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QUEST Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
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29-12-2015, 07:34 PM
Messaggio: #81
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Ritenendo che passare tutta la serata a cercare di metter ordine a un guazzabuglio di informazioni fin troppo confuse e, forse, eccessive, non avrebbe al momento portato a nulla, Angelica decise di concedere a lei stessa e alle compagne una pausa, acconsentendo alle richieste di Elenwen e Rebecca per una cenetta in qualche locanda o taverna della città…
Evviva! Si mangia!
Canticchia Elenwen balzando letteralmente in piedi e indossando poi velocemente la sua armatura e, in quattro e quatt’otto, siete nuovamente in strada: arrivate velocemente alla piazza principale e, da lì, imboccate il viale sul quale si affacciano le locande. La luce è ormai al crepuscolo e la gente in strada si fa a poco a poco più rada però, grazie ai sorrisi e al tono di voce della gente che vedete, potete quasi avvertire nell’aria un clima di gioiosa attesa.
Rebecca sa, dopo aver esplorato quella parte della città, che le locande più prestigiose si trovano vicino alla piazza grande, mano a mano che ci si allontana dalla stessa la qualità diminuisce fino ad arrivare a quelle di livello più povero vicino alle mura
La signora Semirhage, probabilmente sapendo che vi avrebbero assegnato un alloggio, vi ha fornito una limitata quantità di Bera: non basterebbero a farvi vivere nel lusso per tutta la settimana, ma se ci state attente, forse, qualche piccolo extra riuscirete a farlo saltare fuori.
Avete già i nomi di due locande:”Oca Ubriaca” e lo “Spirito di Vino” e sapete anche chi ci potreste incontrare..
Turnazione
Rebecca
Angelica
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29-12-2015, 09:18 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-12-2015 09:18 PM da Nemas.)
Messaggio: #82
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato-
Elenwe salto allegra per il consenso di Angelica per andare a mangiare qualcosa in un'osteria. -Lavoro duro il nostro! Ma non possiamo certo privarci di quel poco che ci rende umane no?- domandò rivolta ad Elenwe e Angelica. Mettendosi a posto l'armatura, Rebecca uscì in strada insieme alle sue compagne. Finalmente un po' di tempo per rilassarsi senza pensare a niente. Quanto poco era rimasto di bello nella sua vita. Non c'era quasi nulla per cui valesse la pena di interessarsi. Ma da quando era stata incaricata di giungere a questa fiera dell'est, provò emozioni che da molto non sentiva. Felicità, serenità, quella sensazione di appartenere ad un posto senza più andare in giro senza meta. Giunte velocemente alla piazza principale, Rebecca e le altre, passarono per il viale che dava alle zone delle locande. La luce era ormai quella del crepuscolo e la gente in strada si fa a poco a poco più rada però, ma dai loro sorrisi e dal tono delle loro voci si sentiva distintamente nell’aria un clima di gioiosa attesa. Rebecca aveva ispezionato quel quartiere e sapeva come era predisposto. -Dal centro della piazza abbiamo le locande più prestigiose, avvicinandoci alle mura diventano sempre meno appariscenti e povere- Infatti mentre continuavano a camminare, le locande iniziavano a cambiare e a rimpicciolirsi. I bera che le aveva lasciato il capo Semirhage, erano al quanto limitati, ma usati nel giusto modo sarebbero potuti anche bastare per un extra. Rebecca ricordò che era da queste parti che si trovava la locanda: Spirito del Vino. Ed era anche lì che aveva preso dimora Chanelle. -Comandante Angelica? Qui vicino dovrebbe esserci l'osteria Spirito del Vino. Ed è lì che sta al momento Chanelle. La ragazza che è venuta da noi prima, deve essere tornata lì per informarla. Opterei per quell'osteria- Yoki: 0% Fisico: ottimo. Psiche: calma e rilassata. I preparativi della festa le portano una nota di felicità. Abilità: percezione yoki passiva. |
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01-01-2016, 11:18 PM
Messaggio: #83
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Alle sue parole, Elenwen balzò in piedi e in un batter d'occhio fu pronta ad uscire. Rebecca le andò dietro e Angelica si chiuse la porta alle spalle. Un lieve venticello le soffiò sulle guance e le fece il solletico sotto le orecchie, mentre la sua armatura rifletteva gli ultimi bagliori del giorno.
Si incamminarono verso le locande, incrociando le ultime persone che ancora si trovavano in strada. C'era chi trafficava con le ultime casse di mercanzia, chi discuteva all'ombra di una casa a voce sommessa, chi si lanciava saluti di commiato, agitando in aria la mano. C'era un'atmosfera gioiosa, ma raccolta, tenera, nella quale si avvertiva racchiusa tutta la trepidazione per il giorno successivo.
Angelica era così intenta a deliziarsi di quella tranquillità, che quando Rebecca parlò, per un attimo si guardò attorno esitante.
Mhmh, Renaile ci ha appena fatto visita, penso sia bene lasciarla discutere in pace con la sua padrona per stasera. Cerchiamo invece la locanda “Oca Ubriaca”: è lì che alloggia la mercenaria che ho incontrato. La potremo incrociare, così anche voi vi farete un'idea di chi sia. Citazione: |
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03-01-2016, 05:59 PM
Messaggio: #84
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Così, percorrete di buon passo il viale sul quale si affacciano locande e taverne e, poco prima della metà strada, avvistate l’insegna dell’Oca Ubriaca. Senza indugio vi dirigete là e, una volta varcato l’ingresso, il vostro olfatto viene sollecitato da una miriade di profumi deliziosi e appetitosi… sempre che abbiate effettivamente fame ovvio, così come l’espressione sognante di Elenwen può lasciar indovinare.
Al vostro ingresso, l’affollata sala comune si azzittisce di colpo e, guardandosi attorno, non è difficile per Angelica localizzare una grande tavolata con una dozzina di commensali con a capo tavola la mercenaria Dahrak-Nà, la quale sembra meno sorpresa degli altri al vedervi.
Mentre vi guardate attorno, una giovane cameriera, più bassa di voi tre, con un viso ancora di bambina, grandi occhi azzurri e capelli color biondo cenere, vi si avvicina, con passo esitante:
S… scusate signorine ma… non è consentito tenere con voi armi pesanti nella… sala comune! D… dovreste lasciarle a… all’ingresso, pe… per cortesia!
La fanciulla appare chiaramente intimorita dalla vostra presenza ma, prima che possiate dire o fare qualcosa, una profonda voce femminile si fa udire da dietro il bancone:
Oh! Lascia perdere Syr! Le signore non possono usare le loro armi contro gli uomini quindi siamo al sicuro!
La voce proviene da una robusta donna un po’ più alta di Rebecca, molto formosa e decisamente “in carne” la quale esce dal bancone e vi viene incontro sorridendo e asciugandosi le mani sul grembiule: la sua pelle è un po’ scurita dagli anni e mostra molte rughe attorno agli occhi castani; i suoi capelli color del ferro sono raccolti in una ordinata crocchia dietro la nuca. Mentre si avvicina, la cameriera chiamata Syr si allontana velocemente da voi, cedendo il posto a colei che, probabilmente, è la padrona del locale.
