I Sussurri del mio cuore [Lune-Camillah]

[Narratore]

Una rapida occhiata fra le due guardie e un cenno di assenso e la più giovane si diresse mestamente a recuperare il cadavere, mentre l'altra faceva cenno alle guerriere di seguirla. Le introdusse nell'abitato, un'area ben tenuta con strade lastricate e case di mattoni, e anche qualche albero qua e là. Dopo un paio di semplici svolte, giunsero a un edificio a due piani in solida pietra, evidentemente la caserma. Il soldato le condusse all'interno e fino all'entrata dell'ufficio del capitano, al piano di sopra, prima di congedarsi per tornare alle sue mansioni. Entrate, le due si trovarono di fronte un uomo di mezz'età, probabilmente oltre i quaranta, con corti capelli scuri e un paio di folti baffi che stava procedendo a infradiciare di birra. Aveva l'aria di uno che ha subito una batosta, e probabilmente era anche un po' brillo, ma quando si accorse delle ospiti si alzò dalla sua scrivania e diede loro il benvenuto, accennando alle sedie disponibili con cordialità. Quando le guerriere ebbero deciso se accomodarsi o meno, tornò a sedersi e iniziò il suo discorso.
Se posso permettermi di essere franco, sono davvero sollevato che siate arrivate. Ormai cominciavamo a disperare: abbiamo chiesto aiuto quasi un mese fa, e non abbiamo ottenuto nulla... finora. Solo morti. Tanti, tantissimi morti... oltre una trentina di persone, più di una al giorno. E non riusciamo a capire dove si trovino quei mostri... non che avremmo possibilità di ucciderli, in fondo, no? Per questo servite voi. 
Fece una pausa, prendendo un sorso generoso dalla sua pinta. Quando si accorse che era finita, sospirò profondamente e la poggiò accanto a una pila di pergamene in attesa di essere visionate.
Scusate. Non avrei voluto che mi vedeste in questo stato, ma... una delle vittime più recenti era mia figlia. Due giorni fa... sto facendo il possibile per tirare avanti, ma non sono l'unico ad aver perso qualcuno e il morale è a terra. Però ora che siete qui risolverete la situazione, vero? Dovete fargliela pagare... andiamo con ordine. Quello che sappiamo è che le vittime vengono scelte semplicemente in base a quanto sono facili da catturare. Quasi tutte erano sole quando sono state prese, e nonostante le misure di sicurezza c'è sempre l'eccezione. Non temono la sorveglianza, dato che si sono mangiati anche un paio dei miei. I corpi vengono ritrovati al limitare del bosco, tutti quanti. Onestamente mi sono chiesto perché non li nascondessero in qualche modo, quindi abbiamo fatto qualche ricerca. Pare che nessuno abbia mai visto quei poveracci andare verso il bosco... eppure li hanno trovati tutti lì. Potrebbe voler dire che lo Yoma ha la tana laggiù, ma non abbiamo trovato nulla. Siamo a un punto morto, e come se non bastasse la gente sta andando nel panico. Nessuno esce più di casa, ma ieri è sparito un uomo dalla sua stessa abitazione... è ancora disperso, ma temo il peggio. Se iniziano a entrarci in casa, rischiamo che scoppi una sommossa tra i cittadini, e a quel punto saremo finiti.
Il capitano si prese la testa fra le mani, appoggiando i gomiti sul tavolo, e rimase in silenzio per diversi secondi. Poi, con una certa difficoltà, si passò una mano sul volto e tentò di ricomporsi.
Questo è il mio rapporto. Se avete domande fatele pure a me: se non saprò rispondere potrei sempre dirvi a chi chiedere... ammesso che qualcuno ci sia. Vi prego solo di fare in fretta: la situazione come avrete capito peggiora di ora in ora.

Turnazione invariata