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TEST Il gioco di Cort [Keriann]
17-11-2014, 09:38 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-11-2014 09:40 PM da Duncan.)
Messaggio: #1
Il gioco di Cort [Keriann]
Il gioco di Cort
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a... hehe.



E' una mattina buia e cupa e i corridoi di Staph sono silenziosi e tetri.

Ailith, la tua cella puzza di stantio ma nonostante tutto è un luogo più accogliente dei tristi laboratori e ampie sale di addestramento che hai frequentato negli ultimi tempi. I tuoi giorni da novizia sembrano non finire mai ma per fortuna - o sfortuna, a seconda dei punti di vista - si avvicina il momento in cui verrai messa alla prova per divenire una vera e propria guerriera, ottenere la tua runa e la tua divisa.

Senti bussare alla tua stanza, un paio di colpi forti e ritmici seguiti da una voce dura e gutturale che ti urla senza troppo garbo:

«Maestro Cort ti aspetta, vedi di muoverti!»

Hai già visto lo studio dell'uomo in nero Cort almeno di passaggio perciò conosci la strada. Quando i passi del messaggero si allontanano al di là della porta ancora chiusa e sei nuovamente sola con i tuoi pensieri, ecco che finalmente puoi alzarti dal tuo giaciglio e seguire il tuo destino.



Turnazione:
Ailith
Cort


Nel tuo primo post fai una breve introduzione del tuo personaggio, descrivi il suo stato d'animo e il tuo percorrere i corridoi di Staph fino allo studio di Cort. Hai libertà di descrizione ma sii coerente con la scheda che hai scritto e con quanto conosci dell'ambientazione di Claymore. Buona missione.
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22-11-2014, 03:20 AM
Messaggio: #2
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
Citazione:Narrato
Parlato
Pensato

Non sapeva bene dire quante ore fossero passate dal momento in cui si era messa seduta a terra in quella posizione, con la schiena appoggiata ad una delle pareti della sua cella e la testa leggermente piegata in avanti, quasi ciondolante. A dire il vero non sapeva neanche dire quanto e se avesse dormito o se semplicemente avesse perso la cognizione del tempo chiusa in un posto così noioso. Non che fuori da quella stanza le cose fossero più divertenti, intendiamoci.. ma quelle quattro mura iniziavano a diventare insopportabili nella loro limitatezza: non c’era nulla là dentro che potesse insegnarle qualcosa, con cui potesse confrontarsi. Zero stimoli. Fu probabilmente per questa ragione che, al sentire di quella nuova ed inaspettata convocazione, un sorriso piacevolmente sorpreso apparve sul viso dell’aspirante guerriera, un sorriso terribilmente sincero, quasi infantile. Le braccia abbandonarono la loro posizione di riposo sul grembo per andare a dare slancio ad un corpo finalmente dopo tanto tempo tornava a muoversi per rimettersi in piedi. Nell’alzarsi, parte dei lunghi capelli della ragazza scivolarono lungo le spalle per ricadere sul petto, incorniciandole il viso. Con la destra afferrò alcune di queste ciocche nelle loro estremità, quasi a ripiegare le punte verso il viso. Stava pensando.
 
Chissà cosa vorrà da me Maestro Cort..
 