Avvicinandosi, la massiccia donna nota che la maggior parte degli avventori – ma non Dahrak-Nà e i suoi uomini- vi stanno ancora fissando con l’espressione tra il curioso e l’inebetito, perciò, portandosi i pugni ai fianchi, la donna inveisce contro di loro, incenerendoli col suo sguardo:
Beh? Cosa c’è? Non avete mai visto delle Claymore prima d’ora? Se no, rifatevi gli occhi e pensate ad altro! Loro hanno diritto a stare qui quanto voi!
Con un sommesso brusio, gli ospiti della locanda riprendono dopo un po’ a farsi i loro affari e, finalmente, la locandiera si rivolge a voi:
Così va meglio! Bene signorine, siate le benvenute! Io sono Mia Grand, proprietaria della locanda l’Oca Ubriaca! Desiderate fermarvi a mangiare qualcosa? Questa sera abbiamo uno stufato delizioso e un’ottima cacciagione! E, se siete anche in cerca di un alloggio… forse riesco a sistemarvi in qualche modo!
Attendendo la vostra risposta, Mia vi fa cenno di seguirla verso un tavolo un po’ appartato che sembra sia stato appena apparecchiato per tre da Syr e da un’altra cameriera…
Turnazione
Angelica
Rebecca
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05-01-2016, 12:01 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-01-2016 12:03 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #85
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) L'insegna dell'“Oca Ubriaca” risultò facile da individuare, situata a metà della strada che stavano percorrendo. Furono accolte da una folata di calore, che portava con sé odore di carne e spezie, seguita da un ammutolimento generale. Angelica si preoccupò solo di scandagliare le file di tavoli, scorrendo indifferente sulle teste degli avventori, finché non individuò quello a cui sedeva la mercenaria.
S… scusate signorine ma… Abbassò gli occhi e questi finirono per posarsi sul volto supplicante di una bambina che se ne stava tutta ritratta a due passi da lei.
… non è consentito tenere con voi armi pesanti nella… sala comune! D… dovreste lasciarle a… all’ingresso, pe… per cortesia! Una voce di donna, bella tonante, fece trasalire la ragazzina e da dietro al bancone comparve una donna ben piazzata, che regalò loro un gran sorriso, mentre si asciugava le dita grassocce nel grembiule. Senza esitare, la donna lanciò occhiate di fiamma alle facce degli avventori e con qualche frase ben assestata li riscosse tutti dal loro silenzio intorpidito.
Non fu difficile per Angelica intuire che quella doveva essere la proprietaria del locale, e dai modi chiari e spicci che aveva dimostrato sembrava fosse una persona forte e onesta.
Il brusio riprese a crescere e la donna provvide ad accoglierle con ogni cura. Non sembrava per nulla intimorita o infastidita dalla loro presenza.
La cena va benissimo. Per l'alloggio, invece, è stato già provveduto. La ringrazio.
Angelica seguì la donna verso un tavolo apparecchiato, lanciando occhiate in tralice a Dahrak Nà e alla sua compagnia. Immaginò che anche le sue due compagne l'avessero individuata, se non per gli sguardi che lei lanciava al gruppo di mercenari, almeno per la donna a capo del tavolo. Fu contenta di aver constatato la sua presenza, tuttavia per ora preferiva dedicarsi a ristorare le forze. Se le sue compagne non avessero avuto obiezioni, si sarebbe tranquillamente accomodata al tavolo, in attesa che le venisse servita la cena.Citazione: |
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05-01-2016, 10:08 PM
Messaggio: #86
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato-
Parlato da altri -D'accordo Angelica! Come vuoi!- Così la scelta di andare in una delle due osterie cadde in quella che era Oca Ubriaca. Il nome era poco elegante e Rebecca sentiva che si trattava di un posto dove ci andava la marmaglia peggiore della città. Un posto adatto per quei tipi di banditi che aveva conosciuto in precedenza. Seguendo la comandante, giunsero infine davanti all'osteria. Appena entrate, la guerriera senti decine di odori intensi attraversarle il naso. Profumini buoni e deliziosi. Rebecca era da giorni che non mangiava qualcosa. Certo, non ne aveva bisogno, per il senso di masticare qualcosa di buono in bocca, anche la sua pancia sembrava averne bisogno. Qualcosa lo avrebbe mangiato. Con sforzo ma lo avrebbe fatto. Elenwe sembrava scoppiare di gioia. Appena entrate, la folle all'interno si zittì all'istante. Come spesso succedeva. Si avvicinò allora, in quel momento, una cameriera che di età era solo una bambina. Le guardo con paura chiedendo timidamente per sicurezza avrebbero dovuto lasciare le armi fuori. Rebecca era sul punto di ribattere quando un'altra voce che non conosceva la anticipò. Oh! Lascia perdere Syr! Le signore non possono usare le loro armi contro gli uomini quindi siamo al sicuro! Il cipiglio di Rebecca si incrinò. Questa cosa non era molto conosciuta fra gli uomini, ma il fatto che lo sapessero poteva essere pericoloso. La donna parlare era quella dietro il bancone. Era molto alta, più di Rebecca. Formosa e piuttosto corpulenta. Doveva essere la padrona della locanda. La donna uscì dal suo posto e andò loro incontro. Guardando gli ospiti del locale che ancore le fissavano alzo la voce: Beh? Cosa c’è? Non avete mai visto delle Claymore prima d’ora? Se no, rifatevi gli occhi e pensate ad altro! Loro hanno diritto a stare qui quanto voi! A questo discorso, tutti sussultarono come se fossero usciti da un sogno ad occhi aperti. Ritornando hai loro affari. Così va meglio! Bene signorine, siate le benvenute! Io sono Mia Grand, proprietaria della locanda l’Oca Ubriaca! Desiderate fermarvi a mangiare qualcosa? Questa sera abbiamo uno stufato delizioso e un’ottima cacciagione! E, se siete anche in cerca di un alloggio… forse riesco a sistemarvi in qualche modo! -Molto gentile! Accettiamo volentieri la cena- Seguendo Rebecca e Mia, si avvicinarono ad un tavolo dove affianco c'era Dahrak Nà con le sue guardie personali. Rebecca non vi badò. Voleva solo starsene in pace e recuperare le forze. Scegliendo un posto vi si accomodò. Yoki: 0% Fisico: ottimo Psiche: calma, riflessiva. Abilità: percezione yoki passiva. |
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07-01-2016, 11:38 PM
Messaggio: #87
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Mentre vi avvicinate al tavolo, notate che Syr, non senza sforzo, vi appoggia vicino una sorta di secchio di metallo stretto e alto circa un metro e mezzo; anticipando le vostre domande Mia vi dice che:
Serve per sistemare le vostre armi mentre mangiate! E’ scomodo stare sedute a tavola con quegli spadoni di traverso sulla schiena! Tuttavia, se desiderate tenerle con voi, posso farvi cambiare le sedie con degli sgabelli ma così stareste più scomode… vedete voi, comunque.
