La Befana [Nardo]

[Hughes]

Elros ci ragiona per almeno due minuti, lasciando che un silenzio estremamente imbarazzante calasse su tutti i presenti ma era come una tigre che non smette mai di combattere per i suoi ideali.
Erano tutti molto stanchi e il sole iniziava a sorgere da Est, illuminando un poco il cielo notturno, che esso fosse segno di speranza?

Sofia è una santa e non dovresti permetterti di paragonare questi villici a chi è stata toccata dalla volontà divina; è stata lei a puntare il dito contro questo rito scabroso ed io mi fido ciecamente di lei!
Dovremmo appiccare fuoco a questa donna e a questa Strega, non di certo accoglierli come vicine!

Poi un tuono, un suono metallico, la campana; suoni assordanti che piegarono tutti sulle loro ginocchia, con le mani sulle orecchie, per non diventare sordi.
Alla fine, a malapena illuminate dall'alba, quelle che parevano essere un paio di ali e dei capelli biondi accarezzati dal vento.

Sofia si sbaglia!
Lei si sbaglia e segue le parole dei falsi Dei! 
Ha cieca fiducia nelle Dee Gemelle o nella mortale?
Lasci in pace questi fedeli, festeggiano solo il giorno in cui io Teresa salvai una ragazzina; la loro festa non è in onore dei demoni, piuttosto in onore dei santi!
Lei, si ravveda immediatamente!

Una voce femminile tonante, abbastanza da essere udita da tutti nonostante la sorgente provenisse dalla cima della chiesa; poi le ali si richiusero, come se fossero state un mantello, a coprire la figura.
Infine, quest'ultima, sparì dalla vista di tutti.

Che cosa diavolo era successo?
Apparizione divina o altro?
Come si sarebbe comportata Seayne?

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Tutto questo aveva dell’incredibile: quell’apparizione apparsa in cima alla chiesa, la sua voce tonante e quei suoni fragorosi che misero in ginocchio gli abitanti e costrinsero tutti, lei compresa, a tapparsi momentaneamente le orecchie:

-Ombre, Ma chi è questa?-

Dopo le parole dell’apparizione, Seayne rimase un attimo interdetta: la misteriosa figura aveva veramente dichiarato di essere Teresa? Una delle dee gemelle? La guerriera albina era una donna di fede, però:

-Credo che gli dei abbiano cose più importanti da fare che dirimere una, per loro, scaramuccia tra villici. Devo vederci chiaro in questa faccenda e… conosco un solo modo per farlo!-

D’istinto, Seayne concentrò la sua percezione dello yoki nella direzione dell’apparizione sperando, nel caso in cui essa fosse stata una creatura che emanava energia demoniaca, di percepirla per cercare di seguirne le tracce.
Nel frattempo, cercando di sfruttare gli edifici e il loro elementi architettonici come balconi, telai di finestre, persiane, travi sporgenti e cose simili come trampolini, Seayne avrebbe provato a raggiungerli di corsa per poi cercare di saltare tra essi, nel tentativo di raggiungere il tetto della chiesa il più velocemente possibile:

-Per come la vedo io, ci sono due possibilità: o questa supposta “Teresa” è una Risvegliata, oppure mi trovo di fronte a un’elaborata messinscena!-

C’era ovviamente una terza possibilità ovvero che, effettivamente, i presenti Seayne compresa avessero davvero assistito a una manifestazione divina ma, per il momento, la guerriera albina non era ancora pronta ad accettare quella realtà.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 9/35
Stato Fisico: Ottimale. Ferita alla gamba sinistra sanata.
Stato Psicologico: Scettica nei confronti dell’apparizione della dea Teresa, vuole verificare di persona.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Hughes]

Mentre tutti erano come affascinati, in preda ad un'esperienza mistica, fermi e stanti Seayne fu l'unica che si diede una mossa, l'unica che reagì cercando di indagare il sovrannaturale. 
Con la propria percezione scandaglia l'area circostante ma la verità è che non c'è alcuni Yoki nelle vicinanze a parte il suo; non può nemmeno avere il beneficio del dubbio poiché lei è ormai una Guerriera veterana e sa riconoscere le tracce seppur residue di forza demoniaca. 
Niente, non percepisce niente.

Nel frattempo, la figura inizia a sbiadire verso l'orizzonte correndo ad Est lasciando che la sua silhouette sfumasse con l'alba in arrivo; la cosa ovviamente aggiunse un'aura mistica intorno all'apparizione: Teresa appariva e quando spariva, lasciava l'alba e il sole. 
Mentre ormai è lontana alla vista di chiunque, eccetto che per Seayne, la figura si volta appena lasciando intravvedere qualche ciuffo biondo e degli occhi argentei poi si richiuse in sé con il suo mantello a cinghie di cuoio che effettivamente ricordavano parecchio un paio di ali.

Chiunque fosse la figura misteriosa, era ormai sparita e difficilmente lei avrebbe potuto raggiungerla; poteva tentarci, ovviamente, ma doveva capire se ne valeva effettivamente la pena.

Avvicinarsi ad una probabile apparizione era ovviamente rischioso, anche se lei era scettica (e ormai per buoni motivi) non voleva dire che per gli altri quello non fosse un avvistamento autentico, che aveva portato la pace e la serenità su molti.


Insomma, cosa voleva fare ora lei?
Aveva un dilemma morale: mentire loro e dire di aver visto la Dea, pur sempre di bugia si trattava,  o svelargli la verità, in un contesto simile?
Infine, l'Organizzazione non trattava bene le disertrici, che provvedimenti avrebbe preso in merito?

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

La Percezione della guerriera albina non rivelò nulla però c’era qualcosa che non quadrava.
Infatti, quando Seayne giunse sul tetto della chiesa, “Teresa” non c’era più ma, guardando meglio, la Numero 12 la intravvide mentre correva verso Est, controsole, cercando di confondersi nella luce dell’alba.

