Il figlio di Jack [Hankegami, Claire83, Wolfsoul, Hotenshi]

[Claire83]

C'erano stati pochi momenti in cui Morgana era riuscita ad abbandonarsi alle emozioni, e questo era uno di quelli.
Aveva conosciuto sino ad allora gente strana e singolare, non che lei non potesse definirsi tale, ma l'incontro con quel bambino rappresentava un po' un ritorno al suo passato.
Il piccolo era calmo e tranquillo e questo, non le dispiaceva affatto.
Ciò che l'aveva maggiormente colpita in lui, era il suo timore nei confronti del mondo esterno.
Probabilmente, un'altra al suo posto l'avrebbe semplicemente interrogato, cercando di estorcergli informazioni utili per arrivare allo yoma, ma lei non si sentiva di utilizzarlo come un testimone qualunque.
I silenzi del piccolo valevano più di mille parole.
Stava facendo la cosa giusta?
Bastò poco per accorgersene:piccoli passi ed un abbraccio.
Il piccolo si avvicinò a Morgana e la abbracciò tremante. La numero trenta aveva quasi dimenticato cosa significasse essere abbracciati e quanto calore potesse emanare un singolo gesto come quello.
Si abbracciarono come un fratello ed una sorella che si erano ritrovati.
Non c'era null'altro da aggiungere.
La notte passò velocemente e seppur il pavimento non fosse un luogo adatto a riposare, Morgana non ebbe di che lamentarsi.
Il mattino dopo, andarono a fare colazione. Il bambino si sedetta accanto a Morgana, silenzioso come sempre.
Lei gli accarezzò la testa e gli sorrise.
Andrea ruppe il silenzio, chiedendo informazioni sullo yoma e manifestando la sua voglia di menare le mani. Luna, rimase silenziosa, mentre la caposquadra disse che sarebbero andate dal capovillaggio a reperire informazioni e a riaffidare il bimbo nelle sue mani.
Fino ad allora non aveva avuto modo di interloquire per bene con loro, ma forse quella che più di tutte le aveva fatto simpatia era Luna, più pacata e solitaria rispetto alle altre due guerriere.
Morgana, restò in silenzio ed osservò il bimbo. Non voleva lasciarlo al capovillaggio, ma non sarebbe stato facile portarlo in missione con loro, esponendolo al pericolo.
Per il momento annuì semplicemente, avrebbe poi avuto modo di pensare a come agire.

Citazione:Yoki: 0%
Stato Fisico:Ottimale
Stato Psicologico: Contenta per aver preso con sè il bambino.
Abilità usate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Narratore]

Finite di fare colazione e uscite dalla locanda, con il bambino al seguito di Morgana. Sembra che il piccolo si sia affezionato velocemente alla guerriera, dato che le tiene la mano tutto il tempo e non si stacca mai da lei. 

Seguite le indicazioni dei passanti e raggiungete un basso edificio circondato da un piccolo giardino. Superato un viottolo eccovi all'ingresso, dove trovate un servo pronto ad accogliervi. Il sindaco vi raggiunge pochi minuti dopo in un piccolo salottino, dove il servo vi ha chiesto di attendere. L'uomo è alto ma smilzo, capelli brizzolati e due baffetti bianchi ben curati. I suoi occhi sono grigiastri e non si preoccupa di nascondere qualche residuo della notte dai bordi.

«Oh, benvenute!»

Offre la mano a ciascuna di voi e si lamenta quando Andrea gliela stringe involontariamente. Il sindaco ritira la mano dolorante e se la massaggia.

«Vi aspettavamo, oh oh, sì, anche prima! Ci avete messo molto tempo! Il mostro sta rapendo i nostri abitanti, il ritmo è impressionante! Agli inizi era soltanto una sparizione al mese, ma poi sono diventate due, e poi una alla settimana e ultimamente viviamo nel terrore che tocchi a uno di noi. C'è chi ha perso la famiglia nel giro di pochi giorni, chi un figlio, oh, e da poco un intero gruppo di orfani è stato portato via dalla casa-famiglia in cui viveva! Poveri piccoli, nessuno si può essere salvato! Dovete trovare il mostro e ucciderlo quanto prima!»

Non presta attenzione al bambino che è con voi, almeno per ora.


Turnazione:
Divina
Morgana
Luna
Andrea

[Hankegami]

Narrato
"Parlato"
Pensato
______________


Doveva ammetterlo: era comodo avere con se' gente capace di parlare fluentemente quel prosaismo che le era ormai difficile riprodurre. Niente problemi, niente incomprensioni per una volta quando, uscite dalla locanda, dovettero mettersi a cercare la casa del capovillaggio.
Ah, sì: e meno male che avevano obbedito senza fiatare al suo programma, pure. La giornata prometteva bene.
Quando infine raggiunsero il luogo, Divina dovette constatare che l'uomo - il Sindaco, più appropriato - doveva essere la persona più facoltosa del posto, che a sua volta doveva essere un centro ricco abbastanza da poter generare gente del genere.
Introdotte da un servo - giusto per sottolineare che l'uomo fosse ricco abbastanza da avere dipendenti domestici -, le Guerriere attraversarono il giardino antistante per venire poi guidate in un salottino. Lì dovettero attendere che Sua Eccellenza si degnasse di riceverle -- attesa che non fu eccessiva, ma nemmeno volatile.
Il Sindaco si rivelò essere un ometto smilzo e assai scattante, dato che si mise a stringere mani, sorridere e parlare come se non ci fosse fine.
Divina fu lieta di constatare che Andrea ebbe modo di interrompere un attimo tanta baldanza: continuava a starle simpatica, quell'enorme tipa.
In quella malamente interrotta valanga di sproloqui, il Sindaco non disse in realtà molto: l'unico dato che la numero Otto trovò interessante fu che sembrava gli attacchi fossero aumentati col tempo.

