I Sussurri del mio cuore [Lune-Camillah]

[Narratore]

Lune ritornò in tutta fretta verso la casa, fiondandosi all'interno e verso le scale... ma prima che potesse discenderle, udì un richiamo dal piano superiore.
FERMA! 
Alzando lo sguardo poté notare Hayao, tremante e sudato, stretto nelle grinfie di quella che appariva come una ragazza umana piuttosto giovane - forse perfino più del soldato - ma gli puntava al collo una mano molto minacciosa. La Percezione non mentiva: anche in quella forma poteva capire che si trattava di uno Yoma. Lo stesso di prima? Difficile, probabilmente era uno diverso. In ogni caso, dopo l'intimazione la giovane proseguì.
Non ti muovere. Se fai anche solo un passo lo uccido.
Sembrava piuttosto sicura del suo vantaggio ora che disponeva di un ostaggio. Quale sarebbe stata la reazione di Lune?

Camillah si era accorta dell'attacco, e riuscì ad improvvisare una reazione saltando dalla parte opposta. Questo ebbe l'effetto di rallentare l'avversario, che come poté capire voltandosi le stava lanciando contro gli artigli di una mano, la sinistra. Tuttavia non lo fermò: le sue dita dovettero semplicemente coprire una distanza maggiore per arrivare a lei, e ce la fecero tutte meno il mignolo. Camillah si trovò perforata, per quanto non molto in profondità, a entrambe le spalle, al fianco sinistro e alla stessa gamba (ferite leggere). Cos'era successo? Il contrattacco della guerriera era partito, ma era stato sensibilmente rallentato dallo scaffale alla sua destra, che aveva dovuto attraversare. Il risultato era stato che aveva raggiunto gli artigli quando ormai era troppo tardi, e per giunta con poca forza: lo Yoma poté ritirarli quasi tutti senza problemi. Dopodiché si voltò, defilandosi rapidamente oltre l'angolo del lungo scaffale, o almeno fu ciò che poté concludere la guerriera nella penombra. Notò anche che, sfasciando il contenuto dello scaffale, aveva ottenuto un miscuglio di vetri rotti e liquido scuro ai suoi piedi: evidentemente doveva aver distrutto non poche bottiglie piene, anche se non avrebbe saputo dire di che liquido esattamente. Lo scaffale in sé aveva subito ovviamente la maggior parte del suo attacco, e ora esibiva una lunga ferita che però non comprometteva la sua stabilità, data la lunghezza dello scaffale stesso. In compenso Camillah vide che c'era uno spazio prima del soffitto che forse sarebbe stato utilizzabile per scavalcare. Dalla porta provennero dei rumori, e con un po' di attenzione avrebbe potuto udire il discorso della ragazza a Lune e l'eventuale replica, ma aveva davvero il tempo di pensare ad altro in quella situazione?

Turnazione invariata