-Ma come ha fatto a scendere così in fretta?-

No, decisamente c’era qualcosa che non andava e, mentre Seayne si sforzava per tenerla in vista, la figura si allacciò con delle umanissime cinghie il mantello che era fatto a foggia di un paio d’ali…

-Quindi, non sei così divina, dopotutto…-

Pensò Seayne con un pizzico di soddisfazione, tuttavia la guerriera albina dovette convenne che qualcosa di strano in quella donna c’era

-Ma come fa a muoversi così velocemente?-

La risposta venne dalla stessa “Teresa” quando con un gesto ella mosse i suoi capelli biondi e mise in evidenza i suoi…

-Occhi d’argento? OMBRE! Una… guerriera? Ma perché non avverto il suo yoki?-

La consapevolezza di quel pensiero assorbi tutto l’essere di Seayne: Salt Lake, i suoi abitanti, il Vescovo Elros, Ashton… erano lontani da lei in quel momento. Tutta la sua attenzione era catalizzata da quella figura che sbiadiva sempre di più all’orizzonte e il dilemma che accompagnava l’apparizione: tentare di raggiungerla o lasciare che si dissolvesse nell’alba?

-No… mi dispiace ma non posso… lasciarla andare! Devo almeno provare a raggiungerla poi… si vedrà!-

Seayne alzò il suo yoki al 50% per poi tentare di inseguire e, forse, raggiungere la misteriosa “Teresa”

-Devo provarci! E’strano che non emetta yoki ma, che la prenda o no, almeno non dovrò mentire ai superiori inventandomi una scusa per giustificare il fatto di averla lasciata andare!-

Anche perché Seayne iniziava a sospettare che l’avessero mandata qui per stanare “Teresa” più che per ammazzare gli yoma sulla montagna.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 11,5/35
Stato Fisico: Ottimale. Ferita alla gamba sinistra sanata.
Stato Psicologico: Sbalordita dal fatto che Teresa abbia gli occhi d’argento, crede che sia una guerriera anche se non emette yoki e cerca di raggiungerla per verificare di persona.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva su Teresa).

[Hughes]

Con un tale e massiccio rilascio di Yoki, Seayne acquista immediatamente velocità (abilità a lei molto cara) ed inizia a guadagnare terreno sulla sua avversaria.
La ragazza, che ha il vantaggio di essere partita per prima, continua a correre in linea retta sperando di raggiungere per tempo una zona sicura e a lei conveniente; per la Guerriera albina è subito chiaro capire le intenzioni della sconosciuta: data la sua direzione, si sta ovviamente dirigendo verso la foresta dove le sarebbe stato più facile far perdere le proprie tracce.
Alla fine, sarebbe quasi impossibile per Seayne individuare qualcuno che non emana Yoki in una zona così intricata.

Dopo un paio di minuti di corsa, ormai Seayne è alle spalle della ragazza: le basterebbe tendere il braccio per afferrare il mantello della sconosciuta ma è a quel punto che la cosiddetta Teresa sterza improvvisamente a destra con una finta.

Ora è meno vicina alla zona sicura della foresta ma ha guadagnato nuovamente tanto spazio nei confronti della sua inseguitrice, che invece è rimasta un po' indietro.

Cosa avrebbe fatto ora Seayne?
Avrebbe continuato il suo inseguimento o avrebbe lasciato perdere?
Dopotutto era questione di attimi prima che "Teresa" si fiondasse negli alberi per far sparire poi le sue tracce; l'unica soluzione forse era "tagliarle le gambe" con qualcosa...

O lei aveva idee migliori?

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Con la velocità garantitale dal massiccio rilascio di energia demoniaca, Seayne riuscì in breve ad accorciare la distanza con la misteriosa “Teresa”, la quale però si dimostrò pure molto agile. La Numero 12 era infatti quasi riuscita ad acchiapparla prima che questa potesse raggiungere la foresta, quando l’avversaria scartò improvvisamente sulla destra, mandandola lunga

-Ombre! Maledizione!-

Seayne non intendeva mollare l’osso, non ancora almeno, perciò puntò a terra il piede sinistro, piegando la gamba per poi estenderla nel tentativo di scartare anche lei sulla destra con un piccolo balzo e, se ci fosse riuscita, provare a continuare l’inseguimento.
Si poneva però il problema di come fermare “Teresa”. Seayne era un po’ confusa al riguardo:

-Sono sicura di averle visto gli occhi d’argento, però lei non emana yoki. Se avesse preso il farmaco i suoi occhi sarebbero normali, invece non lo sono.-

Seayne non aveva tempo per azzardare ipotesi più ardite, quel che contava era “qui” e “ora”.
Improvvisamente, nella mente della guerriera albina, prese forma un’idea

-Non posso tagliarle le gambe! Se mi fossi fatta ingannare dalla luce dell’alba nei suoi occhi e lei fosse solo un’umana molto agile, come un saltimbanco, sarei in grossi guai! Però gli umani possono guarire le ossa rotte, e quindi…-

E fermati una buona volta!

Le avrebbe gridato dietro. Se “Teresa” non l’avesse fatto, Seayne avrebbe estratto la sua claymore con l’intenzione di sferrare un fendente di piatto alle gambe dell’avversaria, mirando alle ginocchia, con l’intenzione di causarle una frattura che ne fermi la corsa ma senza frantumarle del tutto le ossa: la Numero 12 era ben consapevole di avere molto yoki in circolo e non voleva, almeno per ora, causare un danno irreversibile a Teresa o chiunque ella fosse, soprattutto se la ragazza si fosse rivelata essere un’umana.
A ogni buon conto, Seayne si sarebbe accontentata anche solo di farla ruzzolare a terra: quel che le importava davvero era arrestare la corsa di “Teresa”.

Citazione:Yoki Utilizzato: 50% - Punti Limite: 14/35
Stato Fisico: Ottimale. Ferita alla gamba sinistra sanata.
Stato Psicologico: Dubbiosa riguardo l’esatta natura di “Teresa”. Cercherà di fermarla senza causarle danni permanenti nel caso in cui l’avversaria non arresti la sua fuga.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Hughes]

"Teresa" non volle fermarsi e quando tutte le manovre di Seayne furono compiute e fu chiaro che la suddetta ragazza non avrebbe avuto intenzione di arrestare la sua corsa, la Guerriera albina decide quindi di spezzarle le gambe.
Il suono delle rotule spezzate è un suono barbaro, che fa gelare il sangue nelle vene, fu come udire il suono di una casa che crolla; "Teresa" cadde di schiena, provocando un suono metallico, e ruzzolò in avanti per diversi metri.
Oltre alle gambe spezzate ora aveva anche il volto leggermente deturpato ed era un miracolo che non si fosse spezzata il collo; Seayne era inoltre molto fortunata perché si trattava proprio di un'altra Guerriera e non di un'umana... Altrimenti se la sarebbe vista molto male, con i suoi superiori.