Tanta irregolarità è rara: me verrebbe da pensar che man mano se sia atta compagnia non avara...

Ovvero, che per qualche motivo il gruppo di Yoma fosse aumentato nel tempo. In tal caso, il numero di Guerriere sarebbe più che altro servito a non lasciarsi sfuggire nessuno di questa supposta banda, anziché per fronteggiare chissà quali difficili avversari.
Un po' una delusione.
Caccia di poco valore o no, comunque, visto che erano lì tanto valeva che facessero il lavoro. Fu così che, non appena l'ometto la piantò di berciare, Teresa la Divina fece le più essenziali ed utili domande da fare:

"Se grande è lo numero d'eventi,
futil sarebbe parlar d'un per uno.
Ma su, riassumi con parol stringenti

quan v'è di comun in onn' attacco,
l'ora, lo modo d'agir, se ave' mai
superstiti o retrovati corpi.

D'util fatta sarebbe pure pe' noi
aver mappa co' segni sovra sorti
de' l'attacchi de' crono numerati
acciò saver da dove son 'rivati."

La mappa sarebbe stata utile in particolare: Divina dubitava che un grande numero di Yoma potesse abitare in città, quindi era vitale sapere da che parte venissero. Verosimilmente attaccavano le zone più vicine per ridurre al minimo i rischi -- o forse no: se davvero erano in tanti, forse si comportavano come dei briganti, e facevano scorrerie apertamente. Certo, le pareva strano che il Sindaco non avesse menzionato la cosa, ma per essere sicuri - dato che certa gente davvero non pareva capire cosa fosse importante dire e cosa no - era bene chiedere.

"... Ah, e ancor due ultime istanze:
una, s'alcuno isti mostri vide.
L'altra, se d'isto puero le vacanze

presso noi finiate, che condivide
nostri letti da ier notte, ch'infatti
ce disser n'avea parenti intatti."

Così dicendo, indicò il moccioso alla mano della sua cara balia. In realtà finora era stato più obbediente lui di Morgana, ma purtroppo era la seconda a servirle per il lavoro. Altrimenti, avrebbe volentieri detto al Sindaco di tenersi piuttosto la numero Trenta e di lasciar con loro il bimbetto.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Presa dal delineare i dettagli del caso
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna

[Claire83]

Sussurrato-Parlato

Per tutto il tempo che aveva seguitato la colazione, il piccolo aveva tenuto stretta la mano di Morgana.
La numero trenta non era per nulla seccata dal comportamento del bambino, anzi quella le era apparsa come una conseguenza naturale e necessaria.
La solitudine conduceva ad aggrapparsi all'unica persona che appare a noi più simile.
E Morgana ne era ben conscia.
Nonostante fosse una guerriera alta e ben cresciuta, era più simile a quel bambino di quanto le altre guerriere potessero rendersene conto.
Divina desiderava sbarazzarsi al più presto di quel fardello indesiderato: non era utile né per loro né per la riuscita della missione.
Era indubbiamente la guerriera fedele e perfetta: la punta di diamante dell'Organizzazione.
Morgana invece era uno degli ultimi anelli in quel gruppo così strampalato.
Seguendo le indicazioni dei passanti, raggiunsero un basso edificio contornato da un giardino.
Cammin facendo, giunsero poi nel luogo in cui il sindaco le attendeva.
Dopo essere state accolte da un servo, furono fatte entrare in un salottino nel quale il sindaco diede loro il benvenuto.
All'apparenza sembrava un uomo affabile. Strinse la mano a tutte le guerriere, dando inizio ai soliti convenevoli di sorta a cui Morgana era già avvezza.
Illustrò loro la situazione dicendo che un mostro stava terrorizzando il villaggio, e che le sparizioni di umani erano incrementate con il trascorrere del tempo.
Era richiesto un loro pronto ed immediato intervento.
Divina, cercò di approfondire la questione ponendo delle domande appropriate riguardo gli elementi comuni di ogni singolo attacco e tutti i dettagli che avrebbero potuto essere loro utili, richiedendo anche una mappa.
Sino a qui, la numero trenta non ebbe nulla da obiettare. Divina era stata una caposquadra impeccabile nelle richieste fatte. Poi, aveva aggiunto dell'altro ancora.
Chiese di riaffidare loro il bambino così come aveva anticipato durante la colazione.
Indubbiamente quella era la scelta più giusta da compiere.
Non c'era molto da obiettare. Intanto il bambino continuava a stringerle la mano come se Morgana fosse un tesoro prezioso. Pensò a tutto il tragitto che avevano compiuto insieme senza pronunciare nemmeno una parola, ma comunque uniti.

