Warriors [Nemas]

[Narratore]

L'uomo la fissò incuriosito, era la seconda volta che "gli offriva la salvezza" ma quello che Rebecca non capiva è che solo uno dei due poteva uscire vivo da quell'arena.
Non voleva proprio capirlo, peggio per lei ma l'idea di gettare le armi...

...L'uomo lasciò cadere la mazza-chiodata, come fu chiesto dalla ragazza, e avvicinandosi a Rebecca ripeté: Non mi attaccherai più, ora?
La Guerriera aveva dato la sua parola e l'uomo voleva sentire conferma di ciò ma, infame, una volta abbastanza vicino a Rebecca le assestò un pugno feroce sulla faccia che la fece rovinare a terra.
Ora sanguinava anche dal labbro! [FERITA LEGGERA]

Ma in effetti Rebecca aveva chiesto all'uomo di gettare le armi, non di arrendersi; il concetto era quello ma l'uomo aveva preso il consiglio alla lettera.

[Nemas]

Parlato

Pensato




L'uomo aveva infine gettato a tetta la mazza.
Rebecca pensò che finalmente tutto era finito.

Quindi ti arrendi?

Avvicinandosi alla guerriera, ripete quello che disse lei prima.
D'improvviso il biondone colpì in piena faccia Rebecca con un poderoso pungo, che questa la fece finire per terra.
Tirandosi su a fatica, Rebecca girava la tremendamente la testa con forte dolore al labbro.
Ora cominciava proprio a essere stufa. Sputò il sangue che sentiva in bocca.

Lardone schifoso!!! Rebecca digrignò i denti furente.

Loro volevano che uccidesse, ma come poteva fare lei, che non gli era permesso uccidere?
Rebecca notò che l'omone, l'aveva presa in parola e aveva lasciato la mazza come lei aveva detto.
Questa opportunità di  metterlo al tappeto doveva prenderla al volo.
"Appena finito qui! Prima di riprendere il farmaco, mi dovrò curare"
Senza perdere tempo, stringendo l'impugnatura dell'elsa, Rebecca contrattaccò con tutta l'agilità che gli rimaneva.
La guerriera mirò inizialmente all'avambraccio braccio destro del nemico. Sarebbe stato un taglio lungo e superficiale, niente di più.
Poi gli avrebbe scagliato un poderoso pugno, mirando al suo naso (se cadeva ancora meglio). 
Poi avrebbe mollato un poderoso calcio in mezzo alle sue gambe, e infine, avrebbe usato la daga più veloce che poteva per ricoprire la pelle del petto, delle braccia e delle spalle del nemico, di ogni taglio possibile.
Sarebbero stati ovviamente tutti tagli superficiali.
Non importava se una volta vicina, il gigante biondo per difendersi dal suo attacco l'avrebbe contrattaccata in qualsiasi modo. Lei non avrebbe mollato.
Se il nemico avesse provato a prenderla per i capelli, avrebbe usato la daga per ferirlo al braccio, se avesse provato a colpirla di nuovo con i pugni, avrebbe usato sempre la daga per ferirgli la mano, se avesse tentato di afferrargli una gamba, prima che lui l'avesse presa, Rebecca avrebbe usato la daga  e avrebbe colpito con forza l'elsa mirando al ginocchio.




Yoki: Inibito.

Fisico: indebolimento per il proseguimento della battaglia, dovuto forse anche per farmaco inibitore.
labbro sanguinante [FERITA LEGGERA]
Ferite  da contusione LEGGERE] parte destra del volto.
escoriazione al gomito sinistro [FERITA LEGGERA]




Psiche: Totalmente stressata e furiosa per la piega che sta prendendo lo scontro.
Rebecca cerca di concludere in fretta lo scontro.

Abilità: inibite.