Lasciami stare per le Dee!

Disse quella, voltandosi verso la sua compagna.


Che cazzo hai in quella testa vuota, criceti morti?
Ti ho aiutata e in risposta mi spezzi le gambe? Hai rovinato ogni cosa!

Arrancò un poco, cercando di riposizionarsi e di mettersi quantomeno seduta.

Il volto era quello di una ragazzina piccola ed innocente, ovviamente stava provando dolore ma non era intenzionata a lagnarsi davanti alla persona che l'aveva quasi ammazzata.
Normalmente, forse, non sarebbe stata capace di tanto astio ma visto che la numero 12 l'aveva appena ferita forse il suo astio era comprensibile.

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Il colpo alle gambe di “Teresa” fu più forte di quanto Seayne avesse in realtà voluto ma, in quella situazione, le era stato impossibile dosare esattamente la forza del piattone che aveva rifilato alle gambe della fuggitiva.
Così, la guerriera albina ascoltò senza reagire lo sfogo astioso di quella che, effettivamente, si rivelò essere una guerriera, azzerando nel contempo lo yoki e rimettendo la claymore nel suo supporto.

-Chi ha salvato chi?-

Pensò la guerriera, fissando quella che avrebbe potuto un tempo essere una sua compagna, lasciandole il tempo di sedersi prima di incrociare le braccia al petto e, fissando “Teresa” con sguardo calmo, le rispose con voce neutra:

E cosa ti ha fatto pensare che io avessi bisogno di aiuto? Ho rovinato i tuoi piani dici? Sappi che anche tu hai rovinato i miei!

Seayne sospirò, scuotendo la testa, prima di continuare:

Il mio nome è Seayne. Ti ho colpito più forte di quanto avessi voluto ma ero sbilanciata e non sono riuscita a trattenere il colpo. Mi dispiace, io volevo solo fermare la tua corsa, dal momento che tu non hai voluto farlo neanche quando te l’ho chiesto. Se hai qualche dubbio su questo pensa che avrei potuto usare la claymore di taglio, anziché di piatto e… E poi sei una mezzademone come me, con tutto lo yoki che stavo rilasciando non posso credere che tu non sapessi che stavo arrivando e che puntavo a te. Se ti fossi fermata le tue ginocchia sarebbero ancora sane.

La Numero 12 fissò i suoi occhi in quelli di “Teresa”, mentre un velo di severità offuscava il suo sguardo:

E, comunque, cosa pensavi di fare, apparendo in quel modo a Salt Lake? Credi forse che il Vescovo Elros si ravvederà solo perché hai recitato la parte di una delle dee gemelle? Mi piacerebbe, lo dico davvero ma… ho già avuto a che fare con dei fanatici di quella risma ed è assai più probabile che il tuo gesto venga bollato come un atto di stregoneria mirato a sconvolgere la fede di quello zelota.
Ombre! Era proprio per questo che io lo lasciavo blaterare senza oppormi più di tanto, non era ancora il momento di dire o fare qualcosa!

Seayne si azzittì quando si rese conto che, involontariamente, il suo tono di voce aveva iniziato a salire quando aveva pronunciato quell’ultima frase: istintivamente iniziò a modulare il suo respiro per calmarsi, prima di riprendere:

Spero solo che la tua “apparizione” non comporti delle conseguenze per quella povera gente!

Concluse la guerriera albina, aspettando l’eventuale risposta di “Teresa” e facendo attenzione se l'altra guerriera avesse rilasciato lo yoki mentre parlavano, per rigenerare le fratture alle ginocchia.
Nel frattempo Seayne cercava anche di pensare a un modo per uscire da quella situazione… sgradevole.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 14/35
Stato Fisico: Ottimale. Ferita alla gamba sinistra sanata.
Stato Psicologico: Comprende l’astio di “Teresa” nei suoi confronti ma non è d’accordo con le azioni della guerriera ribelle. Un po’ preoccupata per gli abitanti di Salt Lake. Inizia a riflettere sul come trarsi d’impiccio.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva su "Teresa").

[Hughes]

Non rilasciò Yoki, piuttosto con dei colpi cercò di riposizionare in modo corretto le ossa delle proprie gambe; sembrava qualcosa di estremamente doloroso ma non sembrava intenzionata ad utilizzare Forza Demoniaca.
Comunque era una mezzodemone per cui, anche senza bisogno di aiuti esterni, avrebbe potuto rimettersi in sesto in tempi relativamente brevi.

Non mi importa un accidenti di te ma la festa era carina, l'ho fatto per quello e aiutare te è stata solo un'interessante evoluzione della situazione! E che conseguenze possono avere, a parte un aumento nell'afflusso di fedeli che penseranno che questo è un luogo magico?


E se non volevo fermarmi, evidentemente, era perché volevo evitare di parlare con te. 
Se una persona non nutre interessi nei confronti di qualcosa, tu non è che gli corri dietro e la OBBLIGHI ad ascoltarti eh.

Detto ciò, legando alla gamba un ramoscello, con enorme fatica si rialzò.


Piuttosto, abbandonare l'unico umano che aveva giurato che si fidava di te dicendo che non lo avresti lasciato, che conseguenze potrebbe avere?
Se non torni indietro, poco ma sicuro, non avrà un buon inizio di giornata.

Ed era anche vero, in effetti lei era stata abbastanza rude a mollarlo così in asso.

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Seayne guardò “Teresa” risistemarsi una gamba senza fare una piega, ascoltando i rimbrotti dell’avversaria:

E se non volevo fermarmi, evidentemente, era perché volevo evitare di parlare con te.
Se una persona non nutre interessi nei confronti di qualcosa, tu non è che gli corri dietro e la OBBLIGHI ad ascoltarti eh.

