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Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
05-07-2012, 12:58 AM
Messaggio: #81
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Le due guardie si guardano, interdette, poi annuiscono rapidamente.

«Certo. Certamente. Buon viaggio.»

Sono sbrigative, notate il loro disagio nel parlarvi, disagio comune a tutti coloro che in questa cittadina hanno avuto a che fare con voi. Ma per il momento non è importante: dovete riprendere il viaggio per Staph, dato che la vostra missione è finita e che non potete indugiare. Immaginando che Syhlvia, decisa a rispettare gli ordini, non tolleri altre distrazioni da parte della compagnia, ho deciso di saltare i lunghi giorni di viaggio, silenziosi e monotoni, per riportare la narrazione direttamente all'Organizzazione. Varcate le porte polverose di Staph e subito vi viene chiesto di recarvi da Cort per il rapporto.


Turnazione:
Cort
Nemas
Xyz10
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05-07-2012, 12:59 AM
Messaggio: #82
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
...e appena entrate nel suo studio venite accolte da un grugnito infastidito, accompagnato da un cenno della mano.

«Sedetevi.»

L'ordine è perentorio. Gli occhi di ghiaccio di Cort si puntano su di voi ed è una sensazione molto, molto, molto fastidiosa ed invadente.

«Voglio il vostro resoconto dettagliato.»

Appoggia e incrocia le braccia sul tavolo, in attesa di sentirvi parlare. Notate che la sua fronte è imbruttita da una grossa vena, un'espressione come di rabbia difficilmente trattenuta.
06-07-2012, 10:23 PM
Messaggio: #83
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Il ritorno a Staph era stato abbastanza tranquillo. Non c'erano state seccature durante il viaggio.
Appena giunte a Staph, Ambrosia e Syhlvia vennero subito convocate nell'ufficio di Cort.

Entrate nello studio vengono accolte da Cort che pretende subito una spiegazione dettagliata sulla missione.

Ambrosia si sedette per nulla infasdtidita dal suo comportamento.
Fobos al suo fianco rimanendo seduto fissando lo sguardo dell'uomo in nero.
Mantenendo la sua espressione impassibile cominciò a spiegare il resoconto a Cort:

-Ci avevano convocato per dare la caccia ad uno yoma- iniziò Ambrosia. -Almeno così era quello che si pensava fosse all'inizio- disse infine.

-I dettagli sui corpi ritrovati non avevano le ferite che di solito fa uno yoma. Non c'era stato nessun riscontro di interiora divorate.
Tutti i cadaveri erano stati solamente mutilati e dilaniati.-
Ambrosia osservo una pausa, poi continuò.

-Siamo riuscite a trovare una traccia del responsabile che portava alle fogne, e così l'abbiamo seguita. la sotto in quelle fogne, la traccia ci ha portato infine in un piccolo sepolcro segreto.
li ci siamo ritrovate nel bel mezzo del rituale di una setta abominevole-
disse con tono disgustato.

-un gruppo di uomini incapucciati pregava davanti ad un'uomo lardoso e grasso seduto al centro del cerchio su una sedia di pietra.
Gli avevano offerto un bracco umano essicato e quello se lo stava rosicchando.-
disse Ambrosia con una punta di sorpresa e di disgusto.

-Senza dubbio poteva trattarsi di uno yoma, ma da lui non abbiamo avvertito nessuna aura demoniaca. Era solo un'uomo cannibale.
Stavamo per indagare più affondo, quando abbiamo sentito dei rumori provenire dal passaggio segreto da cui siamo entrate. Forse era qualcun'altro della setta che era arrivato in ritardo al rituale-


Ambrosia fece un cenno verso la sua compagna.

-Syhlvia non se la cava molto nel fatto di agire nell'ombra e diciamo che ha preso l'iniziativa andando contro gli intrusi forse per risolvere subito il problema.
Questo ci ha fatto scoprire e siamo state costrette a battere il ritirata. appena fuori, gli intrusi erano ormai scappati. Volevamo rientrare ma il passaggio segreto si era richiuso alle nostre spalle, impedendoci in qualunque modo di riaprirlo dall'esterno.
Avendo scoperto tale segreto ci eravamo messe d'accordo di riferirlo al sindaco, e così abbiamo fatto.
Appena uscite siamo tornate da lui per riferirglielo, e lui ci ha risposto che: Anche loro erano arrivati alla stessa conclusione.
E sapendo che non si trattava di uno yoma, hanno stracciato il contratto che imponeva il pagamento, e ci hanno congedate all'istante.
Poco dopo il nostro congedo, un uomo dell'organizzazione ci ha rifilato il messaggio di richiamo a Staph, e così eccoci qua.
Questo è tutto
-


Yoki:0%
Fisico:ottimo.
Psiche: spiega in maniera dettagliata tutto il risultato della missione.
Abilità:Nessuna.
07-07-2012, 02:50 PM
Messaggio: #84
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

I soldati di guardia a Durenor furono più che sbrigativi nel rispondere, annuendo, e nel cacciarle – si fa per dire – dalla cittadina. Syhlvia, dal canto suo, non desiderava altro che quello: così, le due Guerriere si diressero verso Staph.
Il viaggio fu l’esatta replica dell’andata: silenzioso ed anonimo. Ma, d’altronde, non è che avessero granché di cui parlare. Questo diede l’opportunità a Syhlvia di riflettere sulla rivelazione che aveva dato un senso alla missione: cercò di capire per quale motivo l’Organizzazione avesse tenuto segreta una cosa tanto importante, ma nonostante tutto non riuscì a venirne a capo. Erano ex-compagne cadute - anzi no, molto peggio: avevano ceduto allo Yoma dentro di sé -, era ovvio che volessero conoscere chi avevano di fronte. O forse era proprio per quello? Perché, riconoscendole, non sarebbero riuscite a ucciderle? Oppure perché, essendo questi esseri così devastanti, volevano tenerle all’oscuro di ciò sin quando avessero avuto la forza per contrastarli?
Le considerò tutte, le ipotesi, ma ognuna sembrava meno possibile dell’altra. Chiederlo direttamente, comunque, le sembrava una mossa sbagliatissima.

Dopo circa sette giorni di viaggio, giunsero a Staph: appena varcate le porte dell’Organizzazione, subito un Uomo in Nero ordinò loro di recarsi nell’ufficio di Cort, e così fecero.
Stava riflettendo su quale parte bisognava riferirgli e quale era meglio insabbiare, ma la tensione non l’aiutava di certo.
Poco prima di entrare nel suo studio, Syhlvia tirò un profondo respiro: era la parte più difficile dell’intera missione. Gli Yoma potevano anche scuoiarle vive, ma Cort poteva riempirle di insulti per l’eternità, demolendo così il loro orgoglio, che forse era anche peggio.

Entrarono. Vennero immediatamente squadrate da capo a piedi dal terrificante superiore, che le invitò a sedersi – beh, più che altro era un ordine perentorio. Le fissò dritte negli occhi: uno dei pochi umani che non aveva paura a guardare i loro occhi d’argento.
Quindi chiese il resoconto della missione: l’ultima che venne fissata fu Ambrosia, dunque era chiaro che doveva essere lei a parlare.
Gli raccontò quasi tutto. A sentire il suo discorso, sembrava anche che avessero svolto il lavoro impeccabilmente. Brava.

