Il Calice di Sangue [Vick_Svarta_Blixten-Xyz10]

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato

Gaia riuscì a bloccare in tempo la scossa ragazza, chiudendola in un abbraccio a cui non riuscì ad opporsi; dopo poco infatti, smise di fare resistenza.

Sciocca ragazza... Non si rende conto di essere salva ormai... Chissà cosa voleva farci con quell'arma... Togliersi la vita, una vita segnata indelebilmente da questa terribile macchia? Togliere la vita a Bryn, così da renderla una semplice vendetta? O voleva difendersi da me, troppo spaventata dalle parole di Bryn riguardo il rapirla per trasformarla in una di noi?

Gaia cominciò ad accarezzare con la mano destra la testa della ragazza, dondolandosi leggermente.

Vediamo se riesco a calmarla davvero... Potrei provare come faceva Reynark con me, quando appena dopo avermi adottata mi tranquillizzava dopo i miei ripetuti incubi... come cominciava...

La guerriera piumata, continuando ad accarezzare dolcemente i capelli della ragazza e dondolandosi delicatamente, cominciò a cantilenare le stesse parole che sentì così spesso da Reynark.

Che il sole ti porti nuova energia durante il giorno,
che la luna dolcemente ti rigeneri di notte,
che la pioggia ti lavi via le preoccupazioni,
che il vento soffi nuova forza nel tuo essere,
che tu possa camminare per il mondo e conoscere
la sua bellezza tutti i giorni della tua Vita.

Gaia ripeté dolcemente quelle parole, finché non fu certa che la ragazza fosse abbastanza calma e rilassata. Quindi, le parlò in tono dolce, avvicinandosi al suo orecchio.

Sei salva. Non hai più nulla da temere, ciò che hai sofferto non accadrà mai più. Tra non molto ti riporteremo a casa tua, dalla tua famiglia. Qual è il tuo nome?

Gaia sperava di essere riuscita a calmare la ragazza, non voleva che si facesse del male o che facesse cose stupide; aveva ancora del lavoro da fare e non poteva farle da balia proprio in quel momento. E Syhlvia aveva già dato il segnale.

Penserò a te più tardi, ragazzina.

La guerriera piumata avrebbe atteso una risposta dalla ragazza, quindi le avrebbe dato un colpo di taglio con la mano destra nel coppino, per farle perdere i sensi. Sperava funzionasse.

Citazione:Yoki Utilizzato: 10%
Stato Fisico: Ottimo. Occhi dorati.
Stato Psicologico: Ha un pochino di fretta, ma si prende il proprio tempo per calmare la ragazza.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

[Narratore]

Afferrata la ragazza, a Gaia rimase solo da cullarla maternamente perché si calmasse, e fu esattamente ciò che fece. Dopo aver ottenuto un timido "Rosmunda" alla sua domanda, la guerriera piumata spedì nel mondo dei sogni - o forse degli incubi - anche lei, con un rapido colpo alla nuca. Poteva star sicura di averla solo messa fuori combattimento, dato che aveva usato una forza piuttosto scarsa. A questo punto non rimaneva che raggiungere Syhlvia... che però non si vedeva più. La guerriera piumata se ne accorse guardando oltre la spalla di Rosmunda: la sua compagna era sparita, Yoki e tutto. Cosa stava succedendo?

Citazione:Non avendo tu scritto che raggiungevi Syhlvia, sei ancora abbracciata a Rosmunda. Ricordi la posizione della tua compagna, ma non ce n'è più traccia.

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato

Bene...

Gaia appoggiò delicatamente a terra il corpo di Rosmunda quindi si guardò intorno per individuare la propria Claymore, che aveva lanciato in aria poco prima.

Non riesco a percepire lo Yoki di Syhlvia... E l'ho persa di vista. Dannazione.

La guerriera piumata, una volta recuperata la propria spada, concentrò la propria percezione nella direzione dove aveva visto per l'ultima volta la propria compagna, per accertarsi che si fosse davvero allontanata così tanto. Si precipitò quindi in quella direzione, concentrandosi stavolta nel percepire qualsiasi fonte di Yoki intorno a sé. I suoi occhi dorati cercavano quasi con ansia la compagna; in fondo erano passati pochi minuti, non poteva essersi allontanata di troppo...

Dipende anche da cosa potrebbe aver scoperto. Devo trovarla.

Citazione:Yoki Utilizzato: 10%
Stato Fisico: Ottimo. Occhi dorati.
Stato Psicologico: In ansia nel cercare Syhlvia.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva, prima davanti a sé, poi intorno alla propria persona.)

[Narratore]

Recuperata la spada, Gaia si diresse verso il punto dove ricordava esserci Syhlvia, cercando la compagna con gli occhi e la Percezione. Non che fosse così utile, dato che il suo campo visivo era più ampio di quello Percettivo, ma forse... improvvisamente Gaia individuò non uno ma ben due Yoki in rapido avvicinamento dalla sua sinistra: uno era quello di Syhlvia, lo riconosceva, ma l'altro? Non c'era tempo per chiederselo: era forte, sul loro livello se non superiore, e stava dirigendosi dritto contro di lei, precedendo di poco la compagna. Che fare?

Citazione:NOTA: Avendo usato per breve tempo la sua Abilità, Gaia non riceve i malus completi, ma comunque si è leggermente stancata. Perciò -1 punto (1 lettera) al valore di Agilità per questo turno e il prossimo, dopodiché tornerà in piena forma.

