Il Mostro della Montagna [Vick_Svarta_Blixten - Lachesi]

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Parlato Pensato

Dua rispose alla battuta di Gaia con quella che la stessa considerò quasi come una battuta, seppur...

Brava. Avere obiettivi che sembrano più grandi di noi ci aiutano a crescere. Chissà che un giorno, tu non riesca a diventare addirittura la numero due. lo disse sorridendo, senza essere sarcastica. La cosa certa è che io non sarò di certo presente per congratularmi con te.

In fondo mancava poco. Gaia avrebbe presto raggiunto Eleanor e avrebbe dato un duro colpo all'Organizzazione. Il tuo per essere davvero libera... E per puro diletto personale, innegabile. Quello che aveva detto a Dua valeva per quasi tutti gli essere umani, tranne che per lei; lei non aveva bisogno di avere obiettivi più grandi di lei, semplicemente perché un obiettivo è uno scopo da raggiungere e Gaia riusciva sempre in tutto, niente era troppo grande per lei.

~

Si spogliò con totale noncuranza e assolutamente senza alcuna femminilità, velocemente, non vedendo l'ora di infilarsi in acqua calda e profumata. Una volta dentro, dopo aver espirato pesantemente, si rilassò, chiudendo i bei occhi d'argento e, con calma, si tolse le varie fascette rosse che adornavano e legavano i suoi bellissimi e lunghi capelli; sciolse con delicatezza la treccia fatta in onore di Andrea e infine si tolse la fascia piumata. C'erano davvero poche cose più belle di un bel bagno caldo, davvero. Una di queste era senza ombra di dubbio lei, certo, nonostante la brutta cicatrice sulla gamba e quella piccola rimanenza dell'operazione per renderla una Guerriera mezzo Yoma. Dettagli.

Riaprì gli occhi lentamente e guardò verso dove sarebbe dovuta esserci Dua. Se avesse provato vergogna nello svestirsi davanti a lei, aveva avuto abbastanza tempo per farlo mentre Gaia teneva gli occhi chiusi, quindi non badò più di tanto a rivolgerle lo sguardo. Si appoggiò alla sua vasca di legno come fosse un grosso felino annoiato e cominciò a parlare con tono mellifluo.

Dicevo sul serio, prima. Sei stata brava. Il fatto che tu sia illesa ne è una dimostrazione. Certo, eri con me, ma vista la situazione, il risultato è stato ideale.

Fece una piccola pausa, in cui infilò la testa sotto l'acqua per ripulirsi bene il bel viso. Tornò a galla lentamente, immaginandosi di essere un predatore rettile acquatico, facendo le bolle con la bocca. Quando fu completamente fuori dall'acqua con la testa, ricominciò a parlare.

Io me ne andrò presto dall'Organizzazione. Mi sta troppo stretta, sai? E hanno troppi segreti, alcuni oscuri, altri crudeli e sicuramente alcuni persi chissà dove. Sarò cacciata, proveranno ad uccidermi, questo è certo, ma non ci riusciranno.

Il motivo per cui lo stesse dicendo a Dua era semplice. Non pensava di aver tempo a sufficienza per farsela amica come era successo con Andrea, quindi era meglio essere diretta da subito. L'aveva fatto anche con Syhlvia e non essendoci state conseguenze, doveva aver tenuto la bocca chiusa. Non che si fidasse di lei, ma non aveva motivo di temere; l'Organizzazione non era abbastanza forte per farla fuori, di questo ne era certa. Quindi, che Dua avesse parlato o meno, non sarebbe cambiato granché.

Sarebbe certamente meglio che non parlasse e che addirittura scegliesse di seguirmi, al momento giusto.

Quando il momento giungerà, potrai scegliere se seguirmi, oppure se rimanere per sempre ai loro ordini. Se mi seguirai, ti dirò alcuni dei segreti che ho scoperto sulla nostra amata Organizzazione. E farò del mio meglio per proteggerti.

Non aveva bisogno di una risposta. L'avrebbe capito dal suo sguardo. Era meglio avere qualche alleata in più che una nemica potenzialmente pericolosa, in futuro.

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