¬ Che poi, non ci può dire niente. È vero che non abbiamo effettivamente controllato ogni uomo della setta, ma il sindaco ha posto fine alla missione; non è fallita, è soltanto terminata in un nulla di fatto..

Con questa convinzione, Syhlvia si preparò a ricevere la risposta del burbero Cort.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Psicologico: Inizialmente turbata, ma le sue convinzioni l'hanno calmata.
Stato Fisico: Illesa.
09-07-2012, 12:54 PM
Messaggio: #85
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
«Brava, Syhlvia, brava. Dunque hai fatto fallire la missione con la tua incapacità di non farti notare?»

Cort sghignazza, ma nella sua espressione non vedete nemmeno un filo di allegria.

«E non magari per colpa della stupidità della tua compagna, che fra le tante cose, in una missione di ricerca si porta dietro una bestiaccia puzzolente e sbavante, grazie alla quale ogni manovra furtiva non può che fallire?»

Si solleva in piedi, sbattendo le mani sul tavolo.

«Non avete ancora capito? Non ci arrivate? Osserviamo tutto, tutto, tutto. Fino a qualche giorno fa eravate delle piccole incapaci, e ora vi chiamano guerriere, ma non pensate che vi lasceremmo partire senza continuare a seguirvi, cosa che continueremo a fare finché non saremo certi che avete smesso di essere quel che siete, ovvero incapaci e buone a nulla!»

Solleva la pesante mano e la sbatte nuovamente sul tavolo. Sembra furioso.

«Quella setta era capeggiata da uno yoma. Non so cosa vi abbiano insegnato gli addestratori, ma sono sicuro che vi abbiano spiegato come percepire lo yoki. Dubito che voi lo abbiate fatto. Dubito che abbiate usato questo vostro prezioso, fondamentale strumento per accertarvi che là sotto non ci fosse uno yoma. Il nemico è venuto a sapere della vostra presenza e usando un passaggio secondario è uscito dalla città e si è dileguato nella macchia. Per colpa vostra e delle vostre sbagliate conclusioni, non solo non siete state in grado di convincere il sindaco che si sbagliava, ma vi siete fatte sfuggire il denaro! Il prezioso denaro, senza il quale questa baracca non potrebbe tirare avanti. Le vostre armature costano. Le riparazioni alle vostre armi costano. Il vostro cibo, anche se ne mangiate poco, costa. Il tempo che vi dedichiamo costa.»

Parla rapidamente e qualche densa goccia di saliva schizza fra un guaito e il successivo. Sembra un cane con la rabbia, che schiuma mentre digrigna i denti. Ma non per questo ha torto. In fondo, anche se le sue parole fossero false, chi comanda ha sempre ragione, purtroppo per voi. Potete dunque accettare il rimprovero, o pensare di essere innocenti e di aver fatto il meglio, ma resta il fatto che Cort non è soddisfatto e questo pesa profondamente, molto profondamente, sul vostro futuro prossimo.

«Ambrosia, ti abbiamo permesso di tenere quell'odiosa bestiaccia, ma se non ne avrai cura ti prometto che sarai tu stessa ad ammazzarla. E non mangerai altro che carne di cane per il resto della tua permanenza a Staph. E tu, Syhlvia, vorrei che quando la tua compagna è visibilmente una stupida, tu prendessi provvedimenti. Cos'hai fatto per aiutarla a comprendere i suoi errori? Nulla. Nulla di niente. Nulla che io ritenga utile. La tua passività e la tua tolleranza nei suoi confronti sono meritevoli di punizione. Siete entrambe meritevoli di punizione.»

Sbuffa, si risiede lentamente e sospira. Poi torna a fissarvi.

«Prima che la punizione venga sommariamente amministrata, vi concedo di difendervi. Siamo nella civiltà, dopotutto. Avete dieci secondi a testa. Verme» indicando Syhlvia «inizia tu per prima. Ti restano solo otto secondi ora.»


Turnazione:
Xyz10
Nemas
10-07-2012, 04:25 PM
Messaggio: #86
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Cort era furioso. Sbatté con violenza la mano sul tavolo più e più volte, mentre le riempiva di insulti. Inizialmente sembrava più arrabbiato con Ambrosia, “la tua stupida compagna”, ma presto il fiume impetuoso si riversò anche su di lei. Stupide, incapaci, buone a nulla, vermi: ognuna di quelle parole era più pesante d’un macigno, e più dolorosa d’una pugnalata allo stomaco. Syhlvia chinò presto il capo, come se cercasse di farsi scudo, di sopportare ogni singola parola. Sentiva ogni sua credenza sbriciolarsi, man mano che il terribile uomo proseguiva, sentiva il suo orgoglio farsi a pezzi, disintegrarsi, smolecolarsi. Si morse ansiosamente il labbro.

¬ Basta! Smettila! È terribile!

Avrebbe voluto urlarglielo, ma il superiore aveva appena cominciato con il discorso.
Arrivò presto la rivelazione che mai avrebbe voluto sentire, da lui specialmente: il capo della setta era uno Yoma. Lo avevano lasciato fuggire. Era colpa loro, tutta colpa loro.
Ma la sfuriata non era ancora finita: ora era il momento delle strigliate mirate. Alzò un poco lo sguardo quando udì il suo nome, nonostante tenesse ancora il capo chino per la vergogna. La compagna era una stupida, e Syhlvia avrebbe dovuto correggere i suoi errori: ecco cosa voleva Cort. Non aveva fatto nulla, ed ecco perché meritava una punizione. Quelle furono le tre parole più dolorose di tutte: il colpo di grazia.

¬ Ma che senso ha! Sono i SUOI errori, non i miei! Perché dovrei essere punita io? E poi, che diavolo! La missione non è fallita, è stata annullata, annullata diamine! NO! ASSOLUTAMENTE NO! Io non verrò punita per qualcosa che non ho fatto!

Non riusciva a comprendere. Non che se ne sforzasse, eh, ma nel suo stato mentale attuale comunque non ci sarebbe arrivata. Fu quando Cort le lasciò dieci secondi per discolparsi – additandola come verme, ma ormai vi era temprata – che tentò di prendere al volo quell’occasione. Doveva evitare in qualsiasi modo quella punizione, ne andava della sua reputazione, del suo Numero, di ogni cosa.
Le rimanevano otto secondi.

~ Io.. io..

Sette. Lo sguardo accusatorio di Cort incombeva su di lei, ma anche la punizione era lì, pronta a calare sulla sua testa. Non sapeva quale delle due fosse peggio.
Prese coraggio. Ora o mai più.

~ È LEI che ha commesso quegli errori! Perché IO dovrei fare qualcosa per correggerli!

Additò la povera Ambrosia. Non erano abbastanza legate perché la coprisse. Lei stessa era più importante.
Era anche vero che le aveva fatto quel favore immenso raccontandole dei Risvegliati, per cui forse avrebbe fatto meglio a non infierire troppo; non c’era garanzia, comunque, che se ne sarebbe ricordata in quel momento.
Rimanevano sei secondi.

~ Non sono mica la sua balia! Mi sembra abbastanza grande per riconoscere e correggere i propri errori da sola!

Sottolineò quel “grande”: la biondina con le treccine mostrava effettivamente più anni di lei.
Restavano forse quattro secondi, o addirittura tre. Quanto cavolo passano in fretta dieci secondi?