Quando Teresa si interruppe, Seayne le rispose:

Le conseguenze? Spero di sbagliarmi ma le persone di quel villaggio, tipo la donna che aveva parlato, potrebbero venir accusate di blasfemia per aver dato retta a una… diciamo… divinità diversa? Come ti dicevo, ho già avuto a che fare con degli zeloti come quel Vescovo e non mi stupirei affatto se, visto che non ha potuto acchiappare te, se la prendesse con quegli innocenti e poi…

Seayne sospirò:

Io sono una guerriera dell’Organizzazione e tu mi sembri proprio una che ha disertato. Sei nel mio territorio e perciò, se tu scappi, io cerco di acchiapparti. Conosci le regole e dovevi pensarci prima di inscenare il tuo spettacolo. Una volta che tu ti sei palesata, io non potevo ignorare la tua esistenza.

Mentre la numero 12 parlava, l’altra ragazza finì di steccare il ginocchio e, con enorme fatica si rialzò, cambiando argomento nel contempo:

Piuttosto, abbandonare l'unico umano che aveva giurato che si fidava di te dicendo che non lo avresti lasciato, che conseguenze potrebbe avere? Se non torni indietro, poco ma sicuro, non avrà un buon inizio di giornata.

Quella frase, mirata probabilmente a pungolarla, ebbe invece l’effetto di suggerire a Seayne l’idea che stava cercando e quindi, senza cambiare postura a braccia incrociate sul petto e mantenendo sempre l’espressione severa, la guerriera albina replicò con calma:

Io non ho mai detto a nessun umano che non lo avrei lasciato, “Teresa” o qualunque sia il tuo nome. Comunque… potresti aver ragione, perciò ora torneremo assieme a Salt Lake per chiarire questa storia e poi ce ne andremo. Intendo consegnarti al mio superiore e sarà lui a decidere cosa fare di te.

La Numero 12 squadrò con aria critica il ginocchio steccato dell’altra e concluse:

Ti consiglio di rigenerare quel ginocchio se non vuoi zoppicare per tutta la strada. Aspetterò ancora un po’ ma vedi di non metterci troppo e… siccome ho sentito un tonfo metallico quando sei caduta a terra, sarà meglio che tu ti tolga di dosso armatura o armi. Questa situazione non mi piace, cerca perciò di non peggiorarla.

A quel punto Seayne attese la risposta e le eventuali mosse di “Teresa”: temeva qualche trucco da parte dell’avversaria, soprattutto ora che le aveva svelato le sue intenzioni e non voleva farsi cogliere impreparata.

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Stato Psicologico: Mantiene la calma nonostante la situazione tesa. Presa la sua decisione, non intende indugiare oltre.
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[Hughes]

Tu non hai promesso niente ma lui ha scommesso la sua vita per te, se lasci morire Ashton...  Saresti perfida.
...Rilasciare Yoki? Potrei averlo già fatto senza che te ne accorgessi, ironico vero? E comunque ora...
Non ho intenzione di farlo e se sei troppo scema per capire che portando me a Salt Lake finirai per peggiorare TU la situazione, ben venga.
Loro credono in queste cose ma se gli dici che era colpa di una come noi come pensi che reagiranno?


Rispose lei, durissima, e sinceramente Seayne poteva dire quello che voleva ma aveva decisamente ragione Teresa: alla fine erano tutti presi dal senso mistico della visione, nulla lasciava intendere che sospettassero di una claymore ma se Elros lo avesse scoperto, sarebbe stato decisamente peggio e questo avrebbe definitivamente compromesso i rapporti tra l'Organizzazione e la Chiesa di Rabona.
Che le piacesse o meno, era in una situazione a dir poco spinosa: possibile che ovunque lei andasse, si creassero queste tensioni di difficile soluzione?

Intanto, in lontananza, si udirono alcune grida; probabilmente qualche uomo del villaggio stava venendo  a controllare la situazione, quindi Teresa colse la palla al balzo.

La situazione è questa: mi consegni e diranno che è tutta colpa tua, daranno fuoco al villaggio e uccideranno lui, e saranno vite sulla tua coscienza; oppure, mi lasci andare e dirai loro che hai rincorso un fantasma o una dea poi riferirai all'Organizzazione che c'è una disertrice in questo territorio.
Se e come io possa sopravvivere, sarà da vedere ma loro saranno soddisfatti comunque del tuo rapporto.

Probabilmente stava esagerando un po' ma non c'erano dubbi che consegnando una mezzodemone a loro la situazione avrebbe potuto degenerare leggermente.

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

“Teresa” aveva toccato un punto debole nella coscienza di Seayne, la quale ponderò attentamente le parole della ribelle: certo poteva aver ragione, ma anche torto… Era stata indubbiamente l’altra a permettere che a Salt Lake si generasse questa situazione ma doveva ammettere che, se avesse detto la verità, a pagarne le conseguenze avrebbero potuto essere gli innocenti abitanti del villaggio, inconsapevoli vittime di un raggiro che, forse, non avrebbero compreso nemmeno se messi davanti alla verità

-Senza contare lo zelo del Vescovo Elros, naturalmente… potrebbe pretendere la consegna di questa qui ma… non permetterò che una mia compagna, ribelle o meno, subisca quello che ho subito io a Rabona e poi… Ashton! Se veramente ti sei affidato a me sei stato… uno sciocco!-

Seayne guardò prima Teresa, poi la direzione del bosco dalla quale sembravano provenire rumori di alcuni esploratori che si avvicinavano. La guerriera albina ne aveva abbastanza di quella situazione: non sapeva a che punto fosse la tregua tra Rabona e l’Organizzazione e temeva che un suo gesto errato potesse compromettere le trattative

-Forse ha ragione lei. Io… non me la sento di lasciare quelle persone al loro destino. Forse è davvero meglio lasciare le cose come sembrano.-

Cambiato parere, Seayne tornò ad assumere la sua espressione serena, rivolgendosi a “Teresa”, le disse semplicemente:

Và via! E ricordati che, se succederà qualcosa a quella gente, la colpa sarà anche tua, “Teresa”!

Per poi iniziare a camminare con calma nella direzione dalla quale sentiva provenire il rumore degli esploratori, facendo comunque attenzione per cercare di evitare imboscate sia da parte della fuggiasca che dagli uomini che arrivavano dal villaggio di Salt Lake.

