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TEST La Novizia Scomparsa [Ophelia]
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22-03-2015, 04:38 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-03-2015 04:41 PM da Narratore.)
Messaggio: #81
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Tanti, troppi dubbi si affollano nella tua povera testa, quando ti trovò davanti a questa situazione inusuale: quella di una guerriera che non aveva disertato, ma che era stata palesemente impossibilitata a tornare al Quartier Generale a causa della sua menomazione fisica. Indecisa sul da farsi ti riannodi velocemente la tua coda, suscitando le vivaci proteste della tua spalla ferita della quale, nella concitazione del momento, ti eri completamente dimenticata.
Stai attenta! Muovi piano quella spalla! E la sua spada ce l’abbiamo noi. L’abbiamo messa fuori dalla vista e dalla portata dei bambini, ma se ti serve te la ridarò assieme alla tua!
E’ il tardivo commento di sorella Mary che giunge alle tue orecchie, assieme alla risposta alla tua prima domanda mentre, pochi istanti dopo, Eliza ti dice:
Paura di tornare a Staph? A dire il vero non ci avevo pensato, finora e… non saprei cosa dirti, davvero… Non saprei come giustificarmi per la mia assenza però… forse… loro potrebbero fare qualcosa per i miei occhi…
Al che, Jamilah, emettendo un gemito, si muove da dietro la poltrona di Eliza e si mette in mezzo tra te e lei e ti guarda negli occhi con i suoi improvvisamente gonfi di lacrime, implorandoti:
Non portarla via Juliet! Ti prego! Lei… lei è l’unica amica che ho!
Sembra proprio che la decisione finale spetti a te e sei di fronte a un bel dilemma! Potresti lasciare Eliza qui, riferire che è morta riportando indietro la sua spada ma… ma sei ai confini dei territori di Staph, e le sue strade vengono percorse sia dalle guerriere graduate che dalle novizie come te e Eliza, inviate a svolgere i loro test; cosa accadrebbe se una sola di esse avvertisse la presenza della compagnia accecata? Per contro, non sei per nulla certa di quello che sarebbe il suo destino se tu dovessi riportarla a Staph! Quella terribile parola: “Diserzione”, continua a ronzarti in testa; avrebbero capito la situazione di Eliza gli uomini in nero?
Citazione:Punti Limite 5/5 |
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22-03-2015, 06:50 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-03-2015 06:51 PM da Ophelia.)
Messaggio: #82
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Citazione:Narrato "Paura di tornare a Staph? A dire il vero non ci avevo pensato, finora e… non saprei cosa dirti, davvero… Non saprei come giustificarmi per la mia assenza però… forse… loro potrebbero fare qualcosa per i miei occhi…" Giusta osservazione. Ma la guerriera più grande non ebbe il tempo di rispondere che Jamilah, con un gemito, si frappose tra le due. "Non portarla via Juliet! Ti prego! Lei… lei è l’unica amica che ho!" la implorò, con gli occhi gonfi di lacrime. Juliet trasse un lungo sospiro e si avvicinò alle due con un sorriso amaro. Arrivata di fronte all'acrobata posò entrambe le mani sulle sue spalle, con una presa sicura ma non troppo forte; tuttavia, non era lei che stava guardando. I suoi occhi erano rivolti oltre la spalla della ragazza più bassa, verso Eliza. "Sai, potresti specializzarti nella percezione dello Yoki..." mormorò mite alla guerriera cieca, osservando la fasciatura che le avvolgeva gli occhi. "Potresti anche non dover più tornare sul campo di battaglia... Agire al sicuro..." aggiunse persuasiva, abbozzando un sorriso. Era difficile trovare una soluzione definitiva e che accontentasse tutti; tutto ciò che Juliet poteva fare era pensare, proporre, e alla fine decidere. "...O dall'altro lato, potrebbero accusarti comunque di diserzione e condannarti a morte." Voleva essere il più possibile chiara, usando anche termini forti come questi se necessario. Non voleva morti sulla coscienza, quindi avrebbe descritto