Non ti azzardare a farlo, non è tuo compito. Le suggerì la solita voce. Lo affideranno a qualcuno che si occuperà di lui, tu hai altro di cui occuparti. Lo capisci, vero?

Si morse le labbra per cercare di soffocare la voce che così prepotentemente voleva uscire dalla sua gola.

Io...io non voglio lasciarlo qui...

Alla fine, la voce uscì fuori con decisione.
Per l'ennesima volta aveva disobbedito agli ordini, non era stata la guerriera che tutti si aspettavano che sarebbe stata.
Ma cosa potevano pretendere da una numero Trenta che aveva visto una sua compagna risvegliarsi?
Non desiderava abbandonare quel bambino a se stesso, così come era rimasta sola anche lei in passato.

Citazione:Yoki: 0%
Stato Fisico:Ottimale
Stato Psicologico: Decisa a tenere con sè il piccolo
Abilità usate: Percezione dello Yoki (passiva)

[WolfSoul]

Narrato
Pensato
Parlato da altri

Dopo aver fatto colazione le guerriere uscirono dalla locanda e in poco tempo, grazie alle indicazioni degli abitanti, riuscirono a trovare la casa del capovillaggio.

Passò qualche minuto prima che il sindaco le raggiunse per poter finalmente cominciare ad indagare sulla missione.
L'anziano uomo cominciò a raccontare gli avvenimenti riguardanti gli yoma anche se in modo molto superficiale e impreciso costringendo Divina a fare ulteriori domande chiedendo dei dettagli in modo da farsi un'idea da dove iniziare.

Divina infine dopo aver posto alcune domande chiese inoltre cosa fare riguardo al marmocchio che Morgana si portava dietro, dopotutto, non potevano portarlo con loro a caccia di Yoma. Doveva rimanere al villaggio con qualcuno che si potesse occupare di lui.

Fu' proprio in quel momento, dopo aver parlato del bambino, che Morgana esordì con qualcosa che Luna non si sarebbe mai aspettata.

Io...io non voglio lasciarlo qui...

Luna osservò un po' interdetta Morgana fissandola per qualche istante, non pensava che si sarebbe affezionata in così poco tempo, dopotutto, Luna aveva quasi dimenticato il calore di un abbraccio, di una stretta di mano ed evidentemente quel piccolo moccioso aveva fatto breccia nel cuore della numero trenta.

Mi dispiace per te Morgana ma credo dovrai separartene.
Noi guerriere non possiamo avere cura di nessuno se non delle nostre vite finché l'organizzazione ne ha bisogno.

Luna si chiedeva come avrebbero preso la faccenda Divina e Andrea, la caposquadra sembrava molto irascibile e un litigio in squadra non sarebbe stato l'ideale.


Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Un po' di timore per come la squadra reagirà a ciò che Morgana ha detto.
Abilità in uso: Percezione dello yoki e Olfatto straordinario [Passive]
Yoki in uso: 0%

[Hotenshi]

Narrato/pensato
Parlato


Bene, vediamo di darci una mossa. Era anche ora, accidenti. Divina decide che si va a parlare col capovillaggio e tutte dietro come pecore. Be', non abbiamo un granché di meglio da fare, in fondo. Ci tocca aspettarlo pure, il bell'uomo, e io sto dritta battendo un piede a terra e guardando male Morgana che s'è portata dietro per mano quel cavolo di moccioso. Se non altro se ne sta zitto e buono. Poi arriva il furbo che ci stringe la mano, e io fra un po' gliela stacco, e si lamenta che ci abbiamo messo un sacco, lui che ci ha appena fatte stare ferme come ebeti in un salotto.
Scusa tanto se ho dovuto farmi tutta la strada dal Nord.
Borbotto abbastanza irritata mentre lui blatera roba su gente che sparisce sempre più spesso e le solite cazzate. Dice pure che sono stati presi degli orfani e che non saranno sopravvissuti.
Ma scu....
Manco il tempo di fargli presente che ne abbiamo uno noi, di quei piccoli schifosi, che Divina lo riempie di domande. Credo. Cioè, il tono è quello, ma non ci capisco nulla di cosa sta chiedendo. Saranno le solite robe, comunque... per sicurezza va' che le rifaccio io a modo mio.
Uff... che palle. Dicci come, dove e quando sono stati 'sti attacchi, se qualcuno ha visto lo Yoma o il cazzo che è e se avete una minima idea di dove è. Ah, e un... bambino è vivo, lo volete?
Le altre due se ne stanno zitte e impalate come delle deficienti, ma Morgana da brava mammina decide che no, non lo vuole mollare quel marmocchio succhialatte. La cosa mi fa abbastanza incazzare. Vado lì e la guardo molto, molto male.
Sentiamo, qual è la tua idea? Vuoi che ce lo portiamo dietro e lo regaliamo allo Yoma, così magari la smette di fare il cattivo? Eh? Vuoi portartelo a Staph per coccolarlo? Ehi, è divertente. Magari lo prendono pure come Uomo in Nero.
Cazzo, sono l'unica con un po' di testa qua? Non dovrei parlare, ma Divina sembra l'unica altra intelligente, anche se ha qualche cosa decisamente fuori posto. Luna è utile come un pezzo di legno e Morgana dà solo fastidio... be', tanto meglio. Vorrà dire che mi divertirò a far secco lo Yoma da sola.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa.
Stato psicologico: Annoiata, infastidita dal capovillaggio e soprattutto da Morgana, si chiede in che razza di squadra sia finita.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Trapianto (Innata, passiva).