La voce della donna è calda e affabile e sembra non mostrare alcun timore reverenziale nei vostri riguardi. Del resto la sua figura imponente è tale da intimorire più di qualche uomo e, da come si muove, parla e dà disposizioni alle sue inservienti sembra molto sicura di sé.
Una volta che vi siete accomodate, Mia vi chiede:
Allora, ragazze mie, cosa desiderate per cena? Come vi dicevo abbiamo un buon stufato e dell’ottima cacciagione. Se preferite posso farvi portare delle piccole porzioni di tutto, così non vi perdete nulla! E da bere? Potete scegliere tra vino bianco o rosso, birra o anche acqua, se siete astemie!
Quell’ultima frase fa scappare un risolino a un paio di avventori, subito stroncato da un’occhiataccia di Mia!
Ora sta a voi decidere come sarà la vostra cena: nonostante Elenwen si stia metaforicamente leccando i baffi, attende educatamente che siano le compagne più alte in grado a ordinare per prime…
E buon appetito!
Turnazione
Angelica
Rebecca
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09-01-2016, 09:42 PM
Messaggio: #88
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) La proprietaria ripeté in maniera energica il menù della cena e Angelica non si fece pregare: Per quanto mi riguarda prendo un birra e un po' della vostra cacciagione, la ringrazio. Si mise composta e si scostò con il mignolo una ciocca dietro l'orecchio, sorridendo appena per il modo in cui Elenwen tratteneva gli impulsi della propria fame. Citazione:Yoki: 0% |
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10-01-2016, 03:04 PM
Messaggio: #89
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato-
Parlato da altri. Con fatica, la ragazzina portò un pesante secchio. Mia disse che era per deporre le spade per stare più comode sulla sedia. Rebecca non ci trovò nulla di male a metterla un attimo da parte. -OK purché rimanga qui vicino a noi, in modo che possiamo vederlo- La guerriera estrae lentamente la sua spada per poi deporla. Allora, ragazze mie, cosa desiderate per cena? Come vi dicevo abbiamo un buon stufato e dell’ottima cacciagione. Se preferite posso farvi portare delle piccole porzioni di tutto, così non vi perdete nulla! E da bere? Potete scegliere tra vino bianco o rosso, birra o anche acqua, se siete astemie! La cacciagione sembrava interessante. Ma era meglio sentire tutto, così nulla sarebbe rimasto sul piatto. Da bere, Angelica aveva detto una birra, ma lei preferì qualcosa di più elegante. -Io prendo tutto in piccole porzioni! E da bere vino rosso- Mettendosi comoda sulla sedia Yoki:0% Fisico: ottimo Psiche: Tranquilla, osserva ciò che vanno gli avventori dell'osteria. Abilità: percezione yoki passiva. |
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12-01-2016, 10:22 PM
Messaggio: #90
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Anche Elenwen, dopo aver atteso le reazioni delle compagne, si sfilò la claymore e la depositò nell’alto secchio messovi a disposizione. Quindi si accomodò al tavolo e, dopo aver ascoltato le due compagne, disse alla locandiera:
Assaggini e vino rosso! Anche per me vanno bene! Grazie!
Mia Grand annuì alle vostre parole e ritornò dietro al bancone per poi sparire dietro a una tenda, probabilmente per dare disposizioni alla cucina… non passò molto tempo che un’altra cameriera, quella che avevate intravisto aiutare Syr a prepararvi il tavolo, arriva da voi portandovi una cesta di pane, un boccale pieno di birra schiumante e una caraffa col vino rosso e due bicchieri, che la stessa cameriera provvede a riempirvi.
La ragazza sembra un po’ più grande come età rispetto a Syr e, pur essendo alta più o meno come la compagna, sembra essere un po’ più robusta anche se il suo fisico è asciutto; il suoi capelli biondo grano, lunghi fino alle scapole incorniciano un volto grazioso dall’espressione seria che non cambia nemmeno quando si trova al vostro cospetto. Senza una parola, deposita sul vostro tavolo pane, boccale, caraffa e bicchieri, per poi allontanarsi.
Alla salute!
Esclama subito dopo Elenwen, strappando qualche risolino agli avventori a voi più vicini, per poi iniziare a centellinare il contenuto del suo bicchiere, nell’attesa dell’arrivo della cena… l’attesa non è lunga.
Infatti, poco dopo, arrivano Mia e Syr, portando rispettivamente le pietanze per Rebecca ed Elenwen la prima e per Angelica la seconda.
Buon appetito ragazze! Se vi serve ancora qualcosa non avete che da chiedere!
Vi augura la locandiera, ritornando subito dopo dietro il bancone, mentre Syr va ad occuparsi di altri avventori.
Il cibo e il bere sono ottimi e le razioni sono tali da lasciarvi soddisfatte: se decidete, come fa Elenwen, di finire il contenuto del piatto, non avrete più bisogno di cibo per qualche giorno.
Mentre mangiate, notate che alcuni avventori finiscono la loro cena: alcuni pagano e se ne vanno mentre altri sembrano ritirarsi nelle loro stanze, poste al piano superiore… a un certo punto anche Dahrak-Nà e tre dei suoi uomini si alzano dal loro tavolo e indossano le loro casacche e i loro mantelli: la donna si reca al bancone mentre i tre uomini parlano con la cameriera che vi aveva servito le bevande, la quale si reca in uno sgabuzzino posto vicino al bancone stesso, dal quale ne esce poco dopo accompagnata da un garzone che porta con se quattro spade complete di foderi e le consegna ai mercenari. Tra queste lame Angelica riconosce immediatamente l’arma particolare di Dahrak-Nà; quest’ultima, uscendo, passa vicino al vostro tavolo e si blocca per un istante, giusto il tempo di sussurrarvi:
Ci vediamo all'asta…
senza essere udita da nessun altro e senza fissarvi direttamente, per poi uscire assieme ai suoi uomini, mentre gli altri suoi commilitoni poco a poco si ritirano nelle loro stanze.
La vostra cena giunge tranquillamente alla fine, senza ulteriori turbative e, al momento di saldare il conto, una sorpresa vi attende… Infatti Mia Grand vi dice che:
La birra e il vino sono stati già pagati dalla donna guerriera che era seduta a quel tavolo! Non mi ha fornito spiegazioni, ha pagato e basta! Oh, beh, forse voi capirete il perché, non è un problema in fondo…
A questo punto fuori è sceso il buio: c’è ancora gente in giro che passeggia godendosi la temperatura gradevole della sera, mentre alcuni ritardatari stanno terminando gli ultimi preparativi per la fiera…
Bene! E’ stata una giornata interessante e domani credo lo sarà di più! Che ne dite ragazze, andiamo a riposarci così da essere pronte domattina?