tutte le opzioni e lasciato che fosse proprio la novizia stessa a decidere il suo destino. "Oppure potrei andare via con la tua spada e riferire della tua morte, magari aggiungendo la descrizione di un cadavere mostrato dai cittadini. Tuttavia, devi tener conto che prima o poi passerà qualcuno dell'Organizzazione in questa città. Cosa farai? Cercherai per sempre di nascondere il tuo Yoki? Inoltre, gli uomini in nero non sono stupidi: io potrei scamparmela con una valutazione bassa dovuta alle mie 'scarse capacità di percezione', mentre altre guerriere verranno qui a prendere la tua testa. E magari non tutte saranno dotate di comprensione ed umanità come posso esserlo io, e potrebbero fare ulteriori danni a questo posto." Ogni traccia di ironia, seppur amara, era sparita dal suo viso. Ora c'era soltanto una decisione da prendere, una questione delicata in cui gli umani non potevano intromettersi. Finalmente abbassò lo sguardo verso Jamilah. Perchè le teneva le mani sulle spalle? Beh, da un lato era per "tenerla al suo posto"; dall'altro... ricordava quanto fosse confortante il contatto fisico, nei brutti momenti. Fissò Jamilah negli occhi, coi suoi argentei che un tempo erano stati del suo medesimo colore. "Ognuna di queste opzioni, come puoi vedere, comporta un rischio. E questo rischio può includere te come altre persone" Parlava ad Eliza, ma i suoi occhi continuavano a puntare la ragazza che si era frapposta tra le due. Un umano di quelli che le Claymore le scansava a vista si sarebbe sentito a disagio, se non terrorizzato, da uno sguardo così insistente. Sembrava che volesse leggerle nel pensiero. Le sembrava curioso, tutto ciò... L'amicizia tra un'umana e una guerriera, ecco. Ma in senso positivo. Ne era quasi compiaciuta. E detestò avere un ruolo così importante nella vicenda. "Io non voglio avere nessuno sulla coscienza: voglio che la decisione sia la tua. Perciò ora ti chiedo... Cosa vuoi che faccia?" Restare, o seguire Juliet? Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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23-03-2015, 10:25 PM
Messaggio: #83
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Nonostante le tue parole e i tuoi gesti concilianti, la tensione nell’aria è notevole… il tempo sembra quasi essersi fermato in quella stanza, finché quell’atmosfera fredda viene spezzata da Eliza.
Sai, credo che tu abbia ragione… Juliet, giusto? Credo che la cosa migliore da fare sia che io torni assieme a te!
NO! Grida a quel punto Jamilah, gettandosi in ginocchio e mettendo la sua testa in grembo a Eliza, iniziando a piangere e implorandola: Non andare via! Non lasciarmi sola! Resta con noi, ci prenderemo cura di te…
Con la voce spezzata dal pianto, Jamilah non riesce più a continuare. Eliza appoggia le sue mani sulla testa dell’amica, iniziando lentamente a carezzarle i capelli.
Lo so Jamilah, lo so. Tutti voi siete stati molto buoni con me da quando sono arrivata qui. In tanti anni di duro addestramento, ho sempre desiderato avere un amica e, alla fine, ho trovato te e il mio cuore, per la prima volta dopo tanto tempo si è riempito di gioia! Ma ora è arrivato il momento che io mi assuma le mie responsabilità: non voglio che, se si dovesse venire a sapere che sono rimasta qui, Juliet venga punita dai nostri superiori o che le autorità del villaggio se la prendano con Miss Polly o sorella Mary perché hanno causato problemi con l’Organizzazione. Mi capisci?
Sì… ma… balbetta una singhiozzante Jamilah, subito dopo Eliza continua
E poi ascolta: se gli uomini dell’Organizzazione sono riusciti a creare noi mezze demoni, forse riusciranno a fare qualcosa anche per i miei occhi! E se… non fosse possibile, corre voce tra noi novizie che tra le guerriere già promosse ce ne sia una che, nonostante sia cieca, riesca a combattere meglio di molte guerriere che ci vedono. Se fosse vero, chiederò di poterla incontrare e di farmi addestrare da lei. In ogni caso, passerò a trovarti ogni volta che potrò!