[Narratore]

Il sindaco è completamente spiazzato dalle parole di Divina. La verità è che non ci ha capito nulla. Meno male che Andrea, da pragmatica qual è, sintetizza in modo egregio le domande della caposquadra.

«Nessuno viene ritrovato vivo, ovviamente. In principio sparivano dalle fattorie fuori città, poi sono iniziate le sparizioni nel borgo. Le vittime vengono portate via, rimangono come segni solo delle tracce, di solito segni di collutazione, ma nessun indizio rilevante. Sappiamo che il mostro esiste perché qualcuno dice di averlo visto, ma sono racconti privi di utilità, anche perché nessuno ha avuto il coraggio di seguirlo. L'ultima sua malefatta è stata di recente, quando ha attaccato un gruppo di bambini, dei quali non abbiamo avuto più notizie. E no, non sappiamo dove viva... altrimenti ve lo direi, ovviamente!»

Rispetto al bambino, il sindaco aggiunge:

«Chi è questo ragazzino? Perché lo avete portato da me? Non ha dei genitori?»


Turnazione:
Luna
Morgana
Andrea
Divina

[WolfSoul]

Narrato
Parlato


Nonostante le domande la faccenda rimaneva comunque molto sul vago, motivo per cui Luna si permise di fare qualche domanda per conto suo.

Le indicazioni che lei ci da sono molto vaghe, le ricordo che più dettagli riuscirà a darci prima riusciremo a scoprire dove il mostro o i mostri si nascondono.

A tal proposito mi viene da chiedere se è possibile che vi sia un luogo, fuori città o dentro quest'ultima dove il mostro o i mostri possano nascondersi, un luogo abbandonato o una zona dove nessuno transita, se i ritrovamenti delle tracce sono accomunati a una zona, se avete qualche sospetto su qualche persona, qualsiasi cosa.

Ah, per quanto riguarda il bambino è stato ritrovato questa notte in città, dicono che era uno dei bambini rapiti dal mostro.
Sarebbe opportuno trovargli una sistemazione e qualcuno che possa prendersene cura, per quanto sia al sicuro con noi claymore non è certo il meglio per lui andare a caccia di yoma.

Concluse la frase guardando Morgana negli occhi quasi con una faccia dispiaciuta nella speranza che, per quanto si possa essere affezionata al bambino, capisse che quella era la cosa giusta da fare.

Concludo dicendo, signor sindaco, che credo sia ovvio che questo bambino non sia un pericolo per nessuno in alcun modo, anche perché stando in mezzo a quattro claymore ci saremmo già accorte di qualche "dettaglio", qualora ce ne fossero stati.

Luna sottolineo la parola dettaglio nella speranza che a nessuno sarebbe venuto in mente di pensare che il bambino potesse essere lo yoma o un pericolo per qualcuno, dopotutto, si sa quale sorte spetta ai sopravvissuti a uno yoma.

Le sembrava di aver parlato per un'ora intera, Luna odiava parlare troppo ma purtroppo era ciò che andava detto, nulla di più e nulla di meno, sperava solo che in qualche modo il gruppo sarebbe riuscito a reperire qualche qualche informazione utile.


Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Un po' preoccupata per Morgana e per come prenderà la faccenda del distacco dal bambino.
Abilità in uso: Olfatto straordinario e percezione dello yoki [Passive]
Yoki in uso: 0%

[Claire83]

Spoiler (Click to View)