Chiede Elenwen soffocando a stento uno sbadiglio. Effettivamente è stata una giornata piena e riposarsi un po’ non sarebbe una cattiva idea: in fondo il vostro incarico comincia domattina…
Turnazione
Rebecca
Angelica
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14-01-2016, 02:12 AM
Messaggio: #91
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
-Parlato-
Parlato da altri. Rebecca si mise più comoda in attesa del pasto. -Da quando sono diventata così, non ho mai avuto un attimo come questo. Cioè come se fossi una persona normale- disse rivolta alle altre. Rebecca non poté trattenere nella sua voce una nota di commozione e di tristezza. Non passò molto che un'altra cameriera arrivò con una cesta di pane, un grosso boccale di birra, e una fiasca di vino con due bicchieri. Elenwe si riempì all'istante il bicchiere proponendo un brindisi hai bevitori. Rebecca riempito il suo bicchiere lo alzò dicendo in modo tranquillo: -Alla salute. E al successo della nostra missione- Portandosi infine il boccale alla bocca, bevendo moderatamente. Aveva voglia di rilassarsi, ma non di prendersi una sbronza e andare in giro a ridere e bighellonare come una ubriacona. Quindi dosò l'assimilazione dell'alcool nell'organismo in modo da non prendersi una sbronza. Mya e Sir giunsero poco dopo portando infine le pietanze. Buon appetito ragazze! Se vi serve ancora qualcosa non avete che da chiedere! Rebecca fece in cenno della mano per dire che aveva capito. Afferrò il primo boccone e se lo portò in bocca. Il sapore era ottimo. Era meraviglioso sentire così tanti nuovi sapori di cibo, dopo tanto tempo. -Meraviglioso- disse sognante. Guardano gli altri stucchini, Rebecca si decise che non ne avrebbe lasciato neppure uno. Occupata a mangiare, Rebecca nota in quel momento che alcuni avventori avevano finito la propria cena per poi ritirarsi al piano di sopra. Anche Dahrak-Nà con tre dei suoi uomini si alzarono dal loro tavolo. La donna corpulenta si recò al bancone, mentre i tre uomini parlano con la cameriera che aveva servito alle guerriere da bere. Recandosi infine in uno sgabuzzino, da cui esce poco dopo un ragazzino: forse un garzone, che portava con se quattro spade, che le consegna infine hai mercenari. La donna prima di uscire sussurrò alle guerriere che si sarebbe rivisti all'asta. Rebecca non seppe cosa pensare riguardo a quella donna. Per lei non rappresentava niente di così interessante. Rebecca finì tranquillamente la cena senza alcun problema. Alzandosi dal tavolo insieme alle altre si diresse al bancone per pagare. La birra e il vino sono stati già pagati dalla donna guerriera che era seduta a quel tavolo! Non mi ha fornito spiegazioni, ha pagato e basta! Oh, beh, forse voi capirete il perché, non è un problema in fondo… Rebecca rimase sorpresa da quel suo gesto. Perché aveva pagato loro da bere? Non sapendone il motivo lo chiese ad Angelica, lei almeno la conosceva. -Angelica? perché lo ha fatto?- Uscite infine fuori, il buio era completamente sceso. C'era ancora qualcuno qua e la. Ma niente di più. Tutti si stavano riposando per la festa di domani. Bene! E’ stata una giornata interessante e domani credo lo sarà di più! Che ne dite ragazze, andiamo a riposarci così da essere pronte domattina? Rebecca guardò Elenwe. Aveva ragione, era meglio riposarsi. Era stata una giornata dura e faticosa. -Io sono d'accordo! Comandante?- Yoki: 0% Fisico: Ottimo Psiche: rilassata. pensa di andare a riposarsi. Abilità: percezione yoki passiva. |
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17-01-2016, 12:49 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-01-2016 06:13 PM da La X di Miria.)
Messaggio: #92
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Angelica si raddrizzò sulla sedia, prese le posate e iniziò a togliere via il grasso dalla carne, dividendo poi questa in piccole fette rettangolari, che infilava in bocca una ad una. Bevve un sorso di birra e il sapore tostato del malto si mischiò a quello della carne cotta, grattandole la gola. Provava una segreta gioia nell'alternare quei semplici movimenti e aveva cura di ripeterli tutti in sequenza per assaporarli pienamente, facendo attenzione ogni volta a un particolare nuovo: il modo in cui il coltello incideva la carne e il profumo che sprigionava dal cuore delle due metà, la schiuma che scivolava lungo l'interno del boccale, il modo in cui lei stessa si sporgeva per bere un sorso o mangiare un boccone… . Restò immersa in questi pensieri per tutta la cena e non badò al resto che la circondava. Appena ebbe finito il pasto, levò gli occhi in sala: molti avventori ormai si stavano ritirando nei loro alloggi e tra questi c'erano anche i mercenari di Dahrak Nà. Seguì i loro movimenti senza dare nell'occhio, finché la donna non passò accanto al loro tavolo, rinnovando il suo invito all'asta in un sussurro. Angelica sorrise e appoggiò i polsi sul bordo del tavolo: Ci aspettano tutti a quell'asta. pensò, raddrizzandosi sullo schienale. Quando si alzarono per pagare, scoprirono che la mercenaria aveva già provveduto a saldare il conto delle bevande. Gentile da parte sua. È la mercenaria di cui vi ho parlato, avrà voluto dimostrarci la sua amicizia. rispose a Rebecca, una volta uscite. Fuori le strade erano ancora popolate, sebbene il sole fosse calato da tempo. Elenwen si stiracchiò e sbadigliò senza problemi, pronta per andare a dormire, e anche Rebecca approvò la sua proposta. Anche Angelica avvertiva la stanchezza addensarsi nella mente, per cui non ebbe nulla in contrario. Sì, una notte di riposo ci farà bene. E si incamminò verso il loro alloggio. Citazione:Yoki: 0% |
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19-01-2016, 10:16 PM
Messaggio: #93
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Con la pancia piena, ma anche col fisico un po’ provato sia dal viaggio che dalle tensioni accumulate in giornata, decidete quindi di coricarvi per essere pronte e al meglio la mattina successiva.
I letti che vi hanno sistemato nella casetta sono molto più comodi – non che ci volesse molto – dei pagliericci dei vostri alloggi a Staph.
Dopo essersi tolta l’armatura, Elenwen sembra riflettere per alcuni istanti, fissando alternativamente la sua claymore poggiata a terra vicino al letto e poi il letto stesso, poi si stende sul giaciglio, stiracchiandosi come farebbe un gatto quando si mette comodo:
Avevo pensato per un attimo di dormire appoggiata alla claymore, per temprare il mio corpo ma… questo letto è così invitante! Ci sarà tempo per diventare più robuste!
Detto questo e dopo essersi coperta educatamente la bocca per nascondere un altro sbadiglio, poco a poco Elenwen si assopisce…
Vi destate tutte più o meno assieme alle prime luci dell’alba: da una rapida occhiata fuori dalle finestre sembra che sarà una bella giornata estiva.