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato

Gaia sorrise, un sorriso selvaggio e i suoi occhi dorati si illuminarono di una nuova luce; la vera preda era stata trovata e stava venendo dritta verso di lei, verso le sue amorevoli cure.

Lo sapevo che c'era. Ed è pure piuttosto forte. Finalmente.

La guerriera piumata però non era al massimo della forma. Per riuscire a mettere fuori combattimento Bryn e per riuscire a fermare Rosmunda, aveva dovuto fare un uso incompleto della propria abilità e così s'era stancata un pò. Si sentiva le gambe ancora leggermente intorpidite; sarebbe passato entro poco, ma la loro preda si stava avvicinando molto velocemente, non aveva tempo di riposarsi.

Ma c'è una cosa che deve essere fatta.

Dopo essersi voltata verso la propria sinistra, Gaia concentrò la propria percezione sullo Yoki oltre quello di Syhlvia, poiché necessitava di sapere esattamente quando sarebbe stato a portata di un attacco, sperava, a sorpresa. Si fece un leggero taglio sul pollice sinistro utilizzando la propria Claymore, quindi si passò velocemente il dito ferito sul viso, in modo da farsi una linea trasversale col proprio sangue. Il sangue dello Yoma avrebbe completato il suo rituale.

Se sta sfuggendo a Syhlvia, vuol dire che è pure veloce. Non so se lei stia facendo sul serio, ma se quel bastardo sta fuggendo, vuol dire che o è disperato oppure che ha qualcosa in mente. Devo riuscire ad ucciderlo immediatamente.

Gaia cominciò a liberare ancora più Yoki, cosa che rese i suoi canini aguzzi e che aumentò vertiginosamente la sua massa muscolare, mentre numerose vene apparivano sul suo bel viso, deturpandolo. Un sorriso ora malvagio rendeva il tutto molto peggio da guardare.

Ancora.

Ciò che era una vera bellezza, ora era più simile ad uno Yoma con lunghissimi capelli e con una fascia piumata. Gaia non aveva mai liberato così tanto Yoki prima di allora, ma doveva farlo. Il piano era semplice, appena lo Yoma nemico fosse stato in vista, la ora mostruosa guerriera piumata lo avrebbe attaccato al massimo della propria velocità, con l'intenzione di tagliarli la testa prima ancora che questi si rendesse conto che stava venendo attaccato.

Citazione:Yoki Utilizzato: 70%
Stato Fisico: Occhi dorati, vene su tutto il viso, massa muscolare raddoppiata, denti aguzzi, aspetto quasi simile a quello di uno Yoma. Leggermente stancata per l'uso incompleto della Tempesta del Fulmine Rosso (malus all'Agilità, valore attuale B+). Taglietto sul pollice sinistro.
Stato Psicologico: Esaltata all'idea che lo Yoma stia venendo nella sua direzione e decisa ad ucciderlo immediatamente.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva sullo Yoki oltre quello di Syhlvia.)

[Narratore]

Gaia preparò il suo solito rituale della caccia, ma non intendeva dare tempo al mostro: liberando una quantità sproporzionata di Yoki - superiore addirittura al suo limite - la guerriera piumata si preparò ad accogliere lo Yoma con un attacco devastante. Ciò che non aveva considerato, però, era il tempo: la Percezione le aveva dato una posizione approssimativa, e le ci volle un momento ad individuare lo Yoma quando esso uscì dalla foresta. Un secondo momento andò sprecato nell'accelerazione, soprattutto contando la nuova massa muscolare da muovere. Bastarono questi due momenti a salvare la pelle al mostro, che chiaramente aveva visto Gaia in anticipo: rinunciando al suo assalto diretto, questo si buttò di lato in tuffo, evitando per un soffio di essere decapitato all'istante. In compenso, il braccio sinistro alzato sia per attutire l'impatto col suolo sia per difendere la testa fece una brutta fine, dato che la lama di Gaia lo tranciò di netto fra gomito e spalla, passando poi appena sopra al cranio del mostro. Non parve importargli: recuperata la posizione eretta in tempo record, egli si voltò lanciando tutti gli artigli della mano superstite contro la guerriera. Che volesse solo distrarla oppure ucciderla era da vedersi, ma Gaia era in pericolo e Syhlvia non era ancora in vista, quindi era da sola.

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato Pensiero inconscio, sconosciuto

Mancato. Gaia aveva mancato il suo bersaglio. Peccato, ma non il colpo non era comunque andato completamente a vuoto; il braccio sinistro dello Yoma volò via con uno schiocco.

Ancora...

La guerriera piumata ormai s'era fatta prendere dal vortice dell'esaltazione e riusciva a pensare ormai solo alla disfatta della sua preda, ora così vicina. Stava liberando così tanto Yoki che ormai nemmeno aveva più senso cercare di percepire quello nemico, tanto non le importava più. Ma non si fermò.

Una volta mancato lo Yoma, notò che questo, dimostrando grande agilità e sangue freddo, nonostante la perdita di un braccio, l'attaccò allungando gli artigli della mano rimanente, mirando al zona bassa del torace di Gaia, alla sua sinistra.

Il tempo parve fermarsi.

Liberami... Lasciati andare...

Cosa?

Lasciati andare... Non resistere oltre... Lo vuoi anche tu.

Chi sei?

Sono te.