Chiedo scusa per il ritardo

Parlato

Il sindaco si era dimostrato gentile e disponibile ma non aveva offerto dettagli precisi sulle misteriose sparizioni. Aveva semplicemente detto che vi erano delle tracce di colluttazioni e che probabilmente il responsabile delle sparizioni fosse un mostro, ma che nessuno avesse avuto il coraggio di seguirlo.
Si sapeva solo che di recente avesse attaccato un gruppo di bambini.
In effetti quelle erano poche informazioni che non potevano essere che di scarsa utilità per le guerriere.
Inoltre il sindaco aveva chiesto informazioni sul bambino che era con le guerriere.
Luna, che per molto tempo era rimasta in silenzio, aveva posto delle domande interessanti nei confronti del primo cittadino, spiegando inoltre che quel bambino era stato affidato temporaneamente loro e che, era uno dei bambini aggrediti dal mostro.
Auspicava che gli sarebbe stata data un'ottima sistemazione, poichè non era pensabile che potesse andare con loro a caccia di yoma e nel dire ciò, lanciò uno sguardo a Morgana.
La numero trenta, non poteva dare torto a Luna. Non sarebbe stata la soluzione migliore.
Il pensiero di abbandonare quel bambino le dispiaceva: sarebbe stato un po' come lasciarlo a se stesso.
In più, il piccolo aveva dimostrato di essersi affezionato a lei in breve tempo.
Poco prima aveva inoltre manifestato il desiderio di non volerlo abbandonare. Quell'occhiata speranzosa che le aveva lanciato Luna, le fece dubitare della scelta che aveva fatto.
Inoltre, in precedenza anche Andrea aveva mostrato la sua disapprovazione per la scelta che Morgana voleva compiere. Quel bambino sarebbe stato solo di impiccio e probabilmente l'avrebbe messo anche in pericolo, portandolo con loro.
Mancava ancora la risposta di Divina, ma Morgana immaginava già quale sarebbe stata la sua reazione.
Si rivolse così al sindaco.

Come le hanno ben detto, questo bambino è sopravvissuto alle aggressioni. Purtroppo ha perso il padre e non ha nessuno che possa occuparsi di lui. Io vorrei tenerlo con me, ma probabilmente questa è una scelta egoista. Lo esporrei a diversi pericoli. Vorrei quindi accertarmi che verrà lasciato in buone mani. Avete un posto per lui? Qualcuno che possa occuparsene per bene?

Citazione:Yoki: 0%
Stato Fisico:Ottimale
Stato Psicologico:Confusa, riflette sulle parole di Luna e cambia idea.
Abilità usate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Hotenshi]

Narrato/pensato
Parlato


Grugnisco. Ma insomma, poteva anche dirci qualcosa che non sapevamo già. Non ci ha dato UNA informazione utile, UNA. Per fortuna stavolta quell'inutile di Luna decide di fare qualcosa e parte lei a fare domande. Bene, almeno non toccherà farlo a me. E Divina ne resterà fuori, spero, che non si capisce nulla di quello che dice. Morgana invece sembra decidersi FINALMENTE a lasciar perdere il marmocchio, anche se è decisamente troppo attaccata. Che cazzo, l'abbiamo preso completamente a caso ieri notte e già sembra che sia suo. Vorrei dirle su un sacco di cose ma meglio se me ne sto zitta. Però giuro che se non lo molla io mollo lei. Qui. Piantata nel pavimento, se serve.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa.
Stato psicologico: Irritata dalla vaghezza del capovillaggio e dall'eccessivo attaccamento al bambino di Morgana. Si ripromette di abbandonare la compagna in caso non lasci andare il moccioso. 
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Trapianto (Innata, passiva).

[Hankegami]

Narrato
"Parlato"
Pensato
______________


La risposta del Sindaco fu molto più evasiva del richiesto; Divina se ne fece una ragione: era chiaro che l'uomo non avesse capito granché, e si fosse basato sulle domande di Andrea. Al solito.
Però non è che non avesse detto esattamente nulla: i primi casi erano avvenuti nella campagna, e solo dopo ne erano capitati in paese. Questo confermava la sua congettura che gli Yoma - dato il numero di vittime per volta, era chiaro che si trattasse di un branco - avessero la base fuori città, o forse addirittura in un altro paese. Ma dove?

Debeo far chiaro ch'abbesogno 'l loco de li primi casi, 'ciò possa aver punto da cui partir a far in foco.

Se solo si fosse degnato di darle la mappa richiesta... Inutile. Le toccava parlar chiaro, dato che le altre tre non avevano colto minimamente il punto: Luna stava giusto chiedendo cretinerie tipo "una zona" in cui cercare. Ma se era chiaro che quell'inutile ometto neanche ci avesse pensato, a rintracciare la direzione degli attacchi! Figurarsi pensare a una zona...
Se non altro, ora la numero 29 era passata a perorare a sua volta l'affidamento del bambino, che era...

"... Prego?"

Quello che aveva emanato fu un sussurro incredulo, fatto con un filo di voce: probabilmente non era stato neanche udito, dato che adesso Morgana era partita a sua volta con la lagna -- confermando la notizia.
Quel bambino - quell'accidenti di disturbatore di sogni altrui - era un sopravvissuto dell'ultimo attacco degli Yoma.
Un sopravvissuto.
Un testimone.
Luna lo sapeva. Morgana pure - e verosimilmente pure Andrea: lei era scesa con Morgana quella notte, quella vacca di donna!
L'unica a non saperlo era LEI.

"E QUANDO 'SPETTAVATE A DIRME CIO'?!!?!?!"