Come vi organizzerete per svolgere al meglio il vostro incarico?
Turnazione
Angelica
Rebecca
Narratore (per eventuali osservazioni da parte di Elenwen)
Angelica (per dare le disposizioni alle compagne)
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24-01-2016, 01:51 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-01-2016 01:55 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #94
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Una volta giunte al loro alloggio, Angelica lasciò che le sue compagne entrassero per poi richiudere la porta alle sue spalle.
L'interno era appena rischiarato dalla luce notturna: cercò gli schienali delle sedie per non urtarli, e fece scivolare la mano su di essi, mentre si dirigeva verso le scale.
Giunte al piano di sopra, la ragazza si scelse il letto più vicino alle scale e iniziò a liberarsi degli spallacci: Riposate per bene, mi raccomando. Domattina… si sganciò la cintura e la depositò sul letto …vi voglio fresche e scattanti.
Si sedette sul bordo del letto e seguitò a sfilarsi bracciali e gambali. Depositò poi il tutto in una delle quattro cassapanche, mentre Elenwen rendeva nota la sua decisione riguardo a dove avrebbe dormito.
Buonanotte, mormorò, stendendosi su un lato e tirandosi le coperte fin sul mento. Si abbandonò ad lungo sospiro e le membra del suo corpo si rilassarono all'unisono. Tra una sostanziosa cenetta e un letto morbido, la giornata non si era conclusa poi tanto male. Le parve di avvertire la mano grande di suo padre accarezzarle i capelli e scendere lungo la spina dorsale: socchiuse gli occhi e girò il mento oltre la spalla, ma non c'era nessuno. Un accenno di malinconia le si affacciò nel cuore, ma prima che potesse prendere il sopravvento, si distese supina, sprofondò nel letto, e si addormentò all'istante.
L'indomani, Angelica aprì gli occhi sul soffitto rischiarato dai deboli raggi dell'alba.
Si strofinò gli occhi e si mise a sedere, passandosi una mano sulla nuca.
Anche le sue compagne si svegliarono e mentre erano intente a ricomporsi, Angelica si diresse verso una finestra. Guardò fuori un attimo, poi si volse verso di loro.
Tutto bene? , sussurrò, con voce gentile. Il volto era ancora immerso nella semioscurità, ma i capelli biondi rilucevano tutt'intorno al capo, colpiti da raggi sempre più brillanti.
Da oggi si inizia, annunciò, cerchiamo di svolgere l'incarico nel migliore dei modi.
Incrociò le braccia sul petto, tenendosi gli avambracci, immersa nei suoi pensieri. Poi si schiarì la voce e distese le braccia lungo il corpo.
Ascoltatemi bene: questa sera si terrà l'asta di Lei Kung e noi presenzieremo al suo evento. Tuttavia, prima di allora, abbiamo un'intera giornata da organizzare. Il nostro obiettivo è tenere la città sotto controllo, quindi sarà esattamente questo che faremo.
Come prima cosa studiamo la situazione.
Abbiamo una città molto grande, circondata da mura, con una struttura molto regolare.
Noi però siamo solo in tre. Pur suddividendoci le zone, la parte che ciascuna di noi dovrà controllare resta comunque ampia: di conseguenza dovremo muoverci parecchio.
La festa, tuttavia, porterà con sé confusione e una gran folla per le strade, ed è semplice capire che, per quanto il disegno della città sia regolare, avremo grandi difficoltà di movimento.
È vero, ci sono le ampie vie principali che, intuitivamente, ci condurrebbero rapidamente da un punto all'altro della città.
Ma tenete conto che la popolazione di Cézanne è notevolmente aumentata a causa degli arrivi provenienti da tutte le parti del continente.
Tenete anche conto che sulle vie principali sono stati installati i banchi dei mercanti.
E che oggi è il grande giorno di apertura.
Penso proprio che non sarà possibile muoversi con sufficiente rapidità, e se dovesse succedere una disgrazia lontano da dove ci troviamo, sarà molto difficile arrivare in tempo.
Quindi il primo problema da risolvere è questo: come rendere i nostri movimenti il più efficaci possibile.
Il secondo punto riguarda gli Yoma: sappiamo poco di loro. A parte il legame col mercante, non abbiamo idea di quanti siano, né di dove si nascondano, né che intenzioni abbiano.
Noi invece ci siamo fatte ampiamente notare sin dal nostro arrivo, sanno che siamo qui per loro. Poi durante la festa, con l'armatura indosso, saremo più che riconoscibili anche in mezzo alla folla più fitta, e questo va tutto a loro vantaggio: potranno individuarci facilmente e agire di conseguenza. Se sanno dove siamo, colpiranno dove non ci siamo. E mentre noi spintoniamo tra la folla per raggiungerli, quelli si saranno già dileguati, magari per colpire nel luogo da cui siamo venute.
Il secondo problema, dunque, è questo: come riequilibrare i termini dello scontro.
Fece una pausa, in modo da dare tempo alle sue compagne di assimilare quanto detto.
La situazione non è semplice, tuttavia, penso di avere trovato una soluzione: saliremo sui tetti.
In questo modo il primo problema scompare. Senza l'intralcio della folla, potremo muoverci liberamente di tetto in tetto, e coprire un'ampia parte della città in maniera molto più agevolata; senza contare che domineremo la festa dall'alto e questo ci garantirà un'ottima visuale di ciò che sta accadendo. In sostanza, quindi, controlleremo le nostre zone con grande efficacia, o per lo meno, con un'efficacia di gran lunga superiore a quella che avremo ottenuto standocene in mezzo alla gente.
E se ci pensate un attimo, questa disposizione risolve anche il secondo problema.
Stando sui tetti e muovendoci rapidamente, non saremo facilmente individuabili, e questo riequilibra le cose con gli Yoma.
Sanno che siamo qui: ieri abbiamo girato l'intera città e ci siamo fatte notare in ogni quartiere. Ma se non riescono ad individuarci durante la festa in un luogo preciso, per loro potremo essere dovunque. E questo li renderà più prudenti.
Qualunque cosa abbiano in mente di fare, ci penseranno due volte prima di entrare in azione, proprio perché potremo piombare su di loro da un momento all'altro.
E tutto questo, in teoria, comporta anche una felice conseguenza: gli Yoma saranno disincentivati ad agire e noi spariremo dalla circolazione, per la grande gioia e felicità degli umani in festa, che si godranno la giornata senza troppi pensieri.
Penso che questa possa essere una buona soluzione. Voi che ne pensate?