[Narratore]

Il grande pregio di Rebecca fu che, nonostante il forte colpo subito in faccia, non si era arresa e aveva retto il colpo cercando anche di reagire; dopotutto era una Guerriera di Difesa, la sua voglia di vivere era molta, non era così? Abbastanza da farla sopravvivere fino a quel momento e ad elaborare un sofisticato piano di contro attacco.
...Forse troppo sofisticato per lei.

Ovviamente, veloce com'era, non ebbe difficoltà ad assestare il colpo al braccio destro ottenendo il risultato sperato; forse, anche qualcosa di più: aveva completamente scorticato l'avambraccio dell'uomo, strappandogli quasi la pelle.
Successivamente, come da piani, lo colpì con un forte pugno in faccia spaccandogli il setto nasale ma il dolore fu condiviso, l'impatto con le ossa nasali fecero male a Rebecca tanto quanto male subì l'uomo.

Infine, Rebecca era decisa ad assestare un forte calcio ma non fece i conti con le sue capacità; la sua velocità le aveva permesso di portare a termine ben due attacchi in rapida successione ma volle strafare, infatti la sua agilità non aveva nulla a che vedere con la coordinazione che questa possedeva.
Infatti, sbilanciata per il colpo portato a termine con la daga e poi con il pugno, dovette prima di tentare di ristabilire il suo baricentro tanto più che voleva spostare la gamba e poi cercare di tirare un calcio all'uomo.
Ed il suo avversario sarebbe rimasto fermo a guardarla? Ovviamente no, sfruttando questo momento di indecisione della sua nemica, il biondo le tirò un forte calcio all'addome (sul diaframma) spezzandole il fiato fino a quando lei non dovette cadere in ginocchio.

Rebecca, non a torto, aveva certamente pianificato un modo per contenere le reazioni del suo avversario ma non aveva tenuto conto delle sue reali capacità e aveva forse la mente troppo occupata di tutte le azioni che avrebbe potuto o dovuto portare a termine per reagire prontamente.
Un errore da principianti ma infondo  lei era una principiante, da quanto era ufficialmente nella Classifica? Poco, certo era stato comunque un errore grave ma in un certo senso giustificabile.

La notizia buona era che l'omaccione era troppo dolorante per reagire ed infierire sulla Guerriera.

Citazione:Suggerimento:

Spero ti renderai conto di aver leggermente esagerato con il tuo ultimo post, hai descritto ben quattro attacchi diversi, ed uno in realtà comprende numerosi altre offensive, ed insieme ti sei preparato degli elaborati metodi di autodifesa.
Hai appena E+ in Comando, il quale non rappresenta solo il carisma della tua Guerriera, ma cito dal Regolamento:

Citazione:Infine, Il Comando agisce come parametro di supporto all'Agilità, aumentando la precisione (e quindi la probabilità di successo) degli attacchi della guerriera quando quest'ultima tenta di eseguire mosse complesse che richiedono, appunto, grande coordinazione e precisione nei movimenti. Per lo stesso motivo, il Comando è anche un prerequisito per l'esecuzione  delle tecniche di combattimento di particolare complessità. Le mosse o le tecniche semplici invece non sono influenzate dal Comando.

Mi pare ovvio che in questo specifico caso io dovessi consultare anche il tuo parametro di Comando oltre che di quello di Agilità per portare a termine, o meno, i tuoi attacchi tanto più che non si tratta di una serie di attacchi portati con lo stesso arto ma di un'alternanza importante tra "obbiettivo" del tuo attacco E tra arto utilizzato: braccio dominante, braccio secondario, gamba ed infine suppongo ancora braccio dominante (con la spada) che avrebbe dovuto infierire altre ferite da taglio (numerose) all'uomo.

E altri errori tecnici ti hanno fatto un pochino fallire, ripeto che essendo lo scontro in corso non potrò ancora dirti quali di preciso perché devi prenderti piena responsabilità delle azioni commesse, ma comunque mi sembra di essere stato abbastanza permissivo lasciando che i due più importanti attacchi andassero a segno senza avere ripercussioni sulla "precisione".