Lo gridò a pieni polmoni, gli occhi spalancati, i denti snudati e le dita inartigliate, vogliosa di rompere il collo a quel terzetto di deficienti.
Un testimone oculare, e loro lo avevano trattato come un trovatello di strada!! E MOrgana aveva omesso una notizia così importante quando le aveva chiesto rapporto! Ma che aveva in testa, segatura?!?
Non solo lei: tutte e tre quelle investigatrici da fiera di paese! Ma come erano sopravvissute fino ad ora? Possibile che l'Organizzazione avesse abbastanza Terese le Divine da sopperire a questo esercito di Lune, Morgane e Andree?
Inutile. Carne. Da. Yoma.
E dire che di Andrea si sarebbe pure fidata!
Guardò appunto male la numero Tredici, prima di marciare a grandi passi verso il bambino. Ignorò il Sindaco, e le tre piaghe con una claymore sulla spalla era come se non esistessero.
Guardò il bambino negli occhi, la bocca ora digrignante e le mani messe incrociate sul busto.

"Tu."

Iniziò, con voce bassa e minacciosa - per quanto poteva esserlo la sua vocetta acuta e a tratti quasi infantile.

"Dimmi onne cosa sai de li Yoma,
quanti son, dove ve portaro, tutto.
E non pretender de far scena muta:

'na notte per riaverte hai avuto.
T'avviso: contrariami, e mal verrà
sia a te, ch'alla balia idiota qua."

Senza distogliere lo sguardo dal moccioso, Divina puntò allora l'indice sinistro verso Morgana lì accanto. Che sì, non poteva uccidere gli umani, ma una sana minaccia faceva spesso miracoli a prescindere.
Sperò che il bambino comprendesse e parlasse. Poi, sarebbe passata alle tre perfette idiote.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Adirata per essere stata tenuta all'oscuro delle origini del bambino, profondamente delusa dalle sue compagne, soprattutto da Andrea a cui dava ancora del credito.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna

[Narratore]

Il sindaco rimane sorpreso nello scoprire che il bambino è un sopravvissuto. Vorrebbe dire qualcosa per rispondere alle vostre affermazioni, ma una contrariata Divina spiazza tutti con il suo veemente intervento, per poi rivolgersi direttamente al piccolo. Il bambino ascolta senza probabilmente capire, e sì che Divina si è impegnata per cercare di usare parole facili, e invece si abbraccia forte a Morgana, quasi a voler cercare protezione. Non parla, emette solo dei suoni incomprensibili. Finalmente il sindaco balbetta qualcosa:

«Forse è muto... o magari è rimasto talmente turbato da quello che ha visto che ha perso la parola! Ma se davvero è un testimone oculare, per le dee gemelle, potrebbe avere informazioni importanti! Certo che in questo caso il suo mutismo sarebbe un problema...»


Turnazione:
Morgana
Andrea
Luna
Divina

[Claire83]

    


Parlato

Alla domanda di Divina, invece di una risposta, era arrivato un semplice abbraccio nei confronti di Morgana. Il piccolo era spaventato e intimorito dalla situazione che stava vivendo.
A loro che cercavano la verità, il piccolo rispondeva con una richiesta di protezione e conforto.
Come si poteva biasimarlo in fin dei conti?
Era un orfano senza dimora e attualmente non era null'altro che un semplice oggetto di trattative.
L'abbraccio nei confronti della numero trenta non era stato casuale. In fin dei conti era stata l'unica tra i presenti a preoccuparsi della sorte del bambino.
Il piccolo aveva bussato alla sua porta e lei, non aveva fatto null'altro che aprirgli il suo cuore, ma non da guerriera, bensì quello dell'umana che un tempo era stata.
Probabilmente quel legame che si era instaurato tra Morgana ed il bambino, passava agli occhi dei più come un inutile sentimentalismo o perdita di tempo.
A Staph non insegnavano ad occuparsi di orfani, nè a provare commiserazione per un essere umano.
I sentimenti erano semplicemente un ostacolo che intralciava una vita fatta di battaglie e peripezie.
Morgana era passata come la solita sciocca di turno, una guerriera di bassa lega che non era nemmeno degna del ruolo che stava ricoprendo.
I continui commenti delle compagne, ad eccezion fatta di Luna, non facevano che rammentarglielo.
Tutto questo invece di impensierirla, la rendevano sempre più simile a quella piccola creatura in cui si era imbattuta il giorno precedente.
Solo lei poteva comprendere il suo smarrimento, poichè anch'ella si era smarrita.
Il bambino che apparentemente sembrava aver perso l'uso della parola, si era affidato a lei mediante quell'abbraccio. E solo a lei avrebbe aperto il suo cuore.
Morgana, lo abbracciò a sua volta, e gli accarezzò dolcemente il volto, rivolgendosi a lui in tono amorevole.

Piccolo, so bene cosa stai passando. Mi dispiace che tu abbia perso tuo padre e, vorrei fare di tutto per riportarlo indietro da te, ma questo non posso farlo. Se tu mi aiuti , e mi racconti quello che è successo a te e ai tuoi amici, ti prometto che ucciderò il mostro che ha strappato la vita della persona che amavi e lo vendicherò per te ad ogni costo. Abbi fiducia in me.

Detto questo, lo strinse forte a sè, sperando che avrebbe capito, cercando per quanto possibile di rassicurarlo.