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Stato Psicologico: Stufa di quella situazione, turbata per le sorti di Ashton e dei cittadini di Salt Lake, ha deciso di provare a lasciare le cose così come sembrano.
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[Hughes]

La ribelle parve per qualche secondo colpita, non si aspettava nemmeno lei di riuscire a sfuggire a Seayne ed ovviamente era sorpresa dalla scelta della Guerriera: nella sua vita aveva creduto che tutte quelle come loro fossero spietate e che non importasse affatto della vita dei villici.
Evidentemente si sbagliava, si alzò un po' dolorante, e prima di andarsene rivolse alcune parole alla guerriera albina:


...Una buona fortuna da Caterina, "Lo Yoki Fantasma".

Detto ciò, con un agile balzo si mimetizzò nelle fronde degli alberi e di lei non seppe più nulla; non percepiva alcun tipo di Yoki e questo spiegava il suo soprannome, comunque anche alla vista lei parve scomparire proprio come un fantasma per cui nessuno l'avrebbe più individuata.

Dopo qualche attimo, giunse un manipolo di uomini, confusi, che chiedevano a Seayne qualche spiegazione.

Hai seguito 'Teresa'?

Chiese una voce a lei familiare, con un certo gaudio nel tono di voce; si trattava infatti di Ashton.

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

L’avversaria di Seayne parve esitare un momento quando la guerriera albina la lasciò libera di andarsene

-Che mi abbia ingannato?-

Per un istante il dubbio colse la Numero 12 ma, oramai, era tardi per ripensarci… “Teresa” si alzò un po' dolorante e, subito dopo, spiccò un agile balzo e sparì tra le fronde degli alberi, lasciano dietro di sé il suo “saluto”:

Una buona fortuna da Caterina, "Lo Yoki Fantasma"

E come soprannome sembrava azzeccato: Seayne infatti non percepiva e non aveva percepito alcun tipo di Yoki nonostante Caterina dovesse averlo utilizzato…

-Deve averlo usato per forza. Non avrebbe potuto spiccare quel balzo altrimenti.-

In ogni caso, ormai Caterina era andata via, così Seayne riprese a camminare nella direzione dalla quale sentiva arrivare il rumore prodotto dagli esploratori e, poco dopo, li raggiunse.
Quegli uomini sembravano confusi e iniziarono subito a chiederle spiegazioni, finché una voce spiccò tra tutte le altre: la voce di Ashton…

Hai seguito "Teresa"?

La sua voce conteneva una nota d’allegria

-Che ci fa qui? Chissà cos’è successo al villaggio…-

Pensò sorpresa Seayne, affrettandosi poi a rispondere:

Ci ho provato! Ma la sua eterea figura era molto più veloce di me e poi… quando mi sono trovata col sole negli occhi, mi è sembrato che il suo corpo si fondesse con la luce del sole e poi… è scomparsa! Ho provato a cercare qualche traccia di lei, ma non ho trovato nulla, perciò stavo tornando indietro.

Seayne si stirò sulla sua figura, mentre pensava

-Meglio lasciare le cose come stanno…-

Poi, col tono di voce dal quale traspariva una nota di stanchezza, replicò ad Ashton:

Cos’è successo nel frattempo a Salt Lake?

Meglio sapere che stava succedendo, prima di decidere il da farsi.
Comunque, Seayne non avrebbe abbassato la guardia: era stupita di trovare Ashton là e, dopo quanto detto da Caterina riguardo ai rischi che il capo delle guardie avrebbe corso e visto com’era stato apostrofato dal Vescovo, non capiva come mai si trovava qui. Ashton e gli altri erano comunque degli umani che agivano per conto del clero di Rabona e, viste le radicate convinzioni di Elros, la guerriera albina non voleva finire per cacciarsi in una trappola o, peggio ancora, ritrovarsi tradita da persone alle quali aveva accordato fiducia solo perché queste ultime fossero state costrette, probabilmente loro malgrado, a obbedire agli ordini di un fanatico.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 14/35
Stato Fisico: Ottimale. Ferita alla gamba sinistra sanata.
Stato Psicologico: Stufa di quella situazione, stupita di trovarsi davanti Ashton e per questo motivo indecisa se fidarsi ancora di lui, decide di essere prudente e provare ad assumere informazioni dall’uomo.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Hughes]

Dici davvero, eh?

Disse lui, un po' perplesso guardando verso il sole che stava sorgendo a dire il vero era anche abbastanza affascinato dalla cosa; una nota di divertimento colorò il tono della sua voce.


...Hai visto il fantasma di Teresa.

Mormorò ancora, un po' incredulo per così dire.
Al contrario di quanto ci si sarebbe aspettati non era completamente assuefatto all'idea di aver assistito ad una visione divina ma a quanto Seayne potesse vedere, tutti gli altri sudditi erano in preda ad un fervore religioso molto positivo. 

Ashton abbassò lo sguardo per qualche attimo di secondo, prima di discutere di quanto fosse avvenuto a Salt Lake nel frattempo.


Molti hanno iniziato a pregare e probabilmente questa festa diventerà una ricorrenza religiosa approvata dal Clero. 
...Non sono sicuro di averti spiegato bene la situazione da queste parti.

Ancora una volta abbassò lo sguardo.


Sono corso qui perché ero preoccupato per te, inoltre pensavo volessi sentire la buona notizia; ci sarà l'annuncio a breve in piazza, se vuoi tornare...
Ma capisco se tu dovessi rifiutare.

In poche parole, non sembrava intenzionato a riportarla a Salt Lake ma era ugualmente desideroso di parlarle, lo si vedeva dallo sguardo.

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Mentre gli uomini che erano con Ashton parevano rallegrati dalla versione dei fatti raccontata da Seayne, il primo non lo sembrava altrettanto, anche se faceva del suo meglio per stemperare la tensione del momento

Molti hanno iniziato a pregare e probabilmente questa festa diventerà una ricorrenza religiosa approvata dal Clero… Non sono sicuro di averti spiegato bene la situazione da queste parti.

Le disse, dopo aver abbassato e rialzato lo sguardo

-No, non lo hai fatto…-

Fu il pensiero della Numero 12, mentre invece le sue labbra replicavano:

Se le cose stanno così, non posso che esserne lieta. Sinceramente non mi era piaciuto quel che avevo visto prima in paese e, anche se la cosa non dovrebbe riguardarmi, credimi o meno, temevo per l’incolumità di quelle persone innocenti.

La frase successiva di Ashton diede di che pensare a Seayne

Sono corso qui perché ero preoccupato per te, inoltre pensavo volessi sentire la buona notizia; ci sarà l'annuncio a breve in piazza, se vuoi tornare... Ma capisco se tu dovessi rifiutare.