La sensazione che Gaia provò fu quella di una macchia nera appiccicosa e densa che tentava di espandersi all'interno del suo "io"; una macchia nera che dava l'impressione d'esserci sempre stata, quasi come se fosse la sua stessa ombra.

RRRRAAAAAAAAAAAAAAARRRGH!

Gaia non si fermò. Dopo che lo Yoma ebbe schivato il suo attacco, Gaia liberò ulteriormente Yoki, volontariamente e no, proseguendo semplicemente verso l'avanti. Qualcosa dentro di lei voleva che ne liberasse di più; o era lei stessa che si era decisa a farlo?

Il suo corpo ebbe quasi una convulsione e mirò all'albero davanti a sé. Del suo bellissimo viso ormai rimaneva ben poco, ormai Gaia era molto più simile ai mostri a cui dava la caccia. Eseguì un salto in alto, con l'intenzione di appoggiarsi con i piedi al tronco. Se in questo modo avesse schivato l'attacco dello Yoma, voltando leggermente il suo mostruoso viso verso di lui, avrebbe utilizzato l'albero come trampolino per lanciarsi nuovamente verso la sua preda, con l'intenzione di ucciderlo. La sua Claymore avrebbe mirato al collo, con un colpo orizzontale.

Citazione:Yoki Utilizzato: 75%
Stato Fisico: Occhi dorati, vene su tutto il viso, massa muscolare raddoppiata, denti aguzzi, aspetto sempre più simile a quello di uno Yoma. Leggermente stancata per l'uso incompleto della Tempesta del Fulmine Rosso (malus all'Agilità, valore attuale B+). Taglietto sul pollice sinistro.
Stato Psicologico: Ormai quasi completamente in balia dell'esaltazione da caccia. Sta succedendo qualcosa alla sua mente, qualcosa che le sta facendo liberare ancora più Yoki.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

[Narratore]

Liberando una quantità ancora maggiore di Yoki, Gaia si lanciò contro il primo albero disponibile, schivando agilmente gli artigli in arrivo e sfruttando la pianta per darsi la spinta verso il suo avversario. Accadde tutto talmente in fretta che quest'ultimo non capì nemmeno come fosse arrivata quella specie di guerriera impazzita a torreggiare su di lui con la spada pronta a colpire... ma apparentemente il suo spirito era tutto meno che spezzato. In un momento di lucidità, alzò il moncherino del braccio sinistro, che venne a interporsi tra la claymore di Gaia e il suo collo. Approfittando di quell'istante guadagnato, lo Yoma si ritrasse: non bastò a salvarlo completamente, ma la lama tagliò solo uno squarcio profondo anziché decapitarlo direttamente. Questo lasciò al mostro un'ultima possibilità di contrattacco, mentre agonizzava: mosse infatti la mano destra verso il collo esposto della guerriera piumata, in un disperato tentativo di ridurla nelle sue stesse condizioni.

Citazione:Lo Yoma ha ritirato gli artigli della mano destra, perciò ti attacca semplicemente con l'allungo del braccio a dimensioni standard.

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato Pensiero inconscio, sconosciuto

Ormai la guerriera piumata agiva solo di puro istinto, non ragionava minimamente sulle proprie mosse o reazioni; ed era giusto così. Finì sopra lo Yoma, senza riuscire ad ucciderlo, ma ferendolo gravemente al collo. Questi, forse per disperazione o forse per puro stoicismo e orgoglio, tentò di colpire Gaia al collo, con la probabile intenzione di portarla nella tomba con lui.

Rrrrgghh.

Gaia reagì con velocità. Lasciò la propria spada e tentò di schivare il colpo in arrivo, spostando la parte superiore del proprio corpo verso la propria destra.

Il tempo parve fermarsi, ancora.

Devo ucciderlo!

E su questo siamo d'accordo.

Cosa?!

Se muori tu, muoio anche io.

E' paura quella che percepisco nella tua voce? Siamo debolucce eh?

Non ho più paura di quanta ne abbia tu.

Dannazione, lasciami in pace!

Ti consiglio di muoverti.

Rrrraaaaaaarghh!

Se avesse schivato anche solo in parte l'attacco dello Yoma, Gaia avrebbe mosso velocemente la propria mano verso il collo del mostro, con l'intenzione di entrare dalla profonda ferita infertagli poco prima, afferrare la colonna vertebrale e strapparla con forza.*

Citazione:Yoki Utilizzato: 75%
Stato Fisico: Occhi dorati, vene su tutto il viso, massa muscolare raddoppiata, denti aguzzi, aspetto sempre più simile a quello di uno Yoma. Taglietto sul pollice sinistro.
Stato Psicologico: Mentalmente instabile, ormai agisce solo di puro istinto.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

Spoiler (Click to View)

*Non sapevo come fosse esattamente la ferita al collo del mostro, se a destra o a sinistra, quindi non ho scritto con quale mano Gaia esegue l'attacco... Ovviamente, attaccherebbe con la mano dalla stessa parte della ferita. Se non fosse determinante, ovviamente con la mano dominante, la destra.

[Narratore]

Citazione:Mi scuso per il ritardo, i weekend non sono il periodo migliore.