[Nemas]

Pensato


L'attacco con la daga, all'avambraccio destro del nemico, aveva funzionato più che bene.
Rebecca se ne compiacque.
La seconda mossa che aveva pianificato di effettuare era stata quella di mollare un potente pugno col braccio destro, diretto alla faccia dell'avversario.
Anche sta volta il colpo era andato a buon segno, ma non constatò che il dolore fu reciproco.
La mano le d'ole tremendamente.
La prossima mossa che voleva effettuare sarebbe stata quella di mollare un calcio, in mezzo alle gambe del nemico.
Ma lui non fu così stupido da rimanere fermo a guardarla.
Lei era veloce, ma non quanto sperava a quanto pare.
Il nemico approfittando di quel momentaneo sbilanciamento del suo fisico, ne approfittò per mollarle un calcio dritto al suo addome.
Il respiro di Rebecca si smorzò. Tossendo e sputando saliva, per il colpo ricevuto crollo in ginocchio.
Rebecca non considerò che un attacco del genere potesse farle così male. Contro un umano poi..
Era davvero così debole da non riuscire a battere un semplice essere umano?
Questo era il colmo! Era così debole da non poter prevalere nemmeno difronte ad un essere umano?
Si odio per questo! Non aveva forza dunque? Era un inetta?
Alzando la testa notò che l'uomo era troppo dolorante in quel momento per infierire su di lei.
Un occasione da non buttare via. 

Al diavolo quella stupida regola! Dice non uccidere, ma non vieta che è permesso menomare

Viste le condizioni in cui versava, Rebecca capì che stava rischiando troppo per la propria vita.
Con entrambe le mani, Rebecca si buttò con la daga, mirando al piede destro dell'avversario per trapassarglielo da parte a parte con la lama.
Se ci fosse riuscita, avrebbe cercato di divincolare la lama, per poi infilzare in orizzontale il polpaccio sinistro del avversario.




Yoki: inibito.

Fisico: indebolimento per il proseguimento della battaglia, dovuto forse anche per farmaco inibitore.
labbro sanguinante [FERITA LEGGERA]
Ferite  da contusione LEGGERE] parte destra del volto.
escoriazione al gomito sinistro [FERITA LEGGERA]



Psiche: il fatto di avere ricevuto così tanti colpi per opera di un umano, causano a Rebecca sfiducia in se stessa, per il fatto che non riesce a prevalere su di lui.
Malgrado ciò temendo per la propria vita, non si demoralizza continuando a concentrarsi sulla battaglia.

Abilità: inibite 

[Narratore]

Rebecca colse l'occasione al volo e sfruttando l'enorme mobilità di cui disponeva, oltre che il momentaneo blocco dell'avversario, reagì violentemente nei confronti di quest'ultimo il quale, disarmato e ferito, non poté in alcun modo difendersi.
La Guerriera prima "inchioda" con la daga il piede destro dell'uomo nel terreno e successivamente trapassa il polpaccio sinistro incontrando la resistenza della tibia, dei legamenti e dei tendini; una sensazione molto diversa dall'abituale taglio netto e preciso che donava la sua claymore.
La lama non scivolò liscia come olio nelle carni dell'uomo ma dovette "aprirsi" la strada attraverso tutti gli elementi che la componevano, sia entrando che uscendo; quando il metallo freddo si trovò all'esterno del corpo e della gamba del biondo, uno schizzo di sangue caldo coprì la faccia di Rebecca, era di un intenso color cremisi... Un'altra discrepanza rispetto alle abitudini della Claymore.

UHAAAARRGHHH!!!


Comunque, così ridotto, l'uomo cadde in pezzi come cade una statua di cera sottoposta a troppo calore alla sua base, nulla attutì il suo impatto con il terreno; un tonfo pesante accompagnato da urli e schiamazzi dalla folla in visibilio.
Ora l'uomo era alla sua mercé e il pubblico di quel massacro lo sapeva, non poteva reagire e Rebecca avrebbe potuto facilmente porre fine alla sua esistenza come gli altri uomini chiedevano.
Cosa avrebbe fatto ora? 

