TRAMA - La Minaccia Fantasma

[Hayez]

Dopo aver parlato poco prima, Hayez era rimasto in silenzio ad ascoltare le testimonianze dei suoi colleghi: sì, la ridisposizione delle Guerriere nel territorio era fattibile, più che fattibile con tanti buoni talenti.

L'uomo in nero aggrotta però le sopracciglia al sentire un nome: Gaia. Si ricorda della ragazza: il suo peggiore fiasco, tanto che l'aveva buttata in galera e lasciata perdere. Certo, l'avevano poi tirata fuori di lì, ma...

Non s'intromette subito, comunque: Duncan sta spiegando meglio la situazione, e dopo averlo fatto passa ad Andrea.

Ecco un'altra gatta da pelare.

Duncan ha comunque tanto - troppo - da dire, e quando finalmente tace Hayez non tarda a intromettersi.

Duncan, vecchio mio, mi stupisci: da quando hai sviluppato una tale preferenza per simili Guerriere? E io che ci tenevo tanto alla mia fama di unico buongustaio!

Una battuta, per buttarla sul ridere. Ma l'uomo in nero sa che i suoi colleghi sono abituati a questo suo modo di fare: un colpo al cerchio per poi distruggere con perizia la botte.

Comunque, abbiamo lasciato Andrea senza un braccio proprio perché è tutta muscoli e... Beh, sai che qualche tempo fa cercai d'indottrinarla un po'? Credo sia intuibile il risultato che ottenni. Certo, una ragazza del genere è controllabile, ma... va controllata. Dici che Sicket potrebbe farci ottenere questo risultato?

In realtà Andrea è il meno: in fondo gli piace, quel suo modo di fare facilmente pilotabile. Il guaio più serio è l'altra.

Su Gaia, poi... dici che è arrivata al livello di Aracne? Se non ti conoscessi, non ci crederei. Quella ragazza... lo ammetto: pensavo che presto o tardi si sarebbe lanciata contro un nemico troppo forte per lei, e tutto sarebbe finito.

Certo, poteva ancora accadere, ma... non era il caso di vivere di scommesse.

Comunque, se merita la quinta posizione, è meglio dargliela: rendere le ragazze frustrate non è il massimo per tenerle a bada. Però sì, sarà bene anche tenerla d'occhio: mi occuperei volentieri di farla "analizzare" a Kaira... così come di assicurarmi la lealtà di Kaira stessa, ovvio.

Al livello di Aracne, eh?

Bella grana.

[Cort]

«Voi siete pazzi.»

Cort sputa in terra, sprezzante e incurante di qualunque forma di etichetta.

«La disciplina è tutto. Il rispetto è il dovuto. Vorreste dare il numero 5 ad una guerriera di cui non sapete nemmeno se sarà leale o meno? L'esperienza con Rain non vi è bastata? Siete dei dannati idioti.»

Sulla stanza cade un sudario di silenzio che viene interrotto nuovamente dallo stesso Cort.

«Non Kaira. Minerva è l'unica soluzione che io voglio per Gaia.»

[Kelsier]

Kelsier ascolta con attenzione ogni singola parola dei suoi colleghi, senza tradire la minima emozione. Si rende conto di essere lui quello strano, lì in mezzo; agli altri la vita delle loro guerriere importa quasi zero, mentre lui è arrivato a volere quasi del bene ad ognuna di loro. E' sempre un colpo al cuore per lui, quando una di loro muore o peggio ancora, perde per sempre la propria umanità e si Risveglia. Tuttavia, a sentire le dure parole di Cort, non riesce più a trattenersi e risponde a tono forse troppo alto, impulsivamente.

- Cort. Se seguissimo il tuo ragionamento, vorrebbe dire che dovremmo epurare all'istante la quasi totalità delle nostre guerriere. -

Alza una mano, indicando con grazia prima Ufizu, poi Duncan, tranquillizzando il suo tono.

- Dalle loro parole pare indubbio che questa Gaia abbia eseguito le missioni a lei assegnate in modo eccellente. Se dobbiamo utilizzare la nostra arma segreta contro una guerriera che apparentemente pare capace quanto Aracne, solo per qualche risposta troppo ardita contro uno di noi, allora siamo arrivati al punto da non riuscire a controllare nemmeno ciò che succede in casa nostra. -

Kelsier si avvicina fino a pochi centimetri di distanza dal grosso Cort e parla a voce appena più bassa.