Abbandonata la spada, Gaia si ritrasse per evitare la manata del mostro. Ci riuscì, anche se un paio di artigli la sfiorarono lasciandole due graffietti sul collo (superficiali, ferita di gravità irrilevante). Dopodiché la guerriera piumata, non contenta del fatto che lo Yoma fosse praticamente già morto, gli conficcò la mano destra nello squarcio e gli strappò via la spina dorsale, forte dello Yoki liberato. Il processo in realtà si fermò molto presto, date le rispettive posizioni e l'ostacolo costituito dalla spada di Gaia stessa, ma qualche centimetro della colonna vertebrale divenne visibile, ricoperto di sangue viola. Lo Yoma era già morto, e forse fu una fortuna per lui. Syhlvia, invece, vide tutto e ne fu sconvolta, tanto che si avvicinò lentamente e cautamente a Gaia da dietro e cercò un dialogo:
Gaia? Stai... bene?
Ora che il nemico era finito, Gaia sarebbe riuscita a vincere anche quello al suo interno?

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato Pensiero inconscio, sconosciuto

Finalmente lo Yoma morì, liberando il mondo dalla sua non necessaria e dannosa esistenza. Ma non ci furono né frasi rituali né risposte ad una preoccupata Syhlvia, che nel frattempo si era avvicinata alla guerriera piumata. Il corpo di Gaia tremava vistosamente e le sue mani erano serrate a terra, come per tenersi aggrappata a qualcosa.

Ancora tenti di resistere? Mia medesima, stai resistendo al piacere estremo, stai resistendo all'estasi finale... Devi lasciarti andare...

La macchia nera pressò ancora.

No! No!

Sì.

Il corpo della guerriera piumata ebbe un violento sussulto e un urlo agghiacciante, quasi un ruggito, venne rilasciato dalla sua bocca zannuta. (+5% allo Yoki rilasciato)
Che fosse perduta?

~

Il tempo parve fermarsi. Gaia si trovò in posto completamente buio, sembrava essere nel vuoto, ma i suoi piedi poggiavano su una qualche superficie solida. Una luce soffusa all'improvviso, proveniente dall'alto, illuminò i dintorni della guerriera piumata, che si guardò intorno confusa. Abbassò il proprio sguardo e si rese conto di essere completamente nuda.

Cosa... Dove sono?

Spalancò gli occhi dalla sorpresa, quando si rese conto di non avere più l'orribile segno presente in tutte le Streghe dagli Occhi d'Argento; il suo bacino, il suo stomaco, il suo busto erano candidi e senza nessuna cicatrice. Gaia notò anche di star stringendo la propria Claymore nella mano destra.

Finalmente, faccia a faccia...

La sensazione che Gaia provò fu quella di una goccia di nera pece che cade in una brocca di acqua limpida, contaminandola. Quasi le venne la nausea, quindi la vide. Davanti a lei, una donna completamente nuda stava avanzando lentamente, con passo sinuoso e aggraziato.
Guardandola meglio, la guerriera piumata ebbe quasi uno shock; quella era identica a lei. Anzi no. I suoi capelli erano neri come la notte più oscura e i suoi occhi rilucevano di una malvagia luce verde, mentre la pelle pareva essere abbronzata... come quella di Gaia prima di essere trasformata. E anche lei stringeva una Claymore nella propria mano destra.

La guerriera piumata si riprese, quindi si raddrizzò e parlò con tono duro, rivolgendosi alla donna davanti a lei.

Chi sei?! Dove ci troviamo?

La figura sorrise malignamente, quindi rispose con la medesima voce di Gaia, nonostante il tono risultasse quasi sarcastico.

Sono te, ovviamente. Chi altri potrei essere? Diciamo che sono il tuo presente e il tuo futuro.

Che cosa stai dicendo?! Rispondimi, prima che mi arrabbi e che ti faccia del male!

L'oscura figura rise di gusto, quindi rispose con tono mellifluo.

Siamo all'interno del tuo subconscio, della tua mente se vogliamo semplificare le cose... Siccome io sono te, si potrebbe dire che ti trovi all'interno della mia mente, ma sarebbe come affermare la medesima cosa.

Gaia sentiva una strana sensazione, nel profondo. Sentiva come se stesse cadendo sempre di più in un abisso e nello stesso momento le sembrava di star affondando inesorabilmente in un lago di pece. Ovviamente era solo una sensazione, ma sembrava così... reale.

Dannazione, cosa vuoi?! Lasciami andare via!

Cosa voglio? Voglio quello che vuoi tu. Essere la più forte. Cacciare prede sempre migliori, surclassare chiunque. Essere perfetta.

Gaia rimase in silenzio per qualche istante, quindi sorrise selvaggiamente e si mise a ridere.

Per essere me, mi conosci poco. Io sono già la più forte. Io surclasso già chiunque. Io sono già perfetta.

Gli occhi dell'oscura figura rilucevano ora di una luce pericolosa. Gaia non ebbe timore alcuno e strinse il manico della propria spada.

Mi spiace per te, bel faccino, ma credo che ora te le suonerò. Non mi stai per niente simpatica e sono convinta che rompendoti il culo, riuscirò a tornare in me.

Tu non puoi battermi. Io sono te. Non puoi battere te stessa.

La sua voce tradiva una punta d'incertezza.

Hah! Allora non mi rimane altro che diventare più forte di me!

Gaia caricò l'oscura figura, che parò il fendente offensivo con relativa facilità. Le due donne cominciarono quindi una danza di morte; veloci fendenti, scatti, parate, affondi... pareva una coreografia studiata apposta, i movimenti erano troppo perfetti e le schivate troppo pulite per non essere finte. Eppure, Gaia attaccava per uccidere, come pareva stesse facendo anche l'altra donna. Ad un certo punto, qualcosa sbilanciò di poco quel perfetto bilanciamento che le due guerriere avevano raggiunto; la guerriera piumata riuscì a ferire leggermente l'oscura figura, lasciandole un taglio sulla guancia che però non sanguinò. L'altra donna si fermò, si toccò il taglio e guardò Gaia con odio.