[Nemas]

Parlato 


Col corpo dolorante, Rebecca si rimise in piedi a fatica.
Mentre la folla la incitava a dare il colpo di grazia, Rebecca fissò l'omone riverso a terra, ormai alla sua merce.
Con la mano sana, cercò di pulirsi dal sangue che gli era schizzato in faccia poco prima, quando con la daga, aveva trafitto il polpaccio sinistro dell'avversario.
La daga gocciolava di sangue vermiglio. Il sangue del suoi nemico.
Non era affatto come usare una Claymore, per niente!
Quando Rebecca trafisse la gamba dell'avversario, la lama fece fatica a passare nella sua carne.
Dovette farsi largo tra i tendini e i muscoli con estrema difficoltà.
Il risultato finale però, fu che finalmente riuscì mettere al tappeto il nemico.
La guerriera imprecò sotto voce, maledicendo l'uomo che gli aveva dato quella daga arrugginita.
Ora sapeva che usare armi del genere era meglio evitarle.
Almeno nello scontro ravvicinato per quel che ne sapeva.
Un'altra cosa che pensò Rebecca in quel momento fu: che per sopravvivere in quell' arena gestita da umani assassini, era costretta a fare sul serio.
Non bastava colpire di striscio il nemico per metterlo al tappeto. Non con armi del genere almeno.
No! Doveva colpirlo con più forza e più in profondità. Senza mirare ovviamente hai punti vitali.  
Rebecca poté tirare infine un sospiro di sollievo.
Lo scontro era terminato.
Alzò lo sguardo sugli spettatori cercando di avere un espressione stanca e annoiata.

Ho vinto! Sono stanca! Venite giù a finire il lavoro voi se ci tenete!
Tutto questo sangue poi non vi basta?

Non era sinceramente dispiaciuta per come aveva ridotto il suo avversario però. Lui l'aveva colpita a tradimento, e ora lei si era finalmente vendicata.
Dette queste ultime parole, Rebecca si allontanò di alcuni passi dall'uomo riverso a terra, rimanendo in attesa che aprissero le porte.

Yoki: inibito

Fisico:  Esausta per il prolungamento della battaglia.
[b]labbro sanguinante FERITA LEGGERA[/b]

Ferite  da contusione LEGGERE parte destra del volto.

escoriazione al gomito sinistro [FERITA LEGGERA]

Psiche: La sua paura di morire per mano di un essere umano, scemò del tutto da Rebecca quando lo attaccò alle gambe rendendogliele inutilizzabili.







La folla la incita ad uccidere l'avversario, ma rammentando le regole dell'organizzazione, Rebecca si rifiuta di farlo. 
Considera il fatto di non essere riuscita subito a guadagnarsi la vittoria, per non avere fatto sul serio con l'avversario.

Abilità: inibite 

[Narratore]

Quello che non poteva aspettarsi Rebecca è che la prendessero in parola, le porte si aprirono effettivamente ma non per farla uscire, bensì per fare entrare il Capo di quella brigata armi alle mani.
Sgozzò come un maiale il suo avversario: lo prese per i capelli e lo passò a fil di spada; quello stramazzò a terra.
Furono necessari quattro uomini per spostare il cadavere ma Rebecca non vide dove lo trascinarono e che fine avesse fatto il corpo, la ressa era troppa.
L'unico a non trascinarlo fu il Capo, il quale si limitò a studiare la ragazza con sguardo intenso.

Roy, da parte sua, si stava godendo il fatto di aver vinto un'ingente somma di denaro visto che era stato l'unico o quasi ad aver scommesso sulla ragazza; la accompagnò fuori, tenendosi i sacchi di soldi tra le mani, con un bel sorriso stampato sulla faccia.
Era come se la morte dell'uomo non lo avesse toccato minimamente. Ehe Disse Me la stavi facendo eh? Ci stavo per credere, di aver perso.