Ma forse, più che la frase, fu lo sguardo dell’uomo che indusse la guerriera albina a riflettere

-Sembrerebbe quasi che voglia dirmi qualcosa, lontano da orecchie indiscrete ma… tornare a Salt Lake? Di nuovo?-

Seayne incrociò le braccia al petto e chinò la testa in avanti, con i candidi capelli che le ricaddero tutt’attorno, come sempre succedeva quando la guerriera albina era intenta a riflettere

-Potrei anche rifiutarmi ma… visto quanto sta accadendo qui, perderei un’occasione per assumere informazioni da mettere nel mio rapporto. Senza contare che dovrò comunque rimanere in zona finché non mi daranno il cambio perciò se posso sapere cosa accade in casa dei “vicini”, perché no?-

Poi, una volta deciso il da farsi, si raddrizzò sulla sua figura, fissando Ashton col suo consueto, lieve sorriso e un’espressione tornata serena, dicendogli:

Tornerò con te a Salt Lake. Spero solo che la mia presenza non susciti nuovamente le ire del Vescovo Elros.

-E sentiremo cos’hai da dirmi…-

Pensò Seayne attendendo di mettersi in strada con Ashton. Visto l’atteggiamento di quest’ultimo, la guerriera albina sospettava che vi fosse un legame tra lui e Caterina, ma avrebbe potuto sbagliarsi. Le sembrava strano che avessero mandato proprio Ashton a cercarla, visto come quest’ultimo era stato trattato da sua eccellenza poco tempo prima. Ma forse, se Seayne avesse portato pazienza e avesse atteso ancora un po’, avrebbe forse potuto ottenere le risposte che la interessavano.

In ogni caso, per quanto incuriosita dagli sviluppi della vicenda, Seayne non se la sentiva ancora di abbassare la guardia, almeno finché non avesse verificato di persona la situazione.

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Stato Psicologico: Stupita di trovarsi davanti Ashton ma incuriosita dalle parole dell’uomo, preferisce rimanere guardinga almeno finché non avrà verificato di persona la situazione a Salt Lake.
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[Hughes]

Ashton sorrise appena, iniziando a camminare verso Salt Lake con una andatura abbastanza veloce da lasciarsi alle spalle eventuali orecchie indiscrete ma abbastanza lentamente per poter ponderare attentamente le sue parole.
Non sapeva se ciò che stava facendo fosse giusto o sbagliato, dannazione magari aveva proprio ragione Elros a parlare di magia e stregoneria da parte delle donne, fatto stava era che quella 'Strega' era anche meglio di ciò che avrebbe aspettato e di ciò che gli era stato detto.
Ah, come spiegare tutto?
Che male al petto.
La cosa peggiore era che Seayne aveva cambiato atteggiamento nei suoi confronti; se prima era lui ad essere un po' diffidente e lei speranzosa ora era chiaramente il contrario e che ci credesse o meno, faceva male.

Non volendo effettivamente parlare immediatamente di ciò che doveva decise invece di tergiversare un po'.


Hai sentito che qui ci sono dei sassi che cadono?

Rimase un attimo in silenzio arrossendo un poco, a fissare il cielo che si rischiarava. 


...Da come l'ho detta pare una cosa molto stupida.
O meglio, io paio un idiota.
Parlavo del fenomeno dei sassi che arrivano fino a valle.
Una delle leggende vuole che fosse opera di una strega malevola ma si narra anche che un giorno decise invece di salvare una ragazzina; la festa celebra quell'avvenimento.


Ora, grazie alla presenza di 'Teresa', la festa non è in onore di una Strega ma in onore di una Dea.
Ta-daaa!

Disse, aprendo un po' le braccia con fare festivo ed allegro sebbene fosse tutto meno che felice.
Abbassò ancora lo sguardo rallentando ancora; ovviamente, non era quello di cui voleva parlarle e da una parte desiderava ardentemente dirglielo...


Ti ho già detto che non ti obbligo a tornare in paese?

...Dall'altra, aveva come paura.

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Mentre ascoltava il racconto di Ashton, Seayne era perplessa

-Le cose si stanno facendo interessanti, sembra… Ma perché sta cercando di fare il buffone? Cosa sono tutte queste mezze allusioni?-

Seayne non amava tergiversare e, nonostante riuscisse a tenere un ammirevole controllo sui suoi nervi, merito della sua autodisciplina, non si poteva dire che la Numero 12 si trovasse a suo agio in quel momento così, non appena Ashton ebbe finito di parlare, la guerriera albina decise di cambiare approccio al discorso, parlando con tono conciliante ma a bassa voce, cercando di farsi udire solo da lui e non dagli altri:

Sai Ashton, per quanto noi guerriere siamo al tempo stesso benedette e maledette da quella capacità che voi chiamate “stregoneria”, una cosa ci viene insegnata o, meglio, ordinata fin dal primo giorno: il divieto totale e assoluto di uccidere gli uomini, sempre e in ogni caso. Questo vale dalla più forte di noi fino alla più debole delle novizie. Chi violasse questa regola, lo faccia apposta o meno, è condannata a morte e altre guerriere, altre compagne, le verranno mandate contro con l’incarico specifico di eseguire la sentenza. Detto questo…

Seayne sospirò:

Quand’anche voi cercaste di fare qualcosa contro di me, io potrei al massimo tentare di evitare il pericolo e cercare di scappare, perciò…

La Numero 12 arrivò al dunque, cercando di punzecchiare il suo interlocutore:

Cos’è che non vuoi dirmi, Ashton?

Concluse la guerriera albina, sperando che il suo preambolo fosse stato sufficiente a convincere Ashton che non correva nessun pericolo mentre lei, pur continuando a camminare, sarebbe ancora rimasta in guardia finché non avesse avuto una risposta soddisfacente per quel che stava succedendo.

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Stato Psicologico: Disorientata dalla sceneggiata di Ashton, spera che l’uomo si decida a parlar chiaro, rimanendo guardinga nel frattempo.
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[Hughes]

Sì ma sai, se si potesse evitare qualunque tipo di... Contrattempo, diciamo...