Gaia sorrise sicura.

Coraggio, vieni. Ho appena cominciato.

~

Il corpo della guerriera piumata continuava a tremare e ad avere sussulti improvvisi, quando ad un certo punto, si rilassò un poco.

Gh... Ghaaa...

Lo Yoki non era calato, ma pareva che si fosse bloccato, almeno temporaneamente. Che la guerriera piumata avesse cominciato a riacquistare il controllo della sua forza diabolica?

Citazione:Yoki Utilizzato: 80%
Stato Fisico: Occhi dorati, vene su tutto il viso, massa muscolare raddoppiata, denti aguzzi, aspetto simile a quello di uno Yoma. Taglietto sul pollice sinistro. Taglietto sul collo.
Stato Psicologico: Sta proseguendo una battaglia completamente mentale, mentre il suo corpo resiste inconsapevolmente allo sprigionare altro Yoki.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

[Narratore]

Syhlvia preferì non immischiarsi nella lotta interiore di Gaia, che chiaramente era a fasi alterne. Non si arrischiò però nemmeno ad allontanarsi, temendo che movimenti inopportuni avrebbero attirato attenzioni indesiderate. Si limitò a una rapida occhiata ai corpi di Bryn e Rosmunda, valutando a occhio le loro condizioni e sperando che fossero ancora vivi - non aveva assistito alla rapida esecuzione di Gaia - con tutta se stessa. Ora Gaia aveva ben altro a cui pensare che all'incolumità del mercenario, della ragazza o della sua compagna, però....

Citazione:Vedo che hai già iniziato la lotta interiore per sopprimere lo Yoki, per cui non posso far altro che dirti di continuare. D'ora in poi, però, limitati a descrivere le fasi della lotta, sarò io a stabilire le variazioni di Yoki. Spero che questo non ti ostacolerà, se hai qualcosa da ridire comunicamelo via MP (a Ufizu). Grazie.

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato L'altra Gaia

Le due donne camminarono in circolo, quasi studiandosi, quando finalmente la Gaia oscura attaccò, cercando un'apertura; la sua spada si diresse con un rapido affondo verso il petto di Gaia, ma questa lo parò facilmente e produsse in risposta un veloce fendente orizzontale che fu schivato dalla sua controparte.

Il tremolio delle lame si fuse poi insieme, quando i colpi, gli affondi e le parate iniziarono a susseguirsi sempre più veloci ed il rumore delle spade che cozzavano echeggiò in tutto l'ambiente circostante. Chiunque sarebbe rimasto affascinato dalla velocità e dell'abilità delle due avversarie, ma nessuno poteva essere spettatore di un così meraviglioso combattimento.

Adesso le due donne si muovevano come ballerine, come se ogni mossa e contromossa facesse parte di un'attenta ed elaborata coreografia. Le lame brillanti si muovevano a tale velocità che un osservatore, molto spesso non sarebbe riuscito a seguire l’azione. Solo quando un lungo taglio apparve sull'avambraccio di Gaia, il ritmo venne per un attimo bloccato; solo per un attimo, per l'appunto. Un ritmo così frenetico, tuttavia, non poteva durare troppo a lungo, per cui le due spadaccine indietreggiarono e ricominciarono a muoversi in cerchio.

Se ci fosse stato un osservatore esterno, questo avrebbe ora notato che anche la Gaia Oscura era stata ferita sul petto, punto nel quale si era lacerata una ferita da cui non fuoriusciva sangue, ed alla base del collo, dove il colpo aveva mancato la giugulare per un capello.

Cominciamo ad essere stanche, eh? Gaia sorrideva in modo selvaggio, mentre osservò per un istante la propria ferita. Nemmeno quella perdeva sangue.

Vaneggi, mia congiunta. Il tempo è dalla mia parte e alla fine vincerò comunque io. Sei perduta.

E' l'odore della paura quello che sento? Se i tuoi blateramenti sull'essere me fossero veri, dovresti saperlo meglio di chiunque altro... Io non perderò mai, nemmeno contro di te!

La Gaia oscura rimase in silenzio, quindi la guerriera piumata trasformò la difesa in attacco e scattò in avanti facendo balenare la grossa spada e costringendo l'altra donna a retrocedere, a parare disperatamente ed a dare prova di un incredibile gioco di gambe che le permise di non perdere neanche per un secondo il suo perfetto equilibrio. Parato un fendente alto, Gaia oscura tentò un contrattacco che, a sua volta, Gaia rese inoffensivo. In un momento in cui le due donne si vennero a trovare quasi a contatto, Gaia piazzò una secca testata alla sua avversaria, spedendola indietro con uno spacco sul sopracciglio destro.

Hah! Questa non è una mossa che insegnano a Staph! Avresti dovuto immaginare che avrei fatto una cosa del genere, no?

In un lampo la Gaia oscura si lanciò all'attacco, ed ora fu il gioco di gambe di Gaia a
mantenerla in vita mentre indietreggiava difendendosi disperatamente. Tuttavia, la guerriera piumata trovò il tempo di schernire la sua avversaria.

Così, così! Cominciamo a perdere la calma, vero? Brutta la sensazione che si sta per essere battuti, inesorabilmente.