[Nemas]

-Parlato-
Parlato da altri
"Pensato"


Le porte infine si aprirono.

"Finalmente posso uscire" 

Ma per sorpresa di Rebecca, ne uscì fuori il Capo. Sorpassò la guerriera e giunto infine davanti all'omone biondo riverso a terra, lo afferrò per i capelli e gli tagliò infine la gola con la spada.
A quello spettacolo la mezzo demone si svuotò del tutto!
Era come se ora stesse dormendo in piedi!
I suoi occhi erano come ipnotizzati alla vista di quella scena.

"NO! Non lo ucciso io! IO NON HO UCCISO NESSUNO! Sono stati loro!"

Un gelo mai provato prima gli passò fra le ossa.
Doveva fare un po' di recita per non destare sospetti e rimanere in incognito, questo era implicato nella missione.
Lei aveva detto che non se la sentiva e che se ne avevano voglia dovevano farlo loro, perché così lei non si sarebbe macchiata le mani di sangue umano, rispettando così i loro regolamenti.
Rebecca cercò di calmarsi un poco.
Lei aveva solo ferito il suo avversario, non aveva spinto la lama che avrebbe messo fine alla sua vita.
Aveva lasciato semplicemente carta bianca a quelli che dirigevano il gioco.
Non era sicura se sarebbe venuto in seguito, un uomo in nero per chiedere chiarimenti.
Ma qualunque cosa avesse detto sul fatto che lei si fosse macchiata di omicidio, avrebbe negato apertamente!

Tornando alla realtà, Rebecca vide il cadavere del suo avversario portato via da quattro uomini.
Tutta via lei non riuscì a vedere dove infine portarono il cadavere, c'era troppa gente a coprirle la visuale.
L'unico che non contribuì a portare via il cadavere fu il capo, che si limitò a guardare intensamente Rebecca.
La guerriera spostò lentamente lo sguardo a terra, con un espressione smarrita e confusa.
Che avesse intuito qualcosa? Impossibile! Le botte ricevute nell'arena, dovranno avere aiutato a mantenere la copertura!
Roy era l'unico ad essere il più euforico. Aveva vinto, un bel po' di soldi grazie a lei, e la morte dell'uomo non sembrava averlo toccato minimamente.

Me la stavi facendo eh? Ci stavo per credere, di aver perso.

Rebecca non disse niente, e rimase in silenzio.
I suoi pensieri erano rivolti in parte a quello che aveva visto dentro l'arena, e al tempo che gli era rimasto prima di ingoiare un' altro farmaco.
Rebecca voleva guarire le ferite.. non erano serie ma fastidiose e poi aveva bisogno di riposo!

-Sono stanca..- sussurrò. Fu l'unica cosa che riuscì infine a dire.


Yoki: inibito.

Fisico:  Esausta.
[b]labbro sanguinante FERITA LEGGERA[/b]

Ferite  da contusione LEGGERE parte destra del volto.

escoriazione al gomito sinistro FERITA LEGGERA

Psiche: Rebecca pensa in parte alla scena di come hanno ucciso il suo avversario, cercando di convincersi che non la ucciso lei.

L'altra parte della sua mente valuta il tempo rimasto perché il farmaco inibitore cessi il suo effetto, per curarsi.

Abilità: inibite.

[Narratore]

Roy si grattò il mento un po' confuso, le diede una poderosa pacca sulle spalle e con  un sorriso accompagnò la ragazza nella sua cella all'aperto.
Al suo ritorno, Rebecca scoprì che il ragazzo che le aveva "tenuto compagnia" fino a poco prima era scomparso ma Roy non accennò nulla nei suoi riguardi e visto che lei pareva provata dal suo incontro con l'omaccione biondo, Roy pensò di fasciarle il gomito per sanarle la ferita con fare premuroso.
Infine le lasciò dell'acqua, gelida, con cui sciacquarsi la faccia; purtroppo per lei l'effetto del farmaco inibitore non era ancora finito e non era ancora nemmeno finito un giorno, a conti fatti il suo scontro di poco prima sarà durato quanto? Una mezz'ora forse, ad ogni modo rigenerarsi le ferite davanti a tutti forse era un po' poco tattico per lei che doveva svolgere la missione in incognito.