~ E poi.. Quello stramaledetto sindaco! Voleva liberarsi di noi, è evidente! Nessuno straccia il contratto dopo poche ore, non è normale!

Forse il tempo era finito, forse no, ma comunque sentiva di dover aggiungere ancora qualcosa. Al diavolo la decenza, l’educazione, e quel sindaco: ora doveva salvare la propria pellaccia.

~ Avremmo continuato ad indagare volentieri, ma quel deficiente d’un umano ci ha annullato la caccia! Diamine, non avrebbe nemmeno pagato, non aveva senso continuare! È tutta colpa sua!

L’ultima frase era forse anche più improvvisata di tutte le precedenti, ma – forse – portare il discorso sul dio denaro, che Cort stesso aveva menzionato per la sua innegabile importanza, poteva essere una via di fuga.
Non che ci fossero possibilità di scamparla, la punizione. La sua difesa era improvvisata e inutile almeno quanto un castello di carte.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Psicologico: Distrutta. Tenta di addossare la colpa a qualcun altro, deve evitare la punizione.
Stato Fisico: Illesa.
10-07-2012, 09:03 PM
Messaggio: #87
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
-parlato-
"pensato"




Ambrosia era rimasta ferma ad ascoltare il discorso di Cort e di Syhlvia.
Fobos non gradi la voce dell'uomo in nero. Mostrando i denti, lo guardò con epsressione feroce.
Ambrosia gli poggio la mano sulla testa per segno di stare fermo.

La guerriera tremava per l'ira e l'umiliazione.

-COLPA MIA!?- Esclamò Ambrosia. lo sguardo preso dall'ira senza guardare dritto il volto di Cort. Per quanto arrabbiata era meglio cercare di non mancare di rispetto ad un superiore.

Quello che aveva detto Cort, parola per parola, era stato il colmo. Mai prima di allora Ambrosia aveva provato un'ira così grande.
Essere incolpata di tutto era inaccettabile! Colpe che non aveva nella maggior parte.
Aveva osato perfino definirla una stupida incapace e anche un verme. Era la goccia che fece traboccare il vaso.
La guerriera aveva circa dieci secondi per riuscire a dire qualcosa per difendersi dal giudizio di Cort. Senza attendere oltre cominciò a parlare dato che il tempo era già iniziato.

-E stato sopratutto merito mio e del mio animale se siamo riuscite a trovare quel passaggio segreto sotto le fogne- disse a voce alta. cercando di guardare Cort. Moderare la voce, essere educati a questo punto non aveva più senso. l'importante era salvare la vita ora!
-Se non fosse stato per il mio cane...- contnuò furibonda indicando con un dito storto Syhlvia..
-Questa qui neanche sarebbe riuscita a trovare il passaggio segreto- Ambrosia era troppo presa dalla rabbia per cercare di darsi un contegno nell'accusare Syhlvia.
Colpe o non colpe, era una cosa inacettabile essere considerata soltanto lei la causa del fallimento della missione, e questo le aveva fatto perdere il buon senso.

8 secondi


-Questa disgraziata per il propio orgoglio ci ha fatto scoprire. IO ho solo eseguito l'addestramento più adatto che fa ogni guerriera nella propia missione: in situazioni di quel genere la cosa importante è agire nell'ombra, non buttarsi nella mischia e farsi scoprire come ha fatto questa sciocca! Per farla breve, LEI! Ha commesso errori più gravi! Ho cercato di aiutarla me non ha voluto sentire ragioni-

Questo avrebbe dovuto fare colpo. Descrivere il tipo di tecnica di indagine da fare durante la missione avrebbe dovuto aiutare quella situazione.

- Comunque Syhlvia ha ragione su questo: saremmo rimaste a continuare la missione per ottenere il denaro, ma quell'ottuso umano del sindaco ha stracciato il contratto ci ha buttate fuori! Tutto questo in pochi istanti, il che fa capire che la situazione non era normale! Quel sindaco..CI HA INGANNATO! PRESE IN GIRO!!-

"mi spiace Syhlvia, ma sta volta propio non c'e la faccio a rimanere impassibile"

Cort sembrava più furioso per il fatto che non avessero riscattato il denaro. Forse questo poteva cambiare la situazione.

Yoki:0%
Fisico:ottimo
Pisiche: furiosa. fatica a non accusare Syhlvia, ma essere considerata lei il principale fallimento della missione non lo accetta.
13-07-2012, 11:20 PM
Messaggio: #88
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Cort segue con attenzione ogni vostra parola, ticchettando sul tavolo per contare i secondi. Aspetta che ciascuna di voi finisca di parlare e infine, quando avete finito, schiocca la lingua e incrocia le mani. Seguono lunghi minuti di silenzio, nei quali le sue parole vi risuonano nella testa come un'eco fastidiosa, mescolate con le accuse che reciprocamente vi siete scambiate.

«Bene. Adesso attenderete in silenzio.»

Vi ignora completamente per qualche minuto mentre sembra intento a scrivere una missiva: leggete, senza scorgerne il contenuto, almeno una decina di righe, scritte in modo sbrigativo e rapido. Alcune tracce di sudore sporcano il foglio in più punti, ma lui sembra non preoccuparsene.

«Guardia!»

La porta si apre e dall'esterno irrompe, trafelata, una delle guardie dell'Organizzazione, la stessa che vi ha invitato a entrare solo pochi minuti prima. Si avvicina, saluta e scatta sull'attenti.

«Ecco qui, finalmente un po' di disciplina. Porta questa lettera a chi sai tu.»

L'uomo fa un rapido inchino e sparisce velocemente, portando la missiva con sé. Cort vi osserva con un'espressione gelida, che lentamente si deforma in una maschera di difficile interpretazione. Chissà cosa gli sta ronzando in testa. Voi, nel frattempo, non potete che restare in attesa. Quindici minuti dopo l'uomo è di ritorno: fra le mani tiene un altro rotolo, presumibilmente una risposta alla lettera che Cort deve aver voluto inviare a qualcuno. L'uomo in nero congeda il sotttoposto con un gesto della mano, senza degnarlo nemmeno di un'ulteriore occhiata, perché la sua attenzione è presa dal plico, il quale viene srotolato e letto più volte.

«Bene.»

L'uomo grugnisce la sua approvazione.

«Ho ascoltato le vostre scuse e dopo un'attenta analisi dei fatti ho deciso che solo una di voi merita la punizione che inizialmente volevo amministrare a entrambe.»

Sorride. Un sorriso malvagio, spietato. Il sorriso di uno squalo. Potrebbe farvi impazzire, se lo guardaste troppo a lungo.

«Syhlvia... Ambrosia non esiterebbe un istante a consegnarti al carnefice pur di salvare sé stessa. E tu, Ambrosia, non trovi che la tua compagna voglia fare lo stesso con te? Nel momento in cui avete deciso di non collaborare a vicenda, in quel preciso momento avete segnato il vostro destino, non come compagne ma come nemiche. E i nemici vanno abbattuti senza pietà.»

Il suo ghigno si trasforma in una risata oscena e bestiale, mentre i suoi occhi sporgono dalle orbite come quelli di un grosso e grasso maiale. E vi urla contro:

«Affrontatevi! Qua e subito! Ora! Dimostrate la vostra lealtà punendo l'incapacità della vostra compagna! Amministrate il giusto castigo a chi ha infangato il vostro nome e quello di tutta l'Organizzazione! La prima che mi offre la testa dell'altra otterrà il perdono e la misericordia dell'Organizzazione!!!»