Lo sguardo lasciò le punte incurvate dei capelli per seguire la direzione che i suoi passi avrebbero dovuto fare per arrivare alla porta. Nel momento in cui le dita lasciarono ai capelli la libertà di tornare là dove la gravità ordinava loro di stare per seguire il braccio nel suo posizionarsi naturalmente lungo il corpo, Ailith mosse il primo passo verso la porta. Varcata la soglia della sua cella, la ragazza percorse il lungo corridoio diretta allo studio dell’uomo che l’aveva convocata. I suoi passi erano naturali, per nulla marziali o titubanti, ormai conosceva quel posto quasi a menadito – almeno per le zone di sua competenza. Certo, non si poteva di certo dire che all’interno dell’Organizzazione brillassero di un grande senso estetico. Non c’era tanta luce in quel posto, né decorazioni, né fronzoli di altro tipo: era tutto ben diverso dal luogo da cui proveniva Ailith. Dai laboratori ai luoghi adibiti all’addestramento nulla sembrava presentare più di quanto non fosse richiesto per la sua funzionalità. Anche questo probabilmente rendeva l’Organizzazione quel sistema perfetto così rinomato per la sua lineare e competente modalità di esecuzione delle missioni, tanto da risultare perfino spietato. Essenzialità. Tutto nelle relazioni e nel modus operandi di chi dell’Organizzazione faceva parte sembrava sottostare a questo principio, che l’aspirante guerriera cercava di rendere quanto più compatibile col suo modo di essere, limitandosi a tenersi per sé le proprie impressioni e i propri ragionamenti salvo richieste specifiche.
 
Quando vide in lontananza la porta dell’uffcio di Cort, Ailith rallentò il passo, quasi come se volesse prendersi del tempo per riflettere. Per quante potesse averne passate, a se stessa non poteva negare di avere ancora un po’ di paura di quella sua nuova vita. Quale sarebbe stato il suo compito oggi? Le sarebbero spettate nuove torture? Quale altro abisso avrebbe conosciuto e quanta della sua umanità avrebbe ulteriormente perso? Era una paura calda, segreta, quasi confortante. Era quel sacro timore che le permetteva di tirare fuori il coraggio quando altre che ne erano sprovviste avrebbero potuto mostrare solo incoscienza. E con il coraggio stretto nel pugno di una mano, Ailith bussò sulla porta dell’ufficio di Cort senza esitare, imprimendo la forza e la decisione necessaria perché scaturisse quell’idea di lei che voleva tutti là dentro avessero: lei era all’altezza di ogni loro aspettativa.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%.
Stato fisico: Illesa.
Stato psicologico: Ansiosa.
Abilità in Uso: /
 
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22-11-2014, 04:27 PM
Messaggio: #3
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
Senti una voce profonda e gutturale provenire dall'interno:

«Avanti, entra!»

Segui le istruzioni della voce* e dopo aver aperto la porta guadagni l'accesso ad un ambiente disordinato, pieno di scaffali con libri e pergamene sparsi dappertutto. L'unico luogo davvero ordinato sembra essere la larga scrivania del maestro Cort, un uomo calvo, grosso e grassoccio, dai muscoli ben in vista e dallo sguardo porcino. Nei suoi occhi leggi una scintilla che ti suggerisce qualcosa di negativo ma forse sono le sue parole che potrebbero darti conferma:

«Verme, sei in ritardo.»





Turnazione:
Ailith
Narratore


*Ho mosso il tuo personaggio e l'ho fatto entrare per evitarti un post inutile, immaginando che comunque saresti entrata, e ho fatto parlare Cort così che tu possa rispondergli direttamente al prossimo post.
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25-11-2014, 11:11 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-11-2014 11:17 AM da Keriann.)
Messaggio: #4
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
Era strano trovare in un posto del genere una simile stanza, una specie di archivio personale, un pozzo di documentazione. Per un attimo, varcando la soglia, lo sguardo di Ailith accarezzò la copertina di ogni libro presente in quello studio: quale conoscenza avrebbero contenuto? Gli uomini in nero erano così bizzarri! Sembravano meno umani di quanto il loro aspetto dicesse. Da loro veniva la spinta a quello stile di vita così meccanico e strumentale, privo di vanità e passioni varie, un qualcosa di atipico per degli esseri umani.
 