Bel tentativo, mia medesima, concesse l'oscura figura, con tono glaciale ma, come dovresti sapere, l'ira è la seconda nemica in un duello.

La spada della donna saettò verso il collo della guerriera piumata, che riuscì a malapena a intercettare la lama e a deviarla, tentando subito un colpo orizzontale atto a spiccare la testa dal corpo dell'avversaria. Gaia oscura però parò il contrattacco, ed allora Gaia agganciò il piede della sua avversaria e contemporaneamente la colpì con una spallata. La donna cadde al suolo e la guerriera piumata fu subito su di lei, punta della Claymore puntata alla gola della nemica.

Sei finita.

Potresti aver vinto questa piccola e inutile schermaglia, ma non puoi uccidermi.

Lo vedremo.

Gaia affondò la lama del collo della donna, che sparì come nebbia al sole.

E' finita? E' scomparsa per sempre?

Una voce rimbombò come prima, come se fosse presente dappertutto.

No, mia medesima, finirà solo quando finalmente mi accetterai e ti lascerai andare... Fino a quel momento, goditi ciò che hai. Vincerò io e in fondo lo sai anche tu. E' inevitabile.

Gaia rimase in silenzio. Nel suo profondo, sentiva che c'era qualcosa di sbagliato. Forse era cominciato qualcosa a cui avrebbe potuto certamente resistere, almeno per qualche tempo, ma contro cui non avrebbe mai potuto sperare di vincere in modo assoluto.

Citazione:Yoki Utilizzato: 80%
Stato Fisico: Occhi dorati, vene su tutto il viso, massa muscolare raddoppiata, denti aguzzi, aspetto simile a quello di uno Yoma. Taglietto sul pollice sinistro. Taglietto sul collo.
Stato Psicologico: Sta proseguendo una battaglia completamente mentale, mentre il suo corpo resiste inconsapevolmente allo sprigionare altro Yoki.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

[Narratore]

Gaia lottò intensamente con la sua parte oscura, un duello che se avesse avuto spettatori sarebbe stato mozzafiato. Ma le uniche a perdere il fiato furono Gaia stessa e soprattutto la sua versione oscura, che infine fu costretta a una momentanea ritirata. Promise che sarebbe tornata, e la guerriera piumata non aveva dubbi in proposito, ma per ora era sconfitta, e con lei l'abuso di Yoki: progressivamente, ma con sicurezza, il livello si abbassò fino a sfiorare il limite che Gaia sapeva di poter reggere. Al momento, però, non era esattamente privo di rischi: benché fosse gestibile, lo Yoki rimaneva agitato, violento, e propenso a esplodere di nuovo al minimo cedimento. E Gaia probabilmente non era pronta per un secondo scontro: doveva fare un ultimo sforzo e sopprimere quegli ultimi residui di ribellione della sua aura, o essi l'avrebbero distrutta. Poco lontano, Syhlvia assisteva impotente, ma la sua mano stringeva la spada, pronta a colpire se avesse notato peggioramenti nel flusso di Yoki della compagna.

Citazione:Yoki abbassato al 65% (limite massimo di Gaia) ma tieni presente ciò che ho scritto: benché tu sia al limite devi fare in modo che lo Yoki scenda ancora per considerarti fuori pericolo. Conto che lo farai nel prossimo post. 

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato

Ci riuscì. Gaia era finalmente tornata in sé stessa, anche se lo Yoki continuava a scorrere prepotentemente in lei.

Aaaargh!

Ora vedeva con chiarezza gli alberi, l'erba intorno a lei e notò anche Syhlvia, in disparte, sguardo preoccupato ma determinato e con mano alla spada. Se Gaia non avesse recuperato il pieno controllo, Syhlvia l'avrebbe uccisa.

Ancora uno... sforzo!

Il corpo della guerriera piumata tremava vistosamente ed era ancora deformato per gli effetti di tutto lo Yoki ancora in circolo. Le sue mani erano ancora strette a terra, trattenendo terra e foglie. Tentò di concentrarsi, chiuse gli occhi e non pensò più a nulla che non fosse sé stessa; rumori, odori, nulla di tutto ciò era importante al momento. Una serie di parole familiari le venne alla mente e lei cominciò a ripetersele.

Io sono tutto e niente; l'ambiente sono io e io sono l'ambiente; io faccio parte della natura e la natura fa parte di me. Io esisto e respiro, come tutto ciò che mi circonda.

Il significato non aveva importanza, non in quel momento. Ma quelle parole, insegnate dal suo tutore Reynark, l'avevano sempre aiutata in questi momenti... Anche nel suo test, la prima volta che perse il controllo del proprio Yoki.

Continuò a ripetere quelle parole, a bassa voce. Gocce di sudore caddero dalla sua fronte per essere immediatamente assorbite dal suolo terroso e qualche piccola piantina sotto di lei venne bagnata da qualche goccia di sangue, proveniente dal piccolo taglio subito al collo dall'ultimo colpo dello Yoma.

Passarono pochi minuti, in cui lo Yoki della guerriera piumata scese lentamente sempre di più, fino ad azzerarsi completamente. La sua mostruosa muscolatura tornò alla normalità, rimpicciolendosi piano piano, mentre vene e denti aguzzi lasciavano spazio alla bellezza che davvero era Gaia.

La guerriera appoggiò pesantemente il gomito a terra, andando a mettere la propria fronte sull'avambraccio; aveva il fiatone ed era molto affaticata, soprattutto mentalmente per questa sua prova.