Comunque, Roy, la lasciò in pace e chiudendola in cella si allontanò.
L'avrebbe lasciata riposare un'ora circa se lei non lo avesse interrotto o interpellato, in quel caso sarebbe tornato da lei a svegliarla (nel caso stesse dormendo) preoccupato, annunciando che il suo prossimo incontro sarebbe stato da lì a poco.

Citazione:La ferita al gomito è sanata e il labbro ovviamente non sanguina più, l'unica cosa che resta è il vistoso ematoma sul tuo volto.

[Nemas]

Giunta davanti alla gabbia, Rebecca notò che il ragazzo di prima era scomparso!
Non aveva voglia di rompere quel silenzio che la rilassava, quindi a Roy non domandò nulla.
La guerriera notò poi che l'uomo le fasciò il braccio.
Rebecca non disse nella, pensò solo che era passato poco tempo da quando aveva ingerito il farmaco, e quindi guarire le ferite con i suoi poteri era da escludere.
Essere curata alla ben in meglio come un' essere umano poteva andare.
Prima di allontanarsi Roy le lascio dell'acqua per potersi ripulire.
Rebecca raccolse l'acqua con le mani e si sciacquò il viso, trovando un po' di sollievo dalla parte destra del volto.
Era stato un colpo davvero violento.
Rebecca si decise che al prossimo incontro non ci sarebbe andata leggera.
Non bisognava procurare danni superficiali all'avversario, ma procurargli ferite serie impedendogli i movimenti.
La sola cosa importante era che non avrebbe dovuto ucciderli.
Ripensando al suo addestramento, e osservando i massacri che stavano facendo gli umani fra di loro, per divertimento,
considerò il mondo dove un tempo era vissuta, ridicolo...
Appoggiando la schiena alle sbarre, Rebecca cerco di riposare, per il prossimo incontro avvenire.
Poi dopo avrebbe domandato a Roy che ne era stato del ragazzo che stava lì con lei.

Yoki: inibito

Fisico: Ferite  da contusione LEGGERE parte destra del volto.

Psiche: Rebecca cerca di riposare per il prossimo incontro.

Abilità: inibite 

[Narratore]

Il ragazzo che c'era qui prima? Chiese Roy, perplesso.
Alzò le spalle come ad indicare che infondo non gli interessava o, forse, non capiva semplicemente la curiosità di Rebecca. Non ne ho idea, forse è morto.

Abbassò lo sguardo, chiaramente non era dispiaciuto per il ragazzo quanto più per quello che aveva da dire: Senti, sei pronta?
Il Capo ha deciso per te un altro incontro, devi averlo impressionando decidendo di non ammazzare quel lardone ciccione bastardo. Il che è buono... Ma...
...Non è molto buono!

Sospira.

Beh ha deciso che il tuo prossimo incontro sarà con la campionessa, è chiaro che ti vuole morta!

[Nemas]

-Parlato-

Parlato da altri





Poco tempo dopo, Roy si ripresentò alla gabbia dove riposava Rebecca.
Doveva essere passato si e no al massimo un'ora.
Ben poca cosa per recuperare le forze, e tanto meno che bastasse a far cessare l'effetto del farmaco.
Rebecca domandò dove fosse finito il ragazzo. Ma Roy scosse la testa. Non ne sapeva nulla.


Senti, sei pronta?
Il Capo ha deciso per te un altro incontro, devi averlo impressionando decidendo di non ammazzare quel lardone ciccione bastardo. Il che è buono... Ma...
...Non è molto buono!
Beh ha deciso che il tuo prossimo incontro sarà con la campionessa, è chiaro che ti vuole morta!