Le belle domande curiose di Ailith, però, sfumarono subito non appena percepì quell’aura negativa provenire dall’uomo che l’aveva convocata. Non c’entrava molto con la soprannaturalità di certi poteri, era solo il modo in cui la guardava. Sentiva addosso il peso di uno sguardo che più che severità trasmetteva disprezzo ed era qualcosa che non sopportava. Era perfettamente consapevole di non potersi permettere sciocchi colpi di testa o altre ottusità in quella situazione: proprio gli uomini come Cort, infatti, avrebbero potuto farla fare a pezzi in meno di cinque secondi se avessero voluto.
 
Le braccia, tenute fino ad allora accanto al corpo, si irrigidirono partendo dai pugni. Non era stato un buon inizio, per nulla. Chinò appena la testa, istintivamente. Dritta come un fuso, con lo sguardo a fissare un punto del pavimento proprio davanti ai suoi piedi, ammise con chiara voce colpevole:
 
Chiedo perdono.
 
Non amava il fatto che quella tensione le scaldasse il corpo, ma sapeva di non avere scelta: era solo una loro pedina, avrebbero potuto decidere della sua vita come volevano, che lei fosse d’accordo o meno. Con lo sguardo ancora basso, ma pronto ad essere riportato su Cort se le circostanze avessero voluto, rimase in attesa di una qualsiasi parola dell’uomo.. sperando in una sua deposizione dell’ascia da guerra sulla faccenda “ritardo” a favore di qualche informazione circa il perché della sua convocazione.
 
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26-11-2014, 09:35 PM
Messaggio: #5
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
«Ailith.»

Esclama il tuo nome con un sussurro e ti osserva con attenzione. Scruta le tue reazioni, il movimento dei tuoi occhi obbedienti, il modo in cui tieni le braccia, il tono di voce della tua risposta e chissà quant'altro.

«Siediti e rispondi ad alcune mie domande.»

Aspetta che tu obbedisca prima di continuare. C'è giusto un piccolo sgabello alla tua sinistra... o preferiresti la poltroncina di fronte alla sua scrivania? A meno che tu non abbia altre idee o voglia addirittura restare in piedi.


Turnazione invariata.
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30-11-2014, 09:25 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-11-2014 09:26 PM da Keriann.)
Messaggio: #6
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
Abbassa leggermente la guardia, rilassando i muscoli del suo corpo. Certo, non si può mai sapere cosa passi per la testa degli altri, ma ad Ailith sembra proprio che Cort non abbia la minima voglia di punirla.. per ora. Quando le viene chiesto – o meglio, ordinato – di sedersi, la ragazza non ha dubbi su ciò che dovrà fare: notato uno sgabello nei paraggi, si avvicina ad esso per poi sedersi lì. I suoi movimenti sono naturali, aggraziati, come se non volesse provocare alcun tipo di disturbo. L’umiltà è senza dubbio una qualità che non le manca, anche solo nel suo non volersi mettere al cospetto di Cort da paritaria, sedendo nella posizione che ritiene più consona al suo ruolo di novizia. Non dice una parola, non dà nessun consenso. Nel suo semplice alzare gli occhi verso il superiore c’è l’intenzione di comunicare il suo esser pronta, il suo attendere che le domande vengano poste. In tutto ciò, sul suo viso è stampata un’espressione seria ma bendisposta, indice di come giudichi la situazione tesa ma anche di come si auspichi di riuscir a farsi perdonare per il ritardo rendendosi utile in qualche modo.

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Stato psicologico: Attenta.
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01-12-2014, 11:12 PM
Messaggio: #7
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
Cort non dice nulla finché non ti siedi. Ti scruta con attenzione per qualche secondo prima di introdurre il suo argomento. E probabilmente sedendoti sullo sgabello hai fatto la scelta giusta perché il tuo interlocutore non fa nessun appunto particolare.

«Hai finito il tuo addestramento. E' giunto il momento di metterti alla prova. Così, forse, smetterai di essere un verme e potrai considerarti una guerriera. Forse, e ripeto, forse...»

Sospira e si appoggia al tavolo.