A questa sua affermazione, Jamilah drizza la testa guardando il volto dell’amica.
Dici davvero? Lo farai? Me lo prometti?
Eliza allarga le braccia: Te lo prometto! Dice all’amica che la stringe in un abbraccio fraterno. Pochi istanti dopo Eliza alta il volto nella direzione in cui suppone tu ti trovi, chiedendoti:
Puoi lasciarci sole adesso? Domattina all’alba sarò pronta a partire con te. Hai la mia parola!
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24-03-2015, 02:36 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-03-2015 02:42 PM da Ophelia.)
Messaggio: #84
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Citazione:Narrato "Sai, credo che tu abbia ragione… Juliet, giusto? Credo che la cosa migliore da fare sia che io torni assieme a te!" Lasciò andare le spalle di Jamilah, spostando nuovamente lo sguardo freddo verso la novizia. Decisione saggia. Non sapeva perché, ma dal momento in cui aveva scovato Eliza si sentiva quasi il lupo cattivo della vicenda. Era chiaro il malcontento che aveva generato nelle due umane, che a quanto pare si erano davvero affezionate alla guerriera... Si chiedeva solo perché non riuscissero a comprendere i rischi, tutto quello a cui sarebbero andate incontro se Juliet fosse ripartita da sola. E poi... cosa significava "Non lasciarmi sola"? Quella ragazza era giovane, era libera, era umana. Poteva fare ciò che voleva e avere degli amici. Era contrariata da una tale superficialità. Capì, e cercò senza successo di trattenere un sorriso sarcastico. Ma certo... loro erano diverse. Umani e guerriere... non erano destinati ad avere grandi rapporti. Erano due mondi completamente diversi, inutile convincersi del contrario. Adesso, osservando la scena della ragazza umana che piangeva per la partenza di Eliza, non provò più nulla. Né il compiacimento di prima, né tantomeno invidia, calore, qualsiasi cosa. Le sembrava solo tutto sbagliato. "Puoi lasciarci sole adesso? Domattina all’alba sarò pronta a partire con te. Hai la mia parola!" Non disse nulla, si limitò a girarsi dall'altra parte e uscire dalla stanza. Per la notte chiese a sorella Mary un unico favore: un posto letto. Era abbastanza stanca, ma non aveva fame. Non dormì molto bene... continuava a pensare a cosa sarebbe successo ad Eliza. Pensò che doveva liberarsi di quella sensibilità prima che le causasse troppi danni. Si svegliò un'ora prima della partenza e si rese conto di sentirsi sufficientemente riposata: poteva provare a curarsi la ferita! Non l'aveva mai fatto prima, quindi sperò di farlo bene. Riattivò lo Yoki e si concentrò sulla ferita più grave alla spalla per prima cosa... Le altre due erano facoltative. Se non fosse andata bene poco male: di lì a poco sarebbe tornata a casa. Quando ebbe finito soppresse lo Yoki velocemente. All'alba si recò fuori dall'orfanotrofio per incontrare Eliza. Finalmente poteva riavere la sua spada, si sentiva meglio. E così era finita... Juliet sarebbe diventata una vera guerriera. Citazione:Yoki utilizzato: 0%>10%>0% |
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24-03-2015, 11:01 PM
Messaggio: #85
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
La guarigione della tua ferita si rivela una cosa lunga ed estenuante ma alla fine, grazie anche alla medicazione di sorella Mary, riesci a chiudere la ferita alla tua spalla, mentre ti rendi conto di poter lasciare che le altre guariscano tranquillamente da sole
Al mattino dopo hai nuovamente esaurito la tua riserva di Yoki, ma ti senti comunque pronta a partire. Così, recuperata la tua arma da sorella Mary, attendi nel giardino dell’orfanotrofio l’arrivo di Eliza. Non devi attendere a lungo, la novizia accecata arriva poco dopo, accompagnata per mano da una signora di mezza età che avevi visto la sera prima e che sai essere Miss Polly, la proprietaria della casa. La tua compagna indossa nuovamente la sua tuta ma noti che questa è stata rammendata e rattoppata in più punti, probabilmente per sanare i danni dovuti alla sua battaglia; Eliza ha con se la sua spada ma i suoi occhi sono ancora fasciati. Mentre Miss Polly e sorella Mary ti salutano e poi abbracciano la tua compagna forse per l’ultima volta, fa la sua comparsa il Borgomastro Khalid il quale, eseguito il solito saluto con la mano sul cuore, vi dice:
Grazie di tutto signorine Juliet ed Eliza! Il nostro villaggio è finalmente libero grazie a voi. Vi auguro ogni fortuna e spero signorina Eliza che possiate guarire presto dalla vostra ferita. Anwar è rimasto sconvolto da quanto accaduto a sua figlia. Ha avuto un malore e adesso è a casa sua, vegliato dalle sue mogli e dai suoi servi. Non so se potrà mai tornare a essere quello di prima…
Conclude Khalid, evidentemente rattristato.