Citazione:Yoki: 0%
Stato Fisico:Ottimale
Stato Psicologico:Colpita dall'abbraccio del bambino,cerca di convincerlo ad aiutarle.
Abilità usate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Hotenshi]

Narrato/pensato
Parlato


Ohoho... cazzo. Quell'isterica di Divina è andata fuori di testa completamente. E sapete cosa? Io sto ridendo come una deficiente. Di quel che dice capisco... be', qualcosina, a dire il vero, ma soprattutto il tono: è incazzata. Incazzata nera. E dovrei essere spaventata, forse, perché 'sta qua ha un numero bello basso e tutte quelle cazzate là... ma ha una vocina ridicola, parla troppo strano e se la sta prendendo con l'unica cosa più bassa di lei nella stanza... niente da fare, non riesco a smettere di ridere. La cosa è troppo idiota, davvero. Prima fa tutta la gran donna, non sta neanche a controllare che cazzo succede, e poi quando - per colpa SUA - le manca un pezzo di storia fa una sfuriata a un moccioso. Cazzo. Questa è la migliore caposquadra che ho avuto finora. E visto quanto sono utili le altre due - Morgana ha deciso che farà da scudo al marmocchio, e scommetto che ci crepa - mi toccherà fare tutto da sola. Sono seriamente felice. E in più la situazione è troppo stupida. Non posso smettere, mi devo appoggiare al muro per non cadere a terra dalle risate. Ah, sì, questa volta sì che mi diverto davvero. E se quella pazza di Divina vuole darmi una lezione, ben venga: voglio proprio vedere se è capace di far qualcosa oltre a strillare cose insensate e dormire. 

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa. Lieve dolore alla pancia.
Stato psicologico: Divertita dalla situazione.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Trapianto (Innata, passiva).

[WolfSoul]

Narrato
Parlato

La reazione di Divina al sapere che quel bambino era un sopravvissuto allo yoma fu' esagerata, specialmente perchè, quella notte, Divina stessa era scesa insieme a Morgana ed Andrea a controllare ciò che fosse successo.

Il modo in cui la caposquadra si era appena comportata era infantile e tra l'altro controproducente al cavar via qualche informazione al moccioso.

Tra Morgana in preda ai sentimenti, Andrea che rideva per ogni problema che sorgeva e l'infantilità di Divina, Luna cominciava a chiedersi come fosse finita in quel quadretto strambo che era la sua squadra.

Divina io credo che trattare il bambino in quel modo sia controproducente per reperire qualche informazione, lasciamo che Morgana provi, dopotutto se il bambino si è affezionato a lei ciò rende Morgana stessa la persona più adatta a fargli tirar fuori qualche parola.

Per quanto riguarda il fatto del marmocchio, beh, credevo che essendo scesa con loro due ieri notte ne fossi già al corrente, evidentemente c'è stato un grosso fraintendimento li sotto.

Ripose Luna con tono serio e pacato alla caposquadra quasi per rimproverarla dato che poco prima aveva la stessa divina aveva incolpato le sue compagne per una sua svista.

Avrebbe voluto dire la sua in modo meno educato, ma dopotutto, per quanto a Luna certi individui potevano dare fastidio, l'educazione la conosceva e raramente la scordava.

A cancellare il rancore della giovane, almeno per quel momento, fu' una piccola idea che le balenò nella mente.
Il bambino era sopravvissuto allo yoma, quindi ne doveva essere entrato in contatto in qualche modo, ciò avrebbe potuto lasciare una scia olfattiva del mostro sul marmocchio, oppure qualche odore portato dal luogo in cui era stato, individuare un odore particolare magari avrebbe potuto aiutare il gruppo nella ricerca.

Decise così di avvicinarsi con calma al bambino e Morgana, quello che agli occhi delle compagne sarebbe sembrato un gesto comune o addirittura sciocco, sarebbe potuto diventare il punto di svolta della missione.

Scusatemi un secondo... Disse con voce dolce e sommessa a Morgana e il marmocchio mentre si chinava accanto a loro.

Si sarebbe avvicinata al ragazzetto, ma non troppo, non voleva metterlo a disagio o invadere i suoi spazi, la distanza giusta per poter sentire l'odore amanato dalla sua pelle e dai vestiti alla ricerca di odori particolari.



Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Un po' infastidita dal comportamento di Divina.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] e olfatto straordinario [Attiva].
Yoki in uso: 0%

[Hankegami]

Narrato
"Parlato"
Pensato
______________

La reazione del mocciosetto non fu quella sperata: tutto quel che fece fu avvinghiarsi di più a Morgana.
Contento lui.
La numero Otto avrebbe anche dato seguito alle minacce ben volentieri, ma sfoderare la claymore in una stanza con altre cinque persone non era il massimo.
Inoltre, Luna perse la sua occasione di stare zitta.

"Fraintendemento."

Sibilò il termine a denti stretti, voltandosi tesa come una corda d'arpa verso la numero Trenta.

"Ista tua amica cara de' fare
me rapporto rifiutò: ben tu lo sai,
se da una finestra ti giunse 'l parlare."

Nel frattempo, Morgana si era pure messa a mormorare paroline dolci al suo piccolo feticcio. Frustrata, la numero Otto alzò le braccia, rinunciando a dare esito alle sue minacce.

Dio de' Rabona, porgi me patientia!