E quasi a volervi spronare a questo gesto estremo inizia a battere con grande veemenza le sue mani tozze sul tavolo, più e più volte, ritmicamente. Cort pregusta il sangue che presto sarà versato. Fra di voi c'è meno di un metro e mezzo di distanza, siete entrambe a portata di attacco: basterebbe un attimo per sguainare e attaccare... un solo attimo di esitazione per essere decapitate da un unico fendente! La vostra sorte vi è stata annunciata nel modo più crudele possibile ma purtroppo per voi non c'è modo di evitarla... o forse sì? Tutto dipende da voi: siete disposte a fare ciò che Cort vi sta chiedendo? Siete disposte, nel nome della vostra giurata obbedienza, a scontrarvi in un duello all'ultimo sangue dove in gioco c'è la vostra stessa vita? Pensateci, pensateci bene...


Turnazione invariata.

Citazione:Note: A prescindere da quanto avete appena letto, vi ricordo che la vita dei vostri personaggi è sempre e comunque nelle vostre mani. Non dovete obbligatoriamente seguire gli ordini di Cort ma nemmeno potete ignorarli. Siete in una situazione spiacevole, perciò dovrete giocarvela bene per riuscire a uscirne vive... nella peggiore delle ipotesi una di voi due dovrà morire. Come master mi dispiace per voi ma per restare coerenti con il gioco e la sua ambientazione questo era uno dei pochi sviluppi possibili. Comunque avete ancora molte possibilità di gioco e vi invito a coglierle tutte, riflettendo con attenzione al vostro prossimo post. Per qualsiasi dubbio o chiarimento mandatemi un PM come al solito.
29-07-2012, 10:02 PM
Messaggio: #89
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato
"Parlato Altri"

La situazione degenerò in fretta. Syhlvia non aveva la minima intenzione d’accettare passivamente la punizione, e così la compagna. Anche Ambrosia provò ad addossare la colpa su di lei, additandola prima come incapace e poi come disgraziata, continuando a sostenere la sua versione dei fatti – che ovviamente era sbagliata perché, come aveva già detto, non era di certo lei ad aver commesso quegli errori. Syhlvia faceva davvero fatica ad ingoiare quelle accuse senza poter rispondere; ma, d’altronde, aveva già avuto modo di difendersi. Cort non avrebbe tollerato un battibecco di quel genere, immaginava, e questo poteva complicare ancora di più le cose.

Ambrosia tacque non appena il superiore assunse una postura riflessiva. Nella stanza calò un silenzio raggelante, quasi religioso, che però non le conciliava affatto il pensiero: non riusciva a togliersi dalla testa le parole punizione e fallimento, e a tratti ricordava le accuse che le aveva appena rivolto Ambrosia; allora cadeva di nuovo nell’angoscia delle due temibili parole, in un turbinio sempre più crescente.
Aveva paura. Paura di aver fallito miseramente. Paura di essere punita in modi che nemmeno poteva immaginare. Paura di perdere la fiducia dell’Organizzazione. Paura di essere degradata. Paura di essere lasciata di nuovo a sé stessa, come prima. Paura di perdere tutto, di nuovo.
Aveva paura. Paura di Cort.

Nel frattempo, egli aveva iniziato a scrivere su una pergamena: la ragazzina la fissò, fissò la mano e poi la sua traiettoria, come per tentare di capirne il contenuto, ma fu inutile. Consegnò la pergamena ad una guardia: era una lettera, e il messaggero conosceva bene il destinatario. Tutto questo mistero la turbò ancora di più.
Che diavolo c’era scritto? Forse la loro punizione? E per chi era? Per i saggi dell’Organizzazione? O direttamente per l’Anziano? Moriva dalla voglia di strappare quella missiva dalle mani dell’uomo e di leggerla, ma qualcosa la bloccava alla sedia.
Rimase ancora in rigoroso silenzio, capo chino per la vergogna. L’ultima cosa che voleva al mondo era incrociare lo sguardo di Cort.

Il messaggero tornò molto, moltissimo tempo dopo. Consegnò al superiore un altro rotolo, che venne letto più e più volte. Stavolta la sensazione di volerla leggere era decisamente meno forte. Forse perché avrebbe dovuto rubarla dalle mani di Cort.
Poco dopo, il burbero uomo iniziò a parlare. Era arrivato alla conclusione che solo una tra loro due meritava la punizione.
Il suo cuore perse un battito. Aveva una speranza. Vedeva una luce in fondo a quell’oscuro tunnel. Finalmente la vedeva.

¬ Era più arrabbiato con Ambrosia, prima! Ha sottolineato i suoi errori più volte, mentre a me mi ha nominata solo verso la fine! Sono salva!

Rialzò lo sguardo, come se si fosse tolta un peso. Fu colta da un improvvisa sensazione di sconforto nel vedere il volto di Cort: non si aspettava un ghigno come quello. Era malefico.
Improvvisamente si ricordò che effettivamente poteva anche essere lei quella da punire, e Ambrosia poteva salvarsi. Non sapeva più cosa aspettarsi.
La sentenza arrivò immediatamente: quando avevano deciso di non collaborare, diceva Cort, era come se si fossero dichiarate nemiche.
Dove voleva arrivare con questa frase?

“I nemici vanno abbattuti senza pietà.”
La Numero 29 spalancò gli occhi. Il suo cuore perse di nuovo qualche anno di vita.
Il volto dell’uomo si era deformato, il ghigno si era trasformato in una risata agghiacciante: faticava a pensare che fosse veramente umano.
“Affrontatevi! Qua e subito! Ora!”
Ora stava sbraitando.
“Dimostrate la vostra lealtà punendo l'incapacità della vostra compagna! La prima che mi offre la testa dell'altra otterrà il perdono e la misericordia dell'Organizzazione!!!”
Era una cosa folle. Scioccante.

¬ No.. Cosa..

Non riusciva nemmeno a comporre un pensiero sensato.
Ebbe l’istinto di alzarsi dalla sedia non appena si accorse di esservi ancora seduta. Similmente, indietreggiò verso il muro.
Portò la mano all’elsa della spada, per ogni evenienza, ma non voleva sguainarla. O meglio, voleva evitare la punizione – doveva farlo -, ma non a questo prezzo. Non era sicura di poter far cadere la lama sulla testa di una come lei, di una che era stata sua compagna, anche se per poco. Non era sufficientemente legata a lei per coprirla, e dunque aveva scaricato la colpa su di lei; ma toglierle la vita era tutta un’altra questione. Anche se Cort aveva ragione, in fondo: entrambe avevano accusato l’altra per evitarsi il peggio, non erano più compagne. Ma era giusto considerarla nemica? Era giusto considerarla alla stregua degli Yoma?