Citazione:Yoki: 0% |
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26-01-2016, 07:38 PM
Messaggio: #95
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
"Parlato"
Parlato da altri. Rebecca fu contenta che Angelica acconsentì a ritirarsi a riposo. Era stata una giornata impegnativa (e serena) una di quelle poche che di solito alle mezzo demoni come loro accade di rado. Giunte nell'alloggio, salirono le scale. Entrate nella stanza c'erano tre letti comodi pronti ad attenderle. Avvicinandosi al suo, Rebecca inizio a togliersi l'armatura. Sfilo la propria spada e la poggio al bordo del letto. Solo in quel momento si accorse di avere il corpo indolenzito. Stiracchiandosi, facendo scricchiolare le articolazioni, sentì un senso di soddisfazione. "Non pensavo di essere così stanca" Disse fra se. Elenwe disse qualcosa riguardo a dormire appoggiata alla spada, ma lei stanca com'era non vi badò. Tirando giù le coperte si sdraiò infine sull'letto, cercando di mettersi comoda. Una bella cenetta da esseri umani, un giro in una favolosa città, cosa che aveva sempre desiderato fare fin da quando era ancora umana. Non era stato proprio male. Angelica disse loro di prepararsi presto per domattina, che sarebbe stata una giornata piena. Rebecca alzò il braccio dicendo: "Ricevuto Angelica. Buona notte." Tirandosi le coperti fino alla pancia, Rebecca chiuse gli occhi, per poi addormentarsi subito dopo. Si ritrovò in una sentiero coperto dagli alberi. Davanti a lei un ragazzino con la pelle abbronzata dal sole, i capelli neri, le sorrideva. "Mako?!" ma la voce che le uscì dalla bocca era come un eco flebile, come se fosse stata dentro una caverna. Facendo segno con la mena Mako la invitò a seguirlo. Usciti dal sentiero si ritrovarono in un prato fiorito inondato dal sole. I fiocchi dei soffioni presero il volo come fiocchi di neve portati dal vento. "Giochiamo Giochiamo! Divertiamoci insieme" Rebecca sorrise e lo seguì. Correndo insieme per il campo si rincorsero per poi cadere a terra esausti sotto la morbidezza dell'erba. Mako si voltò a guardarla. "Sempre insieme?" Rebecca gli sorrise. "Certo!" Un raggio di sole le colpì il viso. Rebecca alzò la testa. Si trovò nella stanza di ieri con le sue compagne nei rispettivi letti. Era stato tutto un sogno. Alzandosi a sedere, si stiracchiò. Afferrando la spada si riflette per sistemarsi i capelli. Guardandosi le guance si bloccò. Dalle rigature sulla guancia, sembrava che avesse pianto nel sonno. E se avesse ripetuto anche mentre dormiva il nome del suo amico? Sentì le proprie guance avvampare. Tutto bene? Rebecca alzo di scatto la testa guardando Angelica. Si era completamente scordata di non essere sola. "Si tutto bene!" esclamò imbarazzata. Angelica spiegò infine cosa avrebbero dovuto fare quel giorno. Aveva ragione che muoversi per le strade era troppo ingombrante e svantaggioso. Soprattutto per quanto riguardava cercare gli yoma. A meta del discorso a Rebecca venne in mente improvvisamente che c'era solo un'altra soluzione, ma Angelica la anticipò: osservare dall'alto i tetti. Per una città grande come Cézanne, bisognava stare sui tetti per orientarsi. Ma perché non ci aveva pensato prima? Penso che questa possa essere una buona soluzione. Voi che ne pensate? "Perfetto comandante Angelica! Non vedo nessuna falla! Yoki: 0% Fisico: ottimo Psiche: sognando il suo amico Mako le causa un certo imbarazzo, che poi sopprime all'istante per prepararsi alla missione. Abilità: Percezione Yoki passiva. |
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28-01-2016, 10:24 PM
Messaggio: #96
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Alla prima domanda mattutina di Angelica, Elenwen si stiracchiò beatamente prima di rispondere:
Sì capitano Angelica, grazie! Era molto tempo che non dormivo così bene!
Poi la ragazza si fece seria e ascoltò attentamente il piano di Angelica… sulle prime il suo viso assunse un’espressione di disappunto ma poi, visto anche il benestare di Rebecca all’idea della capitana, la ragazza si rassegnò e disse:
D’accordo capitano! Ammetto che all’inizio l’idea non mi andava molto a genio ma… devo ammettere che hai ragione su tutti i punti: non possiamo farci bloccare dalla folla se gli yoma dovessero attentare alla vita di qualcuno e poi…
Elenwen riflettè un attimo, prendendo fiato:
E poi… stando sui tetti sarà più facile riuscire a tenerci d’occhio tra di noi o, al limite, a farci qualche segnale luminoso facendo riflettere il sole sulle nostre claymore… no?
Comunque, per quanto possa essere un ottimo punto d’osservazione, suggerirei di evitare il campanile e il tetto della chiesa: se si dovesse fare vivo il prete che ho incontrato ieri ci potrebbe creare problemi!
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31-01-2016, 04:44 PM
Messaggio: #97
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Angelica ascoltò gli interventi di entrambe senza interrompere. Accennò un sorriso alla dichiarazione di Rebecca e annuì in direzione di Elenwen, le cui osservazioni le parvero pertinenti. Proprio così. Sopra i tetti potremo trovarci più facilmente e nel caso in cui una di noi dovesse aver bisogno d'aiuto, potremo soccorrerla in maniera rapida. I segnali luminosi potrebbero tornarci utili nel caso di difficoltà. Sì, il campanile non ci sarà comunque d'aiuto: dobbiamo muoverci il più possibile e quello, per quanto alto, obbliga a rimanere ferme nello stesso punto. Da lì non è possibile vedere bene cosa accade nel reticolo di strade secondarie e in più ci rende individuabili. No, quello che vi chiedo è di coprire la vostra zona senza fermarvi in un punto preciso per troppo tempo. Se qualcuno vi nota mentre passate di tetto in tetto non è una tragedia, anzi succederà di sicuro. Ma non è un problema: ricordate sempre, il nostro obiettivo è controllare al meglio la città, non restare nascoste. Se uno Yoma ci vede passare, tanto meglio: l'istante dopo saremo sparite su un altro tetto, lui saprà che lo stiamo controllando dall'alto ed è probabile che ci penserà bene prima di fare qualcosa. Se decide invece di salire e attaccarci sui tetti, be', tutto ciò sarebbe abbastanza idiota da parte sua: si scoprirebbe da solo, perdendo il suo vantaggio su di noi. Qualora invece doveste voi individuarne qualcuno tra la folla, lascio tutto a vostra discrezione: giudicate bene cosa fare. Gli scenari possono essere molteplici e non esiste un codice di regole che spieghi come comportarsi in ciascuno di essi. I consigli che vi do sono di affrontare un Yoma in uno spazio più libero possibile e di valutare bene se è il caso di scendere tra la folla: ricordate che perderete i vantaggi acquisiti e che poi dovrete trovare un modo per risalire. Per finire, un ultima cosa: le strade principali sono belle larghe, penso sarà difficile saltarle con le nostre uniche forze. È facile che ciò richiederà un supplemento di Yoki per compiere un salto in scioltezza e questo complica un po' i nostri passaggi. Perciò muovetevi di più all'interno dei quartieri e solo di tanto in tanto saltate la strada principale. Riprese fiato. Bene, se non ci sono altre osservazioni, direi di procedere. Le zone restano quelle che vi ho assegnato ieri: cercate un punto in cui salire su un tetto, magari verso la periferia, dove le case sono più dimesse. Se lo ritenete necessario non fatevi problemi ad entrare in un edificio e a salire da una finestra, specialmente se si tratta di locande. Di nuovo, non sostate troppo a lungo nello stesso punto e tenete la percezione all'erta, tutto questo sarà fondamentale. Detto ciò Angelica si rivestì dell'armatura e avrebbe atteso che anche le altre fossero state pronte, per poi dare il via al piano concordato. Citazione:Yoki: 0% |
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01-02-2016, 10:16 PM
Messaggio: #98
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Rivestite e armate di tutto punto, uscite di casa e riprendete i viali che, dalla piazza principale, percorrono le zone assegnativi come sorveglianza. E’ una bella giornata e, mentre camminate, notate che molta gente è indaffarata a esporre mercanzie sui banchetti preparati il giorno prima, saltimbanchi che provano qualche ultimo passo, menestrelli che traggono qualche ultima nota dai loro strumenti: sembra che la fiera, di fatto, non si ancora iniziata ma sembra altresì che manchi davvero poco…
Come concordato, raggiungete in breve le zone dove gli edifici iniziano a diradarsi e vi intrufolate nelle vie interne dei singoli quartieri, fino a trovarne quelle nelle quali, per il momento almeno, non sembra esserci nessuno; è facile per voi a quel punto prendere una bella rincorsa e balzare prima sui tetti più bassi e, da lì, salire su quelli più alti.