Mormorò egli, con voce fioca; dunque, la Guerriera pareva impaziente e lui non poteva più permettersi di tergiversare ma aveva bisogno di un modo per introdurre l'argomento: era qualcosa di importante, molto importante, e specialmente era delicato l'argomento.
Non voleva nemmeno parlargliene, non perché desiderasse tenerle nascoste certe cose ma perché il solo pensiero di come lei avrebbe reagito lo faceva star male, aveva una fitta al petto ed una allo stomaco.

Il mio lavoro mi porta a viaggiare spesso, ovviamente ho alloggiato di frequente a Rabona e molte volte sono stato chiamato a fronteggiare alcune di voi e ovviamente c'è un motivo per cui io mi sia così sbilanciato a prendere le tue parti...

Evidentemente, nel corso della sua vita, qualcosa gli aveva fatto cambiare idea sul loro conto: che la responsabile fosse stata Caterina?

...Dopotutto mi sono dovuto rendere conto che prima di ogni altra cosa, siete persone né più né meno di noi altri.
Ok, forse avete qualcosa in più come una straordinaria forza fisica, ma capisci cosa intendo. 
Con te ho fatto un 'salto della fede' a darti confidenza e sono sicuro che sia stato lo stesso per te nei miei riguardi. 

Prese un sospiro, un attimo di pausa ed introdusse un argomento che apparentemente non c'entrava nulla.


Ovviamente, non ho mai rinunciato ad aiutare il prossimo quando ce ne è stato bisogno; non è mai stata la guerra e la lotta la mia principale finalità, ho aiutato orfani ma specialmente feriti, donne e uomini indifferentemente. 
Dunque, non ricordo esattamente dove e non ricordo esattamente quanto tempo addietro, nelle Terre Centrali ho soccorso un uomo che per motivi che non volle spiegarmi si rifiutò di tornare a Rabona; quindi lo scortai nella città di Durenor dove avrebbe potuto almeno inizialmente riprendersi dalla febbre, causata dalle ferite infette.
Appena fu in grado di spostarsi, gli proposi di cambiare luogo: una setta famelica di vite alloggiava nelle viscere di quel luogo e io, in quanto portatore voce della chiesa di Rabona, avrei sicuramente attirato male intenzionati.
Ho rinunciato a combattere di persona per non abbandonare l'uomo ferito, così ci spostammo ancora passando lentamente tra i boschi di Guernica.
Era leggermente in imbarazzo nei miei riguardi, visto che avevo sempre pagato io per le sue cure e il suo sostentamento per cui propose di ripagarmi: stava ormai abbastanza bene per poter riprendere la sua attività e il suo mestiere.
Lo accompagnai a Ben, a Toulouse, fino ad Alessandro nelle Terre del Sud... Una graziosa città portuale, purtroppo menomata dalle disgrazie.


Alla fine egli decise di separarsi, ormai si era ripreso e non aveva più bisogno del mio aiuto; temo, in realtà, che avesse rinunciato ai miei servigi un po' per vergogna e un po' per umiltà.
E, certo, dubito che gli avrebbe fatto piacere l'incontro con Elros ed i suoi uomini per cui immagino che... Che sia stato per il meglio.
Prima di andarsene mi ha parlato di qualcosa di personale che non avevo capito immediatamente; mi aveva parlato di una persona che stava cercando.
Il nome Stephan, ti dirà sicuramente qualcosa;  mi ha parlato di te, e aveva ragione su molte cose che aveva detto, con te sono stato sicuro di non sbagliare...
...Per questo quando ho sentito il tuo nome, ho come sussultato. 
E non so se quei luoghi che ti ho elencato ti possano dire qualcosa o meno ma...

Ombre!
Certo che le dicevano qualcosa, lui era sempre stato lì ma se ne era sempre andato prima che lei arrivasse; così vicini eppure così lontani! 

[Nardo]

[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri]

Ancora una volta Ashton partì da lontano col suo discorso ma, mano a mano che il racconto continuava, un nuovo, tremendo sospetto si insinuò nei pensieri di Seayne…

-Un uomo… che mi conosce che… gli ha detto il mio nome…?-

Le parole successive dell’uomo di Rabona spazzarono via qualsiasi dubbio in proposito:

Stephan…

Disse Seayne con voce strozzata, mentre sentiva il cuore esploderle nel petto e le gambe tremare, al punto che dovette avvicinarsi a un albero e appoggiarsi con una mano ad esso per non cadere, mentre il suo autocontrollo, in quel momento, veniva meno, messo a dura prova dalla forza dell’amore e della passione che tutt’ora la guerriera albina provava per il bell’attore.

-Oh Grande Stella del Nord! Stephan è… ancora vivo! E sta bene!-

La gioia che Seayne provava in quel momento era però avvelenata dalla consapevolezza che, stando al racconto di Ashton, per un crudele gioco del destino i due amanti si erano ritrovati negli stessi posti, senza incontrarsi mai.
Dagli occhi d’argento di Seayne iniziarono a scendere delle lacrime, quando la Numero 12 comprese che le era stato più facile impegnarsi nella sua nuova disciplina personale vivendo nell’incertezza sul destino di Stephan ma ora che sapeva che lui era ancora vivo e che la stava cercando…

-Ricorda, Seayne, la sofferenza c’è! Non puoi combatterla, non puoi cancellarla. Essa fa parte della vita, puoi solo accettarla dentro di te.-

Da quel turbinio di sentimenti a Seayne parve di udire la voce del maestro Tahzay che citava l’aforisma che costituiva uno dei principali pilastri della sua disciplina.