La risposta le venne da sola. No. Non era uno Yoma. Non aveva tradito l’Organizzazione. Tecnicamente non aveva nemmeno fallito la dannata missione. Non meritava la morte. Nessuna delle due la meritava.
Ma come faceva a dirlo a Cort? Era impazzito, ora addirittura picchiava i pugni sul tavolo da tanto era impaziente. Avrebbe condannato a morte pure lei, se gliel’avesse detto. Che diavolo doveva fare? Eseguire l’ordine sarebbe stato folle tanto quanto ignorarlo. Non poteva nemmeno fuggire, o sarebbe stato considerato un tradimento. Oltretutto, non sapeva nemmeno quali fossero le reali intenzioni di Ambrosia. Se lei avesse veramente tentato di decapitarla, sarebbe riuscita a risparmiarla ugualmente?
Non sapeva cosa fare. Doveva la vita all’Organizzazione, e dunque anche a Cort, l’aveva salvata da morte certa tanto tempo prima; aveva giurato di servirla ciecamente, di ripagarla per averle donato una seconda possibilità. Ma davvero poteva eliminare un’altra Guerriera?

Non aveva idea di che fare, però sentiva che doveva trovare una soluzione. Una via di fuga. Un qualcosa che non aveva considerato a cui appigliarsi.
In effetti poteva anche combattere. Aveva dieci numeri in meno di Ambrosia. Sulla carta era semplice. Poteva batterla. Poteva vincerla, e forse anche senza decapitarla. Se riusciva a sconfiggerla senza fatica, forse – forse – poteva evitare di ucciderla. Ma non poteva combattere al meglio in quel posto. Era stretto. Le serviva più spazio.

~ Chiedo.. chiedo il permesso di poter combattere in un altro luogo. In arena. All’esterno. O non potremo combattere al meglio.

Aveva bisogno della sua approvazione, doveva sembrare disposta ad eseguire i suoi ordini. Le serviva anche tempo: camminare fino all’arena poteva essere un inizio, forse le sarebbe venuta un’altra idea; forse Cort si sarebbe calmato, per allora, e quindi avrebbe provato a sconfiggere Ambrosia senza ucciderla.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Psicologico: Angosciata, sconvolta e scioccata. Indecisa sul da farsi, ma restia a uccidere Ambrosia.
Stato Fisico: Illesa.

Scusatemi il post kilometrico, ma era necessario °°
30-07-2012, 10:05 PM
Messaggio: #90
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
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“pensato”

Uccidere una compagna....uccidere una compagna.
Cort aveva detto esplicitamente queste parole.

La rabbia che pervadeva Ambrosia si spense all'istante lasciandola attraversare da una corrente gelida, come se un vento invisibile fosse entrato nella stanza attraversandole il corpo.
Per farsi perdonare, per mostrare la sua lealtà all'organizzazione, avrebbe dovuto uccidere in quel momento la sua compagna davanti a Cort.
Ne aveva passate così tante, ma questa propio era all'inverosimile.
La guerriera spostò di scatto dalla compagna a Cort.

"Questo è pazzo! Non ci sta con la testa!"

Uccidere una compagna per avere fallito la missione.
Questo era ridicolo, non avevano fallito la missione, almeno da quello che vedeva Ambrosia dal suo punto di vista.
Ammetteva con se stessa che Syhlvia non le era andata gran che a genio. Un po’ quando conobbe Echinda quella disgraziata zuccona.
ma qui la cosa era ben diversa.

O lei o Syhlvia aveva detto Cort.
Ora in quel piccola stanza si sarebbero dovute battere per contendersi la sopravvivenza.

"no mai! mi rifiuto categoricamente di obbedire a questo"

con uno scatto, Ambrosia allungò la poca distanza che c'era dalla propria compagna avvicinandosi al muro.
Fobos al suo fianco spostava il muso dalla sua padrona a quello che lo circondava.

Estraendo la spada si preparò a difendersi.
La stanza era veramente piccola, nemmeno la possibilità di muoversi. Che fastidio.
Stava per aprire bocca per dire apertamente a Cort che mai avrebbe fatto una cosa simile, quando Syhlvia la precedette.
Chiedendo il permesso di poter cambiare luogo e combattere all'esterno dell'arena.

"combattere nell'aera eh? Ottima idea"
pensò Ambrosia compiaciuta.

La guerriera abbassò la lama della spada.
La prima cosa da fare ora era di uscire da lì.

Era meglio finire la conversazione in un luogo più all'aperto.
Anche se avesse dovuto combattere contro Syhlvia, non avrebbe mai accettato il comando di ucciderla.
Forse era meglio cercare di trovare un'alternativa per fare ragionare Cort.

-Signore- disse Ambrosia cercando metterci tutto il rispetto possibile. -ritengo che una punizione fisica nell'arena possa insegnare di più piuttosto che uccidere una propria compagna, l'organizzazione ha bisogno comunque di guerriere-


Yoki:0%
Fisico:ottimo
Psiche: consfusa. impaurita. ansia. Rifiuta categoricamente di uccidere una compagna che fosse un ordine del propio superiore.
Cerca di fare ragionare il superiore Cort.
Abilità: nessuna.
09-08-2012, 10:41 AM
Messaggio: #91
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Cort, il quale batteva ritmicamente le mani sul tavolo, rallenta e finisce con l'appoggiarle sul legno con una delicatezza terribile e un tonfo silenzioso. Il ghigno sparisce, sparisce l'espressione malefica, sparisce il tono provocatorio. Tutto ciò che resta è il gelo. Se prima avevate dei dubbi, questa sua nuova faccia vi conferma la sua assenza di umanità.

«Voglio che una di voi due muoia. Voglio che muoia subito. La mia pazienza è prossima alla fine, battetevi immediatamente o morirete entrambe. E' l'ultima volta che perdono la vostra arroganza. L'ultima.»

Ora vi fissa in silenzio, molto serio e pacato. E' lo sguardo di un assassino, freddo e calcolatore. Decidete voi cosa vi intimorisce di più, se questo suo atteggiamento o quello che ha mostrato solo pochi secondi fa. In ogni caso, questo lo avete capito, non esiste possibilità di tergiversare con lui. Cort non è uno sciocco e avendo avuto a che fare con molte guerriere sa riconoscere esitazione e titubanza. Quello che vuole da voi non sono lungimiranza, spirito di squadra, riflessione o dimostrazioni di cameratismo. No, lui si aspetta la più cieca e totale obbedienza. Nei suoi occhi potete leggere tutto questo. In questo momento, per lui siete solo un'estensione della vostra spada.



Turnazione:
Nemas
Xyz10
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10-08-2012, 06:46 PM
Messaggio: #92
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
La gelida voce di Cort era come la lama di un coltello.
Ambrosia se ne sentì trafitta.
Quel maledetto pazzo voleva a tutti i costi che una di loro morisse. Per quanto fosse un' ordine diretto diretto del loro stesso superiore, Ambrosia non ci riusciva, perchè gli stessi ordini che le avevano insegnato lì, le impedivano di farlo.
Se una guerriera uccideva umani veniva dato il giudizio di doverla punire.
Ma solo per non essere riuscite in una misisone la spada non riusciva ad alzarla.
E nonstante tutto era messa comunque alle strette.
O faceva quello che Cort aveva detto oppure moriva anche lei, o altrimenti la uccideva Shylvia.

"non sò più che cosa fare"

I pensieri di Ambrosia si intrecciavano fra loro sempre di più, come migliaia di fili che venivano tessuti male.

"Forse questo pazzo vuole solo vedere qualche colpo per mostrare la nostra lealtà nell'organizzazione"

L'ansia la premeva ma non intendeva farsi dominare dalle emozioni negative.