- A dirla tutta, disprezzo i tuoi metodi. Mi è giunta notizia che hai fatto tagliare un braccio a una delle mie protette... Solamente per un tuo capriccio. Stai attento, non tollererò ancora una cosa simile. -

[Cort]

«Impara a scegliere meglio le tue protette così verserai qualche lacrima in meno.»

Risponde l'uomo sprezzante e per nulla impaurito. A differenza di Kelsier tiene il proprio tono di voce alto e ben udibile:

«E' colpa di gente come te se abbiamo tante difficoltà. Invece di insegnare alle tue guerriere come comportarsi, preferisci tollerare e assecondare le loro assurde libertà. Loro non sono le tue bamboline, sono delle armi, e come tali vanno trattate. Una spada va temprata con fuoco e con ferro, non con belle parole.»

Incrocia le braccia e conclude, ringhiando:

«La loro mancanza di disciplina e integrità è costata loro una punizione esemplare. E la colpa è solamente tua. La prossima volta che una guerriera che TU hai addestrato oserà rispondermi con tono di sfida farò in modo che qualcuno tagli un braccio anche a te. Magari la stessa che avrà epurato la piccola bastarda. Anche tu sei stato avvisato. E ora allontanati. Per quanto riguarda Gaia mi rimetterò al volere del Consiglio, ma io non approvo che le si dia più libertà di quanto ne meriti. Se proprio non si può fare altrimenti suggerisco che sia sempre accompagnata da valide guerriere. La affiancherei ad Aracne, oltre che all'Occhio; non mi basta che sia osservata, ci vuole qualcuna in grado di fermarla, se occorre, dovesse fare qualche mossa inappropriata al suo dovere.»

[Ufizu]

- Basta così! -

Ufizu batte nuovamente il bastone a terra, attirando l'attenzione su di sé. Essendo quasi coetaneo dell'anziano, la sua autorità si fa sentire, e solitamente quelle due parole impongono un silenzio tombale.

- Siamo qui per discutere, non per giocare a chi tratta meglio le sue guerriere. E tantomeno per scannarci al riguardo. Giovane Kelsier, posso capire le tue motivazioni. Credo che molti di noi ci siano passati. Anche il mio allievo, Duran, ha avuto simili problemi. Confido che con l'esperienza progredirai. Cort, d'altra parte, ha raggiunto l'estremo opposto. I suoi metodi sono appena accettabili, ma sopportati. Mi permetto però un suggerimento: cerca di tenere integre le nostre ragazze. Se da come ho capito questa Andrea è priva di un braccio, non ne vogliamo certo altre nella stessa situazione. -

Una pausa, a stabilire che ha terminato un argomento e sta passando a un altro.

- A tal proposito, sarebbe meglio risolvere il suo problema alla svelta. La cecità è compensabile attraverso la Percezione, e nel caso di Kaira tornerà utile, a quanto pare. Ma la mancanza di un braccio... del resto, Hayez ha ragione. Sia con lei sia con Gaia dovremo stare attenti. Non intendo tollerare un'altra Evey. Non di nuovo. Al primo segno di insubordinazione che superi l'offesa orale a un superiore - a quello ormai siamo abituati, no? - si prenderanno provvedimenti. -

A questo punto torna a rivolgersi a Duncan, con aria pensosa sul vecchio volto.

- Proponi Kaira e Aracne... come guerriere valide? -

Deve fare un notevole sforzo per non ridergli in faccia, ma si trattiene. Un sorriso però illumina la sua faccia solitamente seria.

- Una cieca e una pazza. Una scelta indubbiamente... peculiare. -

Ancora una volta esita, questa volta in profonda riflessione.

- Mettendo da parte l'ironia, proporrei di farla tenere d'occhio da Minerva, di nascosto. E tenere pronta a intervenire anche Niobe, se necessario. Può sembrare drastico, ma un'altra ribellione così vicina alla prima rischierebbe di distruggere nuovamente l'ordine tanto difficilmente ricostruito... e non ho intenzione di permetterlo. -

Ancora una breve pausa, un lungo sospiro.

- E affiancate a Gaia Andrea. A quanto mi è dato di capire, è molto forte ma priva di un cervello funzionante. Facile da plasmare. Fate il possibile per portarla con sicurezza dalla nostra parte. E poi usatela come insospettabile spia. -

Il sorriso che si dipinge sul volto del vecchio ora è totalmente diverso da quello spontaneo di prima: è deviato e maligno, pregusta il tradimento.