«Ho un compito per te. Il tuo primo. Qualcosa di semplice e che persino una fallita come te può portare a termine. Voglio che ti occupi di aiutare un mio servitore nella gestione delle risorse di Staph. Si chiama Yavim. Lo troverai alle porte della fortezza, dovrai comunicargli il tuo compito e spiegargli che sono io a mandarti. Hai domande?»

Il suo tono è freddo e distaccato, anche se usa parole dure sembra essersi fatto meno ostile rispetto a quando sei entrata. Puoi fare qualche domanda a Cort oppure incamminarti subito verso l'appuntamento con il suo servitore Yavim, come preferisci.


Turnazione invariata.
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05-12-2014, 02:01 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-12-2014 02:02 AM da Keriann.)
Messaggio: #8
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
Le braccia, tenute fino ad allora in grembo, si irrigidiscono a sentire quella notizia tanto attesa. Il suo addestramento è terminato e finalmente verrà messa alla prova come guerriera, verrà osservata per capire quelle che sono le sue effettive capacità! Una strana forma di ansia a base di paura e felicità implode nel suo petto, rivelandosi esteriormente tramite un generale irrigidimento del corpo e lo stupore momentaneo nei suoi occhi. Dura solo qualche secondo, al massimo del suo potenziale. Non può di certo permettersi di passare per ragazzina esagitata davanti ad un interlocutore come il suo! Eppure, nonostante le torture fisiche e psicologiche subite durante l'addestramento, non può fingere di non aver mai bramato quel momento, quella grazia. 

No, va bene così.

Si alza lentamente, cercando di arginare quanto più possibile l'entusiasmo e la voglia di mettersi alla prova. Una parte molto insicura del suo 'io' avrebbe diverse domande da fare a Cort. Quelle solite stupide domande che fa una persona insicura che teme l'insuccesso, quelle domande forse più finalizzate ad impressioni che non ad effettive informazioni. E, a proposito di informazioni, Cort ha detto tutto ciò che c'era da sapere in poche frasi, sempre in quel perfetto stile essenziale che è tipico dell'Organizzazione. 

Accenna dunque un saluto con la testa, una specie di inchino accennato, prima di prendere la medesima porta dalla quale era entrata per dirigersi direttamente verso l'ingresso della fortezza. Stavolta senza perdersi in stupide soste o esitazioni.

Citazione:Yoki utilizzato: 0%.
Stato fisico: Illesa.
Stato psicologico: Ansiosa, carica di energie.
Abilità in Uso: /
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07-12-2014, 09:27 PM
Messaggio: #9
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
Percorri stretti passaggi e cunicoli bui senza esitazione, guadagnando ben presto il grande portone che separa gli interni angoscianti e stretti dagli esterni resi quasi abbaglianti dai riflessi del sole sul deserto e percorsi da un vento caldo e forte.

Il mantello nero di un uomo viene colpito e mosso dalla corrente, disegnando forme insolite alle sue spalle. Un uomo di mezza età dai capelli brizzolati ed uno sguardo severo e accigliato si volta verso di te trafiggendoti con occhi scurissimi:

«Novizia, che stai facendo?»

Non è ostile, almeno per il momento, ma è chiaro che pretende una risposta. Potrebbe essere lui l'uomo di Cort... oppure no?


Turnazione invariata.


Suggerimento: fra le abilità in uso devi segnare anche quelle passive: la Percezione dello Yoki può essere passiva (ogni guerriera la possiede sempre) oppure attiva (se indirizzata verso un luogo o persona specifici) ma in entrambi i casi va segnata (e fra parentesi devi specificare sempre se l'abilità che stai usando è attiva o passiva, appunto).
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26-03-2015, 05:24 PM
Messaggio: #10
RE: Il gioco di Cort [Keriann]
Non rispondi all'uomo in nero e quest'ultimo chiama immediatamente delle guardie. Vieni subito rispedita all'interno e chiusa in una cella. Chissà se qualcuno si ricorderà di te.

Fine della missione.
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