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TRAMA The Forgotten II [Nardo - Victoria - Ophelia]
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31-01-2016, 05:07 PM
Messaggio: #121
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RE: The Forgotten II [Nardo - Victoria - Ophelia]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Lasciando che fosse il maestro Duncan a sistemarsi nella lugubre carrozza per primo, Seayne avrebbe poi tentato di sistemare Alicia nel veicolo cercando di farla stare il più comoda possibile, tenendo conto delle sue precarie condizioni, accomodandosi poi vicino a lei. Era stata una dura giornata per tutte loro, anche se erano sopravvissute a differenza della povera Anna: tante cose avevano appreso sulla loro natura e sui lati oscuri del loro potere… -Ma almeno, adesso, sappiamo! Sappiamo cosa diventeremo se il nostro yoki ci dovesse sfuggire di mano… Altro che yoma!- Mentre pensava a queste cose, lo sguardo della guerriera albina cadde su Juliet la quale, suo malgrado, aveva fatto il primo passo su un sentiero estremamente pericoloso… -Oh, Grande Stella del Nord, dalle la forza di resistere, non lasciare che si perda!- Dopo un po’, la mente di Seayne iniziò a rivivere tutto quanto era successo quel giorno: le guerriere prive di mente, le risvegliate, la comparsa di Matilda e le spiegazioni del maestro Duncan… -Tutte queste cose andranno meditate con calma e attenzione! Chissà: ora che conosco la mia vera natura, forse il percorso che devo fare si rivelerà meno difficile!- Con questo obiettivo in mente, Seayne riprese a eseguire con naturalezza i suoi esercizi respiratori e, mano a mano che questi la aiutavano a calmare il suo spirito, la stanchezza di quella battaglia iniziò a pretendere il suo tributo e la guerriera albina si assopì, accanto alla sua amica Alicia… Più tardi avrebbe volentieri conversato con le compagne se queste lo avessero desiderato ma, per il momento Seayne voleva solo riposare. Dopo un viaggio noioso durato ben sette giorni, di primo pomeriggio la nera carrozza arrivò ai cancelli della fortezza di Staph: un gruppetto di accoliti si precipitò subito a prendere in consegna i cadaveri delle guerriere misteriose mentre, una volta che tutte le guerriere furono scese dal veicolo, il maestro Duncan si congedò da loro: Il vostro compito è finito, per cui siete libere per il resto della giornata. Stanotte dormirete qui, e domani mattina vi metterete in marcia per tornare ciascuna al suo distretto di competenza. E' tutto. Disse l'uomo in nero il quale, a quel punto, si voltò e si allontanò con gli accoliti, lasciando sole Seayne e le altre. La guerriera albina attese finché gli umani non furono fuori vista, poi si rivolse alle compagne con tono gentile, rivolgendo loro un leve sorriso: Crystal! Juliet! Syhlvia! Volevo ringraziarvi e farvi i complimenti per come vi siete comportate! Sono stata orgogliosa di combattere al vostro fianco e spero ci si possa rivedere un giorno! Inoltre… Seayne fece una pausa, abbassando gli occhi… Come vostra compagna mi ha fatto piacere che, quando Matilda stava arrivando abbiate deciso di rimanere assieme a me e Alicia, prima che il maestro cambiasse i miei ordini però… La guerriera albina rialzò lo sguardo, fissando serenamente tutte le altre… Ricordatevi in futuro che una caposquadra, quando elabora una strategia, deve poter contare sull’obbedienza delle sue compagne, sia in combattimento, sia se sta cercando di salvaguardare le loro vite! Credetemi, questa è una lezione che io ho imparato a caro prezzo, perciò fate attenzione a questo in futuro, quando sarete nuovamente in squadra d’accordo? Per il resto, che la Grande Stella del Nord vegli su tutte noi e ci protegga! A quel punto, Seayne rinsaldò la presa su Alicia… Bene ragazze! Io accompagnerò Alicia in infermeria e poi cercherò una pala per dare sepoltura ad Anna. Se qualcuna vuole venire a dare una mano o darle un ultimo saluto è la benvenuta! Detto questo, la guerriera albina, rinsaldando la presa sull’amica, iniziò a dirigersi verso il cancello del Quartier Generale. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 34/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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02-02-2016, 10:14 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-02-2016 07:31 PM da Victoria.)