La ringrazio per la sua gentilezza, Mastro Khalid!
Gli fa eco Eliza la quale si mette in spalla la sua claymore e stende il suo braccio sinistro verso di te. Il significato di quel gesto ti è subito chiaro: lei non ci vede e dovrai guidarla tu fino a Staph...
Preso congedo dai tre umani, vi mettete alla via. Purtroppo noti che quanto è accaduto non ha modificato l’atteggiamento della gente nei vostri confronti; attraversate la piazza centrale e noti immediatamente la mancanza di Jamilah: forse la giovane acrobata non ha voluto vedervi partire, o forse è ancora troppo presto per dare inizio alla sua esibizione, chissà…
Una volta uscite dal paese, quando vi ritrovate in campo aperto Eliza, che fino a quel momento era rimasta silenziosa, ti dice:
Juliet! Non voglio esserti di peso! Proverò a seguirti tenendo la mia percezione su di te e sonderò il terreno con la mia claymore! Forse ce la faccio a starti dietro senza che tu mi tenga per mano!
Il suo entusiasmo cozza contro la dura realtà: infatti Eliza tende a inciampare e, ogni tanto, a cadere, tuttavia tenacemente va avanti: certo, ha bisogno del tuo aiuto ogni tanto per superare i passaggi più difficili, però pare determinata a fare tutto quello che le riesce per non farsi fermare dalla sua menomazione. Percorrete assieme il deserto finché alla fine il profilo della cittadella di Staph si profila all’orizzonte. Eliza non è stata di grande compagnia ma non per maleducazione ma perché impegnata a tentare di mantenere il passo il più possibile da sola. Tuttavia, quando siete oramai in vista del Quartier Generale, Eliza si rivolge a te:
Grazie di tutto, Juliet!
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25-03-2015, 12:33 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-03-2015 12:36 PM da Ophelia.)