Liberando la propia aura, Ambrosia si preparò ad attaccare.

non era sua intenzione uccidere Shylvia ovviamente.
Il suo intento era du provocare una ferita, seppur profonda ma abbastanza per farla svenire.

-Signore?- Questa fu l'ultima cosa che disse prima di iniziare l'attacco.

-insisto dire che se vuole che faccia qualcosa di decente, almeno cambiamo posto per combattere con le spade.
Questo è una stanza troppo piccola davvero vuole essere sporcato col nostro sangue?-



Ambrosia si staccò dal muro a cui era appicicata e scattò verso Shylvia scontrando la sua spada con quello della sua compagna.

Yoki: 15%
Fisico:ottimo. Iridi dorate.
Psiche: riflessiva, calcolatrice. ansia. Vuole ferire solo la sua compagna, per calmare la sete di sangue di Cort.
Abilità: nessuna.
12-08-2012, 08:41 PM
Messaggio: #93
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Aveva fatto un tentativo, aveva provato a persuadere Cort, e anche Ambrosia, a suo modo, era d’accordo; ma l’Uomo in Nero semplicemente non lo era. Le ignorò senza nemmeno pensarci. Fu chiarissimo, come sempre, nell’esprimere l’atrocità delle sue parole: una delle due doveva morire, lì e subito.
Syhlvia si morse ansiosamente il labbro.

¬ Merda.. non riusciremo mai a convincerlo, è inamovibile.. Maledetto umano! Che cosa devo fare..? Ci dev’essere una soluzione!

Mentre rifletteva, si accorse che gli occhi di Ambrosia non erano più d’argento: erano d’oro. Rafforzò la stretta sull’elsa.

¬ Allora fa sul serio..! Mi dispiace, ma..

Sguainò la spada: il suo sibilo, che in altre occasioni avrebbe adorato, ora le apparve terribile. Era soltanto un presagio di morte.

¬ Nemmeno io voglio morire!

Anche i suoi occhi s’illuminarono.
Non poteva essere da meno: se la compagna – no, ormai doveva chiamarla avversaria – avesse tentato di eliminarla, di sicuro lei non si sarebbe arresa facilmente.
Uccidere una compagna era un crimine orribile e anche tutt’ora, nonostante lo Yoki che scorreva frenetico nelle sue vene, non riusciva ad immaginare di doverlo fare veramente. Eppure, se il prezzo da pagare era la propria vita, era necessario macchiarsi di questa terribile colpa.
Non voleva morire. Non poteva. Non ora che si era prefissata un obiettivo, ovvero combattere uno di quegli esseri potentissimi, uno di quei Risvegliati, e provare quell’assurda frenesia data dal pericolo. Non poteva morire, non prima di aver sentito quella magnifica sensazione.
Ma anche così, assodato che doveva sopravvivere, come faceva a togliere la vita a una Guerriera che non aveva fatto nulla di male? Non vi aveva ancora trovato una risposta.
Però doveva combattere. Questa era l’unica cosa di cui era sicura.

Ambrosia le diede il tempo di fare tutte queste riflessioni, visto che tentò nuovamente di far retrocedere Cort a parole, ma era evidente che non ci sarebbe mai riuscita. Bastava guardarlo per accorgersene.
La Numero 29 si mise in guardia.
L’altra caricò subito dopo aver terminato il discorso, ma non era un attacco mirato, anzi. Era più un attacco alla cieca, e non ne capiva il motivo. Se ne accorse, e tentò di deviare all’esterno la spada dell’avversaria.
Riuscendoci, avrebbe scoperto la sua difesa, e allora avrebbe tentato di attaccarla al petto. Voleva tirare un colpo diagonale, per squarciarglielo. In realtà era una ferita da niente, per una Guerriera, ma era comunque un inizio. Avrebbero cominciato a versare il primo sangue.

Citazione:Yoki Utilizzato: 10% {Iridi dorate}
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Non vuole uccidere un'altra Guerriera, ma non vuole nemmeno morire; perciò, combatterà.

Nota: non sapevo se narrare o no la difesa, temevo di essere autoconclusivo, e nell'indecisione ho preferito non farlo. Mi adeguerò al tuo prossimo post, master.
14-08-2012, 10:16 AM
Messaggio: #94
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Citazione:Ambrosia si staccò dal muro a cui era appicicata e scattò verso Shylvia scontrando la sua spada con quello della sua compagna.

Cort grugnisce qualcosa, ma pare soddisfatto nel vedervi finalmente prendere l'iniziativa. Tuttavia il tuo è un attacco privo di precisione e di intento combattivo; la tua avversaria non ha difficoltà nell'intercettarlo, dato che non ci hai messo troppo impegno né strategia.

Citazione:L’altra caricò subito dopo aver terminato il discorso, ma non era un attacco mirato, anzi. Era più un attacco alla cieca, e non ne capiva il motivo. Se ne accorse, e tentò di deviare all’esterno la spada dell’avversaria. Riuscendoci, avrebbe scoperto la sua difesa, e allora avrebbe tentato di attaccarla al petto. Voleva tirare un colpo diagonale, per squarciarglielo.

Avviene un forte scontro nel momento in cui cerchi di deflettere il colpo di Ambrosia; nonostante i vari numeri di distacco, la guerriera dimostra una forza non indifferente, di sicuro superiore alla tua; è la tua maggiore esperienza che ti permette di trovare il modo di ammortizzare il colpo e di evitarti un brutto taglio - l'attacco era sì impreciso, ma non per questo sarebbe stato indolore - ma è tutto: non riesci infatti a scoprire la sua guardia e ti rendi conto che dopo quel primo scambio di colpi siete nuovamente in stallo. Potresti provare ad approfittare dell'apparente indecisione di Ambrosia per cercare di sorprenderla.


Turnazione:
Xyz10
Nemas


@Warning Nemas: Il richiamo è per questa frase:
Citazione:Ambrosia si staccò dal muro a cui era appicicata e scattò verso Shylvia scontrando la sua spada con quella della sua compagna
E' stata un'azione autoconclusiva. Consiglio, qui, l'uso del condizionale o di una frase ipotetica, come ha fatto Xyz10. Se avete dubbi mandate un PM al master ma lasciate a lui la decisione sull'esito di una vostra azione. Ribadisco: usate il condizionale o una frase ipotetica: pianificate una difesa "e nel caso abbia successo" proponete un attacco.
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16-08-2012, 03:10 PM
Messaggio: #95
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Ambrosia era più forte di lei: se ne accorse nel momento in cui le due spade cozzarono, producendo tra l’altro un violento clang metallico, poiché non fu in grado di deviarlo come aveva pianificato. In vita sua aveva incrociato abbastanza lame, tuttavia, per accorgersene e smorzare in qualche modo il potente colpo.

¬ Non ci voleva, questa è più forte di me! Io l’avevo detto, diamine.. l’avevo detto di combattere in un luogo più aperto!