-Non otterrò nulla comportandomi come una ragazzina.-

Seayne si fece forza, regolò il suo respiro per cercare di calmarsi e riprese a camminare per mantenere la distanza con gli altri uomini del drappello

-Ashton ha probabilmente corso molti rischi per aiutare Stephan e… me. Merita il mio rispetto e una risposta!-

Così, non appena Seayne rimise sotto controllo le sue emozioni, si rivolse ad Ashton, cercando di farsi udire soltanto da lui:

Conobbi Stephan durante il mio primo incarico, quello in cui una novizia deve dimostrare di essere degna della nomina a guerriera o muore nel tentativo.
Dovevo scortare lui e sua sorella fuori dalle Terre dell’Est fino al confine delle Terre Centrali, poiché nella loro città s’era intrufolato uno yoma e loro temevano per le loro vite. Purtroppo lo yoma aveva preso il posto di sua sorella e a me non rimase altra scelta se non ucciderlo quando il demone gettò la maschera. Stephan perse i sensi durante lo scontro.
Dopo aver curato le mie ferite, approfittai del fatto che lui era ancora svenuto per guardare il suo volto e imprimermelo bene in mente: non avevo mai visto un uomo bello come lui e la cosa mi turbava, volevo conservare quel ricordo… Ma quando Stephan riprese i sensi, senza dire nulla, egli prese il mio volto tra le sue mani calde e mi baciò sulle labbra: dopo anni di sofferenza, insulti, percosse e fatica, quell’atto di dolcezza e tenerezza mi sconvolse totalmente e, da quel momento, mi resi conto che il mio cuore sarebbe per sempre appartenuto a lui.
Dopo tre giorni arrivammo al confine con le Terre Centrali, laddove una carovana lo stava aspettando. Lui mi baciò ancora e mi chiese di… aspettarlo perché lui mi avrebbe aspettato per sempre… Io invece gli dissi addio. Non volevo che lui soffrisse a causa di quello che sono, nonostante il mio cuore e la mia anima urlassero contro quella mia decisione, fuggii da lui col cuore spezzato, tornando al quartier generale della mia Organizzazione, laddove venni promossa a guerriera visto il buon esito della mia missione, credendo che non lo avrei più rivisto, ma non fu così…

Seayne fece una pausa per asciugarsi le lacrime dagli occhi e prender fiato, prima di proseguire:

Poco tempo dopo, mi fu affidato l’incarico di eliminare un demone che si era infiltrato al villaggio di Trem il quale, come saprai, è molto vicino a Rabona in quanto, nonostante le rassicurazioni, le autorità della città santa non riuscivano a eliminare la minaccia. Un plotone di guardie armate di Rabona era arrivato nel frattempo in paese, ma il suo comandante sembrava più interessato a dare la caccia a me, piuttosto che a stanare la minaccia, col risultato che quasi tutto il drappello venne eliminato dal mostro, mentre io portavo in salvo la figlia del Capo Villaggio che ero riuscita a sottrarre alle grinfie dello yoma.
Poi, mentre combattevo il demone, i sopravvissuti delle guardie riuscirono a chiamare rinforzi così, quando abbattei lo yoma, rimanendo gravemente ferita a mia volta, le zelanti guardie della città santa non trovarono di meglio che accanirsi contro di me, forse per non tornare a mani vuote a Rabona, picchiandomi quasi a morte nonostante io mi fossi arresa e avessi gettato la mia spada.

Seayne si concesse una pausa: per alcuni istanti dovette far ricorso a tutta la sua disciplina per mantenere la calma… quei ricordi facevano ancora male e forse era per questo che, quando continuò il suo racconto, la guerriera albina non poté evitare che una nota di amarezza risuonasse nella sua voce:

Mi risvegliai incatenata a un muro in una cella delle prigioni della città santa: ero riuscita a curare le mie ferite nemmeno io so come ma, praticamente non potevo muovermi. Fui costretta a mangiare come un cane perché non potevo usare le mani e, il giorno dopo, venni condotta a un processo pubblico davanti alle massime autorità di Rabona. Ancora in catene, venni caricata in una gabbia posta su un carro e da lì portata in una sala enorme dove molta gente mi lanciò addosso di tutto. L’accusa era, ovviamente, di stregoneria e a difendermi c’erano il mio superiore di allora, una mia compagna di grado maggiore del mio e un uomo misterioso che si rivelò poi essere Stephan. Non so come mai lui fosse lì, posso solo supporre che il mio superiore lo avesse preso con sé lungo la strada. Questo riempì il mio cuore di speranza la quale però andò delusa di li a poco.
Al processo non ci fu storia: il mio superiore parlò poco, la mia compagna si impegnò con molta passione e coraggio ma nessuno le diede bado, Stephan non riuscì a parlare e io venni zittita così come ha fatto oggi il Vescovo Elros anzi, ti dirò, le sue parole nei miei confronti sono suonate molto simili a quelle che udii allora per bocca dei giudici. Quello che però mi rattristò più di tutto fu che nessuno degli abitanti di Trem si fece avanti, nemmeno il Capo Villaggio al quale avevo salvato la vita della figlia. Alla fine, venni condannata a morire di fame e sete incatenata nella mia cella ma, come puoi vedere, le cose andarono diversamente.
Infatti, quella notte stessa, la mia compagna riuscì a intrufolarsi nelle prigioni e a trovare la mia cella: quando mi raggiunse, usando la mia “stregoneria” spezzai le mie catene e, unendo le mie forze alle sue, insieme abbattemmo la porta della cella e fuggimmo via, mentre il mio superiore e Stephan ci aspettavano su di un carro, pronti per la fuga…

Un’ombra di dolore passò sul volto di Seayne, mentre rifletteva sul come concludere il suo racconto:

Durante la fuga, purtroppo, Stephan cadde dal carro e il mio superiore non volle fermarsi per raccoglierlo, temendo che le guardie che ci inseguivano riuscissero a raggiungerci. A questo punto sembra che nella storia arrivi tu…

Una risata carica di amarezza uscì dalle labbra della Numero 12:

Ora sai tutto, Ashton e puoi capire da solo perché io, forse più di altre guerriere, non ami l’autorità rappresentata dal clero di Rabona anche se, come ti dissi, ne rispetto il dio anche se non è il mio dio e non abbia nulla contro la gente che ci vive.
Lascio a te giudicare se io sia in errore o meno e ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per Stephan. Quel che ti ho detto è la verità anche se, lo ammetto, è solo la mia verità ma, se hai creduto almeno in minima parte a quel che ti ho raccontato, ti prego, dimmi…

Lo sguardo col quale Seayne guardò Ashton era quello di una donna in pena per l’uomo che ama:

Dove pensi sia andato Stephan? Credi si trovi ancora dalle parti di Alessandro?

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 14/35
Stato Fisico: Ottimale. Ferita alla gamba sinistra sanata.
Stato Psicologico: Sconvolta dalle rivelazioni di Ashton sul destino di Stephan, la sua autodisciplina funziona a fasi alterne. Spera alla fine di ottenere un indizio riguardo dove si trovi il suo amato Stephan.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).