Messaggio: #86
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Citazione:Narrato Eliza arrivò accompagnata da miss Polly. Indossava la tuta dell'Organizzazione, la quale era piuttosto malconcia (come la sua dopotutto) e aveva con sé la spada. Juliet alzò le braccia per stiracchiarsi pigramente, ora che la ferita alla spalla era stata richiusa e non le doleva più. Mentre le due guerriere venivano salutare da miss Polly e sorella Mary arrivò anche il borgomastro Khalid, il quale esclamò: "Grazie di tutto signorine Juliet ed Eliza! Il nostro villaggio è finalmente libero grazie a voi. Vi auguro ogni fortuna e spero signorina Eliza che possiate guarire presto dalla vostra ferita. Anwar è rimasto sconvolto da quanto accaduto a sua figlia. Ha avuto un malore e adesso è a casa sua, vegliato dalle sue mogli e dai suoi servi. Non so se potrà mai tornare a essere quello di prima…", concluse rattristato per la vicenda. Juliet pensò al momento in cui aveva dato il colpo mortale allo Yoma. Si era sentita benissimo, aveva percepito il potere scorrerle nelle vene... Aveva rivalutato il potere dello Yoki, che pur essendo pericoloso se usato sconsideratamente era davvero in grado di fare la differenza in battaglia. E poi era piacevole, non riusciva a spiegarsi il perché. In ogni caso, si sentiva più sicura di sé. Era sicura di aver fatto la cosa giusta in quel test, di essere stata saggia ed in grado di vendicare la morte di tutte le persone perite a causa di quello Yoma. Ma avrebbe mai vendicato la morte dei suoi genitori, il motivo stesso per il quale era diventata una guerriera? Guidò Eliza senza problemi, tenendole il polso mentre camminava avanti - cercando tuttavia di stare al suo passo per non farla cadere. Mentre uscivano da Kodara notò l'assenza di Jamilah: strano che non fosse venuta a salutare la sua amica... forse l'aveva presa davvero male ed ora era a piangere chissà dove. Arrivate in campo aperto Eliza, che non aveva proferito parola fino a quel momento, disse: "Juliet! Non voglio esserti di peso! Proverò a seguirti tenendo la mia percezione su di te e sonderò il terreno con la mia claymore! Forse ce la faccio a starti dietro senza che tu mi tenga per mano!" Tuttavia, la ragazza tendeva spesso ad inciampare o cadere. Juliet, che camminava più avanti, si voltava spesso per verificare come stesse andando. Comprese la tenacia di Eliza nel volercela fare da sola: al posto suo avrebbe fatto la stessa cosa. Non le piaceva essere bisognosa d'aiuto; lei aiutava, più che altro. Finalmente dopo il deserto si stavano avvicinando a Staph... era sollevata di avercela fatta alla fine, ma ora prevaleva l'ansia. Si chiedeva cosa sarebbe accaduto alla guerriera che le stava dietro, se avrebbero considerato il suo test valido. E per quanto riguardava Juliet, quale grado le avrebbero assegnato. "Grazie di tutto, Juliet!" "Andrà bene" fece in risposta, ostentando calma. "Lascia parlare me." Arrivate finalmente davanti al cancello della fortezza, Juliet scorse una figura familiare... Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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25-03-2015, 10:38 PM
Messaggio: #87
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
La signora Semirhage vi attende davanti al cancello principale di Staph: difficile non notarla nella luce del giorno. Come vi avvicinate, vedi subito che lo sguardo indecifrabile della donna si fissa sul volto bendato di Eliza, al che, senza paventare particolari emozioni, le chiede:
Eliza! E’ la ferita agli occhi la causa del tuo ritardo? La novizia ha un sussulto quando si sente interrogata da una voce di una donna. Probabilmente non se lo aspettava anche perché tu non le avevi detto nulla. D’istinto allunga il braccio sinistro e si aggrappa al tuo braccio destro, come se cercasse il tuo appoggio, prima di rispondere esitante: Si… sissignora. La ferita è risultata essere troppo grave per me e anche se ho ricevuto aiuto ho perduto i miei occhi! Per questo ho tardato a rientrare. Chiedo perdono! Semirhage incrocia le braccia e abbassa il capo per alcuni istanti, come se stesse riflettendo, poi raddrizza il capo e chiama a voce alta: Gaul! Al suo richiamo, uno degli accoliti che presiedono ai vostri allenamenti vi raggiunge: Gaul è un omone grande, grosso e pelato; è molto muscoloso ma ha anche una pancia grande quanto