Uno spazio limitato come uno studio - per quanto grande esso fosse – comunque la svantaggiava, lei che faceva dell’agilità e della mobilità il suo punto forte.
Pareva invece che Ambrosia fosse il suo esatto opposto: una Guerriera dalla forza non indifferente – o forse era lei ad essere fisicamente debole? Ma no, era ovvio che non poteva essere così – ma con scarse abilità atletiche. Era ovvio che fosse così, a pensarci bene, perché se avesse avuto entrambe le qualità, allora avrebbe avuto qualche decina di numeri in meno.
Per la Numero 29 le cose si complicavano, comunque. Conosceva un solo modo per aumentare la potenza dei propri colpi, ed era utilizzare lo Yoki. Contro uno Yoma non avrebbe esitato, ne avrebbe liberata subito gran parte, ma contro una Guerriera non era così semplice: anche l’avversaria poteva utilizzare il proprio Yoki, usandone la stessa quantità o superiore, e allora sarebbero rimaste punto e a capo.

¬ Devo aumentare l’uso di Yoki senza che se ne accorga..

Conosceva a memoria, ormai, la quantità necessaria a deformarle il viso. Bastava mantenersi sotto quella soglia, e non ci sarebbero state ulteriori mutazioni fisiche, a parte gli occhi ormai già dorati. Tecnicamente, l’avversaria non avrebbe dovuto accorgersi di nulla, o quantomeno ci avrebbe impiegato del tempo prima di capire che i suoi colpi erano più potenti. Doveva approfittare di quel lasso di tempo per renderla inoffensiva.

Avvertì distintamente l’aumento di Yoki all’interno del suo corpo. Era il momento di contrattaccare.
Fece scivolare la lama su quella dell’avversaria, poi con una torsione del polso tentò di portare un colpo orizzontale, all’altezza della spalla destra della nemica; ma non era particolarmente veloce, come attacco. Era un’esca. Intendeva fermarsi poco prima di essere intercettata dalla lama avversaria – perché era sicura che avrebbe tentato di pararlo – e poi compiere una veloce rotazione del braccio per attaccarla al bicipite sinistro. Era quello il suo arto preferito, quello con cui impugnava l’arma: se gliel’avesse danneggiato, avrebbe diminuito di molto la forza dei suoi colpi.
D’altronde, anche se detestava l’idea, ormai era un duello mortale: o lei, o Ambrosia. Era obbligata a fare sul serio.

Citazione:Yoki Utilizzato: 25% {Iridi dorate}
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Invariato.
16-08-2012, 11:49 PM
Messaggio: #96
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
-Parlato-
"pensato"

Le spade cozzarono fra loro, producendo un sonoro rumore metallico facendo scaturire scintlle ovunque.
Il colpo non era stato male, ma Ambrosia si rese conto troppo tardi di essere stata troppo grezza nell'attaccare.
Lo scontro con le spada era andato meglio di quanto la guerriera si aspettasse. Constatò dunque che la propia forza doveva essere nettamente superiore a quello dell'avversaria.

"Non male! In qualcosa devo essere pur migliorata"


Anche se era possibile che la sua forza poteva essere superiore a quello della sua avversaria non aveva intenzione di sottovalutarla.
Doveva esserci un motivo se era la Numero 29.
Senza dubbio doveva avere partecipato a molte più caccie di lei. Ma come Ambrosia stessa gli aveva chiesto, non aveva combattuto contro un risvegliato.
Comunque questo era un dettaglio irrilevante in quel momento.
Shylvia fece scivolare la spada su quella dell'avversaria.
Ambrosia aumentò ancora un poco il propio yoki facendo forza cercando di deviare la lama dell'avversaria.
Se Shylvia stava mirando a ferirle la spalla non ci sarebbe riuscita.
Fece più presa con entrambe le mani sull' impugnatura della spada.

-Grrrr......Reaarrrr-

-cos...?-

In quello stesso istante Fobos scattò.
Superando Ambrosia scattò di lato, con un salto si avventò sul fianco sinistro di Shylvia affondando i denti nella stoffa bianca dell'uniforme.

Yoki:20%
Fisico:ottimo. Pressione dei nervi e dei muscoli aumentato su entrambe le braccia.
Iridi dorate, nervi tesi intorno al volto.
Psiche: sorpresa per la reazione di Fobos.
17-08-2012, 12:26 PM
Messaggio: #97
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Citazione:Conosceva a memoria, ormai, la quantità necessaria a deformarle il viso. Bastava mantenersi sotto quella soglia, e non ci sarebbero state ulteriori mutazioni fisiche, a parte gli occhi ormai già dorati. Tecnicamente, l’avversaria non avrebbe dovuto accorgersi di nulla, o quantomeno ci avrebbe impiegato del tempo prima di capire che i suoi colpi erano più potenti.

E' difficile, ad una simile distanza, anche solo usando la propria percezione passiva, non rendersi conto che la propria avversaria sta ricorrendo allo yoki. Entrambe vi accorgete di avere avuto la stessa idea: lo yoki scorre più forte nelle vostre vene e ne sentite entrambe gli effetti.


Citazione:Fece scivolare la lama su quella dell’avversaria, poi con una torsione del polso tentò di portare un colpo orizzontale, all’altezza della spalla destra della nemica; ma non era particolarmente veloce, come attacco. Era un’esca. Intendeva fermarsi poco prima di essere intercettata dalla lama avversaria – perché era sicura che avrebbe tentato di pararlo – e poi compiere una veloce rotazione del braccio per attaccarla al bicipite sinistro. Era quello il suo arto preferito, quello con cui impugnava l’arma: se gliel’avesse danneggiato, avrebbe diminuito di molto la forza dei suoi colpi.

Citazione:Ambrosia aumentò ancora un poco il propio yoki facendo forza cercando di deviare la lama dell'avversaria. Se Shylvia stava mirando a ferirle la spalla non ci sarebbe riuscita. Fece più presa con entrambe le mani sull' impugnatura della spada.

E' un attacco che vuole cogliere l'avversaria scoperta; l'idea è buona, perché sicuramente dopo esserti accorta che sul semplice scontro fisico non puoi avere la meglio, quello di usare uno stile più tattico non può che darti dei concreti vantaggi. La finta riesce alla perfezione: Ambrosia cerca di parare il colpo, ma quest'ultimo non arriva, infatti Syhlvia si sta già preparando a compiere il suo secondo attacco, quando improvvisamente Fobos crea un incredibile diversivo, saltando sulla nemica della sua padrona.

Citazione:In quello stesso istante Fobos scattò. Superando Ambrosia scattò di lato, con un salto si avventò sul fianco sinistro di Shylvia affondando i denti nella stoffa bianca dell'uniforme.

Chiariamente non è un attacco che può impensierire la Numero 29, ma è sufficiente a salvare Ambrosia dalla potenziale perdita del braccio sinistro. Ma a quale prezzo! La rotazione di Syhlvia, necessariamente larga per aggirare l'ingombrante spada della guerriera avversaria, viene intercettata dalla creatura, che viene tagliata in due di netto dall'affilata spada della guerriera; il colpo prosegue verso l'obiettivo originale, cioè il braccio di Ambrosia, ma senza più forza. Il risultato è un piccolo taglio all'altezza dell'avabraccio, talmente lieve da non rappresentare nemmeno una vera e propria ferita. Fobos - quello che resta di lui - guaisce senza rendersi conto di ciò che è accaduto: la morte è praticamente istantanea. Ai piedi delle due guerriere si formerà ben presto un piccolo lago di sangue, nel punto in cui l'animale è rovinato.