- E' tutto, per ora. Qualcuno ha da aggiungere qualcosa? -

[Cort]

Cort scuote la testa, non aggiungerà altro. Ha già ottenuto quello che voleva, il resto sarebbero solo chiacchiere prive di scopo, e lui non ama sprecare parole. Fa un passo indietro... e tace, osservando l'Anziano in attesa del suo finale verdetto.

[Kelsier]

Anche Kelsier mantiene il silenzio e dopo aver ascoltato le parole del vecchio Ufizu, si allontana da Cort senza più degnarlo di uno sguardo. Tuttavia, una volta tornato al suo posto richiama nuovamente a sé l'attenzione.

- Io ho una cosa da aggiungere. Qualcuno di voi ricorda ancora il vergognoso fallimento della missione a Durenor? Quella che costò la vita alla numero 39 di allora, Ambrosia. -

Evidenzia quasi con divertimento le parole vergognoso fallimento, indicando con un cenno del capo il grosso Cort, quindi prosegue.

- Poco tempo fa c'è giunta una nuova richiesta da quella città. Essendo una questione rimasta in sospeso a causa di un fallimento, abbiamo chiuso un occhio sul pagamento e ho mandato due promettenti guerriere a risolvere la situazione. Olivia, che sin dai tempi dopo il suo test ha eseguito missioni di infiltrazione e Seayne, che... ha avuto una brutta esperienza a Rabona, se non sbaglio. Confido che entro qualche giorno porteranno a termine l'incarico senza errori. -

Detto questo, Kelsier diventa silenzioso, avendo esaurito tutto ciò che aveva da dire.

[L'Anziano]

- E' sufficiente così. Ho il quadro della situazione. - La voce dell'Anziano risuona autorevole, ancora una volta mettendo fine alle discussioni tra gli uomini in nero, i quali tutti, senza eccezione, ascoltano in silenzio le decisioni prese dalla suprema guida di Staph. - Approvo lo schieramento delle nostre forze sul territorio. Hayez, lascio a te la decisione sull'assegnazione delle guerriere ai rispettivi distretti. - Dice l'Anziano, rivolto all'eccentrico uomo in nero dallo stile impeccabile. - Inoltre, approvo anche la promozione di Gaia al rango di numero cinque. Fin dal principio, la posizione in graduatoria è sempre stata un mero indicatore dell'abilità di una guerriera, con scarso riguardo per altri fattori. Naturalmente ci sono state delle eccezioni, ma il principio generale è questo. - Commenta la suprema guida, accogliendo la proposta di Duncan. - Tuttavia, poichè appare evidente che Gaia è un soggetto a rischio, sarà necessario prendere delle contromisure adeguate. Innanzitutto, voglio che le numero 1, 4, 7, e 10, con l'aggiunta del nuovo "Occhio", memorizzino lo Yoki della numero 5. Minerva avrà il compito di sorvegliarla di nascosto mentre si trova a Staph, ma poichè è necessario che la numero 10 rimanga all'Organizzazione, saranno le altre guerriere a cifra singola a tenere d'occhio i suoi movimenti sul territorio. Inoltre, d'ora in poi assegneremo a Gaia solo incarichi difficili, adatti ad una guerriera del suo livello: se tornerà vittoriosa bene, se invece perderà la vita, pazienza. Se non altro avremo risolto un problema. - A quel punto l'Anziano fa una breve pausa, poi aggiunge, rivolgendo la sua attenzione ad Ufizu: - Approvo anche il suggerimento di Ufizu di affiancare a Gaia la numero 13, Andrea, se egli ritiene che possa essere una soluzione valida. Però, prima sarà necessario affidare Andrea alle cure di Sicket, in modo da porre rimedio a quel suo difetto fisico che ne limita le potenzialità. - Un'ultima pausa, poi l'Anziano conclude dicendo: - Per quanto riguarda  le missioni in corso, mi aggiornerete una volta che saranno concluse. Per ora è tutto, questa riunione è conclusa. Tornate alle vostre  mansioni. - Detto questo, la suprema guida di Staph si alza dal suo trono e si allontana senza aggiungere altro, uscendo dalla Sala del Consiglio attraverso una porticina laterale.

[Narratore]

Non c'è più spazio per le discussioni, una volta che la suprema guida ha parlato. Così, dopo che l'Anziano ha lasciato la sala al termine della riunione, gli uomini in nero, uno ad uno, fanno lo stesso, tornando ciascuno alle rispettive occupazioni.

Fine Prima Parte.