Però ce l'ho fatta... Questa volta, ce l'ho fatta.

Si alzò faticosamente da terra, inspirando profondamente. Era un pò incerta sulle proprie gambe, ma sembrava riuscisse a reggersi bene in piedi. Si voltò verso la propria compagna, sorridendo debolmente.

Syhlvia, ottimo lavoro... Ora sto bene, lasciami solo riposare qualche istante...

Indicò debolmente verso dove aveva lasciato Bryn e la ragazza.

Ho fatto perdere conoscenza sia a quel porco d'un mercenario che alla ragazzina... Vai da loro e controlla sia tutto a posto... Lei è molto scossa, credo che prima abbia avuto l'impulso di togliersi la vita... Precedimi e veglia su di loro... Arriverò tra poco, ho ancora qualcosa da fare qui.

Confidando che la sua compagna faccia come richiesto, Gaia raccoglierebbe la propria spada e si dirigerebbe verso il corpo dello Yoma, ove avrebbe infilato due dita all'interno della grossa ferita al collo per poi farsi il segno conclusivo sulla propria faccia, per portare a termine il rituale.

La tua morte si chiama Gaia. La tua anima è persa per sempre.

Un pò in ritardo, ma non importa.

Dopo aver tagliato infine la testa allo Yoma, Gaia si sarebbe diretta al campo di Bryn, portandosi dietro il trofeo e la prova di cui avevano bisogno.

Citazione:Yoki Utilizzato: 65% > 0%
Stato Fisico: Occhi dorati, vene su tutto il viso, massa muscolare raddoppiata, denti aguzzi (Fino al totale azzeramento dello Yoki). Taglietto sul pollice sinistro. Taglietto sul collo. Stanca.
Stato Psicologico: Molto provata ma sollevata di essere riuscita a tornare in sé.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

[Narratore]

Ci era riuscita: Gaia aveva fatto uno sforzo enorme, ma infine era riuscita a prevalere sul suo Yoki e a tornare indietro. Syhlvia si concesse un sospiro di sollievo, mentre un'esausta Gaia dava istruzioni.
Sicura di stare bene?
Pareva addirittura preoccupata... ma non poi così tanto, in fondo. Andò subito a sincerarsi delle condizioni dei due, scoprendo che Bryn si stava riprendendo. Rapidamente lo legò e imbavagliò, impedendogli eventuali reazioni, e caricò Rosmunda sulle proprie spalle: la ragazza pesava pochissimo, anche data la forza sovrumana di una guerriera. Terminato il suo rituale, Gaia si diresse al campo del mercenario seguita da una curiosa ma contenta Syhlvia, ma non trovò molto: un fuoco spento, tizzoni sparsi, i resti di un pasto e un paletto rotto, probabilmente di una tenda che Bryn portava nel suo zaino. A quel punto, non restava che tornarsene indietro, ma prima Gaia poteva decidere di interrogare il mercenario o scambiare due parole con la compagna. Parlare con Rosmuda era invece fuori questione.

Citazione:Ho sbagliato a formulare, prima: l'idea era che tu tentassi di tornare indietro, non che ci riuscissi. Ma non posso considerarlo come errore, dato che non mi sono spigato bene, quindi va bene così. Se decidi di dirigerti verso Festus hai libertà di descrivere il viaggio di ritorno, posto che non descrivi le azioni degli NPC (Syhlvia inclusa); puoi ovviamente dire che ti seguiranno, Bryn non fuggirà. Concludi in ogni caso prima di raggiungere l'abitato.

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato

Gaia recuperò parte dell'equipaggiamento di Bryn, più che altro qualcosa di utile che potesse utilizzare per rendere il viaggio della ragazzina Rosmunda più confortevole, come ad esempio una tenda; controllò anche lo zaino e si preoccupò di sotterrare il suo armamentario. Probabilmente non gli sarebbe più servito.

~

Nel tempo che seguì, durante la marcia, Gaia si limitò a chiedere a Bryn di chi davvero fosse quel teschio che si portava alla cintura, curiosa di sapere se avrebbe mentito anche su quello oppure no. Si premurò inoltre che si nutrissero, specialmente la ragazza, magari cacciando qualche animale oppure raccogliendo qualche frutto selvatico commestibile. Essendo in due, fortunatamente ognuna poteva vegliare distintamente uno dei due "ospiti", senza correre rischi inutili. In caso di bisogno, Gaia si sarebbe offerta di dare il cambio a Syhlvia, nel portare la ragazza.

La testa dello Yoma ucciso puzzava, certo, ma era una prova necessaria. Rosmunda, una volta recuperato un pò di sanità mentale, avrebbe potuto testimoniare il resto. In ogni caso, la loro missione pareva conclusa, dovevano solo tornare a Festus.

~

Una volta arrivate in vicinanza della cittadina, Gaia si sarebbe affiancata alla compagna e le avrebbe sussurrato, sorridendo.