Situazione attuale (fermo immagine):
- Syhlvia e Ambrosia si fronteggiano a distanza più che ravvicinata, tanto che possono sentire i reciproci respiri sul viso.
- La spada di Syhlvia è distesa contro il braccio siinistro di Ambrosia, rivolta verso l'alto e non troppo distante dal suo viso.
- Ambrosia tiene la spada a mo' di scudo, perpendicolare al terreno e non molto distante dalla lama di Syhlvia.
- Il corpo diviso in due di Fobos giace ai vostri piedi, il pavimento si sta ricoprendo di sangue.


Turnazione:
Nemas
Xyz10


@Warning Nemas: ancora una volta, azione autoconclusiva. Non lo puoi decidere tu che Fobos colpisce la divisa di Syhlvia. Avresti dovuto scrivere: "Fobos tentò di..." per dare la possibilità all'avversaria di rispondere in qualche modo o per correttezza verso il master che deve decidere l'esito dell'azione. Mi dispiace per il tuo cane, ma se non l'avessi usato in quel modo avresti perso il braccio sinistro. L'idea è stata molto buona ma l'hai descritta male e sei stato autoconclusivo, perciò dovevo darti una penalità.
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20-08-2012, 11:41 PM
Messaggio: #98
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
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Neanche si accorse della lama che gli feriva il braccio.
I suoi occhi erano fermi su Fobos. Il suo yoki si spense all'istante come una fiamma di candela.
La sua mente stentava a crederci, lei stessa rifiutava ciò che era appena successo.
Il corpo di Fobos cadde a terra con un tonfo formando all'istante intorno ad esso una pozza rossa vermiglia.

-Fobos?- gli occhi di Ambrosia spalancati per l'incredulità e l'orrore fermi sul suo cane.

-Fobos?- ripetè di nuovo con un filo di voce.

qualcosa di caldo scese dai suoi occhi, rigandole le guance.
Sentì il metallo freddo della lama piatta della spada della sua avversaria vicino al viso.
Alzo lentamente gli occhi guardando Shylvia.
Una fiamma violenta e assassina esplose dentro di lei.

-GRROAAAARRRR- l'urlo che cacciò Ambrosia fu disumano. Quello che venne fuori dalla sua bocca, era il ruggito di una bestia.

Una fiamma violenta di yoki esplose dentro di lei.
Le iridi le ritornarono all'istante d’oro. Fasci di nervi comparvero sul suo volto e sul tessuto dell'uniforme, sulle braccia.
Fissò Shylvia con un odio e una furia omicida mai provati prima.
Per quanto accecata dall'ira, un debole eco di lei era ancora cosciente facendole mantenere il controllo sullo yoki, evitando così di perderne il controllo.

Con violenza inaudita Ambrosia colpì con la spada, la lama della sua avversaria allontanandola dal suo volto, cercando di farle perdere l'equilibrio.
Digrignando i denti Ambrosia si avventò su Shylvia alzando la spada fendendo l'aria per colpirla.

Yoki:50%
Fisico: ferita superficiale sulla spalla. Massima pressione e forza muscolare sulle braccia.
Iridi dorate, nervi scoperti sul volto e sull'uniforme.
Psiche: Una furia incolmabile la pervade nell'assistere alla morte del suo cane per mano di Shylvia.
23-08-2012, 07:34 PM
Messaggio: #99
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Solo nel momento in cui vide una piccola figura balzare verso di lei Syhlvia si ricordò che anche Fobos era in quella stanza. Se n’era completamente dimenticata, forse perché era rimasto in silenzio per tutto questo tempo, forse perché semplicemente non lo considerava un dettaglio importante. Eppure, proprio mentre si accingeva a sferrare il suo secondo colpo – la finta, infatti, era andata a segno – il cane le balzò addosso, mordendole il fianco: non avvertì granché, in realtà, ma quella sola azione costò cara al povero animale, che si ritrovò esattamente in mezzo alla traiettoria della sua lama.
Probabilmente morì senza nemmeno accorgersene. Il suo corpo venne diviso a metà dalla spada, e presto si formò ai loro piedi una piccola chiazza di sangue.
Persino Syhlvia, l’impassibile Syhlvia, rimase per qualche secondo a bocca aperta, allibita, tanto che quasi non s’accorse che aveva effettivamente raggiunto l’obiettivo iniziale, ma senza infliggere alcunché.
Nel silenzio che si era creato, la flebile voce di Ambrosia sembrava quasi un lamento: Fobos, Fobos, chiamava. Sentiva il suo respiro farsi sempre più frequente, e quando alzò lo sguardo si accorse che delle lacrime stavano bagnando il viso della compagna – perché la chiamava compagna, ora? Non era sua nemica? - . Non aveva mai visto un’altra Guerriera piangere, né tantomeno era mai successo a lei. Quell’espressione di dolore, aggiunta al fatto che i suoi occhi ormai erano tornati d’argento, le conferì quel non so che.. di umano.
Il contrasto con l’urlo, decisamente bestiale, che lanciò mezzo secondo dopo fu allucinante. Avvertì distintamente che la Numero 39 stava facendo un uso spropositato di Yoki: era evidente anche ammettendo che non vedesse che il corpo della ragazza si stava trasformando sempre più in quello di un mostro.
Le lanciò un occhiata talmente potente che sembrava volesse incenerirla sul posto.

~ No.. Io non..

“Non volevo farlo”: era questo che stava provando a dire. Era tutta colpa di quel cane, che si era avventato su di lei senza riflettere, senza avvertire il pericolo, senza considerare le conseguenze. Lei mirava al braccio, non era un colpo mortale, non era così potente, non era pensato per esserlo. Se solo quel maledetto fosse rimasto buono buono a osservare la situazione, non gli sarebbe successo nulla! Era tutta colpa sua!
Ma come poteva dirlo ad Ambrosia, che ora sembrava tutt’altro che in grado di ragionare lucidamente?

Con una violenza che la ragazzina non sarebbe mai riuscita ad eguagliare, l’avversaria spinse via la sua spada. Non poté far niente per evitare tanta furia, tanto che addirittura barcollò per un momento.

¬ Quanta potenza..!

Non fece nemmeno in tempo a pensare ad una difesa, che subito l’altra caricò di nuovo. La vide alzare la spada: preparava un attacco verticale, era evidente.

¬ Devo evitarlo!

Si spostò di lato - verso destra, precisamente, visto che l’attacco era portato con la mano sinistra -, più veloce che poté; ma non era sicura di poterlo evitare del tutto, così tentò di portare la spada poco sopra la testa, in orizzontale, in modo che potesse smorzare almeno in parte il colpo. Poggiò addirittura la mano sinistra sul filo inferiore della lama, in una posa da manuale: magari usando due mani riusciva a bloccare meglio il colpo.

Citazione:Yoki Utilizzato: 25% {Iridi dorate}
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Prova compassione per il cane e, iniziamente, anche per Ambrosia. È inoltre messa alle strette dalla forza dell'avversaria.
26-08-2012, 11:13 AM
Messaggio: #100
Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]
La forza del discendente è notevole: se lo avessi semplicemente schivato si sarebbe infranto sul pavimento, senza riuscire a colpirti, ma decidendo di frappore la spada hai fatto un errore: non solo non riesci a bloccare la violenza di questo attacco ma sei costretta in ginocchio; senti inoltre un feroce dolore alla spalla sinistra, a causa dello sforzo compiuto cercando di smorzare quel colpo. Ambrosia ha ancora l'iniziativa, data la sua momentanea superiorità.

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