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Divina vs. Lune [Allenamento]
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11-03-2013, 12:38 AM
Messaggio: #17
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Divina vs. Lune [Allenamento]
[Divina, Turno 6]
Citazione:"parlato" Un balzo. Poi un altro. E un altro. E un altro. Fu così, in una manciata di secondi, che Divina raggiunse Lune, e separò come premeditato la destra dalla spada per mirare alla protezione pettorale dell'avversaria. Quando la numero Quattordici riuscì a mandarle in fumo l'azione. Lune, infatti, arresasi all'evidenza della velocità superiore dell'altra, aveva nel frattempo deciso di difendersi con un banale fendente. La semplicità , prima di tutto. E, infatti, tra movimento del corpo e claymore in avanzamento, per un istante Divina sudò freddo: s'era accorta che stava per colpire Lune alla fronte. ... No! La mazzarò!!! Non che le importasse di Lune... ma non poteva disobbedire all'Organizzazione! Non lì, non ora!! Da quel punto di vista, fu quasi un sollievo sentirsi falciare dall'arma smussata: investita dal fendente di Lune, Divina perse presa mentre con la claymore aveva appena iniziato a far pressione sulla fronte dell'altra, e ruzzolò provvidenzialmente a terra. "... Ouff!!" Ma non provò rabbia nel cadere: le si era gelato il sangue nelle vene. Anche all'accolito sembrava essersi prolungato abbastanza, lo scontro: quando udì le sue parole di congedo, la numero Tredici si rincuorò. ... E sia: è iusto ch'infra rena finìa. Si rialzò, pulendosi poi il vestito dalla sabbia che la inzaccherava con la mano destra libera, poi alzò lo sguardo... e osservò Lune. E il suo livido sulla fronte. Serena mai sarìa giunta a tanto... Era un'ammissione dolorosa, ma necessaria: non era affatto capace per sfidare nuovamente la numero Uno. Era più brava della numero Quattordici, sì, ma non poi così tanto. Alzò la spada smussata, senza simbolo né identità , e dopo qualche istante di silente mestizia mormorò tra sé e sé: "Dovrìa tener còre lèto a veder
mie' colpi affatto mancar. Eppure, è ver poca cosa a tanto iunger..." Non aggiunse altro: aveva parlato per se stessa, non per Lune. Alzato un'altra volta lo sguardo sulla numero Quattordici, alla fine se ne distolse definitivamente: andò a porre la spada nell'armeria, e uscì dall'arena ad occhi bassi. Citazione:Yoki utilizzato: 0% ___________ Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato |
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