Ce l'abbiamo fatta, hai visto? Dopo aver lasciato Bryn e la ragazza, potremo concludere il nostro discorso.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimo, una volta riposata. I piccoli taglietti si sono chiusi da soli, in poco tempo.
Stato Psicologico: Calma e rilassata, ormai la missione è conclusa.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

[Narratore]

Gaia non trovò molto nell'accampamento di Bryn, ma almeno gli poté requisire le armi - oltre alla spada portava un paio di coltelli da caccia - e lo zaino con tutto il contenuto, inclusi tenda e viveri. Con probabile stupore della guerriera piumata, il mercenario fu abbastanza docile da borbottare una risposta alla sua unica domanda.
Era mio fratello. Ed era uno Yoma.
Credergli o meno, ovviamente, spettava soltanto a lei. Finalmente giunsero nuovamente in vista di Festus, e pareva che fossero attese: il capovillaggio si fece immediatamente loro incontro.
Siete tornate! Vedo che l'avete preso.
Adocchiò prima Bryn, poi la testa di Yoma. Infine, dopo una smorfia, Rosmunda.
R... Rosmunda? Sei viva! Ormai avevamo... avevo... perso le speranze! Abbracciami!
La ragazza pareva se non altro aver recuperato abbastanza da stringere suo padre con calore. Il villaggio però non pareva volere niente a che fare con il mercenario o lo Yoma morto.
Se volete proprio liberarvene, portateli a Caloma. Noi ne abbiamo avuto abbastanza. Oh.
Il volto dell'anziano si fece triste.
Vi ringrazio immensamente per avermi riportato mia figlia... ma non ne avete trovate altre... vero?
Gli bastò che Rosmunda scuotesse il capo. Tornarono mestamente indietro al loro villaggio, in cui però senza dubbio avrebbero almeno festeggiato il ritorno della loro "vittima sacrificale". Ora Gaia doveva decidere se tornare dritta a Staph oppure passare per Caloma... e che fare di Bryn, naturalmente.

Citazione:Decisione esclusivamente tua: descrivi pure il viaggio in una qualsiasi delle due direzioni. Se ti recherai a Staph, questo sarà il turno conclusivo. In caso contrario, la quest durerà ancora qualche post, ma non penso che saranno molti.

[Vick_Svarta_Blixten]

Parlato Pensato

Gaia ebbe una risposta a cui avrebbe anche potuto credere, da parte di Bryn, che non fece particolari storie e non si perse in inutili offese. Pareva avesse perso ogni speranza, ormai; giusto così. Però la guerriera piumata, ormai completamente ristabilita, gli rispose con freddezza.

Ed era brutto come te?

~

A Festus vennero accolte quasi come se fossero attese, magari erano state avvistate da qualcuno in lontananza; non che importasse, avevano finalmente raggiunto il villaggio della ragazzina. Il capo del villaggio, suo padre, dopo averla riabbracciata espresse la sua contrarietà a prendere in carico anche Bryn e la testa dello Yoma... cosa che comunque non sarebbe successa, poiché i mandanti erano quelli di Caloma. Dunque Gaia lasciò Festus con un semplice Addio. e si diresse insieme a Syhlvia verso Caloma, portandosi dietro Bryn e la testa dello Yoma.

~

Il viaggiò proseguì in silenzio. Gaia non aveva voglia di parlare a Syhlvia a meno che non fossero sole e una qualsiasi discussione con Bryn era decisamente fuori luogo; oltretutto, la guerriera piumata era pensierosa.

Finalmente è finita. Appena arrivati a Caloma, dopo aver informato Stanley della sorte toccata a sua figlia, gli farò dono della sorte di Bryn, lasciando quindi a loro ogni responsabilità riguardo la vita o la morte di questo criminale. Riguardo a Syhlvia invece... Che fare?

Gaia guardò il cielo stellato.

Se non accettasse di unirsi a me, cosa dovrei fare, ucciderla e andarmene subito? Chiederle semplicemente di mantenere il segreto? Potrei fidarmi?

Il suo sguardo si indurì.

E quello che mi è successo, il mio Yoki... Quella donna. Posso sentire che qualcosa dentro di me sta cambiando... Come posso fermare questa cosa? Posso davvero fermarla?

I pensieri erano tanti, le risposte decisamente meno. La guerriera piumata mantenne comunque il proprio silenzio fino al loro arrivo a Caloma.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Pensierosa riguardo Bryn, Syhlvia e la sua parte oscura.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

[Narratore]

Il viaggio fu silenzioso: ciascuno sembrava perso nei propri pensieri, perfino Bryn era cupo e taciturno. Raggiunsero Caloma con quell'aria quasi da processione funebre, e l'atmosfera non migliorò una volta lì: non ci fu nessuna accoglienza, nessuno uscì di casa, porte e finestre rimasero chiuse. Forse era l'ora tarda? In effetti erano arrivate verso il tramonto. Una sola figura le aspettava: Stan. Non si poteva dire se fosse lì, immobile in mezzo alla piazza, da quando erano partite o se si fosse preparato vedendole arrivare. In ogni caso accolse le guerriere con un mezzo sorriso e il mercenario con un pugno nello stomaco.
Grazie per avermi portato questa bestia. Vedo che non era l'unica.
Disse adocchiando la testa di Yoma che Gaia portava ancora con sé. 
Avete fatto quel che dovevate. Avete la nostra - la MIA - gratitudine, vi assicuro che non lo dimenticherò. Per il compenso...?
Lasciò la frase a metà, chiaramente incerto su come concluderla. La sua espressione mostrava che avrebbe gradito dedicarsi subito a un po' di divertimento personale con Bryn, ma rimaneva per rispetto verso le guerriere e per dar loro ciò che si erano guadagnate. Evidentemente il villaggio aveva affidato a lui quel compito. Syhlvia guardò Gaia con occhi che delegavano a lei qualsiasi spiegazione, quindi toccava alla guerriera piumata parlare.