il suo torace. Non ti è mai sembrato molto intelligente ma, nonostante sia umano, la forza dei suoi schiaffi è tale da farlo temere dalla maggior parte delle novizie. Quando arriva, Semirhage scioglie le braccia e gli indica Eliza, ordinandogli: Portala da Mastro Sicket, vedremo se lui è in grado di fare qualcosa! L’omone, con un grugnito d’assenso si fa avanti, afferra il braccio destro di Eliza, togliendole di mano la claymore e, senza tanti complimenti, inizia a trascinarsela dietro. Forse capendo che non servirebbe a nulla opporsi, Eliza lo segue senza impuntarsi ma, prima di sparire all’interno, si gira verso di te e, con voce triste, riesce a dirti: Ciao Juliet! Ti auguro ogni bene! Mentre la segui con lo sguardo, la voce conciliante della signora Semirhage ti riporta con i piedi per terra: Bene Juliet! Non mi hai delusa! Hai portato a termine entrambi i compiti che ti avevo affidato! Hai superato la tua prova e la prossima volta che andrai in missione avrai la tua armatura e la claymore col tuo simbolo! Te le sei guadagnate! Ora riporta quella spada in armeria e poi potrai ritirarti: presto conoscerai il tuo numero in graduatoria! HAI DIRITTO A UN POST CONCLUSIVO
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26-03-2015, 12:39 PM
Messaggio: #88
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Citazione:Narrato La signora Semirhage le attendeva davanti al cancello. Ella notò subito Eliza, ed in particolare le fasciature sugli occhi. "Eliza! E' la ferita agli occhi la causa del tuo ritardo?" Juliet sussultò, osservando la novizia che cercava il suo braccio. Glielo offrì con il volto preoccupato, poi si voltò nuovamente verso la signora Semirhage. Stava per prendere la parola quando Eliza la precedette. "Si… sissignora. La ferita è risultata essere troppo grave per me e anche se ho ricevuto aiuto ho perduto i miei occhi! Per questo ho tardato a rientrare. Chiedo perdono!" Corrucciò il viso, annuendo tra sé e sé. Anche se le aveva detto di lasciar parlare lei, la signora Semirhage si era rivolta direttamente ad Eliza e sarebbe stato maleducato intervenire al posto suo. E in ogni caso, la risposta della ragazza andava bene. La signora Semirhage incrociò le braccia per qualche momento, con un'espressione pensierosa. Juliet la guardava ansiosa, in attesa di un esito. "Non decapitatela, non decapitatela, non decapitatela..." ripeteva tra sé come un mantra. Era tesa. "Gaul!" chiamò la donna. L'omone arrivò, facendo sentire Juliet ancora meno tranquilla... quello lì era un bruto, non prometteva nulla di buono. "Portala da Mastro Sicket, vedremo se lui è in grado di fare qualcosa!" Gaul prese Eliza per un braccio, le tolse la Claymore di mano e la trascinò dentro nella maniera meno delicata possibile. La guerriera puntò un piede avanti, esclamando con troppa sicurezza: "Ehi! Piano!" Prima di sparire, Eliza la salutò mestamente e le augurò ogni bene. Juliet non seppe rispondere; balbettò qualcosa e poi si rivolse alla signora Semirhage. "Cosa... Le succederà?" Continuò a guardare in quella direzione, smarrita. "Bene Juliet! Non mi hai delusa! Hai portato a termine entrambi i compiti che ti avevo affidato! Hai superato la tua prova e la prossima volta che andrai in missione avrai la tua armatura e la claymore col tuo simbolo! Te le sei guadagnate! Ora riporta quella spada in armeria e poi potrai ritirarti: presto conoscerai il tuo numero in graduatoria!" La guerriera mostrò un sorriso debole, perché ancora presa dal dubbio per il destino di Eliza. Destino. E il suo invece, cosa aveva in serbo? Un'armatura... un simbolo... Un grado... E alla fine di tutto, la morte. Beh, alla fine c'è sempre la morte, no? E presto o tardi tutti sono destinati a conoscerla. Juliet sperò solo di non conoscerla presto, e di riuscire prima a realizzare i suoi obiettivi. Era un percorso in ascesa. Si congedò con un cenno del capo e portò la spada in armeria, come da istruzioni. "Sono stata brava" Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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26-03-2015, 10:18 PM
Messaggio: #89
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
TEST CONCLUSO
A breve riceverai la tua valutazione. Intanto provvedi ad aggiornare la tua scheda del personaggio con il capitolo relativo al Test.
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