Messaggio: #122
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RE: The Forgotten II [Nardo - Victoria - Ophelia]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Si addentrarono nel bosco lasciandosi alle spalle Shaemoor e il suo massacro, diretti alla carrozza. Il fagotto che trasportava le sembrava esser sempre più pesante e non capiva se ciò dipendesse dalla stanchezza fisica o da quella del suo animo. Quel che certo era che le cose stavano cambiando, lei stava cambiando. Nuovi nemici all'orizzonte e nuove compagne al suo fianco, ma un solo e unico scopo, uno scopo pericoloso di cui Crystal non aveva ancora realizzato le conseguenze. La giovane tuttavia stava crescendo e acquisendo una propria visione del mondo che, sfortunatamente, non coincideva con quella dell'Organizzazione. Chissà se un giorno fosse venuta tanto individuale da finire in contrasto con essa. E se ciò fosse accaduto, Crystal che avrebbe fatto? Come avrebbe reagito contro la vera mano che aveva assassinato Shirley? Pensieri ancora troppo maturi per l'inesperta guerriera che solo da poco aveva scorso il mondo oltre le mura. Crystal depositò a terra i resti che aveva portato lasciandoli all'accolito ed estrasse la sua Claymore. Passò una mano da i capelli duri di sangue rappreso. Ciocche fastidiose ormai le ricadevano sulla fronte dopo che si era portata la chioma indietro per evitare un inutile intralcio. Con la mancina, seppur fosse ancora dolorante, districò il ciuffo ribelle fra le dita. Non avrebbe passato un intero viaggio lungo giorni con quei capelli insozzati. Il resto della chioma era accettabile, ma quel ciuffo birichino andava sistemato. Era ora di darci un taglio. Lo afferrò per l'estremità e lo recise secca circa a metà. Seguì il gruppo sulla carrozza, lasciandolo cadere sul prato. S'accomodò ove trovò spazio, raccolse le braccia al petto e chiuse gli occhi. Ora necessitava di riposo. Il viaggio fu lungo e noioso, ma infine furono lasciate alla fortezza di Staph. -Il vostro compito è finito, per cui siete libere per il resto della giornata. Stanotte dormirete qui, e domani mattina vi metterete in marcia per tornare ciascuna al suo distretto di competenza. E' tutto- Ordinò il Maestro Duncan prima di congedarsi. Rimaste sole, fu Seayne a rivolgersi a tutte loro :-Crystal! Juliet! Syhlvia! Volevo ringraziarvi e farvi i complimenti per come vi siete comportate! Sono stata orgogliosa di combattere al vostro fianco e spero ci si possa rivedere un giorno! Inoltre… come vostra compagna mi ha fatto piacere che, quando Matilda stava arrivando abbiate deciso di rimanere assieme a me e Alicia, prima che il maestro cambiasse i miei ordini però… ricordatevi in futuro che una caposquadra, quando elabora una strategia, deve poter contare sull’obbedienza delle sue compagne, sia in combattimento, sia se sta cercando di salvaguardare le loro vite! Credetemi, questa è una lezione che io ho imparato a caro prezzo, perciò fate attenzione a questo in futuro, quando sarete nuovamente in squadra d’accordo? Per il resto, che la Grande Stella del Nord vegli su tutte noi e ci protegga!- -Che la Stella del Nord vegli su di noi e ci protegga- ripeté Crystal come un mantra. Una credenza, quella della Stella Nordica, comune anche a lei e che le risvegliava teneri quanto malinconici ricordi. -Terrò a mente i tuoi consigli, Seayne- le assicurò. Da una compagna con più esperienza non poteva che apprendere il più possibile. Un sorriso e uno sguardo deciso si accesero sul volto della giovane claymore :-Mi auguro di rincontrarvi presto!- -Bene ragazze!- aggiunse a quel punto la Numero 19 :-Io accompagnerò Alicia in infermeria e poi cercherò una pala per dare sepoltura ad Anna. Se qualcuna vuole venire a dare una mano o darle un ultimo saluto è la benvenuta!- La biondo-rossiccia annuì :-Verrò ad aiutarti a dare ad Anna un degno riposo- ciò fatto sarebbe andata a lavarsi. Al momento ne sentiva il bisogno almeno quanto ne aveva avuto abitualmente Matilda La Linda. Citazione:Yoki utilizzato: 0% - punti limite: 19/20 «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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05-02-2016, 01:07 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-02-2016 01:09 AM da Ophelia.)