La rabbia era sfumata ormai, sgonfiata dalle reazione semplicemente disarmanti di tutti. Divina avrebbe voluto solo essere da un'altra parte.

"Fatelo voi parlar co' ille buone" si arrese a dire "O ver Dio ve tenterò le cattive."

Lasciò dunque il campo libero alle balie Morgana e Luna, dando un'occhiataccia pure al Sindaco perché sì - se lo meritava di certo, lei non sapeva perché ma lui sì -, e poggiandosi esausta a una parete attendendo l'evolversi degli eventi.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Frustrata.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna

[Narratore]

Il bambino ti abbraccia ancora, non intenzionato ad aprire bocca. Che davvero sia muto? Nel frattempo, Luna, lo annusi... e quello che senti sa di umido e leggermente marcio, come di foglie morte.

Il sindaco osserva la scena in silenzio, aspettando come voi che qualcosa accada. 

Dopo alcuni lunghissimi secondi il piccolo alza un dito e indica la porta.


Turnazione:
Luna
Divina
Andrea
Morgana

[WolfSoul]

Spoiler (Click to View)

Chiedo scusa per il ritardo.

Narrato
Parlato

Luna provò ad annusare il bambino e l'unica cosa che riuscì a sentire fu' l'odore di umido e marcio, quasi come le foglie morte, evidentemente il bambino era stato in un luogo umido, vicino a un bosco.

Era un inizio, ciò poteva significare che il mostro poteva nascondersi fuori città.

Dopo esser rimasto abbracciato a Morgana per un po', il bambino alzò il dito indicando la porta.

Forse il marmocchio vuole indicarci qualcosa o dove cercare. Morgana cerca di capire magari può rispondere con semplici si o no con dei gesti.

Questo però implicherà che dovremo portarcelo dietro, se è davvero muto... speriamo bene.

Finalmente il bambino sembrava aver superato parzialmente lo shock, che la caccia stava per iniziare?



Condizioni fisiche: Ottime
Condizioni psicologiche: Un po' preoccupata per le sorti del bambino, qualora dovranno portarlo con loro, ma contenta che la missione sembra prendere la direzione giusta.
Abilità in uso: Percezione dello yoki e olfatto straordinario [Passive]
Yoki in uso: 0%

[Hankegami]

Narrato
"Parlato"
Pensato
______________


Divina, poggiata alla sua parete, innanzitutto si passò le dita sugli occhi, stanca di dover star dietro a quel terzetto di dilettanti.
Abbassata la mano, indugiò un attimo su Luna, che stava facendo... qualcosa: Divina non riusciva a capire che stesse a che fare vicino al moccioso senza fare o dire nulla. Ma no, alla fine disse qualcosa: banalità.
Divina sbuffò.

Mai ch'apran bocca ad iscopo fatto: tengon le nove ed escon de' retto!

Tipo non farle rapporto, preferendo darle di muso.
Imbecilli.
La numero Otto decise non non far nulla: spronarle si era rivelato utile quanto muovere un tiro di muli ben deciso a star fermo. Avrebbe atteso che si rendessero conto da sole di dover tirar fuori qualcosa dal moccioso.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato Fisico: Illesa
Stato Psicologico: Psicologicamente stanca e stufa
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
Tecniche utilizzate: Nessuna

[Hotenshi]

Narrato/pensato
Parlato


Alla fine mi calmo, ma è dura. Oh, se è dura. Questa roba è davvero idiota. Adesso abbiamo una mammina tutta coccole, una pazza isterica, un tizio che non serve a nulla e un moccioso inutile. E... Luna. Non ho capito bene che cazzo sta facendo Luna, ma non credo serva a tanto manco lei. Be', meglio se non parlo però: non è che io ho fatto qualcosa, eh. Solo che in sei che siamo non stiamo arrivando a un cazzo di niente. E la cosa mi diverte. Ma comunque. Mi calmo e cerco di dare una mossa a questa cavolo di missione che non sta andando da nessuna parte.
Gente, io finora non ho mai avuto bisogno di farmi portare per manina da un guastafeste come quello. Lo Yoma me lo sono sempre trovata da sola... be', diciamo al massimo insieme a un'altra guerriera. 
Tipo Olivia, per dire. Ma è vero che non ho mai fatto chissà che fatica a farlo venir fuori. 
Non so voi ma io me ne vado a cercarlo. Farò anche schifo a Percepirli, ma prima o poi lo becco sicuro.
Ecco. Così si fa, cazzo: la caposquadra sembra aver già rinunciato, il marmocchio anche se sa dove andare poi ci darebbe fastidio e le altre due... lasciamo perdere. Do giusto un'occhiata a Divina per assicurarmi che non mi stenda e poi me ne vado salutando con una mano, con l'idea di girarmi tutta la città e se serve i dintorni.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%
Stato fisico: Illesa.
Stato psicologico: Ancora divertita dalla situazione ridicola, ma decide che di questo passo non andranno da nessuna parte e intende prendere una decisione. Che le altre si attacchino.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (attiva da quando si mette a cercare, sull'area circostante); Trapianto (Innata, passiva).