Rebecca si congelò di colpo lì dov'era.
Questo non poté' che confermare quello che prima già sospettava.

-La capito!- disse in un sussurro che solo Roy potesse sentire -Ha capito che non sono umana! Quello sguardo che mi ha lanciato prima, se né accorto..-

Rebecca cominciò a tremare.
Se davvero la campionessa era lo yoma, lei ora era nei guai. E ANCHE GROSSI!
il farmaco non aveva ancora perso la sua efficacia. La claymore non c'è l'aveva più.
Cosa bisognava fare? COSA!?
Doveva guadagnare tempo. Il più possibile.
Pensare. Pensare!!!

-Ho bisogno di più tempo per riprendermi-  più che altro era far passare il tempo per potere usare lo yoki. 


-Convinci gli altri della folla ad aspettare che io riacquisti le forze! Vi è piaciuto lo scontro di prima no? Se tu Roy vuoi ancora fare un sacco di soldi sarebbe meglio che tu convinca gli altri ad aspettare. Soprattutto perché la mia morte non ti farebbe guadagnare nulla! Se io guarisco potesti avere più degli altri-

 
Non era molto brava nei discorsi. Ed era improbabile che Roy l'ascoltasse (almeno ci sperava). Ma non ci sarebbe andata nell'arena, così. Che venissero altri a portarla via con la forza, lei si sarebbe fermamente opposta.



-Hai mai visto la campionessa combattere? Avete mai notato ferite che si procurava durante la battaglia per vedere il suo sangue?-


Che domanda ridicola da fare in un momento del genere.


Yoki: inibito

Fisico:  Ferite  da contusione LEGGERE parte destra del volto.


Psiche: Rebecca è terrorizzata all'idea di affrontare la campionessa, dato che il farmaco inibitore ingerito non era ancora cessato. Cerca di trovare un modo per guadagnare tempo.

Abilità: inibite. 

[Narratore]

Per quanto ne sapeva Roy, Rebecca era presa dal panico e stava farfugliando cose senza senso per cui adottò una tecnica differente.
Cioè cercare di tranquillizzarla.
Se sapessero che sei tu sai cosa, ora saresti morta e lo sarei anche io; ti ricordo che tu non dovresti essere qua in quanto... In quanto Strega.
E io non farei di certo una bella fine!

Poi la guardò, cercando di muoverla delicatamente appoggiando la sua mano sul gomito di lei.
Andiamo, non hai niente! Perché dovresti riposare?
...Ti stanno aspettando.

[Nemas]

-Parlato-


Come volevasi dimostrare, Roy non aveva capito niente.
Diceva che se davvero il suo capo avesse scoperto che cosa era lei in realtà, avrebbe ucciso anche lui.
Eppure quello sguardo che gli aveva lanciato, non le dava pace.
I pensieri di Rebecca erano troppo tormentati per farle notare che Roy la stava toccando, se fosse stato in circostanze normali, probabilmente gli avrebbe rotto il braccio.
Non c'era garanzia che lo yoma potesse essere la campionessa in questione. Rebecca non aveva percepito nulla visto che il farmaco non glielo aveva permesso.


-Mi stanno aspettando? E' già tutto predisposto?-




Yoki: inibito

Fisico:  Ferite  da contusione LEGGERE parte destra del volto.

[b]Psiche:  perplessa. cerca di guadagnare tempo per far passare l'effetto del farmaco.[/b]

[b]Abilità: inibite. [/b]

[Narratore]

Sì. Disse lui, ormai stufo di perdere tempo e del temporeggiare della ragazza; si era sempre immaginato che le Streghe dagli Occhi d'Argento fossero come dei soldati addestrati e che non potevano temere nulla poiché ormai tutto quel che avevano, compresa la loro umanità, era stato perso e dimenticato.
E invece no, aveva davanti a sé qualcuno che smentiva le sue teorie: Rebecca.
Sbuffò ormai poco predisposto alla tenerezza nei confronti di lei.

Ti muovi?