Messaggio: #123
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RE: The Forgotten II [Nardo - Victoria - Ophelia]
Citazione:Narrato Durante il viaggio di ritorno Juliet non disse nulla: non sapeva perchè, ma non aveva trovato davvero nulla da dire. Tutto ciò che aveva fatto era stato guardare fuori dal finestrino, anche se non c'era molto da guardare. Certo, era anche turbata per la morte di Anna, ma... ecco, pensava che si sarebbe sentita più turbata di così per una compagna. E invece sentiva solo una leggera tristezza mista a stanchezza; e questo fatto la turbava molte volte di più. Forse non provava troppa mestizia perchè non si erano mai rivolte la parola nel corso della missione, se non per le presentazioni? Forse aveva bisogno di un legame più profondo? Guardò le sue compagne, quelle vive: chissà cosa sentivano in quel momento. Chissà se era lei quella strana. Chissà se davvero era possibile farci l'abitudine, a veder morire gente vicina. E chissà se lei stesse già sperimentando quel cambiamento. ...Che fosse un effetto di...? No, non poteva permetterlo. Non dopo ciò che le era successo durante la missione. Doveva restare umana al massimo. Non voleva diventare come quei mostri. Quando raggiunsero finalmente i cancelli di Staph era ormai pomeriggio. Maestro Duncan fu subito raggiunto da altri accoliti, ma prima di sparire congedò le guerriere: "Il vostro compito è finito, per cui siete libere per il resto della giornata. Stanotte dormirete qui, e domani mattina vi metterete in marcia per tornare ciascuna al suo distretto di competenza. E' tutto." "Finalmente rivedremo un letto vero..." commentò la numero 37, stiracchiandosi appena scesa dalla carrozza; si massaggiò la testa, che aveva urtato contro il soffitto "troppo basso per lei" del mezzo. A quanto pare era tornata la Juliet di sempre: meglio così. "Crystal! Juliet! Syhlvia! Volevo ringraziarvi e farvi i complimenti per come vi siete comportate! Sono stata orgogliosa di combattere al vostro fianco e spero ci si possa rivedere un giorno! Inoltre… Come vostra compagna mi ha fatto piacere che, quando Matilda stava arrivando abbiate deciso di rimanere assieme a me e Alicia, prima che il maestro cambiasse i miei ordini però… Ricordatevi in futuro che una caposquadra, quando elabora una strategia, deve poter contare sull’obbedienza delle sue compagne, sia in combattimento, sia se sta cercando di salvaguardare le loro vite! Credetemi, questa è una lezione che io ho imparato a caro prezzo, perciò fate attenzione a questo in futuro, quando sarete nuovamente in squadra d’accordo? Per il resto, che la Grande Stella del Nord vegli su tutte noi e ci protegga!" Juliet fece un sorriso enigmatico. "Un giorno probabilmente ci rivedremo per combattere insieme... O forse dovrete combattere me" Pronunciò la seconda frase con un tono tetro, alludendo all'inizio del processo di usura che da quel fatale momento in battaglia l'avrebbe seguita per sempre, e che avrebbe potuto solo peggiorare. Poi scoppiò a ridere, rivelando lo scherzo. "Nah, non conto davvero di diventare un mostro. Al prossimo giro in taverna lancerò qualche moneta al primo menestrello che vedrò per farmi raccontare tutte le storie d'amore più sdolcinate che conosce, così mi manterrò umana. O nel peggiore dei casi, andrò a vomitare" "Bene ragazze! Io accompagnerò Alicia in infermeria e poi cercherò una pala per dare sepoltura ad Anna. Se qualcuna vuole venire a dare una mano o darle un ultimo saluto è la benvenuta!" Il sorriso di Juliet si fece mesto. "...Uh, sì, io posso dare una mano." Tornata in stanza, e dopo essersi lavata a dovere, non si rivestì; non subito. Si controllò, controllò ogni centimetro del suo corpo, in cerca di qualche cambiamento. Eppure non vide nulla di diverso dall'ultima volta che si era guardata senza vestiti: nessun marchio sulla pelle, nessun arto in più. Le orecchie non le erano improvvisamente diventate a punta, i denti erano sempre gli stessi, così come la faccia. Era sempre lei, Juliet. La numero 37 dell'Organizzazione, la bambina selvatica che aveva ringhiato contro uno Yoma, la ragazza dell'Ovest col senso della scena e i capelli fluenti. Quello Yoki sfuggito al suo controllo non le aveva tolto il senso dell'umorismo, nè l'umanità, nè tantomeno aveva cambiato il suo aspetto. Lei era ancora... lei. E ciò stava a significare una cosa sola: che non avrebbe lasciato che quell'incidente le cambiasse la vita. Avrebbe prestato più attenzione, certo, ma Juliet era ancora Juliet. E Juliet era ancora umana. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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05-02-2016, 11:07 AM
Messaggio: #124
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RE: The Forgotten II [Nardo - Victoria - Ophelia]
Missione conclusa
Presto riceverete un MP con la valutazione. Nel frattempo, provvedete ad aggiornare la vostra scheda PG inserendo il capitolo relativo alla missione.
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