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QUEST L'agguato [Victoria]
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26-04-2016, 09:10 PM
Messaggio: #21
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RE: L'agguato [Victoria]
Quando Crystal chiamò il suo nome, Mina deglutì, trattenendo il fiato. Era la seconda volta che lo ripeteva... eppure lei non si era presentata. Certo, quei bastardi in nero potevano averglielo detto, ma... perché sentiva una nota nostalgica in quella parola? Perché il suo nome suonava sulle labbra di quella guerriera sconosciuta come su quelle di... di... Shirley?
La notizia la urtò talmente forte da farle perdere tutto il fiato che aveva trattenuto fino ad allora, quasi come se le fosse arrivato un pugno in pieno stomaco. Morta? No... non poteva essere... Shirley era...? No... stai mentendo! Non può essere... Shirley.... Quelle parole uscirono dalla sua bocca, ma il tono era troppo basso perché fossero udite. La sua testa si abbassò, gli occhi sgranati in cerca di una spiegazione nella terra sotto ai suoi piedi. E la spiegazione arrivò, anche se fu quella guerriera a dargliela. Le raccontò tutto. Come si erano conosciute... e come si erano divise. Non c'era dubbio, la novizia di cui parlava era la sua Shirley... quell'innocente, dolce ragazzina che era pronta a subire qualsiasi cosa pur di far felice qualcun altro. Era stata così fino alla fine. Si era sacrificata per permettere a lei di vivere. Un gesto quasi troppo nobile per una di... loro. Le lacrime cominciarono a scendere lungo le sue guance senza che lei potesse far nulla per fermarle. Shirley non avrebbe mai dovuto diventare un... mostro come loro. Nessuna meritava un simile fato, ma lei meno di tutte. Quella sconosciuta sembrava d'accordo... Mina alzò lo sguardo velato di lacrime per osservare la sua espressione, e scorse il luccicare di una goccia anche sul suo viso. I suoi occhi non mentivano: era tutto vero... ogni parola. Eppure lei era rimasta, non era fuggita. Era rimasta... perché? Per allenarsi? Per diventare la migliore, in modo poi da distruggere l'Organizzazione con le sue sole forze? Cosa sperava di fare, anche se fosse diventata la numero uno? Non capiva che le sarebbero serviti alleati all'esterno? Era anche lei un'idealista... un'ingenua. Proprio come.... Sconfiggerti? Pronunciare quella parola le costò uno sforzo immenso, ma le permise di cominciare un discorso. Un discorso che, forse, avrebbe permesso a entrambe di lasciare quel posto vive. Mina sentiva in quella guerriera qualcosa di familiare... ed era pronta a scommettere sul quell'impressione. Era pronta a scommettere sulla vita che la sua unica amica aveva protetto a costo della propria. Come potrei alzare la mia spada sulla persona che Shirley ha fatto di tutto per salvare? Colpirti sarebbe un insulto alla sua memoria. Per provare le sue parole, conficcò la spada per terra saldamente. Se pensi che non ci sia altra soluzione, uccidimi pure. Ti ringrazio per avermi detto di lei, e ora come ora vorrei davvero rivederla al più presto. Ma prima che tu decida, lasciami dire ancora qualcosa. Io ti ammiro. Davvero. Ammiro la tua risolutezza, la tua aspirazione, il tuo coraggio. Ammiro la tua idea di poter cambiare le cose con le tue forze, diventando la più forte. Se... se io avessi avuto le tue stesse idee, forse a quest'ora non saremmo in questa situazione. Ma dimmi... pensi davvero che basterà? Pensi davvero di potercela fare da sola? Non voglio essere irrispettosa, ma... per quanto forte tu possa essere, sei da sola. Ti rendi conto di cosa vorrebbe dire ribellarsi per conto tuo, una volta raggiunta la cima? Che senso avrebbe combattere se i tuoi avversari fossero le tue stesse compagne? Le tue vecchie amiche? Minerva è pur sempre una guerriera. Segue gli ordini, no? Nient'altro. Che senso ha una vendetta compiuta ai danni di un burattino come lei? No. La vera ribellione dovrebbe essere volta a liberare tutte noi, non soltanto chi ha la forza di affrontare quei bastardi. Se non intendi agire con questo fine, allora faresti prima a scappare da sola, trovare un posto nascosto e ritirarti lì fino alla fine dei tuoi giorni. Non sarebbe difficile. Ce l'ho fatta io, che ero appena una novizia... per te sarebbe un gioco da ragazzi. Ma io sono convinta che non è questo il tuo obiettivo. No, tu vuoi liberarci dalla piaga dell'Organizzazione. Da quegli uomini che non desiderano altro che sfruttarci per i loro loschi fini. Allora fallo. Sconfiggi ogni guerriera... ma non con quella spada. Sconfiggile con le tue parole e la tua decisione. Portale dalla tua parte. Crea una resistenza, e libera tutte quante. Io non ne ho avuto la forza. Non sono riuscita a convincere nemmeno Shirley... e così sono scappata. Ora faccio il possibile per eliminare gli Yoma per un prezzo ben più accettabile di quello dell'Organizzazione e vivo una vita... diciamo normale. Ma tu... ti leggo negli occhi la forza che serve a cambiare lo stato delle cose. Forse Shirley ha visto la stessa cosa. Per questo non posso che seguire il suo desiderio. Per questo devi vivere. Dopo un attimo di pausa, Mina riprese. Prima ti ho dato della codarda. Ma in realtà la vera codarda sono io. Sono fuggita senza pensarci due volte, abbandonando Shirley al suo destino... e perfino ora che so di meritare la morte, non ho il coraggio di affrontarla. Perciò devo supplicarti di abbassare anche la tua spada. Non sono pronta. Non ancora. Dopo aver preso un profondo respiro, aggiunse ancora qualcosa. Ma se nonostante questo intendi fare quel che sei venuta a fare... almeno dimmi come ti chiami. Voglio sapere a chi Shirley ha affidato la propria vita... chi ha preso il mio posto. |
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