Preso un po’ di tempo per orientarvi riuscite a trovare dei punti dove fermarvi a sorvegliare le strade sottostanti senza correre rischi di scivolare di sotto e anche, ogni tanto, a individuarvi tra di voi, soprattutto quando qualcuna spicca un balzo da un tetto all’altro: in questo, la più facile da inquadrare è senz’altro Elenwen la quale, forse per noia, sembra proprio non riuscire a rimanere a lungo in un solo posto.
Mano a mano che passa il tempo, il brusio proveniente dalle strade cresce d’intensità: qualcuno ogni tanto sembra riuscire a individuarvi dalla strada tuttavia, come aveva previsto Angelica, la “distanza di sicurezza” tra voi e gli umani sembra sufficiente affinché i cittadini di Cezanne pensino agli affari loro e non vi badino più di tanto.
La mattinata trascorre senza incidenti, le vostre percezioni non vi rivelano nulla, con l’eccezione di Angelica, che rileva una debole aura di yoki quando si trova vicino alla casa di Lei-Kung. Subito dopo che il campanile della chiesa ha battuto il mezzogiorno, indipendentemente da dove vi trovate, la vostra attenzione viene richiamata da uno squillo di trombe e, subito dopo, sentite un araldo proclamare a gran voce:
Ascoltate! Ascoltate! Venite tutti qui attorno e ascoltate!
Qui declamo le regole della Fiera d’Est! Tutti devono stare in pace! Saranno puniti con la massima severità tutti gli atti che turberanno la pace della Fiera! Che vino e birra scorrano a fiumi e che cuochi e pasticceri lavorino senza sosta! Che i prezzi siano ben esposti e che tutti paghino in contanti! I colpevoli di qualche torto saranno giudicati dal Borgomastro in persona!
E ora, a mezzogiorno di Mezzaestate, che la Grande Fiera abbia inizio!
Con queste parole, gli araldi danno il via alla Fiera: l'ovazione della folla presente ne sancisce l'avvio e subito dopo il rumore che arriva alle vostre orecchie appare decuplicato rispetto a pochi minuti prima: sotto di voi, nelle strade, potete osservare il tipico caos degno di ogni fiera che si rispetti. Spunti d'interesse non mancano: ci sono i giocolieri, saltimbanchi, cantastorie, bancarelle per comprare/vendere mercanzie di ogni tipo, locande aperte… Per chi partecipa, c'è solo l'imbarazzo della scelta! Persino Elenwen si è fermata a osservare quel che accade là sotto. Non potendo partecipare direttamente, è abbastanza facile che veniate colte dal desiderio di osservare quanto più possibile di quella grande festa il che, se ci pensate bene, non contrasta affatto con la vostra missione ma, qualunque cosa decidiate di fare, alla prima ora del pomeriggio in vari punti della città dei banditori proclameranno il seguente messaggio:
Cittadini di Cezanne! Cortesi vicini! Stimati ospiti!
Partecipate questa sera alla Grande Asta di Lei Kung!
Oggetti rari e preziosi provenienti da paesi lontani, utensili e attrezzi
prodotti appositamente per agevolare i lavori degli artigiani e dei contadini
e tante altre cose esotiche e piccole meraviglie!
Questa sera al tramonto alla casa di Lei Kung!
PARTECIPATE NUMEROSI!
Che fare a questo punto? Attendere il tramonto e recarsi direttamente alla casa di Lei-Kung, oppure terminare prima la vostra ronda per preparare un piano? Restare di ronda o raggiungere la caposquadra per decidere assieme il da farsi? Per ora, la vostra percezione continua a non rilevare nulla in giro per la città…
Turnazione
Rebecca
Angelica
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03-02-2016, 05:06 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-02-2016 11:01 PM da Nemas.)