[Nemas]

Parlato


Non c'era scelta ormai.
Che altro bisognava fare? Comportarsi come una bambina che fa i capricci? Poteva essere un'idea, ma era troppo umiliante.
L'unica cosa che Rebecca avrebbe potuto fare, sarebbe stato quello di fare sul serio contro la sua avversaria.
Se davvero poi era lo yoma, anche lui sembrava attenersi a certe regole, come per esempio di non mostrare il suo reale aspetto.
Forse poteva coglierlo di sorpresa.
Una ferita per vedere il colore del suo sangue per non sbagliare ed infine la decapitazione.
Rebecca rise nella sua mente.
Tutto troppo facile, ma avrebbe voluto tanto che lo fosse.
Tanto per cominciare...
Liberandosi dalla presa di Roy disse:

Voglio una spada migliore di quella daga arrugginita per combattere.

Rebecca dimenticò di dire una cosa.

Non venirmi a cercare se sentirai di nascosto che vorranno ucciderti.


Yoki: inibito

Fisico:   Ferite  da contusione LEGGERE parte destra del volto.

Psiche: riflessiva, ansia per l'incontro ormai prossimo.

Abilità: inibite

[Narratore]

Roy lo guardò sbalordita, confuso.
Secondo te se vogliono uccidermi lo vengono a dire a ME?!

Idiota, poco male almeno aveva fatto  una richiesta sensata come un'ama migliore; poteva procurarle un'altra spada, certo, anche se per come si era comportata nell'ultimo incontro non sembrava proprio capace di usarla.
Tentare non avrebbe fatto male, di certo, però per il momento la cosa più importante era dirigersi all'arena.

Che Rebecca volesse liberarsi o meno della presa di Roy, lui comunque la riprese per il braccio e la trascinò verso lo stesso identico edificio nel quale aveva combattuto prima; la scena le si presentò come prima: non poteva vedere l'arena poiché la folla ammassata le impediva la visuale, Roy si allontanò un attimo (Rebecca non vide dove) ed infine le portò una daga nuova.
Va bene questa?

[Nemas]

Parlato



Di nuovo nell'arena. Di nuovo a cercare di sopravvivere.
Rebecca maledisse il fatto di avere ingerito quel farmaco maledetto. 
Ben poco importava quello che aveva Roy da protestare. Affari suoi se lo avrebbero preso e ucciso.
Un'altra folle era li pronta ad accoglierla. Dovevano essere molti eccitati per lo scontro avvenire.
Roy scomparve fra la folla, per poi ritornare poco dopo con una daga più nuova e affilata.
Rebecca la prese fra le mani.

E' troppo chiederne una più lunga e un piccolo scudo?
Dato che affronterò la campionessa, intendo farlo ad armi pari contro di lei.

Yoki: inibito

Fisico:   [b]Ferite  da contusione LEGGERE parte destra del volto.[/b]

Psiche: non è contenta di ciò che sta per accadere. Rebecca teme che la campionessa che sta per affrontare, possa trattarsi dello yoma.

Abilità: inibite.

[Narratore]

Hm Disse Roy, sorridendo, finalmente la ragazza aveva imparato a chiedere. Forse un po' in ritardo ma pur sempre meglio di un mai assoluto no?
Se non hai altre richieste... Disse, dileguandosi dalla sua vista e tornando come richiesto con una spada più sottile ma più lunga ed un piccolo scudo circolare di una 30 cm di diametro.
Non troppo grande non troppo piccolo, mediamente leggero e fatto in legno.
Meglio?

[Nemas]

Parlato

Cercando di legarsi alla vita la Daga, Rebecca presa la spada lunga in una mano e il piccolo scudo di legno nell'altra.
Roy domandò se ora gli andava bene.

Di legno? Non li avete di metallo gli scudi?


Yoki: inibito

Fisico: [b]Ferite  da contusione LEGGERE parte destra del volto[/b]

Psiche: studia il suo equipaggiamento

Abilità: inibito.