornata!
Ti congeda la guardia, mentre il suo compagno, che appare molto più teso di lui, non ti stacca gli occhi di dosso nemmeno per un istante. Mentre ti allontani, percepisci che l’aura di yoki che avevi avvertito diminuisce notevolmente d’intensità, fino ad annullarsi del tutto.
Procedendo in direzione delle mura esterne, camminando vicino al margine destro della strada, in tuo sguardo viene attirato da un gruppetto di quattro persone che camminano assieme lungo il margine opposto dell’ampio viale: tre uomini e una donna…
Gli uomini sono armati con spade lunghe e hanno almeno un pugnale alla cintura: uno ne ostenta addirittura due mentre un altro porta a tracolla un arco e una faretra con alcune frecce; l’uomo con un solo pugnale e senza arco, il più alto dei tre, indossa un corpetto di maglia ad anelli, mentre gli altri portano delle semplici protezioni in cuoio rigido.
La donna invece indossa abiti completamente neri: pantaloni da cavallerizza con un paio di alti stivali; a protezione del suo corpo indossa una sorta di giubba di cuoio con dei dischetti di metallo attaccati a esso, un mantello da viaggio ornato con una pelliccia sul cappuccio, spalle e che le arriva a metà schiena e una sorta di piccolo colbacco di pelliccia sulla testa. Alla sua cintura pende un fodero elaborato ma dalla foggia leggermente diversa da quella delle spade dei suoi compagni
La donna è alta come i compagni con le armature in cuoio, ha un portamento fiero, la pelle chiara, accentuata dal colore nero dell’abbigliamento; i tratti del suo viso, rivelano un’origine orientale della donna e, per un’istante, i suoi neri occhi a mandorla incrociano quelli tuoi d’argento, mentre le labbra della misteriosa guerriera si dischiudono in un leggero sorriso rivolto sicuramente a te.
Il gruppetto procede oltre e si ferma anch’esso a osservare da una certa distanza la villa del mercante: sicuramente cercavano quella perché vedi la donna indicarla con un gesto della mano. Dopo essere rimasti a fissarla per un po’, i quattro riprendono il loro cammino…
Rebecca
Grazie alle tue parole gentili, Karim si rialzò, si grattò vigorosamente sotto l’ascella destra e poi si ricompose, prima di rispondere, con tono di voce più tranquillo:
Mia signora, non so nulla, te lo giuro davanti alle dee gemelle! Mi cada la barba se mento!
L’uomo congiunge le mani davanti al petto e ti rivolge un altro inchino
Sono arrivato questa mattina all’alba da Kodara e mi sono subito messo a cercare un alloggio per me e una stalla per Kor, il mio asino! Ma temo che in questa parte della città non troverò nulla per noi…
L’uomo tira su col naso e riprende, con voce triste:
Mi sa che dovrò andare al caravanserraglio! Non è come una locanda ma almeno avrò un tetto sopra la testa! Spero almeno di riuscire a vendere bene la mia mercanzia…
L’omino si interrompe di colpo e rimane per alcuni istanti pensieroso, poi i suoi occhi si soffermano nuovamente su di te e, sorridendo, riprende a parlarti, con molto più entusiasmo di prima:
Il caravanserraglio! Come ho fatto a non pensarci prima? Vedi, mia signora, in quel posto la gente parla e, a volte, dopo aver bevuto parla ancora di più! Nessuno bada a Karim perché è povero, e Karim non è molto bravo con le parole: però Karim sa ascoltare e sa osservare…
Tu stai cercando l’assassino dei mercanti? Io non so chi sia ma, forse, posso aiutarti a scoprirlo: cosa mi offri, se io trovo le notizie che ti servono?
Karim sembrerebbe più scaltro di quello che vorrebbe far sembrare: certo, un paio di occhi e orecchie in più farebbero comodo, inoltre Karim ti ha chiesto qualcosa in cambio solo se riuscirà a trovare l’informazione che ti consenta di trovare il o i colpevoli.
Cosa gli risponderai?
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