Messaggio: #99
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
"Parlato"
Parlato altri Rebecca annui agli ordini di Angelica, e si preparò di tutto punto. Rimessasi l'equipaggiamento, aspettò le sue compagne. Quando alla fine, furono tutte pronte, uscì dalla porta tornando nella zona della città che aveva pattugliato ieri. La giornata si mostro subito bella e accogliente, nessun segno del cielo che si sarebbe fatto brutto. Mentre Rebecca percorreva la strada, poté notare parecchia gente: Alcuni indaffarati a esporre mercanzie sulle proprie bancarelle, dei saltimbanchi che provano qualche ultimo passo delle loro acrobazie, menestrelli che traggono qualche nota dai loro strumenti: La fiera non sembrava fosse iniziata, ma il tempo ormai doveva essere agli sgoccioli. Era tutto così bello. Tutta la gente era piena di felicità. Eppure la guerriera sentiva che qualcosa di orribile e brutto vi era nascosto. Altrimenti non sarebbero state chiamate lì. Raggiunto infine il suo quartiere, Rebecca passo dai vicoli più piccoli e isolati per fare in modo che nessuno la vedesse. Si guardò intorno. Nessuno in vista. La guerriera, prese infine la rincorsa, e raggiunse il tetto con facilità. Era una piccola soddisfazione essere in grado di fare queste cose che per gli umani era estremamente difficile. Facendo un salto più lungo, Rebecca salì su un tetto più alto, trovandosi infine tra i tetti più alti della città. Osservò con una strana sensazione di estasi tutte quelle persone sotto di lei. "Bel Panorama" disse fra se. Senza perdere tempo, Rebecca saltò da un tetto all'altro cercando di orientarsi nelle sua zona. Qualche volta poté notare Angelica ed Elenwe in lontananza, nelle loro zone. Raggiunto un punto buono per osservare in basso, Rebecca notò la gente sotti lei aumentare visibilmente. Alcuni si accorsero della sua presenza, ma essendo così distanti non vi badavano più di tanto. La giornata trascorse in tranquillità. Rebecca dopo essersi mossa da un tetto all'altro esaminando le sue zone, si appoggiò con la schiena e le braccia incrociate, alla canna fumaria di un edificio, osservando la gente dal basso. Per quanto si fosse sforzata, la sua percezione non le disse nulla. "Devo potenziare la mia percezione! Devo fare in modo di poterla estendere per chilometri" Lo disse con risentimento consapevole di quanto fosse ancora debole. Se ci fosse stato modo di rafforzarsi più in fretta. In quel momento un poderoso squillo di trombe attirò la sua attenzione. Raddrizzandosi si diresse nel punto in cui le trombe avevano suonato. Ascoltate! Ascoltate! Venite tutti qui attorno e ascoltate! Qui declamo le regole della Fiera d’Est! Tutti devono stare in pace! Saranno puniti con la massima severità tutti gli atti che turberanno la pace della Fiera! Che vino e birra scorrano a fiumi e che cuochi e pasticceri lavorino senza sosta! Che i prezzi siano ben esposti e che tutti paghino in contanti! I colpevoli di qualche torto saranno giudicati dal Borgomastro in persona! E ora, a mezzogiorno di Mezzaestate, che la Grande Fiera abbia inizio! "Ecco! ora la fiera comincerà" Giocolieri, saltimbanchi, cantastorie, bancarelle per comprare/vendere mercanzie di ogni tipo, locande aperte, c'era di tutto la gente cominciò a riempire tutte le strade. Rebecca non potè fare a meno di osservare le vare cose che la gente mostrava. Il desiderio di andarle a vedere fu molto. Scosse il capo. Non poteva permettersi distrazioni, la missione contava più di tutto. "Appena finito il lavoro mi prenderò un ricordino! Un ciondolo delle dee gemelle!" Senza saperne il motivo sentiva il bisogno di avere uno di quei ciondoli. Come se lo avesse avuto qualcuno avrebbe vegliato su di lei. Rebecca tornò alle sue indagini per i tetti osservando la festa. Alla prima ora del pomeriggio, alcuni banditori annunciarono: Cittadini di Cezanne! Cortesi vicini! Stimati ospiti!Partecipate questa sera alla Grande Asta di Lei Kung!Oggetti rari e preziosi provenienti da paesi lontani, utensili e attrezzi prodotti appositamente per agevolare i lavori degli artigiani e dei contadini
e tante altre cose esotiche e piccole meraviglie!
Questa sera al tramonto alla casa di Lei Kung!
PARTECIPATE NUMEROSI!
Alla notizia dell'asta di Lei Kung, Rebecca considerò all'istante di fare rapporto ad Angelica.
Lei più di tutti sapeva cosa bisognava fare in queste circostanza. Stare li fermi era tanto inutile, per tutta la giornata, la sua percezione non le aveva detto niente.Alzandosi di scatto, Rebecca, saltando da un tetto all'alto, corse verso la zona di pattugliamento di Angelica per decidere insieme il da farsi. Yoki: 0% Fisico: ottimo Psiche: Finita la missione intente prendersi qualcosa prima di andarsene. Abilità: percezione yoki passiva. |
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07-02-2016, 04:14 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-02-2016 04:16 PM da La X di Miria.)
Messaggio: #100
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Si divise dalle sue compagne e si diresse verso il limitare della città. Le vie principali si stavano pian piano popolando, mentre quelle interne ai quartieri erano ancora sgombre: ma di lì a poco non sarebbe più stato così. Angelica affrettò il passo, fino a giungere dinnanzi ad un edificio abbastanza basso. Nessuno era nei paraggi. Prese una rapida rincorsa e spiccò un salto sopra il tetto, atterrando con le gambe flesse e le punte delle dita poggiate sulle tegole. Da lì balzò su un edificio più alto e su un altro ancora, fino a raggiungere una buona panoramica della città. Buttò qualche sguardo in basso e sulle case davanti a lei, in cerca delle sue compagne. Notò una figura saltellare lontana alla sua destra, Elenwen senza dubbio. Poco dopo individuò Rebecca.
Bene, sono ai loro posti. Ora non ci resta che stare attente la festa.
Camminò china sulla sommità del tetto, saltò su un altro, guardò intorno, e via su un'altra casa.
La città intanto andava popolandosi, dalle strade salivano sempre più urla, richiami e schiamazzi, e un brusio crescente simile al cicaleccio estivo.
Angelica scorreva gli occhi su quella calca accaldata e vociante, intenta a cogliere qualche atto sospetto, e nel farlo si scoprì felice di non trovarsi in mezzo a tutte quelle grida e a quel sudore.
Non rilevò nulla di anomalo, salvo quando giunse nei pressi della casa di Lei Kung: la stessa traccia di Yoki che aveva percepito ieri. Si acquattò un attimo accanto a un comignolo e guardò verso la casa: che diavolo nasconderà mai quell'uomo...
Non indugiò a lungo, temendo che qualche guardia al soldo del mercante potesse scoprirla. Si allontanò, china in avanti com'era venuta, su un tetto opposto alla casa di Lei Kung.
Lenti rintocchi si levarono dalla piazza principale e un gruppo di colombi svolazzò tra i camini. Un banditore annunciò l'inizio ufficiale della fiera e spettacoli, brindisi e trattative presero finalmente inizio.
Angelica proseguì la sua ronda ancora più attenta, e nel momento in cui si accorse di non aver percepito nulla di preoccupante, si concesse di rallentare. Di tanto in tanto alzava gli occhi in direzione delle sue compagne, ma non colse nessun segnale d'aiuto. Sembrava che anche da loro fosse tutto tranquillo.
Questo significa che il nostro sistema funziona; o che colpire durante l'apertura della festa non rientrava negli obiettivi dei nostri nemici. Tant'è. Almeno le cose stanno procedendo nel migliore dei modi: un ottimo inizio.
Si fermò di tanto in tanto a osservare qualche capriola di un acrobata o ad ascoltare le musiche decise di alcuni musicanti di strada. Sorrise, ma apprezzando atmosfere più raccolte, le risultò difficile immedesimarsi fino in fondo in quel brio vorticante.
Ad un tratto, il richiamo di un banditore le colpì le orecchie: annunciava l'asta di Lei Kung.
Ormai ci siamo.
Sguainò la spada, cercando di riflettere la luce in direzione delle sue compagne. Immaginò che il mercante avesse inviato diversi banditori in tutta la città, e che quindi anche le sue compagne avessero sentito: per cui si aspettò che avrebbero capito che il suo non era un segnale d'aiuto, bensì di richiamo.
Una volta ricongiunte, sarebbero scese al limitare della città e lì avrebbero deciso come proseguire.
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